19
3. Ecosostenibilità nella filiera cinematografica
La vita di un film, a partire dalla stampa del primo foglio della sceneggiatura fino a quella
del biglietto da dare allo spettatore, è moltiplicatore di energie creative e consumatore di
risorse, intellettuali e terrene. La struttura organizzativa della filiera cinematografica può essere
definita attraverso il modello della catena del valore, individuato da Michael Porter.
49
La catena
del valore scompone l’impresa nell’insieme di attività e sotto-attività che realizza e tramite le quali
crea valore per il mercato
50
. Il modello elaborato da Porter evidenzia quelle che sono le
singole catene del valore appartenenti alle imprese che partecipano per realizzare un prodotto
finale. Se analizziamo la catena del valore di un’impresa cinematografica possiamo comprendere
come tale impresa riesca a generare valore per il mercato e allo stesso tempo quali siano i
bottlenecks che devono essere colmati e dove si possa implementare un processo di
ecosostenibilità. La filiera cinematografica è composta da tre attività: la produzione, la
distribuzione e l’esercizio.
3.1 La produzione cinematografica
La produzione si occupa della realizzazione dell’opera cinematografica procurando i mezzi
finanziari e coordinando l’impiego dei mezzi tecnici e dei contributi artistici
51
; essa si divide in
tre sottofasi:
1) sviluppo, quando il progetto inizia a prendere forma: si parla di sceneggiatura (spontanea o
su commissione), importante nella definizione dei diritti di sfruttamento e di proprietà
dell’opera.
2) preproduzione, fase in cui il produttore ha l’incarico di trovare le risorse fondamentali per
realizzare il progetto: le risorse finanziarie e le risorse creative (cast e crew).
48
Trentino Film Commission, sito ufficiale, https://www.trentinofilmcommission.it/en/
49
Porter M. (1985) The Competitive Advantage: Creating and Sustaining Superior Performance
50
Fontana F., Caroli M. (2013) Economia e gestione delle imprese
51
Definizione tratta da Enciclopedia del cinema, Treccani,
https://www.treccani.it/enciclopedia/produzione_%28Enciclopedia-del-Cinema%29/
20
3) riprese, il testimone dal produttore passa al regista, chi dirige e coordina le varie attività.
La produzione si conclude con il montaggio delle scene girate, propriamente definita come
postproduzione. Le competenze in questo ambito si giostrano tra produttore e regista, quasi a
delimitare i confini tra competenze manageriali da un lato e artistiche dall’altro. Sicuramente negli
ultimi anni la maggioranza di interventi legati ad un’implementazione di atteggiamenti virtuosi
nell’ambito della sostenibilità si ha nell’ambito della produzione. Quando parliamo di produzione
cinematografica ecosostenibile, bisogna comprendere i principi che si trovano alla base per adottare
pratiche rispettose dell’ambiente e anche identificando le modalità di verifica. La Commissione per
la Cinematografia nel 2013 ha inserito l’ecosostenibilità tra gli indicatori utili per valutare la
sussistenza dell’interesse culturale e dell’attribuzione di contributi.
52
Oltre a questo, dal 2013 si
considera l’uso di tecnologie finalizzate a minimizzare l’impatto ambientale come un elemento di
valutazione qualitativa del film. Tra le voci di costi elegibili ai fini del tax credit è anche presente la
dicitura spese per certificazione ecosostenibilità.
Genoma Films, casa di produzione bolognese ha realizzato una pianificazione puntuale nelle fasi di
produzione con lo scopo di ridurre l’impatto ambientale del film Nobili bugie
53
: ha previsto non
solo una compensazione finale delle emissioni di CO2, ma l’intero ciclo produttivo è stato ripensato
grazie al partner scientifico AzzeroCO2, una società di consulenza per la sostenibilità e l’energia
che offre soluzioni per ridurre l’impatto ambientale sul territorio. La casa di produzione ha eseguito
un’analisi dell’impatto ambientale seguendo lo standard normativo europeo UNI EN ISO
14064:2012
54
, cercando di individuare la strategia mirata alla riduzione del consumo energetico in
ogni ambito, dai trasporti, alla scelta dei materiali, al catering fino ad arrivare alla comunicazione
interna. Nel report redatto da AzzeroCO2 e Genoma Films, i risultati dell’analisi hanno evidenziato
che nella fase della produzione del film, il maggiore impatto in termini di CO2 è dovuto al trasporto
(auto, aereo e treno) e al consumo di energia elettrica.
52
Gazzetta Ufficiale Unione Europea, 15 novembre 2013
53
Scheda su Nobili bugie di Marino Midena su La nuova ecologia (2018), https://www.lanuovaecologia.it/nobili-bugie/
54
Si tratta di specifiche linee guida, al livello dell’organizzazione, per la quantificazione e la rendicontazione delle
emissioni di gas ad effetto serra e della loro rimozione.
21
Fonte: Report di Genoma Films
Per questo, Genoma ha scelto di utilizzare solamente due auto a metano, un veicolo ibrido ed uno
elettrico, per ridurre l’impatto ambientale degli spostamenti del cast e della produzione, riducendo
del 20% l’emissione. Nel report vengono poi inseriti accorgimenti strategici che possono consentire
ad altre case di produzione di seguire lo stesso esempio:
- nella fase di preproduzione, sarebbe opportuno impiegare veicoli ibridi o elettrici anche
nella fase di ricerca location o acquisto materiali;
- cercare di accorpare funzioni e organizzare in modo efficiente e razionale dello spazio per
ottimizzare la quantità di materiali o persone da trasportare;
- utilizzare mezzi meno impattanti che rispondano alle normative nazionali in materia di
sostenibilità energetica, ad esempio in Italia, l’acquisto di modelli elettrici gli incentivi
governativi possono arrivare fino a 5000 euro.
In materia di energia elettrica, la produzione ha deciso in fase di pianificazione di collegarsi alla
rete elettrica nazionale per girare il film, attivando un contratto di fornitura temporaneo con la
società Enel Energia facendo risparmiare a Genoma il 95,7%
55
di emissioni di gas serra
relativamente ai consumi elettrici.
L’obiettivo raggiunto da Genoma, e al quale molte case di produzione ambiscono a raggiungere, è
che la produzione del film sia totalmente ecosostenibile. Molto importante è sicuramente l’intensa
attività di rendicontazione e reporting di tutto quello che è il lavoro svolto in questo ambito: è una
pratica che sta iniziando ad essere diffusa e importante soprattutto affinché venga rilasciata una
cosiddetta certificazione energetica, attestazione redatta affinché si possa usufruire di incentivi
statali e detrazioni fiscali che possono raggiungere il 75%.
56
3.2 Il ruolo delle sale cinematografiche: lo studio di Green Cross Italia
Dall’altro capo della filiera produttiva troviamo l’esercizio che la chiude presentando l’opera al
pubblico tramite la proiezione nelle sale cinematografiche. Lo studio più importante a livello
55
Report di Genoma Films, https://www.azzeroco2.it/wordpress/wp-
content/uploads/2017/02/Report_Genoma_Films_web.pdf
56
Sito del Ministero dello sviluppo economico, Incentivi per l’efficienza energetica
22
nazionale è quello condotto da Green Cross Italia insieme ad ANEC e GSE presentato nell’ambito
del progetto Sustainable Screens durante la 78ma Mostra Internazionale del Cinema di Venezia
57
.
Lo studio si focalizza sull’impatto ambientale delle sale cinematografiche italiane: “Le strutture
oggi sono spesso indietro rispetto ad altri settori in termini di conversione ecologica ed
energetica”. Quanto sono sostenibili le sale cinematografiche? Come possono divenire strutture più
eco-friendly e ridurre sensibilmente i consumi energetici? Il progetto è volto a promuovere la
sostenibilità e la transizione energetica nella filiera cinematografica e teatrale, cercando di
accompagnare gli esercenti verso una formazione green all’interno della sala considerando che le
strutture al giorno d’oggi sono spesso arretrate nei termini di conversione ecologica. Il 68% dei
cinema campione non ha effettuato interventi di efficienza energetica negli ultimi 3 anni
58
,
considerando la ricerca effettuata su un campione di 45 province e 14 regioni.
I consumi energetici nelle sale derivano principalmente dagli impianti di climatizzazione e dai
consumi elettrici relativi alle attività nella cabina di proiezione e nel foyer del teatro (distributori
automatici, macchinette per l’acquisto biglietti, impianti di illuminazione). I vettori energetici
principali che sostengono l’impianto di climatizzazione sono ancora per il 61% delle sale ancora a
metano, per il 12% a gasolio, mentre la percentuale rimanente (27%) si è dedicata ad attività
di relamping
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e sostituzione dei proiettori.
Il Ministero della Cultura ha pubblicato un avviso previsto nel Piano nazionale di ripresa
e resilienza (PNRR), nel quale sono stati allocati 200 milioni di euro a fondo perduto
60
per
57
Venezia78: presentati i dati di Sustainable Screens 2021, articolo su AlternativaSostenibile (2021),
http://www.alternativasostenibile.it/articolo/venezia78-presentati-i-dati-di-sustainable-screens-2021
58
Dichiarazione di Cristina Vajani del GSE durante l’incontro
59
Sostituzione di lampade tradizionali con lampade a LED, estremamente importante da un punto di vista economico e
energetico, considerato che le lampade LED hanno una durata maggiore e richiedono minor manutenzione.
60
Dal PNRR 390 milioni per cinema, teatri, parchi e giardini storici, articolo dal Sole 24 Ore di Giuseppe Cosenza
(2022)
Consumi energetici delle sale
impianti di climatizzazione proiettori, amplificatori, schermi