1
INTRODUZIONE
Il presente lavoro di tesi affronta la tematica relativa l’agricoltura sostenibile: il suo sviluppo nelle
aree urbane e periurbane, la situazione italiana ed europea relativa la politica agricola comunitaria –
PAC. Si prendono in esame inoltre alcune problematiche che il settore agricolo sta affrontando a
causa della pandemia da Covid – 19. Si conclude con uno spaccato riguardante nello specifico le aree
rurali siciliane, l’attuale PAC Sicilia 2014 – 2022, con un caso studio di due aziende di Ispica in
provincia di Ragusa che praticano agricoltura biologica.
Il primo capitolo si apre con la definizione del concetto di agricoltura sostenibile nelle sue linee
generali: l’insieme delle “tecniche agricole che permettono un’accurata gestione delle risorse e
riducono al minimo gli impatti negativi dell’agricoltura sull’ambiente, senza compromettere la sua
redditività”
1
. Agricoltura e ambiente sono concetti intimamente connessi. Non si possono prendere
decisioni di importanti interventi antropici senza tenere in considerazione le caratteristiche del suolo
o le condizioni climatiche di una specifica area
2
. Il concetto di agricoltura sostenibile essendo ampio
e sfaccettato si può considerare da più punti di vista: ambientale, sociale ed economico; analizzati nel
paragrafo 1.1.
Urbano e rurale, città e campagna. Due forme d’insediamento che si distinguono dal punto di vista
paesaggistico e relazionale Nei paesi ad economia avanzata l’urbano tende a espandersi nei territori
rurali, quindi molte città si espandono, urbanizzando i territori circostanti
3
. Il problema dello spazio
e del suo utilizzo sta diventando problematico, una vera emergenza. In ambito metropolitano si assiste
alla “saturazione dello spazio”. Una soluzione sarebbe recuperare aree degradate e adibirle a nuove
funzioni
4
. Aspetti trattati nel paragrafo 1.2.
Si procede con una breve trattazione storica partendo dalle origini dell’agricoltura, con le sue tre
principali rivoluzioni agricole, per arrivare a trattare l’ultima rivoluzione in atto denominata 4.0. Nel
paragrafo 1.3. si riflette sul come gli uomini coltivando la terra hanno trasformato il loro modo di
vivere e produrre; prima dell’avvento della rivoluzione industriale. L’agricoltura diventa così il primo
tentativo da parte dell’uomo di controllare e dominare la natura. L’ambiente, in seguito alla presenza
degli insediamenti, cambia profondamente e cominciano a nascere i problemi legati all’uso delle
1
GREINER A. L., DEMATTEIS G., LANZA C., Geografia umana. Un approccio visuale, Torino, Utet Università, 2019,
p. 254.
2
Ivi, p. 252.
3
Ivi, p. 336.
4
BORRELLI G., La sostenibilità ambientale. Un manuale per prendere buone decisioni, Roma, Enea edizioni, 2015, pp.
235-236.
2
risorse e ai rifiuti
5
. Fino a questo momento l’uomo ha percepito l’ambiente come fornitore di beni e
servizi gratuiti al servizio dell’umanità. Atteggiamento questo egoistico e antropocentrico. Di recente
l’uomo si rende conto che i danni provocati in tutti questi anni all’ambiente lo stanno rendendo
invivibile. Quest’ultimo non è più in grado di sopportare cambiamenti oltre un certo limite. Per
salvaguardare l’umanità occorre ricorrere alla tecnologia approcciandoci ad essa adottando una
“visione olistica”. Abbiamo sotto i nostri occhi la tragedia del cambiamento climatico
6
. Ebbene serve
una strategia. Cosa permette al settore agricolo di venire in suo aiuto e supporto per aumentare
l’efficienza, migliorarne la gestione e ottimizzare i processi? L’ uso consapevole e meditato di
specifici ausili propri dell’agricoltura 4.0. trattati nel paragrafo 1.4.
Il secondo capitolo più tecnico rispetto al primo e al terzo tratta la Politica agricola comunitaria –
PAC. Nei paragrafi 2.1. e 2.2. si ripercorrono le fasi principali della PAC da un punto di vista storico,
si parla dei suoi due fondi più importanti (FEAGA e FEASR) e dei suoi due pilastri principali. Dopo
aver delineato questo quadro tecnico, nel paragrafo 2.3. ci si concentra sulla trattazione del Piano
strategico italiano di ripresa e resilienza (PNRR) fondamentale per la definizione di un sistema
agricolo, alimentare, forestale sostenibile e inclusivo.
La politica europea, in campo agricolo è di fondamentale importanza. Per molti anni si è occupata di
incentivare un’agricoltura di tipo moderno, fornendo sussidi ai contadini e favorendo il libero
commercio dei prodotti. A partire dall’ultimo decennio si concentra sulla necessità di affrontare anche
i problemi ambientali con interventi mirati
7
. La nuova PAC “si propone di conciliare un’adeguata
produzione alimentare con la salvaguardia economica delle comunità rurali rispondendo alle sfide
ambientali come i cambiamenti climatici in atto, la gestione delle risorse idriche, le bioenergie e la
biodiversità”
8
. Attualmente è in vigore un Regolamento transitorio che prolunga di due anni la PAC
2014 – 2020 (proroga indispensabile a causa anche delle priorità emerse in seguito all’emergenza
causata dalla pandemia da COVID – 19).
In occasione della preparazione del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e definizione della
PAC per il periodo 2023 - 2027 sono emersi con preponderanza tutti i ritardi dell’agricoltura italiana.
In questi decenni ha predominato un modello di produzione e consumo basato su agricoltura e
allevamento intensivi, pesticidi e fertilizzanti, senza dimenticare le cospicue sovvenzioni alle grandi
5
BORRELLI, 2015, p. 32.
6
LEONHARD G., Ecco perché la tecnologia cambierà radicalmente le nostre vite, 2019,
https://www.linkiesta.it/2019/03/ecco-perche-la-tecnologia-cambiera-radicalmente-le-nostre-vite/
7
GREINER et all. 2019, p. 259.
8
Ibidem.
3
aziende (con la conseguente penalizzazione dei piccoli agricoltori). Tutto ciò ha impedito di
intraprendere la strada della transizione ecologica che oggi emerge con straordinaria urgenza
9
.
Segue un paragrafo dedicato all’agricoltura biologica (2.4.). La sempre più crescente richiesta di
prodotti provenienti dall’agricoltura biologica, testimonia non solo la diffusa preoccupazione per gli
impatti ambientali causati da un’agricoltura di tipo intensivo ma anche e soprattutto una rinnovata
attenzione da parte del consumatore finale al cibo che mangia.
Nel paragrafo 2.5. si affrontano le conseguenze che la pandemia da Covid – 19 ha causato al settore
agricolo e le misure di sostegno per gli agricoltori. Nel periodo febbraio – marzo 2020, il mondo
intero ha conosciuto la rapida diffusione della pandemia da Covid - 19 tuttora ancora non scongiurata;
pandemia che ha determinando una crisi di ampie dimensioni. L’agricoltura è rientrata da subito tra
le attività definite essenziali. In risposta agli specifici problemi del settore agricolo, sono stati presi
importanti provvedimenti a livello comunitario e nazionale. Di fronte a tale situazione emergenziale
l’Unione Europea ha approvato un importante Piano di rilancio dell’economia denominato
Coronavirus Response Investment Initiative e istituito anche uno strumento finanziario di emergenza
denominato Next Generation EU
10
.
Seguono due paragrafi dedicati rispettivamente alla globalizzazione in agricoltura e al fair trade.
Vivere in un mondo globalizzato permette di avere la possibilità di poter acquistare con facilità uva
cilena, tè indiano o cinese oppure kiwi proveniente dalla Nuova Zelanda; questo è uno degli effetti
più evidenti della globalizzazione sull’agricoltura. Come si sta comportando l’Unione Europea in
relazione alle tematiche della globalizzazione agricola? L’atteggiamento è orientato a favore di
strategie volte ad abbracciare una politica di protezione ambientale.
Il fair trade (commercio equo e solidale) trattato nel paragrafo 2.7. nasce e si sviluppa con l’obiettivo
di migliorare le condizioni di vita e di lavoro degli agricoltori. Solo i prodotti provenienti da una
filiera produttiva e commerciale che presenta queste caratteristiche, possono fregiarsi della
certificazione di prodotti equi e solidali.
Il terzo capitolo è più specifico e riguarda la situazione agricola in Sicilia. Si apre con una breve
delineazione delle caratteristiche fisiche, demografiche, economiche e storiche dell’isola. Si passa
allo sguardo della situazione nelle aree rurali siciliane e nello specifico al Piano di sviluppo rurale
2014 - 2022 messo in atto dalla Regione Sicilia. L’ultimo paragrafo tratta l’agricoltura biologica in
9
BILOTTA F., Allevamenti e pratiche agricole sostenibili, l’Italia è in ritardo, in “Il Manifesto 50”, 27/10/2021,
https://ilmanifesto.it/allevamenti-e-pratiche-agricole-sostenibili-litalia-e-in-ritardo/
10
RETE RURALE NAZIONALE, Covid-19 Impatti economici nelle aziende agricole, Roma, 2020, p. 2,
https://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/21450.
4
Sicilia prendendo in considerazione due aziende d’eccellenza dell’area periurbana della zona di Ispica
in provincia di Ragusa.
I principali obiettivi che si pone il PSR Sicilia riguardano in particolar modo: la gestione sostenibile
ed equilibrata delle risorse naturali (soprattutto legata al problema idrico) e lo sviluppo dei territori
rurali; in modo da rendere il settore agricolo competitivo. Come trattato nel paragrafo 3.2. molti
territori, presenti nelle aree rurali siciliane, sono in parte abbandonati. Territori che potrebbero essere
potenziali posti di lavoro.
Il paragrafo 3.4. è dedicato all’agricoltura biologica siciliana. Fortunatamente l’orografia del
territorio, non consentendo lo sviluppo di un’agricoltura industriale e monocoltura ha permesso di
salvaguardare il territorio e quindi preservare boschi, siepi e ambienti naturali, favorendo un sistema
agricolo rispettoso dell’ambiente con la proliferazione di insetti utili. I sistemi di coltivazione dei
nostri nonni vengono rivalutati, si pensi al successo dei grani antichi, i “vitigni reliquia” riscoperti da
un numero sempre maggiore di agricoltori.
Il cibo biologico è percepito come salutare, le nostre scelte quotidiane, le più semplici come il
consumo di cibo proveniente da filiera corta (che esclude fitofarmaci) ha un riflesso positivo sia sulla
nostra salute che sull’ambiente. Sono proprio questi valori: l’attenzione al cibo, l’attenzione al
consumatore finale e al benessere dei dipendenti a guidare il lavoro di “imprenditori illuminati” come
quello dei conduttori delle aziende agricole prese in esame.
5
CAPITOLO PRIMO
L’AGRICOLTURA SOSTENIBILE NELLE AREE URBANE E
PERIURBANE. DAI MODELLI DOMINANTI NELLE TRE
RIVOLUZIONI AGRICOLE ALL’ AGRICOLTURA 4.0.
1.1. – Cosa s’intende per agricoltura sostenibile?
“Io sono me più il mio ambiente
e se non preservo quest’ultimo
non preservo me stesso”
11
Cosa s’intende per agricoltura sostenibile e perché è così importante?
Il concetto di agricoltura sostenibile è argomento ampio e sfaccettato. Si può considerare da più
punti di vista, che andremo a vedere di seguito nel dettaglio.
- Ambientale: prioritaria è la scelta di un’agricoltura rispettosa delle risorse naturali quali acqua,
fertilità del suolo, biodiversità; libera da sostanze chimiche inquinanti. Di fondamentale
importanza diventa quindi la salvaguardia degli ecosistemi, la tutela paesaggistica dal punto
di vista estetico e culturale. Occorre agire quindi, nel rispetto dei tempi, dei processi biologici
di assorbimento dei rifiuti e inquinamento da parte dell’ambiente
12
.
- Sociale: l’agricoltura sostenibile da questo punto di vista è la capacità dell’intera produzione
agroalimentare mondiale di soddisfare la domanda globale dei paesi industrializzati e di quelli
del sud del mondo. Tutti i popoli della Terra hanno il diritto di partecipare allo sviluppo (equità
intragenerazionale), l’attuale generazione ha pertanto il dovere di agire per la realizzazione
del benessere delle generazioni future (equità intergenerazionale)
13
.
- Economico: un’agricoltura sostenibile che diventa vantaggiosa per l’agricoltore (si pensi al
commercio equo e solidale di cui ne parlerò nel secondo capitolo). Un’agricoltura che tutela
la salute e quindi spiana la strada al raggiungimento di una qualità della vita migliorativa per
11
Citazione di ORTEGA Y GASSET J., Meditaciones del Quijote, 1914, tratta da MARANO S., “Meditazioni del
Chisciotte”: l’esordio di Josè Ortega y Gasset, Barbadillo, 16 novembre 2014, https://www.barbadillo.it/31676-cultura-
meditazioni-del-chisciotte-lesordio-di-jose-ortega-y-
gasset/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+barbadilloit+%28Barbadillo%29
12
DAGRADI P., CENCINI C., Compendio di Geografia Umana, Bologna, Pàtron Editore, 2003, p. 96.
13
Ivi, p. 97.