2
ﻦادﻟﺑﻟا ﻲﻓ ﺔﻓﻮرﻌﻣ ﺔﻟﻣﺠ ﻚﺎﻧهﻮ ،ﺲﻧﺠﻟا ﻦﻋ ﻢﻟﻜﺗﻟا ﻢرﺣﻳ ﻻ ﻦﻳد ﻢﻼﺳﻹا .ﻲﻣﻼﺳﻹا ﻦﻳدﻟا ﻲﻓ دﺠﻧ
.�رﺎﻋ ﻞﻬﺠﻟاﻮ رﻮﻧ ﻢﻟﻌﻟا� : ﻲهﻮ ﺔﻳﺑرﻌﻟا
ةدﺣﺗﻣﻟا ﻢﻣﻷا ﺞﻣﺎﻧرﺑ ،ﺔﻳﻣﻟﺎﻌﻟا ﺔﺣﺻﻟا ﺔﻣﻆﻧﻣ) ةرﻳﺛﻜ ﺔﻳﻟﻮد ﺖﺎﻣﻆﻧﻣ ﻊﻣ ﺔﺣﺻﻟا ةرازﻮ ﻦﻮﺎﻌﺗﺗ
ﺖﻣﻆﻧ :ﺀﺎﺑﻮﻟا ﺔﻬﺠاﻮﻣﻟ ﺎﻬﺘﻳﺠﺗارﺗﺳإ ﺔﻳﻟﺎﻌﻓ دﻳزﺘﻟ (ﺔﻟﻮﻓطﻟﻟ ةدﺣﺗﻣﻟا ﻢﻣﻷا ﺔﻣﻆﻧﻣ ،زدﻳﻹا ﺔﺣﻓﺎﻜﻣﻟ
بﺗﻜﻮ ﺖارﻮﺷﻧﻣ ﺖﻣدﻗﻮ ﻊﻣاﻮﺠﻟا ﻲﻓﻮ ﺖﺎﻧﺎﻜﺛﻟا ﻲﻓ ،ﺲرادﻣﻟا ﻲﻓ ﺖﺎﻋﺎﻣﺗﺠﻹا ﻦﻣ ارﻳﺛﻜ ﺔﺣﺻﻟا ةرازﻮ
.ﺀﺎﺑطﻸﻟ ﻢأ بﻌﺷﻟﻟ ﺀاﻮﺳ
طﻳطﺧﺗﻟا دﻬﻌﻣﺑ ﺖﻣﻳﻗأ ادﺠ ﺔﻣﻬﻣ ﺔﻳﻣﻳﻟﻗإ ﺔﺷرﻮ رﺿﺣأ ﻦأ ﻲﻟ ﺢﻣﺳ دﻳﺳﻟا دﻣﺣﻣ رﺻﻧ رﻮﺗﻜد ،ﻚﻟذ دﻌﺑ
زﻮﻌﻟا ﺲﻮرﻳﻓﻟ ﻲﻓﺎﻗﺛﻟا رﻮﻆﻧﻣﻟا� ﻦاﻮﻧﻋ ﺖﺣﺗ ٢٠٠٠ ﻮﻳﺎﻣ ٢٤ ﻰﻟإ ٢٠ ﻦﻣ ةﺮهﺎﻗﻟا ﻲﻓ ﻲﻣﻮﻗﻟا
.�ﺔﻳﻗﻳرﻓﻹا ﺔﻳﺑرﻌﻟا ﻞﻮدﻟا ﻲﻓ ﺔﻣادﺗﺳﻣﻟا ﺔﻳﻣﻧﺗﻟا ﻞﺠأ ﻦﻣ (زدﻳﻹا) ﻲﻋﺎﻧﻣﻟا
ىدﺣإﻮ ﺖﺎﻓﺎﻗﺛﻟا ﻦﻳﺑ ﺖﻼﻋﺎﻓﺗﻟﺎﺑ ﺔﻳﻣﻧﺗﻟا ﻞﺎﺠﻣ ﻲﻓ ﻦﻳﻟﻣﺎﻌﻟا ﺔﻳﻋﻮﺗ ةرﺿﺎﺣﻣﻟا ﻩذه ﻒادهأ ﻦﻣ ﻒده
.يرﺷﺑﻟا ﻲﻋﺎﻧﻣﻟا ﺲﻮرﻳﻓﻟا ﻦﻣ ﺔﻳﺎﻗﻮﻟا ﻲهﻮ ﺔﻳﺌﺎﻣﻧﻹا ﺎﻳﺎﺿﻗﻟا
ﺔﻳﻣﻮﻜﺣﻟا ﺖﺎﻣﻆﻧﻣﻟا ﻲﻟﻮﺆﺳﻣ ﻦﻣرﻳﺛﻜ ﻢﻬﻧﻳﺑﻮ (ﺀﺎﺳﻧ ﻢﻬﺑﻟﺎﻏ ﻦﺎﻜ) ﺎﺻﺧﺷ ﻦﻳﺗﺳ ﻦﻳﻜرﺎﺷﻣﻟا ددﻋ برﺎﻗ
ﺖﻻﺎﺠﻣ ﻲﻓ ﻦﻳﺻﺻﺧﺗﻣﻮ ﻦﻳﻳﻌﻳﻣﺎﺠ ةذﺗﺎﺳأ ﻰﻟإ ﺔﻓﺎﺿﻹﺎﺑ ،زدﻳﻹا ﺔﻳﺎﻗﻮﺑ ﺔﻳﻧﻌﻣﻟا ىرﺑﻜﻟا ﺔﻳﻟهﻷاﻮ
.ﺔﻋﻮﻧﺗﻣ
ﻰﻟﻋ حﻮﺿﻮﺑ رﺛﺆﺗ ﺔﻳﻗﻼﺧﻷا ﻢﻳﻗﻟا ﻦﻷ،ﺎﺷﺎﻗﻧ رﺛﻜﻷا عﻮﺿﻮﻣﻟا ﺔﻳﻧﻳدﻟا دﺋﺎﻗﻌﻟا رﻮد ﻦﺎﻜ ﺔﺷرﻮﻟا ﺀﺎﻧﺛأ
ﻦﻋرﻳﺑﻌﺗﻟﻟ ﺎﺿﻳأﻮ ﺔﻓرﻌﻣﻟا ةدﺎﻳزﻮ ﺀارﻵا ﻞدﺎﺑﺗﻟ ﻩذﻬﻜ ﺖﺎﺷﻗﺎﻧﻣ ﺖﻣهﺎﺳ .ﻪﻣدﻋ ﻮأ ﺲﻮرﻳﻓﻟا رﺎﺷﺗﻧإ
.عﻮﺿﻮﻣﻟا اذه ﻦﻋ ﺔﻌﺋﺎﺷﻟا ﺔﻳﺑﻟﺳﻟا ﺔﻳﻟﻗﻌﻟا
ﻲﺳﻧﺠﻟا ذﻮذﺷﻟاﻮ ﻲﻐﺑﻟﺎﺑ ﻖﻟﻌﺗﻣ ضرﻣﻜ زدﻳﻹا ةرﻜﻓ ﺔﻳﻌﻳﺠﺷﺗ ﺔﻳﻟﻗﻋ رﺻﻣ ﻲﻓ دﺠﻧ ،ﻊﻗاﻮﻟا ﻲﻓ
،ﺔﻌﺋﺎﺷﻟا رﺎﻜﻓﻷا ﻪﻣﻮﻟﺗ ﻚﻮﻟﺳ ﻢﻬﻟ ﻦﻳذﻟأ ﻚﺋﻻﻮأ ﻲﻧﻌﻳ ،ﺔﻣﺎﻋ ﺔﺣﺎﻳﺳﻟاﻮ ﺖاردﺧﻣﻟا ﻰﻟﻋ ﻦﻳﻧﻣدﻣﻟاﻮ
دﺧأﻮ ﻲﺳﻧﺠﻟا ذﻮذﺷﻟا ﻦﺎﻣرﺣﻳﻮ جاﻮزﻟا جرﺎﺧ ﺔﻳﺳﻧﺠ ﺔﻗﻼﻋ ﻞﻜ ﻦﺎﻌﻧﻣﻳ ﺔﻳﺣﻳﺳﻣﻟاﻮ ﻢﻼﺳﻹا ﻦأ ﺎﻣﺑ
.دﻋاﻮﻗﻟا ﻩذه ﻢارﺗﺣإ ﻢدﻌﻟ ﺔﻳﻌﻳﺑط ﺔﺠﻳﺗﻧ زدﻳﻹا رﺑﺗﻌﻳﻓ ،ﺎﺿﻳأ ﺖاردﺧﻣﻟا
ﻦأ دﻗﺗﻌﻧ ﻦﻜﻟ ،ﺔﺑﺎﺻﻹا بﻧﺠﺗﻟ ﺔﻟﺎﻌﻓ ﺔﻗﻳرط ﻚﺷ ﻦﻮدﺑ ﻦﻮﻜﻳ (جاﻮزﻟاﻮ ﺔﻓﻌﻟﺎﺑ) دﺣاﻮ ﻚﻳرﺷﺑ ﻚﺳﻣﺗﻟا ﻦإ
3
ﻩذﻬﺑ ﻦﻜﻟ ،ﺔﻳﻮﻗ رﻮطﺧ ﻪﻟ ﻦﻳدﻟا ﻦأ ارﺎﺑﺗﻋإ بﻮﻧذﻟاﻮ ﺖﺎﻳطﺧﻟا ﻞﻜ ﻦﻣ ﻪﺳﻓﻧ رﻬطﻳ ﻲﻣﻼﺳإ دﻟﺑﻜ رﺻﻣ
.ﻢﻼﺳﻹا ﻲﻓ ﺎﺿﻳأ ﻢرﺣﻣ ﻖﺎﻓﻧﻟا ﻦأ ﻰﺳﻧﻳﻮ ﻖﺎﻓﻧﻟا ﻲﻓ ﻦﺎﺳﻧﻹا طﻗﺳﻳ ﺔﻗﻳرطﻟا
.ﺎﻬﻟهﺎﺠﺘ ﻦﻣ ﻻدﺑ ﻊﻗاﻮﻟا اذه رﻳﻳﻐﺗ ﻰﻟإ ﻰﻌﺳﻳﻮ ﺲﺎﻧﻟا ﻞﻜﻜ ﺎﺑﻮﻧذ بﻜﺗرﻳ ﻪﻧأ ﻒرﺗﻌﻳ ﻦأ بﺠﻳ دﻟﺑﻟا اذه
اذه رﺎﺷﺗﻧإ دﻳزﻳ ﺔﻣﺻﻮ ﻦﻣ ﻒﻮﺧﻟاﻮ ،ﻦﻳﺑﺎﺻﻣﻟا ددﻋ ﻦﻣ ﺎﺋﻳﺷﻓ ﺎﺋﻳﺷ ﻊﻓرﻳ ضرﻣﻟا اذﻬﺑ ﻲﻋﻮﻟا ﻢدﻋ
.ﺎﻬﻬﺠاﻮﻳ ﻦأ بﺠﻳ ﻲﺗﻟأ ىرﺑﻜﻟا ﺖﺎﻳدﺣﺗﻟا دﺣأ دﻳﻜﺄﺗﻟﺎﺑ ﻮه ﻦﻳﺑﺎﺻﻣﻟا ﺔﻧادإﻮ ﻞزﻋ دﺿ حﺎﻓﻜﻟا .ﺀﺎﺑﻮﻟا
ﺖﺎﻣﻆﻧﻣﻟا ىدﺣإ) �رﺻﻣ ﺲﺎﺗﻳرﺎﻜ� ﺎﻬﻧﻳﺑ ﻦﻣﻮ ،ﺔﻳﻟهﻷا ﺖﺎﻣﻆﻧﻣﻟا ﺔﻳرﺻﻣﻟا ﺔﺣﺻﻟا ةرازﻮ دﻋﺎﺳﺗ
زﻳزﻌﺗﻮ ﻊﻣﺗﺠﻣﻟا ﻲﻓ زدﻳﻹا رﺎﺷﺗﻧإ ﻊﻧﻣ :ةددﻌﺗﻣ ﺎﻬﻓادهأ ﺔﻳﺣﻳﺳﻣ ﺔﺋﻳه ﻲهﻮ (ﺔﺷرﻮﻟا ﺖرﺿﺣ ﻲﺗﻟأ
،ةرهﺎﻗﻟاﻮ ﺔﻳردﻧﻜﺳﻹا ﻲﻓ دﺎﺷرﻺﻟ ﻦﻳزﻜرﻣ �ﺲﺎﺗﻳرﺎﻜ� ﺔﻣﻆﻧﻣ ﺖﺄﺷﻧأ .ﺔﻳﻧﻌﻣﻟا ﺖﺎﺋﻳﻬﻟا ﻦﻳﺑ ﻦﻮﺎﻌﺗﻟا
طﺧﻟا� ﻪﻣﺳإ ،ﻢهرﻳﻏﻮ ﻦﻳﺑﺎﺻﻣﻟا ﺔﻣدﺧﻟ ﺎﻳﻓﺗﺎه ﺎطﺧ ﺔﻳردﻧﻜﺳﻹا ةدﺣﻮ ﺖﺄﺷﻧأ ﻚﻟذ ﻰﻟإ ﺔﻓﺎﺿﻹﺎﺑﻮ
زدﻳﻹا ﻦﻋ ﺖﺎﻣﻮﻟﻌﻣﻟﺎﺑ دﻣﺗ ﻲﺗﻟأ ﺔﻧﻳدﻣﻟا ﻩذه ﻲﻓ ﺎﻬﻋﻮﻧ ﻦﻣ ﻰﻟﻮﻷا ﺔﻣدﺧﻟا ﻮهﻮ ،�يدﺎﺷرﺗﺳﻹا
.ﺎﻬﻧﻣ ﺔﻳﺎﻗﻮﻟا ﻞﺑﺳﻮ ﺔﻳﻟﺳﺎﻧﺗﻟا ضارﻣﻷاﻮ
ﺲﺎﺗﻳرﺎﻜﻟا طﺧ ﻰﻟﻋ ﻞﻮﻷا ﻦﻳدﻳﻓﺗﺳﻣﻟا بﺎﺑﺷﻟا ﻦﺎﻜ ،ﻲﻣﻮﻜﺣﻟا �Hotline/ﻦﺧﺎﺳﻟا طﺧﻟا� ﻊﻣ ﺚدﺣ ﺎﻣﻜ
.ﺎﺿﻳأ
ﺖﺎﻋﻮﻣﺠﻣﻟا) ﺎﻳﻓﺎﻗﺛ ﺔﺷﻬﻟا ﻮأ ﺔﻓﻳﻌﺿﻟا ﺖﺎﻋﻮﻣﺠﻣﻟﻟ ﺔﻧﻳﻌﻣ ﺎﺠﻣارﺑ ﺲﺎﺗﻳرﺎﻜ دﻧﻋ دﺠﻧ ،اذه ﻰﻟﻋ ةدﺎﻳز
.ﺖاردﺧﻣﻟا ﻰﻟﻋ ﻦﻮﻧﻣدﻣﻟاﻮ ﺀارﻗﻓﻟا ،(ﻞﺎﺠرﻮ ﺀﺎﺳﻧ) ﻦﻮرهﺎﻌﻟا ﻲهﻮ (رطﺧﻟﻟ ﺔﺿرﻌﻣﻟا
داﻮﻣﻟاﻮ ﺞهﺎﻧﻣﻟا رﻳﻮطﺗ زﻜرﻣ� ﺎﻣهﻮ ﺎﺿﻳأ ﺔﺷرﻮﻟا ﻲﻓ ﺎﺗﻣهﺎﺳ ﻦﺎﻳرﺧأ ﻦﺎﺗﻣﻬﻣ ﻦﺎﺗﻣﻆﻧﻣ ﻚﺎﻧه
.�ﻞﻓطﻟاﻮ ةأرﻣﻟﻟ ﺔﻳﻣﻟﺎﻌﻟا ﺔﻳﻣﻼﺳﻹا ﺔﻧﺠﻟﻟا�ﻮ �ﺔﻳﻣﻳﻟﻌﺗﻟا
تاﻮدأﻮ ﺔﺳاردﻟا ﻞﻮادﺠ رﺿﺣﻳﻮ ﺲردﻳ ﻢﻳﻟﻌﺗﻟاﻮ ﺔﻳﺑرﺗﻟﻟ ةرازﻮﻟا عﺎطﻗ ﻦﻣ ﺀزﺠ رﺑﺗﻌﺗ ﻰﻟﻮﻷا ﺔﻣﻆﻧﻣﻟا
ةرﻮﺻﺑ ﻲﺣﺻﻟا ﻒﻳﻗﺛﺗﻟا بﺗﻜ ﺔﻟﺳﻟﺳ ﺖرﺷﻧ .بﻼطﻟاﻮ ﻦﻳرﺻﻣﻟا ﻦﻳﻣﻟﻌﻣﻟا ﺔﺋﻳه ﻦﻳﺑ ﺎﻬﻋزﻮﻳﻮ ﺔﻳﺳردﻣ
ﺔﻣﻼﺳ ،ﺀادﻐﻟاﻮ ﺔﺋﻳﺑﻟا ﺔﻓﺎﻆﻧ :ﻼﺛﻣ ،ﺔﺣﺻﻟﺎﺑ ﺔطﺑﺗرﻣ ةرﻳﺛﻜ ﻊﻳﺿاﻮﻣﺑ ﻢﺗﻬﺗ بﺎﺑﺷﻟاﻮ ةذﺗﺎﺳﻷا ﻦﻳﺑ ﺔﺻﺎﺧ
ﻞﻳﺠﻟا ﻦﻳﺑ ﻲﻋﻮﻟا ةدﺎﻳز ﻰﻟإ بﺗﻜﻟا دﺻﻗﺗ .زدﻳﻹا ﺎﻬﻧﻳﺑﻮ ﺔﻳﺳﻧﺠﻟا ضارﻣﻷاﻮ ﻦﺎﻣدﻹا ،ﺖﺎﻳﻟﻳﻓطﻟا ،ﻢﻮﻗﻟا
.بﺎﺷﻟا
4
ةأرﻣﻟا ﺔﻳﻗرﺗﺑ ﺎﻬﺠﻣارﺑ ﻖﻟﻌﺗﺗﻮ ﻦﻳﻣﻟﺳﻣﻟا ﻞﺎﻓطﻷاﻮ ﺀﺎﺳﻧﻟا ﺔﻳﺎﻗﻮ ﻰﻟإ ﺎﻬﻣﺎﻣﺗهإ ﻒرﺼﺗ ﺔﻳﻧﺎﺛﻟا ﺔﻣﻆﻧﻣﻟا
ﻞﻣﻋ ﺺرﻓ ﻖﻠﺧﻮ ﺔﻳﺣﺻ ﺔﻳﺑرﺗﻮ ﺔﺻﺎﺧ ﺔﻳﺑرﺗ ﺞﻣارﺑ ﻞﻼﺧ ﻦﻣ ﺔﻟﺋﺎﻌﻟا ﻲﻓ ﺀاﻮﺳﻮ ﻊﻣﺗﺠﻣﻟا ﻲﻓ ﺀاﻮﺳ
.ﺀﺎﺳﻧﻟا ﻦﻳﺑ
درﻓﻜ ةأرﻣﻟا رﺎﺑﺗﻋإ يأ ةأرﻣﻟﻟ ﻢﻼﺳﻹا ﻪﻓرﺗﻌﻳ يذﻟأ رﻮدﻟﺎﺑ ﺎﻣﺋاد ﻪطﺑرﺗﻮ ﺎﻬﻟﻣﻋ ﺲرﺎﻣﺗ ﺔﻣﻆﻧﻣﻟا ﻩذه
.ردﻗﻳﻮ ﻢرﺗﺣﻳ ﻦأ بﺠﻳ
ﻲهﻮ �The Population Council/ﻦﺎﻜﺳﻟا ﺲﻟﺠﻣ� ﻲه ﻲﺛﺣﺑ رﺧﺁ ﻲﻓ ﺖرز ﻲﺗﻟأ ﺖﺎﻣﻆﻧﻣﻟا ىدﺣإ
رﺷﻧﺗﻮ ﻢﻟﺎﻌﻟا ﻲﻓ ﺔﻳﻟﺳﺎﻧﺗﻟا ﺔﺣﺻﻟا ﻦﻳﺳﺣﺗ ﻰﻟإ ﻰﻌﺳﺗ ﻲﻜﻳرﻣأ ﻞﺻأ ﻦﻣ ﺔﻳﻣﻮﻜﺣ رﻳﻏ ﺔﺋﻳه ﻦﻋ ةرﺎﺑﻋ
.ﺔﻳﻋﺎﻣﺗﺠﻹا ﻢﻮﻟﻌﻟاﻮ بطﻟا ﻢﻟﻋ ﻞﺎﺠﻣ ﻲﻓ ةرﻳﺛﻜ ﺎﺛﺎﺣﺑأ ﺎﻀﻴأ يرﺠﺗﻮ ،ﺔﻳﻣﻧﺗﻟا ﻞﺠأ ﻦﻣ رﺎﻜﻓﻷا
ﻦﻣ ﻦأ دﻗﺗﻋأ ﻦﻜﻟﻮ ﺔﻓﻟﺗﺧﻣ ﺖﻻﺎﺠﻣ ﻲﻓ ﻞﻣﻌﺗ ﻩﻼﻋأ ةرﻮﻜذﻣﻟا زدﻳﻹا ﺔﺣﻓﺎﻜﻣﻟ ﺔﻳرﺻﻣﻟا ﺖﺎﻣﻆﻧﻣﻟا ﻞﻜ
ﻦﻋ ﺎهرﻆﻧ ﺔﻬﺠﻮ ﺢﺿﻮﺗ ﻲﺗﻟأ ﺖﺎﻜرﺎﺷﻣﻟاﻮ ﺖﺎﻓﻼﺗﺧﻹا ﻰﻟﻋ ﻞﻮﺻﺣﻟﻟ ﺎﻬﻧﻳﺑ ﺖﺎﻧرﺎﻗﻣ دﻗﻋ ﻢزﻼﻟا
.زدﻳﻹا ﺀﺎﺑﻮ ﻦﻣ ﺔﻳﺎﻗﻮﻟا ﺔﻳﺿﻗ
ةدﺎﻳز ﻲﻓ (ﺔﻗﺷﻧﻣ رﻳﻏ ﺎﻧﺎﻳﺣأﻮ ﺔﻋﻮﻧﺗﻣ ﻖرطﺑ) ﺎﻬﻟﻜ دﻬﺠﺗ ،ﺎﻬﻧﻳﺑ دﺠﻮﺗ ﻲﺗﻟأ ﺖﺎﻓﻼﺗﺧﻹا ﻦﻣ ﻢﻏرﻟﺎﺑ
.ﺎﺿﻳأ ﻦﻳﺻﺻﺧﺗﻣﻟاﻮ بﻌﺷﻟا ﻦﻳﺑ ﻲﻋﻮﻟا
ﻦﻣ ﺎﻬﺠهﺎﻧﻣ رﺑﺗﻌﺗﻮ ،ىرﺧﻷا ﺔﻳﺑرﻌﻟا ﻞﻮدﻟا ﻊﻣ ﺔﻧرﺎﻗﻣﻟﺎﺑ ،زدﻳﻹا ﺔﺣﻓﻜﻣﻟ ﻰﻟﻋأ ىﻮﺗﺳﻣ رﺻﻣ ﺖﻐﻟﺑ
.زدﻳﻹا ﺔﺑرﺎﺣﻣ ﻲﻓ ﺔﻣﺎه ﺞﺋﺎﺗﻧ ﻰﻟﻋ ﺖﻠﺼﺤ ﻲﺗﻠأ ﻖرطﻟا ﺚدﺣأ
5
INTRODUZIONE
Medio Oriente e Nord Africa risultano essere tra le aree meno colpite dal virus HIV:
l�UNAIDS stima che in questa regione non vi siano pi� di 220000 persone con HIV/AIDS,
ossia lo 0,64% del totale mondiale
1
.
Il numero di persone sieropositive/malate di AIDS in Egitto � ben lungi dal costituire
un�emergenza sanitaria, ma rimane tra i pi� alti della regione (circa 8100 persone)
2
.
Tema centrale di questa ricerca � l�analisi di alcuni documenti e materiali di prevenzione
pubblicati dal Ministero della Sanit� e da varie associazioni egiziane negli ultimi anni: lo
studio di tali pubblicazioni ha permesso di valutarne l�efficacia nonch� di comprendere i
contesti culturali coinvolti nelle dinamiche di diffusione della malattia.
Il lavoro di ricerca � iniziato in Egitto, al Cairo, dove ho potuto incontrare il dott. Nasr
Muhammad As-Sayyid, direttore del National AIDS Control Programme e ideatore della
linea telefonica di aiuto Hotline.
Il dott. As-Sayyid, oltre ad avermi fornito numerose informazioni sul programma
governativo e sull�operato della linea telefonica Hotline, mi ha permesso di partecipare al
Subregional Workshop on the Cultural Approach to HIV/AIDS Prevention and Care for
Sustainable Development in African Arab Countries, seminario di cinque giorni tenutosi al
Cairo nel Maggio 2000 al quale sono intervenuti i rappresentanti di numerose
organizzazioni governative e non impegnate nel settore della prevenzione e cura
dell�HIV/AIDS.
In seguito alla conclusione del congresso ho visitato personalmente alcune associazioni
presenti al workshop, tra quelle da me reputate pi� interessanti, vale a dire: Caritas,
1
AAVV, Report on the Global HIV/AIDS Epidemic. June 2000, Ginevra, UNAIDS, 2000; p.6;
http://www.unaids.org/epidemic_update/report/Epi_report.pdf
2
Ibid., p. 132
6
International Islamic Committee for Woman and Child e Center for Curriculum and
Instructional Material Development.
Durante questa fase della ricerca, tutte le organizzazioni mi hanno fornito una grande
quantit� di documenti (per la maggior parte in lingua araba) sia inerenti alle loro attivit� sia
destinati al pubblico in qualit� di materiali per la prevenzione.
La ricerca bibliografica � continuata anche in Italia, ed � stata effettuata soprattutto
attraverso Internet, dove sono state recuperate ulteriori informazioni sulla situazione
epidemiologica del Paese.
Il seguente studio � stato suddiviso in tre capitoli, cui segue un�appendice in cui sono stati
inseriti gli appunti da me presi durante il workshop sopra citato.
Nel primo capitolo vengono descritti i contesti di sviluppo della malattia, ovvero la
sessualit�, il mondo della tossicodipendenza e delle donazioni di sangue. Particolare
attenzione � stata prestata alla questione della sessualit�: in Egitto il virus si diffonde
principalmente per via sessuale, perci� si � ritenuto opportuno esaminare i temi del
matrimonio, della prostituzione e dell�omosessualit� nella societ� egiziana contemporanea,
dopo aver brevemente introdotto le norme islamiche che regolano i rapporti tra i due sessi.
Il secondo capitolo presenta le fonti presso le quali i materiali sono stati reperiti,
distinguendo i documenti secondo la provenienza: organizzazioni non governative
(Population Council, Caritas Egypt, International Islamic Committee for Woman and
Child), organizzazioni governative (Center for Curriculum and Instructional Material
Development, Hotline), e, infine, il seminario Subregional Workshop on the Cultural
Approach to HIV/AIDS Prevention and Care for Sustainable Development in African Arab
Countries. Ogni paragrafo � stato dedicato ad un�associazione, e in esso vengono descritte
le attivit� svolte da ognuna ed elencate tutte le pubblicazioni da me acquisite.
Il terzo capitolo esamina in modo pi� approfondito alcuni tra i materiali elencati nel
capitolo precedente. Caritas, CCIMD e soprattutto Hotline hanno fornito materiali per la
prevenzione (volantini, libretti, poster), rapporti sulla situazione epidemiologica dell�Egitto
e resoconti sull�operato delle linee telefoniche di aiuto presenti nel Paese, mentre, per
quanto riguarda il Population Council e l�IICWC, sono stati scelti, rispettivamente, uno
studio sulla salute riproduttiva delle donne di una comunit� rurale di Ğīzā, e alcune
relazioni inerenti ai risultati di due importanti conferenze incentrate sui diritti delle donne.
Infine, nell�ultimo paragrafo vengono illustrati i lavori maggiormente rappresentativi tra
quelli presentati durante il workshop.
7
L�analisi di documenti provenienti da associazioni appartenenti a settori diversi ha come
fine la comprensione dei fattori che possono contribuire alla diffusione del contagio, e,
soprattutto, la comprensione dell�immaginario collegato all�HIV/AIDS in Egitto, elemento,
quest�ultimo, essenziale nella progettazione di strategie efficaci di prevenzione.
L�Egitto, complessivamente, si dimostra all�avanguardia tra i Paesi del Medio Oriente e
Nord Africa nell�ideare e attuare validi programmi per la lotta alla diffusione del virus, e, a
questo proposito, � doveroso notare l�impegno delle associazioni non governative, ma,
soprattutto, del Ministero della Sanit� nel cercare di fornire informazioni corrette nel
rispetto dei valori religiosi: lo sviluppo di un approccio culturalmente sensibile nell�ideare
strategie e progetti di prevenzione rappresenta sicuramente uno dei mezzi migliori per
costruire una risposta efficace, sostenibile e duratura alla diffusione del virus.
8
Capitolo 1
I CONTESTI
Introduzione
Verranno esaminati in questo capitolo i contesti di sviluppo della malattia, ossia la
sessualit�, la diffusione delle droghe e, infine, il mondo dei donatori di sangue e le banche
del sangue.
Alla sessualit� � stato dedicato maggior spazio, poich� la comprensione di tale contesto �
essenziale per capire le dinamiche di diffusione del virus, che, come nel resto del mondo, si
trasmette principalmente per via sessuale.
Il paragrafo sulla sessualit� viene introdotto dalle norme stabilite dalla �arī�a in merito: a
questo proposito, � importante premettere che il vastissimo campo della letteratura
religiosa viene solo accennato nella seguente trattazione, in quanto si � preferito
approfondire la questione basandosi su materiali contemporanei.
9
1. La sessualit�
1.1 Il matrimonio secondo il diritto musulmano
Corano e ḥadīt [i detti del Profeta] hanno enorme importanza nella societ� islamica, poich�
rappresentano il modello immutabile che Dio ha scelto per la sua comunit�; ad essi bisogna
conformarsi per essere nella grazia di Dio. L�Islām � quindi ortodossia e la sua etica �
atemporale.
Corano e ḥadīt contengono leggi e norme di comportamento che toccano tutti gli aspetti
della vita del singolo credente, comprese le relazioni sessuali, distinte in relazioni lecite
(ḥalāl) e illecite (harām).
Nelle prime rientrano il matrimonio, e il concubinato
3
: l�uomo libero
4
pu� prendere fino a
quattro mogli e un numero illimitato di concubine, mentre il coito praticato da persone non
legate dal vincolo del matrimonio o del concubinato � definito zinā� [prostituzione
allargata].
Le relazioni omosessuali, la bestialit�, l�onanismo e la prostituzione non rientrano
formalmente nella zinā�
5
, ma sono ugualmente considerate reprensibili e vergognose, oltre
che punibili.
L�Islām permette dunque la vita sessuale esclusivamente nei limiti del matrimonio (nikāḥ),
ossia un contratto
6
stipulato tra un uomo e una donna secondo le norme della �arī�a (e nel
rispetto dei vincoli di parentela da questa stabiliti
7
) nel quale sono previsti una serie di
diritti e doveri per entrambi i coniugi.
Gli elementi costitutivi del nikāh sono quattro, denominati arkān an-nikāh: la capacit�
giuridica delle due parti, il consenso dei futuri sposi, l�intervento del tutore legale della
donna (wālī, parente maschio pi� prossimo alla sposa)
8
e il pagamento alla donna del
donativo nuziale (mahr), una cifra di denaro determinata in considerazione della posizione
sociale e delle qualit� della sposa, non dello sposo, che rester� in possesso della donna
anche in caso di divorzio.
3
Il concubinato, vale a dire il legame tra padrone e schiava, oggi non pi� praticato. Si veda al proposito: G.
Vercellin, Istituzioni del mondo musulmano, Torino, Einaudi, 1996, p. 157-159
4
Altre sono le norme stabilite per gli schiavi; cfr. J. Schacht, Introduzione al diritto musulmano, Torino,
Edizioni della Fondazione Giovanni Agnelli, 1995; p. 170-176
5
Questi casi sono controversi. Si veda: Ibid., p. 186
6
Si tratta, per la precisione, di un �contratto sinallagmatico�.
7
Le relazioni proibite dall�Islām sono elencate nel Corano. Si veda, per esempio, la Sura IV, 22-24. Il
Corano, a c. di A. Bausani, Milano, BUR, 1995
10
I diritti del marito riguardano la persona della moglie (autorit� maritale e godimento
sessuale), mentre la donna gode anche di diritti patrimoniali: oltre al donativo nuziale, la
moglie ha diritto al mantenimento (nafaqa)
9
, il quale comprende cibo, vestiario, alloggio e
spese mediche. Il marito, inoltre, ha l�obbligo di comportarsi in modo equo con tutte le
mogli, e questo include il rispetto dei diritti sessuali della donna, la quale pu� richiedere il
divorzio nel caso in cui il marito sia impotente o rifiuti d�avere rapporti sessuali per un
periodo superiore a quattro mesi
10
.
Per quanto riguarda la poligamia
11
, essa � giustificata dal Corano: �Se temete di non esser
equi con gli orfani, sposate allora di fra le donne che vi piacciono, due o tre o quattro, e se
temete di non esser giusti con loro, una sola� (Sura IV, 3), nonostante l�interpretazione di
questo versetto sia molto dibattuta dai giuristi islamici
12
. La poligamia stabilita dalla �arī�a
rappresent� un miglioramento rispetto alla poligamia incontrollata praticata nell�epoca
precedente, e, oggigiorno, essendosi modificate le condizioni socio-economiche, si sta
imponendo la famiglia mononucleare di tipo occidentale. Sembra comunque che nel
mondo musulmano la forma pi� diffusa di poligamia sia stata quella diacronica, ossia due
o pi� mogli sposate a grande distanza di tempo
13
.
Il matrimonio � considerato un atto lodevole e meritorio, oltre che una condizione
obbligatoria per i credenti, secondo quanto stabilito nel Corano: �E unite in matrimonio
quelli fra voi che son celibi e gli onesti fra i vostri servi e le vostre serve; e se saran poveri
certo Dio li arricchir� della Sua Grazia, ch� Dio � ampio sapiente. E quelli che non trovano
moglie si mantengano casti finch� Dio li arricchisca della Sua Grazia� (Sura XXIV, 32-
33).
8
Il wālī pu� costringere la donna a sposarsi contro la sua volont� finch� minorenne. Tale consuetudine � stata
diffusamente praticata nel mondo musulmano, nonostante non sia nominata nel Corano.
9
La donna perde il diritto al mantenimento quando non pu� assolvere i suoi doveri coniugali (in caso di
abbandono del tetto coniugale, rapimento, incarcerazione, ecc.). J. Schacht, op. cit., p.175
10
Si tratta, in questo caso, di una particolare forma di ripudio denominata īlā�. Ibid. p.172
11
Si tratta, per la precisione, di un �regime matrimoniale monandrico poliginico simultaneo�.
12
I teologi hanno giustificato la poligamia adducendo varie ragioni di origine politica (consolidare i vincoli
tribali) e sociale (provvedere alle vedove e agli orfani lasciati dai soldati morti in guerra). Di fatto, l�unico
versetto che cita la poligamia � quello sopra riportato, inoltre nello stesso Corano si ammonisce: �Anche se lo
desiderate non potete agire con equit� con le vostre mogli; per� non seguite in tutto la vostra inclinazione, s�
da lasciarne una come sospesa� (Sura IV, 129). Molti studiosi modernisti sostengono, basandosi su
quest�ultimo versetto, che la poligamia sia di conseguenza interdetta: cfr. G. Vercellin, op. cit., p.150
13
Solo le classi pi� agiate potevano permettersi pi� mogli contemporaneamente; cfr. Ibid.
11
Come si pu� capire dal versetto sopra citato, la castimonia � considerata come una
condizione temporanea: il celibato a vita � rifiutato dall�Islām
14
, in quanto, secondo un
hadīt, il profeta Muhammad afferm�: Lā rahbāniyya fī �l-islām [Non v�ha celibato
nell�Islām]
15
.
La sessualit�, purch� praticata all�interno di relazioni lecite, non viene relegata al solo
scopo della procreazione, ma rappresenta un atto grato a Dio: per questo motivo l�Islām
originario, coranico, non circonda la sessualit� con sentimenti di colpa o peccato, anzi
riconosce il piacere dell�amore fisico, visione totalmente opposta a quella del cristianesimo
originario, in cui la sessualit� era considerata una concessione per evitare le tentazioni
16
.
Nel Corano abbondano i versi che descrivono l�origine della vita basata sull�amore fisico
17
,
nonch� l�importanza di quest�ultimo nella vita degli sposi (�Esse [le donne] sono una veste
per voi e voi una veste per loro�
18
; �E uno dei Suoi segni � che Egli v�ha create da voi
stessi delle spose, acciocch� riposiate con loro, e ha posto fra di voi compassione ed
amore�
19
).
Numerosi sono i detti del profeta Muhammad che riconoscono il diritto di entrambi i
partner alla soddisfazione sessuale: �Quando ti congiungi a tua moglie, non lasciarla finch�
non � pienamente soddisfatta come te�
20
; o ancora:
Quando il servitore di Dio guarda la propria sposa e lei lo guarda, Dio pone su di loro uno sguardo di
misericordia. Quando lo sposo prende la mano della sposa e lei gli prende la mano, i loro peccati se ne vanno
attraverso gli interstizi delle loro dita. Quando coabita con lei, gli angeli li cingono dalla terra allo zenit. La
volutt� e il desiderio hanno la bellezza delle montagne.
21
14
Di fatto, nonostante fosse formalmente proibito dall�Islām, forme di monachesimo furono presenti, nel
corso dei secoli, anche nei paesi musulmani: si consideri, a questo proposito, il fenomeno del sufismo
(tasawwuf).
15
G. Vercellin, op. cit., p.139
16
Per un confronto tra atteggiamento islamico e cristiano verso la sessualit� si veda: Ibid., p. 135-139
17
Si consideri, per esempio, la Sura IV, 1: �O uomini! Temete Iddio, il quale vi cre� da una persona sola. Ne
cre� la compagna e suscit� da quei due esseri uomini molti e donne�. Il Corano, cit.
18
Sura II, 187, Ibid.
19
Sura XXX, 21, Ibid.
20
Hadīt cit. da M. Khatib, Khotab Al Rasul, Dar al Fadila, Cairo, 1946-1986, p.122; cit. in H. Khattab,
Women�s Perceptions of Sexuality in Rural Giza, Il Cairo, Population Council, 1996, p. 4
21
Hadīt riportato da Zaid ben Ali, cit. in G. H. Bousquet, La morale de l�Islam et son �thique sexuelle, Paris,
Maisonneuve et Larose, 1953, p.41-42
12
Nell�Islām la contraccezione e l�aborto (fino al terzo mese) sono ammessi
22
: molti hadīt
23
confermano che il fine dell�atto sessuale non � la mera procreazione, e nello stesso Corano
si afferma che �le ricchezze e i figli sono gli ornamenti effimeri della vita terrena, ma le
cose eterne, le opere buone, meritano compenso migliore agli occhi del Signore, e migliore
speranza� (Sura XVIII, 46).
Il ruolo preponderante della sessualit� si ritrova anche nelle rappresentazioni musulmane
del paradiso, a dimostrazione che l�erotismo non � considerato fine a s� stesso, bens� una
delle tappe che portano alla visione di Dio
24
; nel mondo islamico medievale, inoltre, molti
dotti nella legge si sono dedicati a questo argomento, trattandolo in modo estremamente
minuzioso e dando vita a innumerevoli trattati di erotologia
25
.
Il riconoscimento e l�esaltazione della sessualit� all�interno del legame matrimoniale si
accompagnano a severe punizioni per chi commette zinā�, ossia coloro che hanno avuto
rapporti sessuali prematrimoniali o extramatrimoniali, per i quali il Corano ha sancito una
medesima pena, siano essi uomini o donne
26
.
Onde impedire la fornicazione e garantire la fedelt� matrimoniale, l�Islām ha fornito ai
fedeli alcune indicazioni di comportamento, invitando uomini e donne a comportarsi e
vestirsi con modestia: �D� ai credenti che abbassino i loro sguardi e custodiscano le loro
vergogne; questo sar� per loro, cosa pi� pura, ch� Dio ha contentezza di quel ch�essi fanno.
E d� alle credenti che abbassino gli sguardi e custodiscano le loro vergogne e non mostrino
troppo le parti belle, eccetto quel che di fuori appare, e si coprano i seni d�un velo� (Sura
XXIV, 30-31).
Il rispetto delle norme fondamentali stabilite da Corano e hadīt da parte dei credenti �
obbligatorio, in qualunque epoca e in qualunque luogo essi vivano. Di fatto, l�unit�
22
Contraccezione e aborto sono ammessi, ovviamente, solo all�interno di relazioni lecite. Tali questioni sono
per� tuttora molto dibattute dai giuristi islamici.
23
Si veda: A. Bouhdiba, La sexualit� en Islam, Paris, Presses Universitaires de France, 1979� [1975], p.154-
155
24
Sostiene Bouhdiba a questo proposito che �Tout se passe comme si la r�conciliation de l�homme avec Dieu
passait par la r�conciliation de l�homme avec la nature. C�est l� le sens de la jouissance qui est
accomplissement du corps et fin des frustrations �, Ibid., p.104
� da notare inoltre che anche secondo i Mormoni i credenti potranno godere, in paradiso, dei piaceri carnali.
Si veda a questo proposito: Bousquet, op. cit., p.43
25
Si veda A. Bouhdiba, op. cit., p.171-193
26
Lo zinā� � un delitto h add, la cui pena � stabilita dal Corano: sono previsti cento colpi di frusta per il
fornicatore sia per la fornicatrice (Sura XXIV, 2). Per� lo stesso Corano stabilisce limiti estremamente severi
in materia: per essere accusati � necessario che quattro testimoni abbiano assistito personalmente all�unione
sessuale (circostanza, questa, alquanto difficile da realizzare), altrimenti il calunniatore subir� un identico
tipo di punizione (Sura XXIV, 4).
13
spirituale della comunit� musulmana non ha escluso che vi fossero differenti
interpretazioni delle prescrizioni coraniche, anzi:
[�] mentre lo statuto personale � uno dei campi dove pi� forte � stato l�intervento normativo della Legge
divina, forse a sorpresa si deve constatare che quest�ambito � stato anche quello dove maggiori sono state le
discrepanze tra princip� e prassi. [�] In sostanza, nonostante la pretesa totalizzante della �arī�a di essere
espressione della volont� eterna di Dio [�], solamente alcune disposizioni di essa sono state in effetti
applicate anche nell�ambito delle relazioni matrimoniali.
27
L�atteggiamento nei confronti della sessualit� � mutato nel corso dei secoli, distaccandosi,
spesso di molto, dalla visione positiva coranica originaria, a conferma del fatto che non
esiste un�unica societ� musulmana bens� molteplici strutture sociali islamiche.
1.2 Immaginari femminili e maschili a confronto. La situazione odierna
Le strutture sociali e lo stesso fiqh [giurisprudenza islamica] hanno spesso superato in
rigidit� quanto stabilito dal Corano, e, come sostenuto dallo studioso A. Bouhdiba, hanno
organizzato la vita comunitaria non in funzione della complementariet� dei sessi ma della
loro dissociazione, passando dall�unione armoniosa dei sessi alla loro dualit�
28
.
Nonostante i grandi cambiamenti avvenuti negli ultimi due secoli (colonialismo,
movimenti nazionalisti, nascita degli stati moderni, ecc.), il complesso sistema della
suddivisione dei comportamenti rimane, nel mondo arabo in generale, molto netta, e le
relazioni sessuali (etero o omosessuali) vengono ancora percepite come relazioni di potere
legate ad una rigida suddivisione dei ruoli: dalla donna e, in special modo, dall�uomo ci si
aspetta un comportamento privo di ambiguit�, tanto che il dubbio della mascolinit� di un
uomo (hawāl, termine che un tempo designava danzatori effeminati) viene considerato
come un affronto supremo.
Un atteggiamento ambivalente si ha, in particolare, nei confronti della donna, temuta per il
suo potere seduttivo (fitna) ed esaltata, allo stesso tempo, per la sua capacit� procreatrice.
La valorizzazione della donna come sposa presente nel Corano � stata cos� sostituita, come
fa notare Bouhdiba, dal �culto della sua funzione genitrice�
29
: il prestigio della donna �
27
G.Vercellin, op. cit., p.147
28
A. Bouhdiba, op. cit., p.262
29
Ibid.
14
legato quasi esclusivamente alla sua fecondit�, fatto che pu� spiegare la costante ricerca
della maternit� e la diffusione nei paesi arabi di pratiche magico-religiose orientate verso la
lotta alla sterilit�.
La mascolinit� e la femminilit� sono valori che debbono essere costantemente provati nel
corso della vita, poich� necessitano di riconoscimento sociale per esistere: la nascita di un
figlio (meglio se maschio) costituisce la prova finale della femminilit� di una donna sia
della virilit� di un uomo.
Tra gli studi incentrati sull�ideale di femminilit� e mascolinit� nella societ� araba
contemporanea, � senza dubbio degna di attenzione l�opera Investigating Masculinities and
Female Genital Mutilation in Egypt
30
. Questa ricerca, pressoch� unica nel suo genere,
consiste in una serie di interviste che gli autori hanno condotto su un campione di 50
uomini, ponendo loro domande sulla sessualit� allo scopo di migliorare le strategie volte a
sradicare la circoncisione femminile.
La ricerca ha confermato la diffusione di stereotipi e costruzioni eccessivamente
semplificate sulla sessualit� e la femminilit�: le donne, per strano che possa sembrare,
vengono immaginate dagli uomini intervistati molto pi� potenti di quanto non siano in
realt�.
Secondo quanto emerso dal progetto, l�immaginario egiziano della virilit� comprende
potenza e controllo, capacit� di soddisfare la partner, capacit� d�avere figli e un certo status
socio-economico.
Molti credono che le donne siano interessate agli uomini esclusivamente dal punto di vista
sessuale, e questo � causa di diversi timori e frustrazioni tra gli uomini, primo fra tutti il
timore dell�impotenza, poich� si � convinti che una donna tradisca il marito se questi non
pu� soddisfarla: l�uomo, sostengono gli autori, possiede dunque un ruolo fondamentale
nell�assicurare la fedelt� della donna e, di conseguenza, nel mantenere l�armonia
matrimoniale
31
.
All�interno di questo contesto, fanno notare gli autori, la circoncisione femminile, al
contrario di quella maschile, si rivela strettamente connessa alla sessualit� e al matrimonio,
perch� � considerata necessaria per il controllo della sessualit� femminile.
30
N. Wassef, A. Mansour, Investigating Masculinities and Female Genital Mutilation in Egypt, Il Cairo, The
National NGO Center for Population and Development, 1999
31
Ibid., p. 226
15
Nonostante molti intervistati non avessero che un�idea molto astratta di quest�operazione
32
,
la maggior parte degli uomini si � dichiarata favorevole alla pratica, in quanto considerata
necessaria a limitare il desiderio sessuale femminile, altrimenti incontrollabile.
La mutilazione genitale femminile (ta�wīh al-ğinsiyy li-�l-ināt), in Egitto comunemente
conosciuta come t ahāra [pulizia] o hitān al-banāt [circoncisione femminile], �
un�operazione che consiste nella rimozione parziale o completa dei genitali esterni
femminili, variando da parte del clitoride all�escissione completa di clitoride, labbra
maggiori e minori, con conseguente infibulazione.
Praticata da cristiani e musulmani, quest�usanza non � conosciuta in Medio Oriente n� nei
Paesi del Golfo, n� in Nord Africa a parte l�Egitto, ed � difficile definirne l�origine:
potrebbe trattarsi di un rito di passaggio africano giunto successivamente in Egitto o di
un�usanza che gli antichi Egizi hanno diffuso in altre parti dell�Africa.
Il Corano prescrive la circoncisione maschile ma non quella femminile: l�unica
connessione con l�Islām � un hadīt che i musulmani egiziani includono nella Sunna del
Profeta, secondo il quale Muhammad consigli� ad un�ostetrica di ridurre e non rimuovere
durante la circoncisione, ma senza specificare se si trattasse di un maschio o di una
femmina.
In Egitto il tipo di circoncisione pi� diffuso � quello di primo grado (rimozione delle labbra
minori e occasionalmente di parte del clitoride), mentre nell�Alto Egitto � diffuso quello di
quarto grado (rimozione completa di labbra maggiori e minori e del clitoride con
infibulazione); tale pratica � percepita per� dalle donne non come una mutilazione, bens�
come una pratica di igiene e bellezza
33
.
La circoncisione femminile � dunque comunemente approvata e diffusa in tutti gli strati
della popolazione, nonostante l�impegno costante di alcune associazioni non governative
34
(e i saltuari sforzi fatti dal governo
35
) per tentare di eliminarla.
32
Secondo molti intervistati l�operazione consiste nella rimozione di �un pezzo di pelle in pi��, ma sulla
parte esatta vi sono discrepanze: a parere di un ragazzo intervistato, si tratta di un pezzo di pelle preso vicino
all�ombelico (!), Ibid., p. 234
33
Molte donne credono che la mancata rimozione della parte la porti a crescere fino ad assomigliare
all�organo maschile, altre credono che aumenti il piacere della donna durante il rapporto; solo pochissime tra
le donne intervistate dal Population Council considerano questa pratica parte della Sunna islamica. Si veda:
H. Khattab, op. cit., p. 16-20
34
La principale associazione egiziana che si batte contro questa pratica � FGM Task Force, diretta da Marie
Assad.
35
Nel 1959 un decreto ministeriale proib� alle ostetriche tradizionali di praticare la circoncisione femminile
senza una chiara necessit� medica, ma ben poco venne fatto affinch� tale provvedimento fosse rispettato. Nel
1994, dopo che la questione venne sollevata durante l�International Conference on Population and
Development, il Ministero della Sanit� eman� un decreto che permetteva di eseguire l�operazione
esclusivamente all�interno di strutture sanitarie riconosciute. Il provvedimento suscit� le proteste
dell�opinione pubblica e venne abrogato nel 1995. Nel 1996 il ministro della sanit� Ismail Sallam ha emanato