2.4 ASSOCIAZIONE GENITORI INSIEME
I Gruppi di “Genitori Insieme”, segnano una realtà in crescita esponenziale che si sta
sviluppando e che oggi, registra molti iscritti. Nel 1999, all'interno del Ser.T di Genova
Quarto erano sempre più frequenti le richieste di aiuto da parte di genitori di ragazzi
adolescenti “incapaci di gestire i propri figli”, con situazioni famigliari caratterizzate
per lo più dalla perdita dell'autorità da parte delle figure genitoriali ed allo stesso tempo
da una crisi di tipo identitario , svelata dal fatto che quei genitori faticavano a
riconoscere in quegli adolescenti i loro figli, come se ad un tratto si trovassero un
estraneo in casa.
Oltre ai genitori anche i figli presentavano un quadro seriamente problematico e
comune come il consumo di sostanza stupefacenti cannabinoidi), associati a
comportamenti a rischio ed atteggiamenti ostili e manipolativi nei confronti dei
genitori, considerando anche che da ciò alcune situazioni limite hanno portato i ragazzi
a fare incidenti stradali e manifestazioni di violenza sul prossimo e verso i genitori
stessi.
Il problema, però, era percepito solo dai genitori, i quali spesso si presentavano da soli
senza che i loro figli avessero la benchè minima volontà di partecipare agli incontri.
I genitori quindi diventavano loro stessi “clienti”e cercavano nei colloqui, spazi a loro
offerti per poter trovare una soluzione con i loro figli. La strada era aperta! Gli incontri
si facevano sempre più numerosi e le richieste di aiuto da parte delle famiglie erano in
aumento.
Per questo nacque l'esigenza di implementare dei gruppi di lavoro che potessero fornire
stumenti per la risoluzione di questi problemi. Nacque così il gruppo di Auto Mutuo
Aiuto dedicato ai genitori: appunto “Genitori Insieme”.
Il gruppo di lavoro era formato da tre operatori del servizio e da alcuni operatori del
privato sociale con esperienza di gruppi di genitori di tossicodipendenti .Talvolta tra di
loro si trovavano anche persone appartenenti al gruppo degli Alcolisti in trattamento,
anche perchè la metodologia dei gruppi si immaginava un po' sull'onda dei club, con le
differenze strutturali in merito al problema da affrontare.
Dopo alcuni mesi di incontri, un operatore medico psichiatra del Ser.T, aprì il primo
gruppo, nel 1999, dal quale dopo quasi un anno ne scaturì un altro.
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Nel 2000 si sentì la necessità di aprire il primo corso per “facilitatori di gruppi” di
Genitori Insieme .
Attualmente l'uso e abuso di sostanze stupefacenti mostra oggi un preoccupante
incremento (cocaina ed eroina che vanno a sostituire i cannabinoidi di dieci anni fa).
Collante di base all'utilizzo di droghe è l'alcool, praticamente quasi sempre presente
nello stile di vita degli adolescenti . Inoltre, un'altra insidiosa dipendenza va a minare il
rapporto relazionale degli adolescenti con i famigliari e con il resto del mondo: la
dipendenza degli strumenti informatici con effetti talmente gravi da poter venir
equiparati a qualsiasi altra dipendenza.
Questi problemi si manifestano con alterazioni del sonno, fatica all'addormentamento,
alterazioni alimentari, addirittura ridotta l'igiene personale e le relazioni sociali poiché
questi ragazzi non riescono a “ staccasi dal computer” .
E' utile ricordare che oggi l'età degli adolescenti che manifestano questo tipo di
problematiche in famiglia,, oggi si è notevolmente alzata (l'età è compresa tra i 18 ed i
25 anni.). Da questi problemi è chiaro che il più delle volte gli adolescenti si trovano
coinvolti in questioni legali con evidenti ripercussioni sulla famiglia.
L'associazione attualmente continua a lavorare secondo i principi dei gruppi di Auto-
Mutuo-Aiuto ed ha come formazione di base l'Approccio Ecologico Sociale.
All'interno del gruppo i genitori lavorano sul cambiamento partendo proprio da loro
stessi, cercando di cambiare le proprie posizioni prese nei confronti dei figli, nel
confronto con gli altri genitori sulla base delle esperienze reciproche, della
condivisione e dell'ascolto.
L' ottica non è tanto quella di ricercare colpe ed errori dei genitori, ma partire da ”quì
ed ora” e quindi dal presente, mettendo in gioco quello che ancora si può che, in
genere, non è poco. Ciascuno di loro, quindi, si mette in una posizione di cambiamento,
ognuno con i loro modi e con i loro tempi. Il gruppo è il luogo e lo spazio dove ci si
può mettere in discussione come genitori.
Molti sono i movimenti che i genitori hanno compiuto e compiono all'interno dei
gruppi, e non raramente questi destabilizzano anche i figli che spesso si trovano
spiazzati dalle diverse posizioni prese dai loro genitori ed a loro volta iniziano un
percorso di cambiamento e di riabilitazione.
I gruppi vengono formati da cinque, sei coppie di genitori ciascuno per la durata di
un'ora e mezza.
Negli ultimi anni, molti genitori si sono attivati affinchè l'Associazione possa essere
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conosciuta non solo attraverso i servizi per le dipendenze, ma anche attraverso altre
strade; essa collabora attivamente con i servizi territoriali periodicamente vengono
organizzati corsi per facilitatori , per operatori soco-sanitari.
I genitori ed i facilitatori sono tenuti al rispetto di una Carta Etica. Negli ultimi anni sul
territorio genovese, la domanda ha superato l' offerta. Per questo motivo sono stati
aperti più corsi per facilitatori nel 2009 e nel 2010 aperto a tutti gli interessati
(operatori genitori, volontari); il secondo corso è stato organizzato nel Levante
cittadino, il terzo nel Ponente.
Ai nuovi gruppi sono afferiti genitori di altri gruppi in sovranumero, ma anche dai
servizi sociali, dalle dipendenze,ma anche da altri siti come conoscenze.
Si possono quindi calcolare più di cento persone appartenenti agli undici gruppi attivi
anche se questi dati devono ancora essere formalizzate.
E' stato creato un sito, dove si possono trovare le informazioni necessarie per essere
inseriti nel gruppo.
Sul sito si trova anche la “Carta dell'Associazione Genitori Insieme”
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: Genitori
Insieme si prefigge, come Associazione di aiutare genitori di adolescenti in difficoltà,
con particolare attenzione a problemi derivanti da dipendenza patologica.
L' Associazione lavora secondo i seguenti principi:
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l'associazione è apolitica, non
confessionale, non ha fini di lucro ed ha come unico fine il “benessere della famiglia”.
L'Associazione porta il proprio messaggio tramite l'impegno ed il cambiamento
personale dei propri aderenti. E' scopo specifico dell'Associazione favorire il confronto
di esperienze tra i genitori permettendo un cambiamento nei genitori stessi, nella
coppia e nella famiglia nel suo complesso. Ciò consente di adottare strategie più
efficaci nei confronti dei comportamenti dei figli finalizzandoli ad un miglioramento
delle relazioni personali, famigliari e sociali.
E' bene che nel gruppo ogni partecipante trovi il necessario spazio di ascolto rispetto e
riservatezza.
Nella comunicazione reciproca ognuno parla di sé, dei suoi sentimenti e tramite la
propria “esperienza personale”
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è bene non esprimere giudizi ma dare condivisione ed
ascolto.
Nel gruppo non c'è nessuno che dirige, ognuno da il suo contributo al buon
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www.genitoriinsieme.org
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www.genitoriinsieme.org
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funzionamento del gruppo stesso assumendo a rotazione i compiti
“servizio”
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necessari.
L'Associazione è autonoma basata su principi di autotutela e promozione della Salute
raccomandati dall'OMS. Collabora con tutte le realtà pubbliche e private, che possono
concorrere al raggiungimento degli scopi prefissi, pur rimanendo da queste distinte.
Non esistono quote di iscrizione, ma organizzano una piccola cassa comune per le
minime necessità di ogni gruppo raccogliendo 10 euro mensili a famiglia.
Si ricorda che per qualsiasi cambiamento è necessario essere consapevoli che è
indispensabile:
- costanza nell'apertura e nel confronto;
- porsi obiettivi raggiungibili e valorizzarli (un piccolo passo alla volta);
- riconoscere che il vero cambiamento incomincia da noi, riguarda tutta la famiglia e
richiede tempo;
- accettare che il vero cambiamento, a volte, non sempre è quello che avevamo
immaginato al''inizio del nostro percorso.
È inoltre indispensabile sapere nell'impegnativo percorso di crescita e maturazione è
importante per tutti non essere soli, avere il coraggio di accettare le difficoltà e
mantenere la “fiducia “ nelle risorse positive che in ogni caso ognuno di noi ha, che
sono patrimonio delle nostre famiglie, delle nostre comunità e che in qualche modo ci
faranno da guida sempre.
Fa parte del processo di crescita e maturazione dei genitori l'impegno a promuovere i
principi dell'Associazione secondo le diverse possibilità, nelle proprie realtà locali e
territoriale.
2.5 L'ASSOCIAZIONE C.I.G.N.O. PER MALATI ONCOLOGICI
L'associazione C.I.G.N.O, dedica la sua opera ai malati oncologici, alle persone che
subiscono la diagnosi di cancro ed ai loro parenti che assieme vivono una situazione
psicologica devastante e devastanti per loro sono le cure che devono affrontare per
combattere la malattia.
Praticamente loro hanno bisogno della disponibilità ad essere accompagnati, accuditi,
aiutati e non sempre la situazione lavorativa dei parenti permette di far fronte senza
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difficoltà alle necessità dei loro cari.
Accanto a queste necessità esiste quella molto importante di un sostegno psicologico
che aiuti prima di tutto la persona ad accettare la malattia.
Non sempre le persone sono capaci di affrontare lo sguardo del malato: nasce l'
imbarazzo e la paura di una realtà che si vuole allontanare ed è molto difficile
comunicare con queste persone, eppure è fondamentale, soprattutto in questi casi, la
condivisione e la comprensione che fanno da supporto alla situazione drammatica che
le persone stanno vivendo.
Per loro la parola tempo assume un significato molto differente mentre prima il tempo
veniva sommerso dalla frenesia degli impegni ma esisteva un tempo comunque
declinabile al futuro con aspettative e speranze. Dopo la diagnosi di malattia, queste
persone subiscono la pressione delle urgenze derivanti dalla patologia e dalle terapie
necessarie che comprimono il presente obbligando il continuo e spossante esercizio per
separare ciò che è solo urgente da ciò che è importante.
Il futuro rappresenta l'angoscia che potrebbero venir meno le forze, l'angoscia
derivante dal timore che il quadro clinico potrebbe degenerare drammaticamente
all'improvviso e soprattutto la paura di trovarsi di fronte lo sguardo dei parenti presi
dalla disperazione perché non esiste per loro più la parola speranza quindi in questi casi
è fondamentale che ci sia questa associazione in grado di far condividere a queste
persone e sentimenti terribili che stanno vivendo e che le risoluzioni e avvenute nel
passato siano luce e speranza per coloro che nel presente hanno bisogno di credere in
loro stessi e nelle loro forze.
L'associazione C.I.G.N.O. si occupa, quindi dalla sofferenza della malattia per tutti
coloro che ne hanno bisogno e nel condividere ogni attimo di quest'esperienza anche
riguardo la riabilitazione attraverso la danza e la musica la voglia di giocare di mettersi
in gioco per distrarsi per ricominciare a sperare ed a volare verso il futuro.
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2.6 GRUPPO “VERSO L'ALBA PER L'ELABORAZIONE DEL LUTTO",
GENOV A
Gruppo Alba fa parte del gruppo Amali e si occupa di aiutare tutte le persone che
hanno subito la perdita di una persona cara.
L'obiettivo del gruppo è di dare sostegno morale e conforto e spesso anche la speranza
per poter contribuire ad aiutare chi soffre questo dramma.
Purtroppo le persone che sopravvivono ad un lutto drammatico di una persona cara, sia
essa congiunto o figlio a genitore, spesso si ritrova incapace di reagire e di accettare la
morte per cui il gruppo, attraverso la condivisione della stessa esperienza, cerca di
conferire forza e speranza per aiutare le persone che vivono nella sofferenza e nei
tormenti che purtroppo la perdita lascia nella persone che rimangono
Per chi sopravvive alla morte è fondamentale la comprensione e la vicinanza di persone
che come loro hanno subito e continuano a subire una sofferenza atroce che li rende
incapaci di continuare a vivere una vita serena.
Ecco perché attraverso questo gruppo si cerca di aiutare queste persone che talvolta
sentono venir meno anche loro la voglia di vivere.
2.7 GRUPPO I.N.A.I.L.
Fanno parte dei gruppi AMA anche le persone che sono state vittime di invalidità a
causa di infortuni sul lavoro il clima all'interno del loro gruppo empatico e solidale per
tutti ed è unito alla consapevolezza che quello che si viene a sapere durante gli incontri
non dovrà essere portato per nessun motivo all'esterno. Questo crea un clima di fiducia
e permette alle persone che fanno parte dei gruppi di potersi aprire liberamente.
I componenti di un gruppo AMA portano nella collettività diverse vedute di uno stesso
problema e quindi lo scambio di opinioni e il confronto aiuta ciascuno di loro a
ristrutturare il proprio pensiero e quindi il modo di rivedersi con l'argomento in
discussione . in oltre ogni partecipante gioca un ruolo attivo e la consapevolezza di ciò
che ha il problema a far sì che ci sia la possibilità di riscoprire il risorse per sé e per gli
altri e di restituire alla persona un ruolo una competenza un senso di sé che
rappresentano già un grande passo verso il superamento del problema. Talvolta
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