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Introduzione.
Il continuo trillare dei telefonini, nei bar, nei ristoranti, per strada
e in ogni luogo dove ci siano persone, ha richiamato la mia
attenzione e, partendo da questa realtà, ho avvertito la voglia di
documentarmi su questo nuovo modo di comunicare che piano
piano è ormai entrato nella vita quotidiana di molti di noi.
La comunicazione fra individui, popoli, nazioni è una esigenza
antichissima e si avvale di svariati strumenti, svariati codici,
linguaggi affinché delle informazioni note a qualcuno possano
divenire conosciute anche da altri. Alcuni di questi mezzi esistono
ormai da anni o addirittura secoli, come la carta stampata, altri
invece sono di invenzione più recente, ma ugualmente hanno dato
un impulso decisivo al progresso della comunicazione.
Fra gli strumenti di recente invenzione un ruolo chiave è oggi
esercitato dal telefonino cellulare. Esso è un concentrato di ricerca
e di tecnologia che piano piano sta modificando il modo di
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comunicare e di sentire la vita. A differenza del tradizionale
telefono a filo, il telefonino consente di contattare direttamente la
persona che ci interessa, ovunque egli si trovi. Le relazioni
affettive, di lavoro, di svago possono essere continuate e
mantenute vive in qualunque momento della giornata con le
persone che compongono il nostro mondo.
E’ strabiliante constatare come questa invenzione non
coinvolga solamente alcune categorie di persone, ma interessi
praticamente tutti: ragazzi, lavoratori, pensionati.Tutti per un motivo
o per un altro hanno qualcosa da comunicare ad altri ed oggi lo
strumento al quale si fa un crescente ricorso è, appunto, il
telefonino.
Con il presente lavoro viene analizzato il modo peculiare con
cui i giovani si avvicinano a questo nuovo strumento e come lo
utilizzano. Come la loro vita di relazione sia influenzata dalla
presenza di questo nuovo strumento. Anche se il telefonino è
ormai entrato nella vita di molti di noi e, ad una prima
considerazione, sembra che tutti ne facciano un uso pressoché
indistinto, in realtà ognuno di noi si accosta ad esso in modo
peculiare e differente dagli altri. Al fine di evidenziare ciò è stata
condotta una indagine statistico-conoscitiva fra i giovani. In
particolare, è stato realizzato un questionario volto a mettere in
risalto il modo con cui i giovani utilizzano il telefonino. Tali
questionari sono stati somministrati ai ragazzi che frequentavano
uno dei Corsi di Laurea attivati per ciascuna delle tre facoltà
(Economia, Lingue, Architettura) esistenti presso la sede di
Pescara dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti nell’anno
accademico 2001-2002 e ai ragazzi che, sempre nel corso
dell’anno scolastico 2001-2002, frequentavano le classi delle due
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scuole medie statali esistenti nel comune di Penne, in provincia di
Pescara, e in particolare la Scuola Media Statale “Mario dei Fiori” e
la Scuola Media Statale “Laura Ciulli Paratore”. Sui sondaggi così
condotti è stata realizzata un’attenta analisi statistica volta ad
evidenziare l’utilizzo che i giovani fanno dell’apparecchio. Ne è
emerso un diverso modo di “intendere” il telefonino per i giovani
delle medie e per i giovani universitari, principalmente dovuto alla
differenza di età e alla diversa disponibilità di denaro. Il capitolo 5 è
stato interamente dedicato all’indagine statistica campionaria
condotta e all’analisi dei risultati che ne sono derivati.
Al fine di fornire un quadro il più completo possibile sulla nuova
realtà che ci circonda, è stata adottata anche l’ottica dei due
operatori economici che si incontrano sul mercato: coloro che
offrono i prodotti, le aziende produttrici di infrastrutture e
tecnologie, e coloro che li acquistano, in particolare le famiglie.
Proprio per perseguire tale finalità è stato tracciato, nel capitolo
1, un profilo evolutivo della tecnologia che nel giro di pochi anni ha
portato alla realizzazione dei telefonini che ognuno di noi trova
esposti sui banconi e nelle vetrine dei venditori; nel capitolo 2, un
quadro generale della situazione economica che stiamo vivendo e,
scendendo sempre più nel particolare, esaminare come il settore
dei servizi si colloca nel contesto economico illustrato, come le
telecomunicazioni si collocano nel settore dei servizi, come le
telecomunicazioni cellulari sono presenti nel comparto delle
telecomunicazioni e, in fine, come le famiglie si pongono nel ruolo
di consumatrici di servizi.
Nel capitolo 3 è stato esaminato il mercato delle
telecomunicazioni mobili a livello internazionale ed europeo,
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fornendo, per entrambe le realtà, alcuni brevi dati su alcuni paesi,
quelli che hanno avuto maggior peso nella evoluzione e nella
diffusione di questo nuovo bene che è il cellulare. Nel capitolo 4
l’attenzione è stata concentrata sull’analisi del mercato italiano
delle telecomunicazioni e in particolare di quello mobile. Al riguardo
sono stati anche forniti alcuni brevi dati sui 4 gestori di telefonia
mobile attualmente esistenti in Italia (tali dati si riferiscono non
tanto alla composizione aziendale, ma alla loro presenza sul
mercato, presso il pubblico) e informazioni sul mercato dei
consumatori.
Certamente i dati economici vanno sempre riferiti ai valori
registrati nel passato, altrimenti sono privi di comunicabilità. Anche
se il passato è importante perché ci consente di sapere da dove
veniamo e quindi di capire il nostro presente e di definire il futuro,
l’attenzione è stata concentrata sui dati che si riferiscono agli ultimi
anni perché risultano essere molto significativi per il settore della
telefonia mobile visto che stiamo vivendo la cosiddetta transizione
dalla fase 2 alla fase 3 del telefonino e i gestori hanno dovuto
realizzare in poco tempo la rete GPRS e dovranno garantire,
nell’immediato futuro, le trasmissioni basate sullo standard UMTS.
Il presente lavoro si conclude con una sezione interamente
dedicata alle conclusioni. In essa è stato messo in evidenza come
fra i giovani il modo di utilizzare il telefonino e di avere relazioni
sociali con questo nuovo strumento non sia sempre lo stesso. Ad
incidere notevolmente sul diverso modo di utilizzarlo sono
soprattutto alcuni caratteri come l’età, la disponibilità di denaro (che
manifesta una propensione all’incremento con l’aumentare dell’età
ed è legata alla professione svolta dai genitori) ed il sesso, anche
se l’incidere di quest’ultimo carattere crescere con il crescere
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dell’età ed è minimo fra i giovanissimi. Con riferimento all’età, i più
grandi vedono nel telefonino uno strumento di comunicazione e si
lasciano attirare meno dalle mode e dalle tendenze rispetto a
quanto non facciano i più giovani.
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Capitolo 1
LA COMUNICAZIONE: NUOVI STRUMENTI PER
QUESTA ANTICA ESIGENZA ATTUALE
1.1 Introduzione. La comunicazione fra persone e popoli,
un’esigenza antica e moderna.
Fin dai tempi più remoti l’uomo ha sempre sentito la necessità
di comunicare con i suoi simili, di esprimere i propri pensieri, le
proprie opinioni, gli stati d’animo più profondi ed intimi, di
relazionarsi con il prossimo. Ma, al tempo stesso, ha cercato anche
di scambiare informazioni utilissime per la vita quotidiana o per
quella professionale: soccorsi in casi d’urgenza, distributori
automatici di denaro, servizi bancari, le imprese possono
raccogliere dati sul proprio mercato e sulla propria clientela e al
tempo stesso farsi conoscere.
Potremmo così affermare che la comunicazione è un bisogno
fondamentale così come lo sono il mangiare per sopravvivere, il
vestirsi per non sentire freddo o l’avere un tetto sotto il quale
ripararsi. La comunicazione, oggigiorno, è indispensabile sia per gli
uomini d’affari, sia per tutti noi, per sentirci al centro del nostro
mondo e per avere le persone care più vicine.
La comunicazione fra le persone, fra i popoli è così un’esigenza
antica e moderna allo stesso tempo. Ai giorni nostri, essa va
assumendo un ruolo sempre più vitale nella crescita economica di
un paese ponendosi come motore della società mondiale
dell’informazione, arrivando persino a presentarsi come un diritto
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Capitolo 2
L’ATTUALE CONTESTO ECONOMICO: MONDIALE,
EUROPEO, ITALIANO.
2.1 Premessa.
Prima di esaminare in dettaglio il mercato delle
telecomunicazioni cellulari e tutte le sue rivoluzionarie
sfaccettature, pare indispensabile fornire un breve quadro della
situazione economica contemporanea perché esso ci consente di
comprendere meglio la straordinaria rivoluzione che ha modificato,
e continuerà a farlo, il nostro vivere quotidiano.
Negli ultimi anni, all’interno delle economie del nostro Paese e
degli Stati avanzati, lo sviluppo del settore terziario assume una
notevole importanza poiché guida le trasformazioni strutturali,
sociali e produttive che accompagnano la modernizzazione e la
globalizzazione. Esso, tra l’altro, si colloca al centro dalla strategia
europea per accelerare l’occupazione e per lo sviluppo del terziario
avanzato. Per questo motivo diventa importante focalizzare
l’attenzione sulle caratteristiche e sull’evoluzione dei servizi. Sono i
servizi a condizionare in modo predominante le dinamiche
dell’occupazione e della crescita.
Da un lato, la qualità, la varietà e l’abbondanza di servizi rivolti
alla persona e alla famiglia procurano il soddisfacimento di
molteplici bisogni e il miglioramento della vita. Dall’altro lato, la
qualità, la varietà e l’abbondanza dell’offerta di servizi rivolti alle
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Capitolo 3
IL MERCATO INTERNAZIONALE
DELL’INFORMATION AND COMMUNICATION
TECHNOLOGY (ICT).
3.1 Il mercato dell’ICT nei principali paesi.
A questo punto del lavoro, diventa indispensabile tracciare un
quadro d’assieme sul mercato delle tecnologie informatiche e di
comunicazione, che nella terminologia anglosassone viene
indicato come “information and communication technology” e da
cui deriva l’acronimo ICT. Tale mercato non è ascrivibile solo alle
realtà economiche di alcuni paesi economicamente più evoluti e
avanzati degli altri, ma esso li interessa tutti, alcuni in maniera più
consistente, altri in un modo meno appariscente. Per questo
motivo, dopo una disamina del mercato internazionale verrà dato
rilievo alla realtà del contesto italiano e in particolare alla
telecomunicazione in questo paese.
3.1.1 Il contesto economico e la crescita del mercato ICT.
Nel corso del 2000, il mercato mondiale dell’ICT presenta una
sostanziale continuità con l’anno precedente: non solo conferma le
caratteristiche positive rilevate nel 1999, ma sembra manifestarle
con particolare intensità.
L’economia mondiale rivela un andamento particolarmente
positivo, come dimostra la crescita del PIL (4,7%) che raggiunge il
livello più alto dell’ultimo decennio. Ancora una volta, fanno da
traino a questo sviluppo gli Stati Uniti, i paesi dell’Unione Europea
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e l’Asia nel suo complesso: unica eccezione il Giappone, paese nel
quale vincoli e difficoltà continuano a ostacolare la stabilità della
ripresa economica (tabella 13 e figura 9).
Tabella 13. L’economia mondiale nel 2000 e le previsioni per il biennio 2001-
2002 (variazioni % del PIL sull’anno precedente).
Fonte: Assinform, Rapporto sull’informatica e le telecomunicazioni 2001; OECD,
Economic outlook, dicembre 2000.
Figura 9. L’economia mondiale nel 2000 e le previsioni per il biennio 2001-2002
(variazioni % del PIL sull’anno precedente).
Fonte: Assinform, Rapporto sull’informatica e le telecomunicazioni 2001; OECD,
Economic outlook, dicembre 2000.
Il positivo andamento dell’economia è sostanzialmente
riconducibile a due ordini di fattori:
- continua il ciclo positivo degli investimenti fissi non residenziali
nei maggiori paesi, compreso il Giappone, che nel biennio
precedente registrava una dinamica negativa;
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Capitolo 4
IL MERCATO ITALIANO DELL’ICT: IL SETTORE
DELLE TELECOMUNICAZIONI.
4.1 Il contesto economico.
Il mercato italiano delle telecomunicazioni è sempre più
concorrenziale e, a conferma di un dinamismo che dura ormai da
diversi anni, esso ha mostrato nel 2000 una vivacità sorprendente:
la telefonia mobile ha rinnovato i suoi successi, sono aumentati gli
operatori licenziatari che erogano servizi di fonia e la competizione
ha raggiunto livelli senza eguali nel passato.
Dal punto di vista delle aziende, le telecomunicazioni non sono
più viste come un mezzo per migliorare l’efficienza o per ridurre i
costi, ma i sistemi comunicativi rappresentano un presupposto per
acquisire un vantaggio competitivo e raggiungere il successo di
mercato.
In un quadro di questo tipo, la comunicazione mobile tende ad
assumere un ruolo preminente provocando un aumento della
domanda di infrastrutture, di apparati e di servizi: il peso delle
telecomunicazioni mobili è aumentato in maniera sorprendente e,
in pochi anni, la quota di mercato che esse rappresentano è
passato dal 34,6% al 43,5% (figura 18).
Una delle caratteristiche fondamentali del mercato italiano delle
telecomunicazioni è di essere interessato da cospicui processi di
concentrazione a livello societario. Al riguardo si tenga in
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Capitolo 5
L’UTILIZZO DEL CELLULARE FRA I GIOVANI
5.1 Introduzione.
Il presente capitolo è interamente dedicato alla ricerca,
all’analisi e allo studio del modo peculiare con cui i giovani, in
particolare, si accostano all’utilizzo del telefonino cellulare. Per
raggiungere questa finalità abbiamo voluto condurre un’indagine
statistica di natura campionaria che ha visto coinvolti giovani
compresi nella fascia di età che va dagli 11 ai 30 anni. La nostra
attenzione è stata concentrata su tale categoria di individui, non
perché gli altri non facciano uso o siano disinteressati dalla
“rivoluzione” nel modo di comunicare e di relazionarsi con il
prossimo che il cellulare sta apportando nelle nostre vite, ma
perché i giovani sembrano avere uno spirito più incline alla
scoperta e alle novità e quindi, in meno che non si dica, sono
capaci di trasformare le innovazioni in un modo abituale di
atteggiarsi, di relazionarsi, di vivere. Questo si ripercuote anche
sugli altri individui che, in un secondo momento, modificano le loro
abitudini di vita. In poche parole il settore dei giovani si presenta,
agli occhi dei produttori e dei venditori, come il motore trainante
dell’intera economia e di ciò sono ben consci gli strateghi del
marketing che a loro indirizzano le novità nella produzione di beni e
servizi, che su di loro esercitano la pressione maggiore.
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Prima di entrare nel dettaglio dell’analisi campionaria conviene
dare uno sguardo d’assieme sull’utilizzo del telefonino in Italia,
considerando tutte le possibili categorie di utilizzatori.
5.2 Chi utilizza il cellulare in Italia, come e perché.
Per la realizzazione del presente paragrafo ho preso spunto da
due indagini statistiche campionarie condotte sull’intera
popolazione Italiana da due differenti istituti di ricerca: l’Istat e la
società Eurisko. Il lavoro realizzato dall’Istat è stato reso disponibile
mediante la sua pubblicazione sul sito Internet di tale istituto,
mentre l’indagine condotta dalla società Eurisko mi è stata
gentilmente inviata, tramite posta elettronica, dal Gruppo TIM.
Entrambi fanno riferimento all’anno 1999 e allo stato attuale non
sono disponibili ricerche più aggiornate e recenti.
Da un’attenta analisi dei suddetti lavori, emerge che la quota di
famiglie italiane che possiede un telefono cellulare tende ad
aumentare molto rapidamente. Nel 1997 la disponibilità di un
cellulare riguardava il 21% delle famiglie, mentre per il 1998 si era
già arrivati al 35,3%, con un incremento pari al 68,1% in un anno.
Anche se la disponibilità aumenta in tutte le regioni, sulla base
territoriale si sono riscontrate differenze notevoli nel possesso,
come è evidenziato dalle tabelle allegate. E’ facile notare che,
mentre la ripartizione settentrionale si allinea all’incirca sulla media
nazionale, nel Centro si raggiungeva la disponibilità maggiore, con
oltre il 41% delle famiglie che hanno dichiarato di possedere un
cellulare. L’incremento maggiore è stato registrato nel Nord del
Paese, seguito dal Mezzogiorno.
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CONCLUSIONI
Dopo aver realizzato e somministrato il questionario, aver
raccolto i dati e averli analizzati con metodi, procedure e strumenti
statistici opportuni, diventa finalmente possibile tracciare un quadro
sul mondo dei giovani che fanno uso del cellulare come nuovo
modo di comunicare ed intendere le relazioni sociali.
Innanzitutto, dalle distribuzioni di frequenza delle variabili e
mutabili osservate, si può constatare come la differente età e il
differente tipo di vita condotto dagli intervistati incidano soprattutto
sulla disponibilità di denaro, che risulta essere più elevato per gli
universitari, e lievemente sulla fonte di reddito in quanto per
entrambe le categorie di giovani contano molto le elargizioni fatte
dai genitori. Un’altra differenza la si riscontra nel numero di cellulari
posseduti, non tanto per la quantità, che assume quasi sempre
modalità pari ad 1, ma per la maggior presenza fra i più giovani di
chi non ne possiede nemmeno uno. Per contro, la diversa
condizione in cui versano le due categorie di giovani considerati
non incide affatto sulla propensione a cambiare spesso il telefonino
che si possiede, anzi, la preferenza espressa è quella di tenere il
modello che si ha. La differente realtà incide, invece, soprattutto
sul motivo che spinge alla sostituzione: i più grandi lo fanno
maggiormente per necessità, mentre i più giovani perché
affascinati dalle novità. Come era facilmente intuibile, datosi che la
disponibilità di denaro è differente, l’ammontare di denaro speso in
telefonate e messaggi di testo è più elevato per gli universitari. A
riguardo delle marche preferite, sia i ragazzi delle medie che i loro
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colleghi più grandi si sono espressi nella stessa direzione
preferendo la marca Nokia a tutte le altre. Quello che invece
cambia è il motivo che porta ad esprimere tale preferenza. Gli
universitari vanno soprattutto alla ricerca delle ottime funzioni e
prestazioni, dell’efficienza, dell’affidabilità e, perché no, anche
dell’estetica; invece i ragazzi delle medie sono attratti
maggiormente dalla gradevolezza del modello, dall’estetica, ma in
ultima analisi non trascurano di considerare anche le funzioni e le
prestazioni offerte. A riguardo del gestore di telefonia mobile, tutti
indistintamente mostrano la tendenza ad avere una sola sim-card
ed un solo contratto che nella quasi totalità dei casi è di tipo “pre-
pagato”, anche se il numero di coloro che hanno stipulato più di un
contratto è ugualmente degno di nota.
Anche dall’analisi condotta sui dati per mezzo del Test del χ
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e
della verifica dell’ipotesi di indipendenza fra i caratteri rilevati,
emerge molto chiaramente l’esistenza di un diverso modo di
utilizzare il telefonino fra i giovani. Anche se questo nuovo
strumento è ormai entrato nella vita quotidiana di molti e, da una
prima considerazione, possa sembrare che tutti ne facciano un uso
indistinto, esistono in realtà delle sostanziali differenze. Già nel
quinto capitolo tali diversità sono state evidenziate con riferimento
all’intera popolazione italiana, grazie alle ricerche statistiche
condotte separatamente sia dall’Istat che dalla società di indagine
Eurisko. Ma anche fra i giovani c’è un diverso modo di intendere il
nuovo tipo di comunicare e così, dall’analisi, è emerso che ad
incidere molto sono le variabili “età” e “disponibilità mensile media
di denaro”, anche se quest’ultima inevitabilmente risente della
professione svolta dai genitori degli intervistati, del numero di
familiari e, in maniera considerevole, dell’età dell’intervistato. In
particolare, è stato possibile notare come l’età media in cui si