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3. SCOPO DELLO STUDIO
I disturbi muscoloscheletrici sono un gruppo eterogeneo di lesioni infiammatorie e/o
degenerative che possono riguardare tendini, muscoli e nervi. Dalla ricerca condotta
nelle principali banche dati scientifiche e dalla successiva analisi della letteratura
disponibile in materia di disturbi muscoloscheletrici legati all’attività lavorativa,
emerge che questi rappresentano la principale causa di disabilità, assenteismo e calo
della produzione sia nei Paesi industrialmente sviluppati che nei Paesi in via di
sviluppo. I distretti colpiti risultano essere prevalentemente rachide, collo e arti
superiori. I fattori di rischio ad essi associati possono essere: individuali, biomeccanici,
organizzativi e psicosociali. In particolare risultano più frequenti nei lavoratori che
svolgono attività lavorative ripetitive o che mantengono determinate posture per tempi
prolungati; la professione del videoterminalista, infatti, è una delle più esposte allo
sviluppo di tali disturbi.
Lo scopo di questo studio ha più obiettivi: rilevare, attraverso un questionario online
elaborato ad hoc, e confrontare con la letteratura presa in esame la prevalenza dei
disturbi muscoloscheletrici lavoro-correlati nei videoterminalisti individuandone le
differenze tra i generi maschile e femminile. Inoltre procedere ad identificare le
caratteristiche individuali e i principali fattori di rischio professionali favorenti
l’insorgenza di tali disturbi, nonché le caratteristiche e l’intensità dei sintomi
(punteggio della scala NRS), gli strumenti di cura e le misure preventive adottate. Un
altro obiettivo è quello di valutare il grado di conoscenza e di applicazione delle linee
guida ergonomiche nell’ambiente lavorativo, tenendo conto del drastico cambiamento
causato dalla pandemia da SARS-COVID 19 che, attraverso forme improvvisate di
“telelavoro” o “lavoro domestico” (“home working”), ha amplificato l’esposizione
verso i rischi tradizionali da videoterminale. Particolare interesse verrà posto
nell’analizzare l’impatto dei sintomi nella qualità di vita dei videoterminalisti
attraverso il punteggio degli indici psicofisico del questionario Short Form 12 Health
Survey. Infine, prendendo in esame la letteratura scientifica, ricercare prove di
efficacia sulle varie forme di prevenzione e di cura sulla cui base stilare una proposta
di esercizi specifici che coinvolgano le regioni corporee oggetto di questo studio.
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4. MATERIALI E METODI
4.1 IL QUESTIONARIO
Considerati l’elevata prevalenza e l’eziologia multifattoriale dei disturbi
muscoloscheletrici, le caratteristiche e il grado di intensità dei sintomi percepiti, la
scarsa conoscenza delle linee guida in ambiente lavorativo e, infine, l’impatto dei
sintomi nella qualità di vita, sono stati utilizzati tre strumenti per la raccolta dei dati:
un questionario personalmente elaborato ad hoc, un questionario validato (Short Form
12 Health Survey) e una scala di valutazione (Numerical Rating Scale). Questi ultimi
sono stati inseriti all’interno del questionario.
È stato scelto un questionario in forma online, costruito con l’applicazione di Google
Moduli, per facilitare la divulgazione, in modo da aumentare il numero di partecipanti
e per necessità personale. La sua divulgazione è avvenuta tramite web, in modo da
ampliare il bacino dei riceventi e a singoli videoterminalisti, in maggior misura
impiegati di società di telecomunicazioni, finanziarie e assicurative. L’adesione al
questionario è stata completamente volontaria, rispettando la privacy.
Sono state adeguatamente scelte domande semplici, dirette e veloci, così da facilitare
l’adesione, non creare dubbi o perplessità ai soggetti.
Il questionario è costituito da tre sezioni:
1. Descrizione e scopo del questionario, informazioni relative alla privacy,
consenso informato e informazioni generali sul lavoratore: sesso, età, anzianità
lavorativa, carico di lavoro (ore suddivise fra ufficio e smart working).
2. Informazione relative ai WMSDs: localizzazione, intensità, caratteristiche,
influenza della pandemia, tipo di trattamento, ergonomia della postazione
lavorativa. L’intensità è stata misurata attraverso la scala di valutazione
Numerical Rating Scale.
3. Indagine sulla qualità di vita tramite il questionario validato Short Form 12
Health Survey.
La prima parte ha lo scopo di descrivere il questionario, informare e lasciar spazio per
scegliere di acconsentire alla compilazione, specificando che la conseguente analisi
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sarà in forma anonima e aggregata. Coerentemente con gli obiettivi prefissati sono stati
indagati i seguenti aspetti:
• Caratteristiche individuali del soggetto (sesso, età, mano dominante, attività
fisica);
• Aspetti legati all’attività lavorativa (anzianità lavorativa, carico lavorativo sia
giornaliero in ufficio che settimanale in smart working).
La seconda parte è riferita ai seguenti punti:
• Eziologia dei sintomi, caratteristiche e metodo di cura;
• Somministrazione della scala di valutazione numerica. una variazione della
scala analogica visiva che utilizza un sistema di numerazione scalare per
oggettivare il dolore di un paziente. La maggior parte delle scale di valutazione
numeriche utilizza una linea di 10 cm con segni di graduazione distanziati di 1
cm l'uno dall'altro. Il segno più a sinistra è etichettato "0" e ha la notazione
"Nessun dolore". Il segno più a destra è etichettato "10" e ha la notazione
"peggiore dolore immaginabile". Al paziente viene chiesto di indicare in quale
punto del continuum valuterebbe l'intensità attuale del dolore (Medical
Dictionary for the Health Professions and Nursing, 2012).
• Presenza di cause particolari correlate ai sintomi;
• Influenza della Pandemia da SARS COVID-19 sui sintomi e sullo stato
psicofisico;
• Utilizzo di misure di prevenzione dei WRMSDs, grado di conoscenza e di
applicazione delle linee guida nell’ambiente di lavoro con particolare
attenzione allo smart working.
La terza parte è relativa alla somministrazione del questionario SF-12, versione
abbreviata del “Short Form 36 items Healt Survey” (SF-36). Il questionario SF-12
indaga 8 diversi aspetti relativi allo stato di salute: attività fisica, limitazioni di ruolo
dovuti alla salute fisica, stato emotivo, dolore fisico, percezione di stato di salute
generale, vitalità, attività sociali e salute mentale; la sintesi dei punteggi totalizzati
consente di costruire due indici sintetici: un indice di salute fisica (PCS-12) e un indice
di salute mentale (MCS-12). Tanto più basso è il punteggio dei due indici,
indicativamente sotto i 20 punti, tanto maggiore è il livello di disabilità. L’SF-12 è un
questionario valido, affidabile e indicato per l’autosomministrazione che permette di
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valutare l’impatto dei sintomi muscoloscheletrici nella qualità di vita (Apolone G. et
al., 2005). In questo studio è stato utilizzato il valore medio dei due indici rilevando
un indice di benessere psicofisico.
Tutte le domande del questionario sono state costruite a scelta multipla (eccetto quelle
relative all’età e all’orario lavorativo), per rendere la compilazione veloce e quindi
favorire l’adesione al questionario, ma anche per non creare dubbi o perplessità a chi
lo compila, non potendo personalmente essere presente e rispondere ad eventuali
quesiti.
4.2 RICERCA IN LETTERATURA
Per approfondire l’argomento, realizzare il questionario e confrontare i risultati
ottenuti è stata effettuata una ricerca di articoli indicizzati nel database di PubMed e
Google Scholar (ai quali fa riferimento la banca dati INAIL), Cochrane library e del
sistema di ateneo.
Mentre sulla ricerca del sistema di ateneo non sono stati selezionati limiti temporali,
poiché importanti studi di base di tale argomento sono stati condotti a partire dal 2000
e ne delineano le fondamenta, per gli articoli sono state analizzate le revisioni
sistematiche, metanalisi e trial clinici randomizzati degli ultimi 5 anni.
Le parole chiave usate nella stringa di ricerca sono state: musculoskeletal disorders
(AND) pc worker (OR) office worker (OR) VDT (AND) SARS COVID-19.
In seguito, sono stati selezionati gli articoli di maggiore interesse per lo scopo di questo
studio.
4.3 CRITERI DI INCLUSIONE ED ESCLUSIONE
Sono stati inclusi nello studio i lavoratori che hanno acconsentito al trattamento dei
propri dati in forma anonima, con orario lavorativo uguale o superiore a 20 ore
settimanali. Sono stati esclusi i soggetti la cui natura dei sintomi è correlabile a cause
particolari quali: eventi traumatici, malattie autoimmuni sistemiche e malformazioni
congenite, o che non hanno compilato correttamente il questionario.
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4.4 ANALISI DEI DATI
Le associazioni relative alle variabili nominali: presenza di disturbi muscoloscheletrici
con il sesso, lo svolgimento di attività fisica regolare, l’utilizzo di una postazione
ergonomica in ufficio e l’anzianità di servizio sono state calcolate mediante test chi
quadro di Pearson.
Nel sottogruppo di soggetti che lamentano MSDs, le variabili ordinali sono state
correlate con il test r di Spearman per verificare l’associazione fra il sesso e i distretti
corporei; il lato dominante e la parte del corpo interessata; l’intensità media del
disturbo/dolore e l’attività fisica; l’anzianità di servizio e l’indice di benessere
psicofisico; l’anzianità di servizio e l’intensità del disturbo/dolore; l’intensità del
disturbo e le ore lavorative settimanali al pc; l’intensità disturbo/dolore e le ore in smart
working al mese; l’indice di benessere psicofisico e i giorni lavorativi in smart
working; l’indice di benessere psicofisico e la postazione ergonomica in ufficio;
l’intensità disturbo/dolore percepito e la postazione ergonomica in ufficio.
Tali analisi sono state elaborate dal software MedCalc e l’indice di significatività è
stato fissato a 0,05.