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INTRODUZIONE
L’intenzione di questo lavoro è quella di conoscere in maniera approfondita il
mercato azionario.
Nel primo capitolo, infatti, partendo proprio dalla sua definizione vi farò conoscere
la storia e l’evoluzione nel corso del tempo che esso ha subito.
Continuando nella lettura apprenderete che esistono diversi tipi di mercato
azionario ma, che, tutti hanno come fine ultimo quello di permettere gli scambi dei
titoli azionari.
Proprio riguardo a questi ultimi vedrete come essi possono essere collocati sul
mercato azionario attraverso varie tipologie di collocamento.
Infine, conoscerete quali sono i principali indicatori che permettono di misurare la
dimensione, l’ampiezza e la liquidità del mercato stesso.
Ogni nazione ha il suo mercato azionario regolamentato da norme nazionali e
internazionali e gestito da una società di gestione.
In Italia questa società è Borsa Italiana Spa.
Nel secondo capitolo mostrerò nei vari paragrafi la storia della borsa nel mondo e
in Italia, partendo dalla sua nascita per poi passare ad esaminare il funzionamento
e l’organizzazione di Borsa Italiana.
Proseguirò, poi, con la descrizione dei mercati azionari gestiti da Borsa Italiana
Spa.
Vi farò conoscere come avviene l’attività di negoziazione, l’asta di apertura, con
le sue varie fasi, l’asta di chiusura.
Vi parlerò poi del book di negoziazione e del suo funzionamento e, poi, farò un
breve excursus sui principali indici azionari.
Ogni società che intenda quotarsi dovrà seguire un iter ben preciso che la porterà
a realizzare la prima emissione delle sue azioni.
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Questo processo è chiamato Initial Public Offering (IPO).
Nel terzo capitolo esaminerò l’IPO partendo dalla sua definizione per poi passare
alle motivazioni che spingono una società a quotarsi in borsa.
Vi parlerò delle fasi di cui si compone il processo di quotazione, dei vari tipi di
IPO e dei metodi con cui vengono valutate.
Passerò, poi, a parlare della pianificazione e della tempistica dell’offerta, del
Prospetto Informativo che la società quotanda deve presentare alla Consob, della
documentazione necessaria per la quotazione, della struttura dell’offerta e del
bookbuilding.
Entreremo nel vivo del processo di quotazione parlando dell’avvio delle
negoziazioni e dei costi che essa comporta.
Nel quarto ed ultimo capitolo ho scelto di presentarvi una delle maggiori IPO
avvenute negli ultimi anni, quella di Poste Italiane Spa.
Partirò dalla storia di questa società nata da ben 160 anni.
Vi illustrerò, poi, le varie tappe che hanno portato alla quotazione di Poste Italiane
Spa sul mercato, e, in ultimo, analizzerò il comportamento del titolo dal primo
giorno di quotazione fino al 2022.
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CAPITOLO PRIMO
IL MERCATO AZIONARIO
1.0 Sommario
1.1 Mercato azionario 1.2 Storia dei mercati azionari dagli anni Novanta ad oggi
1.3 Il mercato primario 1.4 Il mercato secondario 1.5 Mercato regolamentato 1.6
Mercato Over the Counter (OTC) 1.7 Gli strumenti del mercato azionario 1.8 Le
misure di efficienza dei mercati 1.9 I principali indicatori di mercato
1.1 Mercato azionario
Cosa è un mercato?
L’inglese distingue tra il termine generico market e il termine più pregnante
exchange.
In economia, il termine mercato può assumere diverse configurazioni: può indicare
un luogo fisico, un insieme di persone o un insieme di regole organizzative per
l’esecuzione degli scambi.
Il mercato azionario è il luogo dove vengono negoziati i titoli azionari.
Il compito del mercato azionario è quello di determinare il prezzo che deve
riflettere nel modo più accurato possibile le aspettative degli operatori incorporate
negli ordini di acquisto e vendita che essi trasmettono.
L’accentramento fisico degli operatori è stata quindi la naturale risposta per
rendere più efficiente il processo di formazione del prezzo
1
.
1
A.BANFI, I mercati e gli strumenti finanziari. Disciplina e organizzazione della Borsa. SETTIMA
EDIZIONE, ISEDI
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Originariamente la negoziazione avveniva nei trading floor o nelle “piazze
d’affari”, ovvero nelle “arene” situate all’interno di un edificio, con il cosiddetto
metodo open outcry o “alle grida”.
Tale metodo consiste nel condurre negoziazioni tramite segnali e comandi gridati,
solitamente utilizzati per indicare ordini di compra e vendi, alla presenza di un
mediatore incaricato di gestire e agevolare l’incontro delle offerte di
compravendita.
I mediatori (stockbrokers) raccoglievano gli ordini di acquisto e vendita dei loro
clienti e li rendevano noti quando il prezzo dei relativi titoli veniva fissato nella
giornaliera contrattazione del listino.
Il prezzo che eguagliava gli ordini di acquisto e vendita annunciati dagli
intermediari per parte dei loro clienti era il prezzo ufficiale o di mercato.
Le informazioni relative agli ordini erano, quindi, perfettamente trasparenti ma
questo rendeva necessario che il mercato fosse regolato in maniera tale che tutti
gli scambi si concentrassero in un solo luogo (parquet) e in un singolo momento
(la chiamata del listino ufficiale di borsa) limitando l’accesso ai soli intermediari
2
.
Nel 1867 venne introdotta la nuova tecnologia delle comunicazioni, sotto forma
della “teleborsa” (stock ticker) e le scrivanie degli intermediari vennero collegate
telefonicamente al parquet nell’anno successivo.
Successivamente, come diretta conseguenza dell’eccessivo ampliamento del
listino e del numero di membri della borsa, nel 1871 vi fu il passaggio al “sistema
ad asta”.
Le modifiche organizzative si tradussero in un “decentramento” delle transazioni,
suddividendo il listino in listini di dimensioni minori, trattati in luoghi distinti
chiamati posts (corbeilles).
2
A.FERRARI, E.GUALANDRI, A.LANDI, Il sistema finanziario: funzioni mercati e intermediari, V
ED., G.GIAPPICHELLI 2016
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La riduzione dei listini ottenuta mediante il decentramento fu tale da far ritenere
agli intermediari che non era più necessaria una singola contrattazione formale alle
grida del listino dei titoli trattati in ciascuna corbeille.
Si arrivò così a trattare tutti i titoli continuamente e quasi simultaneamente.
La tradizione vuole che la figura dello “specialista” sia stata introdotta nel sistema
ad asta quando un intermediario, temporaneamente immobilizzato, decise di
continuare le proprie attività da una sedia collocata alla corbeille Western Union.
Questo intermediario cominciò a raccogliere ordini da parte di altri intermediari
che avevano altre transazioni da portare a termine in altre corbeilles.
Con il nuovo sistema ad asta le transazioni relative a titoli diversi venivano
effettuate in corbeilles spazialmente separate tra loro e, quindi, anche le transazioni
degli intermediari venivano separate anche temporalmente.
Poiché il parquet non era sufficiente a contenere tutti gli intermediari e poiché era
impossibile per gli stessi essere in due o più corbeille contemporaneamente, la
specializzazione spaziale e temporale divenne necessaria per un efficiente
espletamento degli ordini dei clienti.
Questo si poté realizzare grazie alla “teleborsa”, che consentiva agli intermediari
di raccogliere informazioni sulle transazioni e sui prezzi provenienti da tutte le
corbeilles senza dover essere fisicamente presenti.
Da diversi anni lo scambio di titoli si è trasformato in uno scambio per via
telematica.
L’analisi che gli investitori faranno prima di investire in azioni si baserà sul
rendimento dell’investimento e sul contenimento del rischio: a parità di rischio
cercheranno un rendimento più elevato mentre a parità di rendimento cercheranno
rischi più contenuti
3
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3
A.KREGEL, Innovazioni finanziarie e organizzazione delle transazioni nel mercato azionario, Moneta
e Credito, FASCICOLO V.42 N.165 (1989)
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Caratteristica molto importante del mercato azionario è la sua capacità di
rappresentare la situazione in cui si trova l’economia reale, grazie al fatto che
l’andamento delle quotazioni azionarie reali rispecchia il tasso di crescita a lungo
termine negli utili societari reali.
Il mercato azionario è composto dal mercato primario e dal mercato secondario
4
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1.2 Storia dei mercati azionari dagli anni Novanta ad oggi
La storia dei mercati azionari dalla fine degli anni ’90 ad oggi, è stata
essenzialmente dominata dall’andamento della borsa americana, specchio di una
delle maggiori potenze industriali a livello mondiale.
La sua influenza ha fortemente condizionato le performance dei mercati azionari
dell’area euro.
Lo sviluppo dei mercati azionari si colloca alla fine degli anni Novanta per merito
di alcuni fattori connessi tra loro quali, la globalizzazione dei sistemi finanziari,
l’innovazione tecnologica e l’introduzione dell’euro.
Fattori che hanno portato ad una riduzione dei tassi di interesse e ad un
conseguente spostamento dei risparmi dai titoli pubblici a quelli più redditizi come
l’investimento azionario.
L’evoluzione dei mercati azionari in questi anni si può classificare in cinque fasi:
1) Espansione e rialzo dei listini (1998-2000): in questo biennio il mercato
azionario statunitense conferma il suo ruolo dominante, infatti, le quotazioni
dei titoli americani salgono a livelli record. L’introduzione delle nuove
tecnologie nel campo dell’informazione alimenta la crescita esponenziale dei
titoli legati alla New Economy e segna un cambiamento strutturale del rapporto
ricchezza azionaria – consumi. In Europa, negli stessi anni, si assiste ad una
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M.SPALLINO, F.BELLANTE, G.LUPO, I trend del mercato azionario globale 2008/2014