10
• integro, in quanto l’accesso è permesso solamente agli utenti registrati e le
pagine facenti parte del progetto possono essere viste solamente dagli utenti
autorizzati;
• manutenibile, in quanto è stato realizzato utilizzando la progettazione modulare,
che consente di migliorare il prodotto riducendo sia il tempo sia le risorse umane;
• portabile, in quanto è stato progettato per poter essere utilizzato su più
piattaforme;
• riusabile, in quanto la sua struttura modulare permette di riusare le pagine per
costruire nuovi siti;
• robusto, in quanto è stato studiato per accessi multipli e contemporanei da parte
di utenti relativi alla stessa società dando la possibilità, attraverso la
prenotazione temporanea della pagina, di modificare i dati contenuti,
mantenendoli consistenti e soprattutto per evitare modifiche doppie o inutili;
• usabile, in quanto la sua interfaccia è stata progettata per permettere all’utente
di muoversi nel sito senza problemi. Infatti si sono rese semplici e intuibili le voci
dei menu che danno la possibilità all’utente di selezionare senza difficoltà
l’operazione che intende svolgere.
Per progettare e sviluppare il sito Internet “Ecocity” sono necessarie almeno delle
nozioni di base sulle reti e TCP/IP
3
, sull’architettura Web (protocollo http, browser,
server), sui linguaggi di mark-up (HTML
4
/ASP), sulle metodologie per lo sviluppo di
applicazioni Web, sulle tecnologie per lo sviluppo di tali applicazioni,
sull’integrazione con basi di dati, sugli aspetti relativi alla sicurezza delle transazioni
in rete.
Una volta apprese le nozioni di base si può passare alla fase successiva:
• Studiare il target a cui si vuole mirare il “prodotto”. “Ecocity” è un progetto basato
sull’acquisizione e la gestione di clienti con obiettivo la loro fidelizzazione presso
le aziende associate tramite l’emissione di una “carta vantaggi”.
• Scegliere gli strumenti più consoni alla realizzazione del “prodotto”. Per “Ecocity”
si è scelto di utilizzare per le pagine HTML/ASP il prodotto Interdev (Microsoft
Visual Studio) e per la creazione e la gestione del database il prodotto Microsoft
SQL Server.
3
TCP/IP - Transmission Control Protocol / Internet protocol: protocollo di
comunicazione fra reti.
4
HTML – Hiper Text Markup Language: Linguaggio per la preparazione di documenti in
Web.
11
• Studiare l’architettura Hardware per la gestione del “prodotto”. Per “Ecocity” si è
scelta l’architettura standard:
Figura 1 - Scenario Classico
12
Figura 2 - Strutture di Ecocity
13
2. Presentazione del progetto
In questo capitolo si descrive la motivazione della scelta di
questo progetto e si da' una breve spiegazione di che cosa si
vuole rappresentare con Ecocity.
2.1. Presentazione
Sono ormai alcuni decenni che nel mondo del marketing si parla di fidelizzazione.
Pensiamo ai bollini premio dei distributori di benzina, alle raccolte di punti premio dei
supermercati, ai programmi “frequent flyer” delle compagnie aeree: tutti sistemi che,
promettendo un premio di qualche tipo, invogliano i clienti a registrarsi e a continuare
ad utilizzare i prodotti dell’azienda per raggiungere la quantità di punti premio necessari
(da qui il termine fidelizzazione).
In cambio, le aziende ricavano un data base dei loro clienti, cui possono accedere per
ricavare informazioni sulla tipologia della clientela e sulle sue preferenze. Informazioni
che possono essere utilizzate per migliorare i propri piani di produzione e di vendita,
per fare della pubblicità mirata e personalizzata (inutile informare un vegetariano della
nuova campagna promozionale sulla vendita di carne bovina, o il proprietario di
macchine diesel su un nuovo tipo di benzina).
Oggi, con internet che ha raggiunto gran parte della popolazione, e con i telefoni
cellulari in mano ad oltre il 50% della popolazione italiana, la pubblicità può anche
essere fatta via posta elettronica, o via messaggi SMS al telefono cellulare del cliente.
Le strategie di fidelizzazione sono diverse; le più note sono:
• Raccolta punti
• Prepagato
• Credito
1. Raccolta punti
Questa funzione, tramite l'emissione di una Fidelity card permette agli esercizi di
assegnare un punteggio per ogni acquisto pari alla somma della spesa. Per
esempio un punto per ogni 5 euro di spesa. Raggiunto un certo punteggio si
possono vincere premi, sconti e via dicendo. Il sistema può essere personalizzato
dal gestore per la definizione del valore del singolo punto.
2. Prepagato
La carta di saldo è una carta prepagata a scalare. Questo sistema permette agli
esercizi di incassare subito la somma che verrà spesa dal titolare della card
successivamente. Spesso si offre uno sconto per incoraggiare i propri clienti
all'acquisto della card. Per esempio si può vendere una card con un valore di spesa
di 100 euro ad un costo di 95 euro, offrendo così uno sconto del 5 per cento, ma
assicurandosi una spesa nel proprio esercizio di 100 euro.
14
3. Credito
Funziona aggiungendo un credito ad ogni acquisto del cliente, valutabile sulla base
di una percentuale stabilita dal gestore dell’esercizio. Se ad esempio la percentuale
è del 10 per cento, a 50 euro di spesa verranno accreditati sulla fidelity card del
cliente 5 euro, che potranno essere spese all’interno dello stesso esercizio ad
esempio al raggiungimento di una certa cifra.
Il sistema delle fidelity card supera il tradizionale sistema della raccolta di punti
cartacei, sostituendo il tutto con la carta magnetica: alla cassa, ogni cliente accumula
sulla propria card un certo numero di punti, e ai diversi livelli di punteggio raggiunti,
corrispondono regali di valore differente, presentati eventualmente su un catalogo che
viene consegnato al cliente insieme alla card.
Un lettore di schede magnetiche, una stampante di schede magnetiche, dei punti
premio ad ogni acquisto e dei premi da guadagnare possono essere sufficienti per dare
inizio ad un’attività di fidelizzazione dei clienti.
Ma oggi, con internet in quasi tutte le case, si può fare di più.
Da qui è nata l’idea di un progetto che permetta a chiunque sia in grado di accedere ad
internet di ottenere una carta vantaggi, che potrebbe anche essere un borsellino
elettronico, con la sola registrazione ad un sito, e metta a disposizione un catalogo di
premi in linea, dal quale scegliere e prenotare il premio guadagnato.
2.1.1. Il progetto:
Da tutte le considerazioni summenzionate è nata l’idea di mettere sul mercato
un’applicazione WEB-DB per la gestione di un sito internet mirato alla “fidelizzazione”
dei clienti.
Al cliente che si iscrive a questo sito viene rilasciata una "carta vantaggi" e viene
assegnato automaticamente un codice utente personale, utilizzato per l'assegnazione
di punti ad ogni transazione effettuata.
Il progetto comprende:
• Realizzazione di un’applicazione WEB-DB per la gestione di un sito internet
mirato alla “fidelizzazione” dei clienti.
Al cliente che si iscrive a questo sito viene rilasciata una "carta vantaggi" e
viene assegnato automaticamente un codice utente personale, utilizzato per
l'assegnazione di punti ad ogni transazione effettuata.
• Il progetto ha come requisito la gestione di informazioni sugli utenti
internet/intranet, sulle società affiliate e sui premi disponibili.
• Inoltre, deve prevedere l’espansione alla rete Wap, per permettere l’accesso
anche da cellulare.
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Vantaggi per i clienti:
• L'aspetto di novità tecnologica, che attira spontaneamente la curiosità e
l’interesse da parte della clientela.
• La limpidezza e trasparenza del sistema, per cui ciascun possessore di card sa
con precisione ad ogni acquisto quanti punti ha accumulato.
• I premi.
Vantaggi per i commercianti:
• Ecocity è stato appositamente studiato per facilitare alle attività commerciali
l'acquisizione di nuovi clienti e per stimolarli alla fedeltà.
Una strategia commerciale che viene già utilizzata, con successo, da numerose
attività, ma che fino ad oggi ha trovato la sua applicazione solo in grandi realtà,
come le catene dei supermercati. In questo modo i costi di realizzazione sono
risultati decisamente contenuti senza pregiudicare la flessibilità del prodotto.
• Fidelizzazione immediata della clientela.
• Conoscenza delle preferenze dei consumatori, dei bacini d'utenza, dei flussi
commerciali, delle potenzialità di vendita.
• Vengono realizzati progetti di fidelizzazione chiavi in mano che comprendono la
realizzazione e la fornitura di Fidelity Card personalizzate, sistemi di lettura per
carte a banda magnetica, programmi software di gestione.
Vantaggi per il distributore:
• Questa applicazione è vista come parte di un più ampio piano di sviluppo che
comprende la vendita di terminali POS, delle applicazioni per gestirli, della
vendita di carte prepagate.
• Oltre ai benefici economici della vendita di questa applicazione si può quindi
vedere questa applicazione come uno strumento per incrementare il numero di
clienti per gli altri prodotti.
Possibili clienti del servizio:
• Agenzie turistiche,
• Sale giochi,
• Supermercati,
• Benzinai,
• Altri.
16
2.2. Strumenti utilizzati
Per la realizzazione di quest’applicazione è stato progettato un DB relazionale per
gestire i dati relativi ai clienti (utenti internet/intranet) quali l’anagrafica, i punti e i premi;
i dati relativi alle società affiliate quali l’anagrafica, i clienti, le transazioni
esercenti/clienti e i premi; i dati relativi ai premi quali il catalogo, la disponibilità e le
prenotazioni.
• DB relazionale contenente:
o Dati clienti (utenti internet/intranet)
Anagrafica
Punti
Premi
o Dati società affiliate
Anagrafica
Clienti
Transazioni esercenti/clienti
Premi
o Premi
Catalogo
Disponibilità
Prenotazioni
o Gestione Area Operativa
Attribuzione ruoli
Visualizzazione Pagine Web per Ruolo
Menu per Ruolo (definizione struttura del menu)
Gestione Operatori
o Gestione Area Servizi
Attribuzione ruoli
Visualizzazione Pagine Web per Ruolo
Menu per Ruolo (definizione struttura del menu)
Gestione Utenti
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• Struttura del sito:
o Modalità navigazionale:
Menu dinamici generati dall’interrogazione del DB in base al Ruolo
attribuito all’Utente
o Schema delle pagine
Struttura personalizzata per tipo di utente
o Generazione delle pagine
Generazione dinamica per tipo di utente
2.2.1.1. Modello concettuale:
• Diagramma ER
(Entity Relationship) per la struttura del Data Base.
• Schemi UML per la descrizione degli attori del progetto e le loro azioni
2.2.1.2. Modello navigazionale:
• Gestione della navigazione tramite menu e link
• Personalizzazione della navigazione in base al tipo di utente
2.2.1.3. DBMS:
• DB relazionale che contenga
o Sia i dati relativi alla parte standard (operativa e amministrativa, comune
ad altri progetti) che contiene tutte le informazioni anagrafiche utenti:
Società affiliate
Clienti (differenziati in base al ruolo attribuito)
Ruoli e pagine Web per utenti abilitati all’area amministrativa
o Sia i dati relativi alla parte variabile (servizi e amministrativa) specifica
per questo progetto:
Gestione punti
Gestione premi
Gestione transazioni esercenti/clienti
2.2.1.4. WEB Server:
• Server WEB IIS
o Con IP pubblico (clienti generici via protocollo http e WAP)
o Con IP privato (utenti registrati su WEB e che effettuano acquisti presso
le società affiliate)
• Server SQL
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2.2.1.5. Linguaggio WEB:
• HTML e Java Script
(per le pagine statiche lato client)
• VB Script e Java Script
(per le pagine dinamiche lato server ASP)
• CSS
5
(per la struttura di tutte le pagine)
2.2.1.6. Strumenti di interrogazione
• Pagine dinamiche utilizzando oggetti ADO contenuti in pagine ASP per:
o Interrogazione del DB
o Accesso al DB
o Creazione di aree adottate per il filtraggio delle informazioni richieste
dall’utente
5
CSS – Cascading Style Sheets: Linguaggio per il collegamento di stili a documenti
strutturati.
19
3. Internet: una rete dai mille volti
In questo capitolo viene presentata la rete Internet.
Che cos’è, a che cosa serve, quali sono gli strumenti
disponibili per meglio utilizzarla.
3.1. Come può essere definito Internet
La rete Internet è in primo luogo uno strumento di comunicazione, infatti, è nata
proprio per permettere la comunicazione e lo scambio di informazioni, che sono dello
stesso tipo di quelle che un qualunque personal computer è in grado di utilizzare e
manipolare: testi scritti, ma anche immagini e suoni digitalizzati e naturalmente
programmi, ovvero insiemi di istruzioni che il computer potrà, a richiesta, eseguire.
Internet è in primo luogo una rete di persone collegate attraverso i computer. La
caratteristica forse fondamentale di Internet è quella di essere allo stesso tempo sia
una risorsa informativa sia un luogo di interazione culturale, sociale, economica.
3.1.1. Internet come risorsa informativa
Chi si collega ad Internet per la prima volta e inizia a “navigare” nella rete ha spesso
un’idea molto vaga di quanta e quanto variegata sia l’informazione raggiungibile.
È troppo limitativo e frustrante utilizzare Internet come un canale per raggiungere la
singola risorsa informativa che interessa, poiché in Internet chiunque può mettere
informazioni, che sono, generalmente, occasionali, non organizzate e disperse nella
rete.
Chi utilizza Internet solo per collegarsi da casa o dall’ufficio al catalogo di una
biblioteca, o per scambiare un messaggio di posta elettronica con il collega o con
l’amico lontano, sfrutta certamente potenzialità innovative di estremo rilievo e
considererà la rete come uno strumento di lavoro utile e ormai perfino indispensabile.
Finché non esplorerà in maniera più completa la complessità informativa di Internet,
finché non inizierà in prima persona a utilizzare la rete per diffondere e non solo per
raccogliere informazione, difficilmente potrà cogliere la vera portata della rivoluzione
in atto e capirne i problemi, le difficoltà, le scelte che questa inevitabilmente comporta
per il singolo e per la società nel suo complesso.
Un aspetto centrale di questa rivoluzione e una delle principali ricchezze di Internet
come risorsa informativa risiede nella vera e propria ragnatela di interconnessioni che
possono essere stabilite fra il materiale diffuso attraverso la rete.
3.1.2. Internet come villaggio globale
Ogni scambio informativo è una forma di interazione sociale, e la rete è dunque luogo
di innumerevoli interazioni sociali.
Ogni informazione immessa sulla rete, ogni pagina sul World Wide Web, ogni file
reso disponibile alla comunità degli utenti costituisce una forma di interazione sociale.
Generalmente si tratta di informazioni sociali “aperte”, in quanto si rivolgono a un
20
gruppo di utenti non precostituito, ma a un pubblico potenzialmente vastissimo ed
eterogeneo le cui caratteristiche specifiche prendono forma man mano che l’iniziativa
si sviluppa.
Solo considerando il quadro più vasto rappresentato dall’insieme delle funzionalità
informative e comunicative della rete se ne comprende appieno la portata sociale. E
ci si rende conto di quanto la metafora del “villaggio globale” spesso applicata ad
Internet sia appropriata e si dimostri sempre più adeguata col passare degli anni e
con l’aumentare delle funzionalità della rete.
3.1.3. Internet come mercato globale
Il termine “mercato globale”, che è stato usato finora ad indicare soprattutto
l’interconnessione che si è venuta a stabilire nel corso degli ultimi decenni fra i
mercati finanziari di tutto il mondo, grazie ad Internet fa un salto di qualità in almeno
due direzioni.
Dal lato finanziario la stessa possibilità di interconnessione e mobilità operativa che
era finora limitata a soggetti economici di particolare rilievo viene estesa ai singoli
investitori, anche piccoli, abbattendo drasticamente sia il costo dell’informazione
finanziaria sia quello delle singole transazioni, che possono essere compiute
direttamente attraverso la rete.
Dal lato commerciale si hanno a disposizione cataloghi in rete con una profusione di articoli
che nessun negozio “fisico” sarebbe in grado di offrire, con modalità di acquisto assai più
semplici di quanto non avvenisse nelle forme “tradizionali” di vendite postali, e con costi di
transazione bassissimi.
3.2. Descrizione del World Wide Web (WWW)
Il World Wide Web (cui spesso ci si riferisce semplicemente con Web o con
l'acronimo WWW) è stata cronologicamente una delle ultime funzionalità di Internet
ad essere sviluppata. Ma il successo della “ragnatela mondiale” è stato tale che
attualmente, per la maggior parte degli utenti (e dei mass-media), essa coincide con
la rete stessa. Sebbene questa convinzione sia tecnicamente scorretta, è indubbio
che gran parte del “fenomeno Internet” sia dovuto proprio alla diffusione del Web.
La storia di World Wide Web inizia intorno al 1990 quando Tim Berners Lee -
ricercatore presso il CERN di Ginevra - concepisce l'idea di realizzare un sistema di
distribuzione dei documenti sulla rete destinato alla comunità dei fisici delle alte
energie. Per alcuni anni lo strumento ideato e sviluppato da Berners Lee è rimasto
un'applicazione alquanto esoterica, impiegata a malapena nel luogo in cui è nata.
L'impulso decisivo alla sua diffusione, infatti, viene solo agli inizi del 1993, quando
Marc Andressen ed Eric Bina, ricercatori presso il National Center for
Supercomputing Applications (NCSA) dell'Università dell'Illinois, realizzano la prima
interfaccia grafica multipiattaforma per l'accesso ai documenti pubblicati su World
Wide Web: Mosaic. La semplicità di uso di Mosaic e le caratteristiche innovative
dell'architettura informativa del Web, nel giro di pochissimi mesi, hanno conquistato
tutti gli utenti della rete, dando inizio ad un processo di espansione tecnologica senza
pari nel passato. Attualmente il numero di documenti presenti sul Web è valutato fra i
tre e gli ottocento milioni, e decine di milioni gli utenti che quotidianamente ne fanno
uso.
Le caratteristiche peculiari che hanno fatto di World Wide Web una vera e propria
rivoluzione nel panorama degli strumenti di comunicazione possono essere riassunte
nei seguenti punti:
21
• la sua diffusione planetaria;
• la facilità di utilizzazione delle interfacce;
• la sua organizzazione ipertestuale;
• la possibilità di trasmettere/ricevere informazioni multimediali;
• le semplicità di gestione per i fornitori di informazione.
Dal punto di vista dell'utente finale il Web si presenta come uno sconfinato spazio
informativo costituito da documenti multimediali interconnessi tramite una rete di
collegamenti a formare un cosiddetto “ipertesto distribuito".Tali documenti (cui spesso
ci si riferisce con il termine “pagine Web") sono memorizzati in uno speciale formato
che permette di specificarne tanto la struttura quanto l'aspetto, oltre che la presenza
di collegamenti: il linguaggio HTML.
In questo spazio informativo l'utente può facilmente muoversi alla ricerca di
informazioni, testi, immagini, dati, curiosità, prodotti usando dei programmi che
vengono correntemente definiti browser, che sono programmi multifunzionali, in
grado di accedere in maniera del tutto trasparente sia ai server Web sia ad altre
risorse messe a disposizione da Internet.
3.2.1. Strumenti di navigazione del World Wide Web (WWW)
Un browser è un programma che permette all'utente di navigare su World Wide Web,
visualizzandone le pagine. Tecnicamente, il browser svolge il ruolo di client e di
interfaccia utente; su input dell'utente stesso, il browser è, infatti, in grado di
richiedere un determinato documento al server che lo ospita e, una volta ricevutolo,
di visualizzarlo correttamente (testo, immagini, collegamenti ipertestuali, sfondi... il
tutto impaginato seguendo le istruzioni fornite, sotto forma di marcatori HTML, da chi
ha creato quella determinata pagina).
I primi browser Web (come Mosaic) sono nati nei laboratori di ricerca delle università.
L'esplosione del fenomeno Internet, in gran parte legata proprio a World Wide Web,
ha determinato il moltiplicarsi delle iniziative per sviluppare nuovi programmi, o
migliorare quelli esistenti, e in particolare ne ha mostrato le potenzialità commerciali.
Questo ha attirato l'attenzione di molte case produttrici di software, e ha indotto
moltissimi dei pionieri universitari a fondarne di nuove. Il caso più clamoroso è quello
della Netscape Corporation, fondata con poche risorse da Marc Andressen e Jim
Clark e assorbita nel novembre del 1998 dal più grande Internet provider statunitense
(America OnLine).
Il documento Web viene visualizzato nella finestra principale in modalità grafica. Le
varie sezioni del testo sono formattate con stili e tipi di carattere diversi. In particolare
le porzioni di testo che attivano i link sono in genere evidenziate dal cambiamento di
colore del carattere, eventualmente associato alla sottolineatura. Il colore standard
dei link disponibili in una pagina è il blu; ma la maggior parte dei browser è in grado
di interpretare le istruzioni del linguaggio HTML che consentono di modificare il
colore dei link. Per attivare un collegamento è sufficiente posizionare il puntatore su
una porzione di testo o su un'immagine attivi (e cioè collegati ipertestualmente ad
altri documenti in rete), e premere il tasto sinistro del mouse (l'unico tasto nel caso
dei computer Macintosh). In genere, nel momento in cui il cursore transita su una
porzione di testo o su un'immagine attivi, la sua forma cambia da quella di una
freccia a quella di una mano che indica.
22
Oltre ai link ipertestuali all'interno del documento, i browser mettono a disposizione
una serie di strumenti di supporto alla navigazione. Le altre operazioni fondamentali
che l'utente può effettuare sono le seguenti:
• indicare direttamente il documento o il server al quale collegarsi, digitando la
URL corrispondente all'interno di una apposita finestra di dialogo, o
direttamente nella barra della URL;
• tornare indietro di un passo, ripercorrendo in senso inverso la catena di link
seguita, o procedere seguendola in avanti;
• vedere la storia di una navigazione (history), ovvero la sequenza dei link
seguiti durante la navigazione, ed eventualmente ritornare direttamente ad
una pagina già visitata;
• tornare alla home page, ovvero alla pagina adottata come “partenza standard”
dal browser (questa pagina è configurabile dall'utente);
• costruire una lista di segnalibri (che Netscape chiama bookmarks e Internet
Explorer preferiti) con gli indirizzi più usati, facilmente aggiornabile ed
eventualmente strutturabile, in cui l'utente annota i siti che ritiene di voler
visitare nuovamente in futuro.
Queste funzioni sono attivabili attraverso la barra di pulsanti o i comandi dei menu a
tendina. La lista dei segnalibri è uno degli strumenti più utili. Si tratta di una lista di
puntatori che può essere richiamata, in qualsiasi client, tramite un menu a tendina o
una apposita finestra. Le voci dei segnalibri contenute nel menu corrispondono ai
titoli delle pagine nella barra del titolo. Ogni utente dovrebbe avere cura di costruire
una lista adatta alle proprie esigenze, e dovrebbe sfoltirla periodicamente dalle voci
non più interessanti, per preservarne la natura di strumento di rapida consultazione.
Sia Netscape sia Internet Explorer consentono di personalizzare la propria lista di
segnalibri, strutturandola in cartelle e sottocartelle.
Oltre ai comandi per la navigazione sono disponibili anche alcune funzionalità
standard: la memorizzazione su disco del documento corrente, la stampa, la
visualizzazione del file sorgente in formato HTML.
In generale i browser, oltre al formato HTML, sono in grado di visualizzare
autonomamente i file di testo in semplice formato ASCII, e almeno i due formati di file
grafici più diffusi su Internet: il GIF e il JPEG, integrando le immagini all'interno del
documento.
Se il file che viene ricevuto dalla rete è in un formato che il browser non sa
interpretare direttamente, ma che comunque “conosce” perché associato a un altro
programma disponibile nel sistema, esso può avviare automaticamente delle
applicazioni di supporto in grado di interpretarlo: se si tratta di un file sonoro verrà
avviato un riproduttore di suoni, se si tratta di un video verrà avviato un programma di
riproduzione video, e così via. L'utente può aggiungere quanti visualizzatori esterni
desidera, attraverso le procedure di configurazione di ogni singolo browser. Qualora
non fosse disponibile un programma per un dato formato, è possibile memorizzare il
file sull'hard disk locale. Una ulteriore possibilità nella gestione di formati di file non
standard è rappresentata dai cosiddetti plug-in, moduli software che si integrano
pienamente con il browser.
La gestione avanzata di testi e immagini permette al browser di gestire i file che
vengono inviati dal server remoto, e alle precedenze nella composizione a video della
pagina. Quando una pagina Web viene inviata, il file di testo arriva quindi molto più
velocemente dei file grafici eventualmente a corredo. Per evitare tempi morti, e
poiché si può assumere che un utente sia, in genere, interessato alla lettura del testo
prima che alla visione delle immagini, molti browser cominciano subito a visualizzare
il testo, anche prima che tutte le immagini vengano ricevute completamente. E il testo
23
stesso viene visualizzato progressivamente, man mano che arrivano i dati, senza
aspettarne la ricezione completa. Questo meccanismo aumenta notevolmente la
velocità di navigazione.
La memoria di deposito, o cache memory, è invece una sorta di duplicato locale di
piccole sezioni del World Wide Web già visitate dall'utente. L'uso della cache
permette di velocizzare un eventuale nuovo accesso a pagine o a file già caricati.
Ogni volta che il browser riceve dalla rete una pagina, fa una copia di tutti i file che la
compongono sul disco rigido locale. Se nel seguito della navigazione l'utente contatta
di nuovo quella medesima pagina, il programma carica i file memorizzati nella cache,
piuttosto che richiederli al server remoto. Il meccanismo funziona anche se lo stesso
file ricorre in più pagine: ad esempio le icone che si ripetono su tutte le pagine di un
certo sito. La disponibilità e la dimensione della memoria cache sono modificabili
attraverso i comandi di configurazione del browser. Dopo un determinato periodo di
tempo, o quando lo spazio disponibile sul disco viene esaurito, il browser cancella i
file più vecchi, per fare spazio a quelli nuovi.
I proxy server estendono il meccanismo della memoria cache locale. Un proxy server
è un software che viene di norma installato su uno dei computer di una rete locale
collegata ad Internet. La sua funzione è quella di conservare in un apposito archivio
una copia di ogni file richiesto dagli utenti che accedono alla rete (l'archivio può avere
dimensioni variabili a seconda della capacità di memoria del sistema su cui risiede).
Quando un utente richiede di accedere ad una data risorsa, il suo browser contatta in
primo luogo il proxy server (come dice il nome, prossimo, e dunque molto più veloce):
se le informazioni sono già presenti nella memoria locale, il proxy le invia senza
stabilire il collegamento con i computer remoti (o meglio: stabilendo un collegamento
assai rapido al solo scopo di verificare che i file richiesti non siano nel frattempo stati
modificati) ; altrimenti effettua la normale procedura di trasferimento remoto, e prima
di recapitare i dati al computer chiamante ne conserva una copia.
L'uso del proxy server ha naturalmente senso solo se esso si trova sulla stessa
sottorete del client. Si dimostra particolarmente utile per i provider che forniscono
collegamenti attraverso la rete telefonica, poiché consente di aggirare in parte i
rallentamenti della rete Internet, garantendo nel contempo un'alta velocità di utilizzo
all'utente finale e un minore flusso di dati sui canali pubblici, con vantaggio per tutti.
Per fare in modo che il browser sfrutti questa tecnologia, qualora fosse disponibile,
occorre configurarlo adeguatamente.