Introduzione
Gaspare Guglielmi IV
Il termine �perforatum” indica comunemente una delle
specie del genere Hypericum, che comprende
approssimativamente 370 specie presenti in molte zone
dell�Europa, Asia e dell�America e la specie �perforatum”
� la pi� largamente presente ed adoperata particolarmente
in Europa.
L�Iperico � una pianta spontanea anche in Italia. Esso
era noto sin dall�antichit� greco-romana e le sue propriet�
medicamentose furono descritte da Dioscoride Pedacio (I�
secolo d.C.), da Galeno (II� secolo d.C.) e da Plinio nel
XXIV libro della Historiarum Mundi.
Ne tratt� anche Mattioli in epoca a noi pi� vicina nei
suoi �Discorsi�, dove lo si trova indicato come avente
azione diuretica, emmenagoga, antimalarico, come
rimedio contro la sciatica e contro le ustioni. [2]
All�Hypericum perforatum sono attribuiti diversi
appellativi, uno di questi � �erba di San Giovanni� in
onore di San Giovanni Battista; i primi cristiani diedero
alla pianta tale appellativo in quanto le foglie ed i fiori di
Introduzione
Gaspare Guglielmi V
Iperico presentano delle ghiandole che secernono, se
schiacciate, un olio rossastro, ed essi ritenevano che la
pianta producesse tale olio �sanguigno� il 29 agosto,
giorno dell�anniversario della decapitazione del Santo.
La teoria dei segni, secondo la quale l�aspetto di una
pianta doveva in qualche modo rimandare alle sue
propriet� curative, fece s� che all�Iperico a causa del colore
rosso dell�estratto, ottenuto dalle parti aeree, venissero
attribuite propriet� di potente cicatrizzante in ferite
profonde.
La prima Farmacopea ad iscrivere come cicatrizzante
l�olio prodotto dai fiori dell�H. perforatum � stata la
Pharmacopoeia Londonensis nel 1618 che ancora lo
comprende. Oggi dopo molti studi l�Hypericum compare
nella Farmacopea di molti altri Paesi come Francia,
Germania, Austria, USA, etc. [2]
L�Iperico � stato molto studiato, tutt�oggi l�interesse per
questa pianta � ancora vivo, sia in Germania che nell�ex
Introduzione
Gaspare Guglielmi VI
Unione Sovietica ed � stato dimostrato che esso contiene
numerosi composti con documentata attivit� biologica.
I metaboliti della pianta che hanno molto stimolato
l�interesse della medicina e della fitochimica sono i
naftodiantroni come ipericina e pseudoipericina, vari
flavonoidi come iperoside, quercetina, rutina e quercitrina,
gli xantoni, ma soprattutto i floroglucinoli come iperforina
e adiperforina.
Tra i vari costituenti l�ipericina e l�iperforina sono quelli
meglio conosciuti e studiati per la loro attivit� a livello del
SNC. Oggi questa pianta � impiegata in molti Paesi per le
diverse forme di depressione mentale.
Comunque la ricerca continua sia per determinare
meglio il profilo farmacologico di tutti i maggiori
componenti dell�Iperico, sia per trovare un metodo
analitico quantitativo, affinch� le preparazioni presentino
una standardizzazione ottimale dei principali costituenti,
per una maggiore sicurezza al momento dell�impiego
dell�estratto.
Gaspare Guglielmi 2
1. PARTE GENERALE
1.1 Descrizione botanica
L�Ordine botanico al quale appartiene la nostra pianta �
quello delle Guttiferales (detto anche Theales). Questo
ordine differisce essenzialmente dalle Parietales perch�
possiede l�ovario sempre supero e la placentazione assile.
Semi con endosperma (quando esiste) sempre proteico o
lipidico, mai amilaceo; frequenti le cellule secretici, in
spazi o lacune; due tegumenti seminali, talvolta � ridotto
quello esterno.
Le Guttiferales comprendono piante con fiori a struttura
pentamerica e pentaciclica, ma si incontrano tipi a fiore
spiralato o spiralato-ciclico, carattere questo che collega le
Guttiferales alle Polycarpiaceae; l�androceo, formato da
molti stami, presenta sovente la concrescenza dei filamenti
in fascetti distinti, per cui si pu� stabilire un collegamento
con le Malvales, ma in queste ultime la preflorazione �
valvare, mentre nelle Guttiferales � embricata. [3]
1. Parte Generale 1.1 Descrizione botanica
Gaspare Guglielmi 3
A questo ordine appartengono diverse famiglie tra le
quali la Guttiferae, alla quale appartiene l�Hypericum
perforatum.
Le Guttiferae sono una famiglia a distribuzione
prevalentemente tropicale e costituita da 43 generi
comprendenti 750 specie di piante arboree od arbustive,
ricche di canali resiniferi e di ghiandole oleifere.
I pezzi del perianzio sono a distribuzione spiralata
oppure ciclica e gli stami sono per lo pi� riuniti in fascetti
o in sinandri, talvolta congiunti alla base con i petali. [4]
Dal punto di vista economico sono notevoli alcune
specie del genere Garcinia per le gomme-resine che se ne
ricavano per incisione della corteccia; importanti anche
alcune specie del genere Hypericum per l�uso terapeutico
in alcune forme di depressione.
La famiglia � rappresentata in Europa dal genere
Hypericum caratterizzato da lunghi canali secretori che
interessano tutta la pianta e costituiscono un sistema di
canali schizogeni; altri dello stesso tipo, ma pi� corti, si
1. Parte Generale 1.1 Descrizione botanica
Gaspare Guglielmi 4
trovano nella corteccia, ed infine le tasche schizogene a
puntuazione possono raggiungere dimensioni maggiori sia
nelle foglie, sia negli elementi corollini. [4]
Al genere Hypericum appartengono numerose specie (21
su 300) che sono frequentissime anche da noi in Italia tra
queste quella pi� frequente � forse l’Hypericum
perforatum.
H. perforatum (Iperico o Erba di San Giovanni, Fig.1), �
un erba perenne con base lignificata di 2-8 dm e foglie
opposte munite di punti traslucidi (se visti in trasparenza)
per la presenza di ghiandole secretici nello spessore della
foglia. [5]
1. Parte Generale 1.1 Descrizione botanica
Gaspare Guglielmi 5
Fig.1 Hyperycum perforatum
Le foglie (Fig.2) sono ovali o ellittiche, di colore da
verde a verde pallido, glabre con margine intero, strette,
lunghe da 0.7 a 3 cm, larghe da 0.3 a 1.5 cm.
I fiori (Fig.3) sono numerosi, ermafroditi riuniti in
corimbi, pentameri per il perianzio, trimeri per i verticilli
sessuali. [5]
1. Parte Generale 1.1 Descrizione botanica
Gaspare Guglielmi 6
Fig.2 Foglia di H.perforatum
Osservando in trasparenza le foglie della specie
Hypericum perforatum si notano numerose ghiandole
traslucide affondate nel lembo che danno l�impressione di
una foglia �bucherellata� (Fig.2).
I fiori mostrano un perianzio con calice di 5 sepali a
preflorazione embricata, interi, acutissimi e lesiniformi,
corolla di 5 petali di colore da giallo a giallo-marroncino,
con preflorazione contorta, unghia del petalo contorta e
lembo slargato, stami in 3 gruppi e 3 carpelli concresciuti
in un ovario triloculare a placentazione assile lungo da 3 a
1. Parte Generale 1.1 Descrizione botanica
Gaspare Guglielmi 7
5 mm, stilo libero, ovuli numerosi anatropi, capsula
setticida. [6][7]
Fig.3 Fiori
Il seme � lungo 1 mm di forma cilindrica e colore
marrone.
Frutto cassulare deiscente in 3-5 valve. La riproduzione
nell’Hypericum perforatum � pseudogametica con
formazione del sacco embrionale con 32 cromosomi. [7]
L�Hypericum perforatum appartiene alla sezione
Hypericum alla quale appartengono anche le specie H.
tetrapterum, H. indulatum, H. maculatum, H.
triquitrifolium ed H. elegans. Le caratteristiche peculiari di
1. Parte Generale 1.1 Descrizione botanica
Gaspare Guglielmi 8
questa sezione � la presenza di ghiandole ricche di
ipericine sugli steli, sepali e petali. [7]
L�Iperico � una pianta che cresce spontaneamente in
diverse zone dell�Italia fino ad un�altitudine di circa 1600
metri. Prati aridi, boscaglie, bordi di boschi, lungo le vie
ed in altri posti incolti sono frequentissimi gli incontri con
queste piante.
La Flora italiana ne annovera circa una ventina di specie,
alcune di indubbio indigenato, altre introdotte a scopo
ornamentale come l’H. androsaemum, distribuite in modo
omogeneo su tutto il territorio nazionale. Fatta eccezione
per H. tomentosum, H. annulatum ed H. aegypticum che
sono specie esclusive della Sardegna.
Tra le sottospecie dell�H. perforatum presenti in Italia
abbiamo la H. veronense, diffusa in tutto il territorio nelle
stazioni aride che presenta foglie pi� grandi (fino a 10
mm), ovali e petali con ghiandole e strisce scure. L�altra
sottospecie � l�H. angustifolium con foglie pi� strette,
lanceolate-lineari e petali con sole ghiandole sul bordo. [5]
1. Parte Generale
1.3 Xantoni
Gaspare Guglielmi 9
1.2 Chimica e bioattività
Gli studi sulla chimica dell�Iperico sono iniziati nel
1830 con l�isolamento dell�ipericina da parte di Buchner,
che per la colorazione la chiam� �rosso Iperico�. Dopo
circa 100 anni, nel 1911 il composto � stato ulteriormente
caratterizzato e rinominato col nome di ipericina da Cerny
che isol� anche altri costituenti simili. Solo in seguito �
stato effettuato uno screening pi� ampio dei costituenti
dell�estratto di Hypericum perforatum. Si � visto infatti
che la pianta contiene numerosi composti appartenenti a
diverse classi chimiche alcune con documentata attivit�
biologica. I costituenti che hanno destato molto interesse
includono gli xantoni, i flavonoidi, i floroglucinoli, i
naftodiantroni e gli olii essenziali.
1. Parte Generale
1.3 Xantoni
Gaspare Guglielmi 10
1.3 Xantoni
Gli xantoni sono largamente distribuiti tra le diverse
famiglie di vegetali soprattutto nelle Clusiaceae, nelle
Gentiamiraceae, nelle Moraceae e Polygalaceae sono le
pi� ricche di questi composti.
In generale gli xantoni sono formati per ciclizzazione di
benzofenoni. [30]
Gli xantoni sono dei pigmenti fenolici gialli simili nel
colore della reattivit� cromatica e mobilit� cromatografica
ai flavonoidi. Chimicamente sono differenti per struttura e
distinguibili dai flavonoidi per le diverse propriet�
spettroscopiche. Difatti lo spettro UV di questi composti
mostra un massimo di assorbimento nel range 230-390 nm
(vedi capitolo spettrofotometria). [32]
Gli xantoni ritrovati nel genere Hypericum sono
generalmente derivati ossigenati dell�1,3,5,6 tetraidros-
sixantone (Fig.4). L�1,3,6,7 tetraidrossixantone � un
esempio di xantone trovato in tracce nelle radici dell�H.
perforatum.