2
sus niñas de dancing ...>>
2
, non riuscendo a capire che in questo
modo continuavano ad aderire ai dettami del naturalismo
francese di Zola. Al contrario, Amado Alonso non trovò nell’arte
narrativa di María Luisa Bombal << el menor residuo de
naturalismo >>
3
, poiché riscontrò nella scrittrice cilena la scelta
di calare il suo romanzo in una dimensione onirica, dando
maggiore importanza alle sensazioni e agli stati d’animo del
personaggio piuttosto che alla realtà circostante.
Negli anni seguenti altri critici evidenziarono il suo apporto
innovativo alla letteratura cilena; fra questi si distinse Cedomil
Goiç, il quale aggiunse che il superamento delle tendenze
naturalistiche nella narrativa cilena ad opera della scrittrice era
dovuto alla sperimentazione, nel suo primo romanzo, delle nuove
tecniche surrealiste e fece coincidere il 1935, anno della
pubblicazione de La última niebla, con la data <<hacia la cual
entra en vigencia la generación surrealista con la que se inicia
propiamente la literatura contemporánea en Chile.>>
4
. Il
2
Ibidem, p. 9.
3
Ibidem, p. 11.
4
C. Goiç, La última niebla, <<Anales de la Universidad de Chile>>, CXXI, num. 128 (sett-
dic 1963), p. 59 in G. J. Langowski, El surrealismo en la ficción hispanoamericana,
Editorial Gredos, Madrid, 1982, p. 43.
3
movimento surrealista si sviluppò in Francia negli anni
successivi alla Prima Guerra mondiale come risposta al
fallimento della civiltà europea fondata sulla ragione che aveva
condotto il continente alla miseria e alla distruzione. I surrealisti
opponevano alla tradizionale concezione della vita dominata
dalla ragione, una cultura basata sulla spontaneità dell’individuo,
sulla sua capacità di sostituire il << penser dirigé >> con il sogno
grazie ad un unico mezzo: << laisser s’exprimer “ l’hôte
inconnu” dans sa profondeur, dans sa totalité automatique.>>
5
.
Proprio in quel periodo, fra il 1923 e il 1931, María Luisa
Bombal visse a Parigi, dove poté assistere personalmente alla
nascita del movimento surrealista. Gli eventi che determinarono
la partenza dal suo paese d’origine, il Cile, e la permanenza in
Europa meritano di essere raccontati, così come tutta l’esistenza
della scrittrice che, come vedremo più avanti, è imprescindibile
conoscere per capire e analizzare la sua opera che esprime i suoi
stati d’animo e le sue esperienze di vita.
In questo studio verrà esaminata tutta la produzione letteraria di
María Luisa Bombal, esclusa la versione in inglese (che eseguì
5
M. Nadeau, Histoire du Surréalisme, Ed. du Seuil, Paris, 1964, p. 14.
4
lei stessa) de La última niebla, riadattata al gusto del pubblico
americano, che prese il titolo di The House of Mist.
In realtà la sua opera si compone solamente di tre romanzi brevi,
di cui uno interrotto, e di quattro racconti. La scrittrice è stata
accusata per questo di avere scritto troppe poche pagine, tuttavia
la sua narrativa ebbe un’importanza unica nella letteratura cilena,
poiché seppe proporre un nuovo modo femminile di scrivere,
lontano, come dice Norah Lange, sua amica, nella prefazione alla
prima edizione de La última niebla, <<de las poetisas plañideras,
de las seudos literatas, de las mujeres que se dicen atormentadas
por inquietudes espirituales, de las escritoras con complejos, de
las que usufructuan de todos los problemas sin conocer sus
posibilidades, ni el instrumento que deben utilizar para lograr
una nota auténtica>>
6
.
María Luisa Bombal dimostrò una predilezione speciale per i
personaggi femminili, caratterizzati da un’essenza irreale, dal
loro essere prigionieri del sogno ad occhi aperti, dalla
allucinazione. La scrittrice aveva una visione della donna come
6
Prefazione di N. Lange in M. L. Bombal, La última niebla, F. A. Colombo, Buenos
Aires,1935, pp. 11-12.
5
di un essere che apprende la realtà in modo intuitivo,
irrazionalmente e che unisce il concreto con l’onirico, i cui
confini, nei romanzi e nei racconti, si distinguono appena.
Tuttavia, nelle sue prime opere descrisse al lettore anche il
contesto sociale in cui l’eroina si muoveva, dimostrando la
forzata dipendenza di questa dal regime conservatore della
società ispanoamericana della prima metà del XX secolo.
La última niebla, La amortajada e El árbol offrono la
descrizione di una donna vista come un essere istintivo e vitale i
cui impulsi sono repressi dall’ordine sociale borghese. Le tre
protagoniste dei due romanzi, del racconto, rispettivamente una
donna anonima, Ana María e Brígida, sono costrette ad accettare
matrimoni privi di amore e, negli ultimi due casi, imposti dalla
famiglia. L’unione coniugale, simbolo dell’adeguamento alle
norme sociali, si trasforma per queste donne in una prigione, da
cui è possibile evadere attraverso il sogno o una relazione
immaginaria con un altro uomo, infine, l’alienazione dalla realtà,
che conduce Brígida, ad esempio, a rifugiarsi in una stanza dove
può ammirare e vivere in simbiosi con un albero.
6
Gli uomini descritti in queste prime opere, Daniel, Antonio e
Luis, sono interessati alla propria realizzazione attraverso
l’applicazione di schemi razionali che modificano la realtà e
producono loro dei vantaggi: i primi due si dedicano alla cura
della loro tenuta, mentre il terzo è un impegnato uomo d’affari.
Tutti trascurano la propria moglie e non ne capiscono i desideri o
fanno finta di non accorgersene, come Daniel, intrappolato dal
ricordo della prima sposa, morta poco tempo dopo il matrimonio,
incapace di offrire amore alla nuova compagna.
La problematicità che scaturisce dal difficile rapporto tra la
donna e l’uomo, si origina dall’inadeguatezza dell’essere
femminile rispetto ai valori maschili che predominano nella
società.
Nel corso di questo studio comprenderemo, però, che la scrittrice
non propose soluzioni femministe che rivendicavano la
partecipazione al mondo maschile per mezzo del voto e della
attività politica, come fece Virginia Woolf alcuni anni prima di
lei.
María Luisa Bombal, a partire dal 1939, anno di pubblicazione
7
de Las islas nuevas, iniziò a dare maggior rilievo all’essere
femminile e dimostrò lo stretto legame che unisce la Natura
primordiale, elemento fondamentale della sua narrativa, e la
donna, esprimendo il dualismo conflittuale tra la coscienza
razionale maschile e intuizione istintiva femminile. Mentre
l’uomo tende a dominare la Natura, mettendola al suo servizio, la
donna si identifica con le forze primitive e cerca di ritornare ad
una condizione originaria.
Yolanda, la protagonista de Las islas nuevas, e María Griselda,
personaggio principale de La historia de María Griselda, sono
creature silvestri, appartenenti al regno naturale. La descrizione
che María Luisa Bombal ci offre di entrambe rievoca stretti
legami con il mondo animale e vegetale: la prima sembra
assomigliare, per il suo corpo affilato e per lo strano particolare
di un’ala che le cresce su una spalla, ad un gabbiano; il colore
degli occhi della seconda rimanda al verde intenso del muschio
che cresce sugli alberi. María Griselda, inoltre, per la sua
straordinaria bellezza e per l’armonia della sua anima, che
traspare dai suoi gesti e che la fa adorare dagli animali del bosco,
8
si trasforma in una vera e propria divinità silvestre.
A causa della loro essenza particolare, entrambe sono costrette a
vivere lontane dalla società che non saprebbe capirle, perché non
appartenenti alla normalità: Yolanda, creatura alata, senza età, e
per questo diversa dagli altri, deve rinunciare all’amore di un
uomo e rassegnarsi a vivere in una tenuta della pampa. María
Griselda per la sua bellezza eccezionale provoca dolore e
risentimento nelle persone che la circondano; anche lei si trova
quindi costretta dalla gelosia del marito a vivere in un posto
lontano dalla città, simbolo nelle opere della scrittrice del
conformismo sociale.
Nel corso di questo studio verrà dunque analizzata l’opera di una
scrittrice poco conosciuta in Italia, anche per la mancanza di una
traduzione dei suoi romanzi e dei suoi racconti al momento della
stesura di questa tesi, motivo per cui si è deciso di fornire una
versione in italiano de La última niebla in appendice. Vedremo
che María Luisa Bombal occupa una posizione originale rispetto
alle scrittrici femministe del suo periodo, sia ispanoamericane
che europee, poiché non desiderava come queste ultime
9
l’adeguamento e la partecipazione della donna alle realtà sociale,
fondata dagli uomini. Tutt’altro. La scrittrice cilena auspicava un
ritorno alla Natura, che, secondo il suo parere, costituisce la vera
essenza femminile, legata ai cicli cosmici e al ritrovamento di un
mondo armonioso.
10
Capitolo Primo
LA VITA DI MARÍA LUISA BOMBAL
María Luisa Bombal nasce l’8 giugno 1910 a Viña del Mar, in
Cile, una città balneare dove trascorre un’infanzia serena fatta di
inverni dedicati alla lettura e di estati vissute sulla spiaggia
Miramar. La sua famiglia alto borghese ha origini europee, come
accade per la maggioranza dei cileni : suo padre, Martín Bombal,
è di ascendenza francese, mentre sua madre, Blanca Anthes, di
ascendenza franco-tedesca. María Luisa Bombal conserva per
tutta la sua vita, un ricordo mitico del padre, un uomo <<siempre
bien vestido, afeitado con cuidado, oliendo a agua de colonia>>
1
.
Inoltre Martín Bombal nutre una speciale predilezione per lei
rispetto alle altre due figlie gemelle, Loreto e Blanca, nate nel
1911. Infatti, Maria Luisa si distingue per la sua grande capacità
11
di apprendimento che le permette di imparare a leggere da sola a
cinque anni e a scrivere a soli otto delle poesie : Los copihues
blancos, El Canario, La noche, La golondrina
2
.
Le sorelle Loreto e Blanca assomigliano alla madre, una donna
dal portamento maestoso e ottima cavallerizza ; sono molto belle
e alte, qualità che Marìa Luisa sa di non possedere. La loro
algida bellezza la farà sentire simile al brutto anatroccolo,
personaggio creato dai fratelli Grimm, le cui fiabe, insieme a
quelle di Andersen, la madre legge alle proprie figlie . María
Luisa si appassiona specialmente alla lettura dei racconti dello
scrittore danese e, autrice affermata, nel 1962 dichiara <<es un
mago de la palabra. Se lo cree escritor para niños, pero no es así.
Aún lo releo todos los años.>>
3
. María Luisa Bombal è
affascinata dalla figura della principessa delle fiabe, la cui
bellezza rappresenta, secondo lei, il modo per farsi valere nel
mondo, sebbene allo stesso tempo la releghi ad un livello
superiore e inaccessibile ai comuni mortali. La giovane Marìa
Luisa non si sente bella e proprio per questo motivo ha una
_______________________________________________________________________
1
A. Gligo, María Luisa, Editorial Andrés Bello, Santiago de Chile, 1984, p. 19.
2
Ibidem, p. 24.
12
speciale ammirazione per la bellezza, premio e castigo insieme,
un interesse che, come vedremo nel corso del lavoro, la porterà
ad inventare un personaggio, María Griselda, <<poseedor de una
belleza extraordinaria, causante de su propia infelicidad y la de
aquellos que la rodean.>>
4
.
Nel 1919 la giovane vita di Maria Luisa viene sconvolta dalla
morte di suo padre, dovuta ad una grave malattia al cuore. La
prematura perdita del genitore le causa un profondo senso di
smarrimento, che la porterà nel corso degli anni a cercare negli
uomini la sua figura.
La scrittrice, nell’ultima intervista rilasciata prima di morire,
ammise: << tuve una niñez feliz ; lo único desafortunado fue que
mi padre murió cuando tenía nueve años y lo adoraba. Por eso es
que en mis maridos buscaba a mi padre.>>
5
.
Trascorsi alcuni anni dalla morte del marito, nel 1923 Blanca
Anthes decide con coraggio di lasciare Viña del Mar per
trasferirsi con le figlie a Parigi, dove, grazie alla sua
_______________________________________________________________________
3
Ibidem, p.21.
4
Ibidem, p. 26.
5
Gloria G. Lira, Entrevista con María Luisa Bombal, <<Hispania 68>>, marzo 1985, p.
117.
13
intraprendenza, riesce ad avviare un’attività di esportazione di
vestiti francesi d’alta moda. María Luisa Bombal e le sorelle
frequentano il collegio del convento di Notre Dame de
l’Assomption, una scuola dove la disciplina è ferrea e
l’istruzione basata sullo studio dei classici francesi.
María Luisa non ha difficoltà ad integrarsi: conosce la lingua
perfettamente poiché in Cile era iscritta ad un istituto religioso
diretto da monache francesi ed ha adottato pienamente quel
linguaggio durante l’infanzia e non può che considerarlo suo.
La sua passione per la letteratura cresce: legge avidamente gli
autori francesi del XIX secolo e si interessa alle leggende
nordiche e alla letteratura tedesca che la madre si preoccupa di
far conoscere alle proprie figlie
6
. Inoltre, María Luisa ha anche la
possibilità di apprendere la lingua tedesca poiché trascorre le
vacanze estive a Wiesbaden, in Germania, nella casa della zia
Elvira, sorella della madre.
6
Più tardi María Luisa Bombal riconoscerà la grande influenza che queste letture hanno
avuto sulla sua opera: <<mi vida literaria comenzó con el embrujo de Andersen, con el
hallazgo de Victoria, de Knut Hamsun; con ese imposible del amor: Werther, de Goethe,
ese mismo que se iría desdibujando con los años, por su estiramento y retórica; con Selma
Lagerlof, todos los nórdicos, puro ensueño y tragedia, entre brumas y tentaciones>>
(Intervista con Victoria Pueyrredón per <<Quién es Quién>>, supplemento a Comentarios
Bibliográficos Americanos, , Eduardo Darino Editor, Montevideo, 1973-74, pp. 5-6 in A.
Gligo. op. cit )
14
L’eclettica educazione letteraria di María Luisa non può non
comprendere la lettura di testi in castigliano, la sua madre lingua
che continua a parlare in casa e con le compagne spagnole e
ispanoamericane del collegio . Tuttavia la permanenza a Parigi e
il continuo uso del francese la porterà ad affermare: << el
francés, la lengua que fuera entonces en la que yo viviera,
hablara, escribiera, la lengua que yo amara y creyera habría de
ser la mía en mi anhelo de futuro escritor>>
7
.
Nel collegio María Luisa si distingue per il grande impegno che
dedica allo studio, anche se il suo amore per i libri le causa uno
spiacevole incidente : immersa nella lettura di un romanzo non
risponde alla madre vigilatrice che la sta chiamando. María Luisa
viene espulsa e la madre, offesa dalla intransigente decisione
delle monache, ritira dal collegio anche le gemelle. E’ il 1926 e
le sorelle Bombal proseguono gli studi nell’istituto Sainte
Geneviève.
Dalla lettura incessante di romanzi e di poesie María Luisa passa
finalmente alla scrittura: compone un’opera teatrale che fa
7
Lucía Guerra-Cunningham, La narrativa de María Luisa Bombal: una visión de la
existencia femenina, Editorial Playor, Madrid, 1980, p. 13.
15
leggere a Ricardo Güiraldes, il celebre scrittore argentino, autore
di Don Segundo Sombra, amico della madre. Il risultato è
modesto ma viene comunque apprezzata la capacità
immaginativa: già si intravede quel talento che non tarderà a
rivelarsi.
Nel 1928 Maria Luisa si diploma e in quello stesso anno decide
di non seguire la madre che intende ritornare in Cile con le altre
figlie. La sua permanenza a Parigi è resa possibile dai coniugi
Eyzaguirre, amici di Blanca Anthes, che si offrono di badare a lei
quando rimarrà sola. L’indipendente diciottenne non vuole
sottrarsi all’atmosfera parigina carica di stimoli culturali e di
fervore artistico. Proprio in quegli anni sulla “rive gauche” si
sviluppano i movimenti d’avanguardia come il futurismo,
l’espressionismo, il cubismo, il dadaismo e il surrealismo. E
Maria Luisa assiste personalmente alla nascita delle nuove
tendenze, seguendo le conferenze di Paul Valery e quelle di altre
figure dell’ambiente letterario francese.