7
verificare l’esistenza di condizioni nelle quali le istituzioni che
coesistono ed operano nel sistema dei pagamenti siano in grado non
solo di svolgere la funzione di produzione di servizi di pagamento ma
anche di assicurare la piena e fluida circolazione degli stessi
all’interno dell’economia.
Lo studio è stato condotto puntando l’attenzione sul ruolo che il
Bancoposta assume nello sviluppo del sistema dei pagamenti
nazionale, sui vincoli e sulle potenzialità dello stesso.
La tesi è divisa in quattro parti. La prima è dedicata all’analisi
delle principali linee evolutive del sistema dei pagamenti. Si effettua
una ricognizione degli elementi che concorrono a definire la
configurazione del circuito dei pagamenti e si forniscono alcune
definizioni basilari, considerando dapprima l’area dei servizi offerti
alla clientela finale, quindi quella dei circuiti interbancari.
La seconda focalizza l’attenzione sul ruolo del Bancoposta nel
sistema dei pagamenti. Si intende effettuare una ricognizione
approfondita dei diversi servizi di pagamento attualmente offerti e
analizzare le caratteristiche tecniche – economiche degli strumenti,
con particolare attenzione a quelli più innovativi. Un confronto con i
8
servizi di pagamento bancari, quando possibile, è stato necessario per
comprendere capacità attrattive, limiti e potenzialità degli strumenti
postali.
Il lavoro valuta l’integrazione dal punto di vista istituzionale, alla
luce degli indirizzi forniti dal Parlamento e dalla Banca d'Italia.
Successivamente si analizzano gli aspetti operativi dell’integrazione
tra circuiti di pagamento postali e bancari: l’accettazione degli
strumenti di pagamento nei circuiti, la partecipazione ai servizi di
compensazione e di regolamento, l’integrazione dei canali distributivi.
L’attenzione viene focalizzata sui supporti informatici e
telematici e sui limiti che si frappongono e rendono complesso il
processo di integrazione totale.
La quarta parte è dedicata alla descrizione delle caratteristiche
dei Bancoposta nei principali paesi europei e, per quanto riguarda
l’offerta dei servizi di pagamento, all’analisi dei livello di integrazione
tra sistema postale e sistema bancario.
9
CAPITOLO PRIMO
IL SISTEMA DEI PAGAMENTI
1.1 Definizione
Il sistema dei pagamenti può definirsi come l’insieme degli
strumenti, delle procedure, degli operatori, delle infrastrutture, delle
norme che concorrono ad assicurare la circolazione della moneta tra
gli operatori economici.
1
Esso dunque svolge una funzione
strumentale rispetto alla moneta assicurandone la circolazione e,
quindi, l’utilizzo nelle transazioni.
La formazione e l’evoluzione dell’industria dei pagamenti si
intreccia strettamente, pur non identificandosi, con lo sviluppo e
l‘evoluzione della moneta.
1
Cfr. Banca d'Italia, Libro bianco sul sistema dei pagamenti in Italia , Roma, 1987, pag. 1.
10
1.2 La moneta legale, la moneta scritturale
L’insieme dei beni di natura reale e finanziaria che nell’ambito di
un determinato assetto istituzionale svolge di diritto o di fatto la
funzione di mezzo di scambio, costituisce la moneta del sistema.
2
Il pagamento può essere definito come l’atto mediante il quale un
operatore economico si libera definitivamente dall’obbligazione
derivante dall’acquisizione di un bene o di un servizio. Esso richiede il
trasferimento tra due soggetti di disponibilità di moneta e si perfeziona
quando il beneficiario può disporre della moneta stessa per effettuare
un altro pagamento.
3
La letteratura economica spiega l’evoluzione della moneta in
relazione all’esigenza di minimizzare i costi sostenuti dagli operatori
per lo scambio.
4
Nelle moderne economie di scambio gli operatori
economici effettuano i pagamenti attraverso l’utilizzo della moneta.
2
Cfr. Banca d'Italia, Libro bianco sul sistema dei pagamenti in Italia, op. cit., pag. 3.
3
Cfr. Giannini, L’evoluzione del sistema dei pagamenti: una sintesi teorica, in “Moneta e credito”,
Nov. 1988.
4
Lo scambio impone agli operatori interessati due tipi di costo: quello di individuazione dei
soggetti con i quali effettuare la transazione, alle condizioni più vantaggiose (costo di ricerca) e
quello implicito nel passaggio materiale delle risorse scambiate (costo di transazione).
11
Le prime forme di moneta furono rappresentate da beni di natura
reale, la cosiddetta “moneta-merce”. Ma l’emergere di un vero e
proprio sistema dei pagamenti ha luogo allorché gli operatori
economici cominciarono ad utilizzare nei pagamenti la ricchezza
depositata presso terzi soggetti e cioè i crediti vantati nei confronti di
istituzioni specializzate. L’accettazione di questo tipo di moneta
risiede sulla fiducia riposta dal beneficiario del pagamento nella
possibilità di incassare la somma promessagli. È per questo motivo
che tale moneta viene definita “fiduciaria”.
I sistemi odierni si basano sulla moneta rappresentata,
prevalentemente, dalle passività a vista delle banche centrali
(banconota) e delle banche o del sistema postale (depositi bancari e
postali), che differiscono sotto molteplici profili: istituzioni emittenti,
capacità di estinzione dei debiti, caratteristiche tecnico operative. La
banconota viene emessa dalle banche centrali in regime di monopolio
ed è accettata in forza di legge, venendo per questo motivo
denominata “moneta legale”; la sua detenzione e accettazione non
comportano l’assunzione di rischio di credito in quanto le banche
centrali non sono esposte a rischi di fallimento. Il suo utilizzo nei
12
pagamenti permette dunque di estinguere definitivamente le
obbligazioni o, in altri termini, essa ha potere liberatorio assoluto
assicurando la cosiddetta finalità di pagamento (payment finality). Da
qui i vantaggi e i rischi della banconota, che la rendono conveniente
solo per transazioni di limitato importo.
La moneta scritturale viene emessa dalle banche e dall’ente
postale. L’accettazione e la detenzione della moneta bancaria
espongono il detentore al rischio di fallimento dell’istituzione
emittente e, quindi, presuppongono la fiducia nella capacità della
banca di convertirla, su richiesta, in moneta legale.
Con riguardo alle caratteristiche tecnico operative, la moneta
legale ha natura tangibile: l’oggetto cartaceo è la ricchezza finanziaria
che viene movimentata nella transazione. Per questo motivo le
banconote devono essere prodotte fisicamente, ma, una volta messe in
circolazione, permettono a colui che deve effettuare un pagamento, di
perfezionare il trasferimento di fondi mediante la mera consegna della
somma dovuta al beneficiario. La moneta bancaria, invece, è
rappresentata da poste contabili scritturate presso le banche ed è
quindi immateriale. Pertanto essa non viene fisicamente prodotta, ma
13
il suo utilizzo nei pagamenti non può prescindere da un
coinvolgimento operativo delle banche presso le quali i conti sono
detenuti e, eventualmente, di altri soggetti.
È bene soffermarsi sui processi produttivi associati all’uso delle
due monete. L’utilizzo della moneta legale presuppone una serie di
attività che sono a carico in primo luogo della banca centrale: la
produzione fisica della banconota, la sua custodia, la cura della qualità
della circolazione monetaria, l’offerta alle banche di servizi di
prelevamento e versamento di contante. Le banche commerciali dal
canto loro, offrono anch’esse servizi di prelevamento e versamento,
custodiscono scorte di moneta legale nelle proprie casse. Tuttavia il
trasferimento della moneta bancaria richiede l’utilizzo di specifiche
procedure o strumenti mediante i quali il cliente segnala alla banca
che un dato ammontare di moneta va trasferito dal proprio conto a
quello del beneficiario. Se i conti del pagatore e del beneficiario sono
detenuti presso la stessa banca, il trasferimento si realizza mediante
mere scritture contabili all’interno della singola istituzione; se invece
essi sono aperti presso banche diverse, occorrerà servirsi di un
trasferimento di fondi interbancario.
14
L’operazione di pagamento effettuata con moneta scritturale
(bancaria e postale) è più complessa perché lo strumento cartaceo non
è in sé ricchezza finanziaria per il prenditore. Il pagamento si
perfeziona in tempi lunghi e in luoghi diversi rispetto a quelli in cui
avviene il passaggio dello strumento di pagamento.
È dunque evidente che il funzionamento dei moderni sistemi di
pagamento è assai complesso e poggia su servizi offerti
professionalmente da operatori specializzati che, nel caso della
moneta legale, curano la custodia e l’attività di versamento -
prelevamento; nel caso della moneta bancaria, gestiscono i flussi
informativi necessari a dar esecuzione ai pagamenti. Questi
intermediari si avvalgono di infrastrutture spesso dedicate e di
specifici processi produttivi; sostengono costi di produzione; offrono
servizi di pagamento. Può dunque parlarsi a pieno titolo di industria
dei pagamenti, il cui oggetto specifico è rappresentato dal servizio del
trasferimento di fondi.
5
Non è dunque la banconota o l’assegno il
prodotto dell’industria ma piuttosto il servizio ad esso associato.
6
5
Cfr. Brizi, Sasso, Tresoldi, Le banche e il sistema dei pagamenti, Bologna, Il Mulino,1998,
pag.2.
6
E’ utile a fini espositivi richiamare le analogie tra sistema dei pagamenti e sistema dei trasporti
che pure si compone di infrastrutture, veicoli, produttori di servizi, norme per il trasferimento delle
15
L’industria dei pagamenti presenta, peraltro una serie di
peculiarità rispetto ad altri settori industriali; è vero che gran parte
della sua attività consiste nel trasferire le informazioni, ma queste
informazioni si riferiscono a trasferimenti monetari ai quali possono
associarsi rischi finanziari considerevoli. Per questo motivo, il buon
funzionamento dell’industria dei pagamenti non può prescindere da un
complesso assetto istituzionale basato sull’intervento delle autorità
pubbliche che intervengono nel sistema con funzioni di controllo,
regolamentazione e di prestazione diretta dei servizi.
1.3 La moneta elettronica
L’innovazione nel campo dell’elettronica e in quello della
telematica ha dato origine ad una nuova generazione di strumenti di
pagamento che racchiude in sé le principali caratteristiche della
moneta legale e della moneta bancaria, offrendo i vantaggi di
entrambe.
merci e delle persone. Come il sistema dei trasporti non include tra le sue componenti le merci
trasportate e i viaggiatori, così il sistema dei pagamenti non include nel suo perimetro la moneta
che trasferisce. Cfr. Banca d'Italia, Libro bianco sul sistema dei pagamenti in Italia, op. cit.
16
Questi strumenti vengono ricompresi nella definizione di moneta
elettronica.
La moneta elettronica si caratterizza per la sua natura prepagata:
il potere d’acquisto è incorporato negli strumenti stessi che, quindi
possono circolare al portatore così come avviene per il contante.
Questa caratteristica consente una accettabilità dello strumento senza
rischi di credito per chi riceve il pagamento.
Nell’ambito della moneta elettronica si distingue il “borsellino
elettronico”. Esso è una carta a microprocessore sulla quale il potere
d’acquisto viene caricato attraverso diverse soluzioni tecniche (ATMs,
apparecchi telefonici, sportelli) che consente di effettuare pagamenti
tramite apposti terminali off-line. Diversi sono gli schemi di borsellino
elettronico in via di realizzazione: le modalità di funzionamento
avvicinano alcuni di essi alla moneta legale, altri alla moneta bancaria.
Alla moneta elettronica è riconducibile la c.d. moneta “via rete” o
“digitale” utilizzata nel commercio elettronico che si sta sviluppando
su Internet. La moneta digitale presenta modalità di funzionamento
concettualmente analoghe a quelle del borsellino elettronico. Ma gli
ambiti di utilizzo sono tuttavia peculiari. La moneta digitale ha
17
dimensione globale in quanto può essere fornita a qualsiasi operatore
collegato alla rete telematica e utilizzata per effettuare pagamenti
internazionali non necessariamente di importo ridotto.
7
Per effetto,
quindi, della crescente diffusione tra il pubblico di personal computers
a costo contenuto e dello sviluppo di un mercato virtuale delle
informazioni, dei beni e dei servizi, la moneta elettronica assume
caratteristiche potenzialmente in grado di rivoluzionare la struttura del
commercio, l’ordinamento e la struttura del sistema dei pagamenti.
1.4 La struttura del sistema dei pagamenti
Il sistema dei pagamenti può essere rappresentato come una
piramide composta da più livelli. Alla base si collocano gli strumenti
di pagamento che gli intermediari mettono a disposizione degli
operatori economici; al secondo livello vi sono le procedure e i servizi
mediante i quali gli intermediari si scambiano le informazioni e i
documenti contabili relativi ai pagamenti disposti dalla clientela;
7
Cfr. Padoa Schioppa, Retail payments: recent developments and central banks, in Documenti,
Banca d'Italia n. 536, 1996.
18
seguono i sistemi di compensazione per le transazioni in moneta e per
quelle su altre attività finanziarie, e le procedure interbancarie; al
livello superiore, i conti di regolamento degli intermediari, in
particolare quelli in base monetaria detenuti presso la banca centrale;
al vertice della piramide vi è il credito gestito dalla banca centrale.
8
Lo schema concettuale consente l’identificazione delle due aree
di cui si compone il sistema dei pagamenti: quella dei servizi di
pagamento offerti alla clientela dagli intermediari e quella dei circuiti
interbancari di regolamento e compensazione.
1.5 L’offerta di servizi di pagamento
Il sistema dell’offerta di servizi di pagamento si presenta
estremamente articolato e coinvolge diversi soggetti, tra i quali, prima
di tutto, la Banca d'Italia, che si occupa dell’emissione e della
distribuzione della moneta legale.
9
8
Lo Schema concettuale è stato tratto da: Banca d'Italia, Libro bianco sulla sorveglianza del
sistema dei pagamenti. Criteri guida per l’esercizio della funzione, Roma,1997.
9
Oltre alla produzione e alla circolazione del contante, la Banca d'Italia è istituzionalmente
coinvolta nel settore dei servizi di pagamento, con compiti di gestione del sistema di
compensazione e regolamento, di amministrazione della tesoreria dello Stato. Inoltre l’art.146 del
19
Le banche intervengono nell’area dei servizi di pagamento alla
clientela attraverso la raccolta dei depositi movimentabili mediante
strumenti di pagamento e nella produzione di servizi di pagamento al
dettaglio e all’ingrosso. Ad esse vanno aggiunti gli operatori non
bancari produttori di carte di pagamento. Le Poste forniscono servizi
di pagamento attraverso l’attività del Bancoposta.
Se si considera il ruolo svolto dai diversi produttori di servizi
emerge che la quota prevalente dei pagamenti effettuati con strumenti
diversi dal contante, pari circa al 65% del numero e al 90%
dell’importo, viene gestita dal sistema bancario. Il sistema postale
amministra circa il 35% del numero complessivo dei pagamenti,
indirizzando la sua attività soprattutto al comparto dei pagamenti al
dettaglio. La presenza di operatori non bancari è invece modesta.
10
Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia ha affidato all’Istituto funzioni di
sorveglianza sul sistema dei pagamenti.
10
Cfr. Banca d'Italia, Relazione annuale, Roma, 1998.
20
1.6 I servizi di pagamento: caratteristiche tecniche,
economiche e tendenze del mercato
Nel rispondere alle esigenze di pagamento, i produttori possono
disegnare servizi con caratteristiche molto diverse. In primo luogo può
richiamarsi la distinzione tra gli strumenti di pagamento e le procedure
di trasmissione della moneta.
Gli strumenti di pagamento sono rappresentati da supporti
tangibili che si prestano a essere impiegati negli scambi ravvicinati in
sostituzione della moneta legale, senza richiedere il contatto con il
produttore del servizio. Essi hanno tre caratteristiche essenziali:
godono di una ampia accettabilità, ma non necessariamente
universale, all’interno del sistema economico; espongono a rischi di
credito in quanto chi li accetta in pagamento concede implicitamente
un credito alla controparte per tutto il tempo occorrente al
perfezionamento dell’operazione; il pagamento si perfeziona nel
momento in cui il destinatario ottiene l’effettiva disponibilità della
moneta rappresentata dallo strumento.