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1.2 Modelli di Crowdfunding
I modelli di Crowdfunding sono stati codificati per la prima volta nel “Report sull’industria del
Crowdfunding
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” del 2012 della Massolution, una società di ricerca e consulenza che sta aprendo la
strada all’ utilizzo di soluzioni di Crowdfunding nel governo, nelle istituzioni e nelle imprese. Tutti
i modelli individuati sono differenti e si basano sulle diverse necessità del creatore della raccolta
fondi. Le tipologie generali individuate sono due: il Crowdfunding finanziario e il Crowdfunding
non finanziario, vengono classificate in base al rapporto tra il soggetto titolare del finanziamento
(Crowdfunder) e il destinatario dei fondi, ovvero il proprietario della campagna (Campaign owner).
I due tipi sono differenti per quanto riguarda la campagna di promozione, il coinvolgimento dei
finanziatori e le normative. Se il donatore non si aspetta di ricevere un benefit finanziario di
ricompensa alla sua azione utilizza un modello di Crowdfunding non finanziario. Si verifica invece
il Crowdfunding finanziario quando il Crowdfunder riceve un beneficio economico
conseguentemente alla donazione, esiste un ulteriore suddivisione di queste due tipologie. Il
modello non finanziario è suddiviso in Donation - Based e Reward - Based; invece, quello
finanziario è diviso in Equity - Based, Lending - Based e Royalty - Based.
Fig. 1.3 I modelli di Crowdfunding
MODELLI
Massolution.com, THE CROWDFUNDING INDUSTRY REPORT (elaborazione propria)
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Crowdsourcing.org (2012), Massolution Report. Crowdfunding Industry Report, 2012.
Crowdfunding non finanziario - donazioni filantropiche o regalo, senza alcun ritorno.
I Crowdfunders donano i soldi al proprietario della campagna e non si aspettano di
ricevere nessun bene tangibile rispetto alla transazione.
Crowdfunding non finanziario - contributi in cambio di una ricompensa (prodotti o
servizi). I Crowdfunders supportano il proprietario della campagna ed ottengono
qualcosa per essere ringraziati della donazione.
Crowdfunding finanziario - l’investimento viene ripagato con gli interessi, si tratta
quindi di capitale di debito (prestito). I Crowdfunders prestano soldi per ottenere
guadagni e si aspettano rimborso capitale.
Crowdfunding finanziario - l’investimento avviene tramite la sottoscrizione di un
capitale di rischio. I Crowdfunders investono nella campagna sapendo di ricevere
azioni o simili in cambio del loro finanziamento.
Crowdfunding finanziario - l’investimento avviene tramite la sottoscrizione di un
capitale proprio e in seguito una quota delle entrate guadagnate diventerà
dell’investitore. I Crowdfunders sostengono la campagna sapendo di ricevere
indietro una parte delle entrate.
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1.2.1 Donation - Based
Il Donation - Based è un modello di Crowdfunding non finanziario, definito da alcuni esperti come
la tipologia originaria
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che ha dato il via poi a tutti gli altri modelli. È diventato un vero e proprio
fenomeno grazie alla diffusione della folla sul Web.
È la classica donazione del proprio denaro, fatta altruisticamente e con lo scopo di sostenere una
causa specifica. Il donatore non si aspetterà di ricevere alcuna ricompensa, se non simbolica e
quindi intangibile. Il progettista raccoglie le donazioni senza fornire ricompense.
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Le sue origini
sono nel Fundraising tradizionale delle associazioni no profit. Le logiche e i meccanismi di
funzionamento sono tali, l’unica innovazione è l’utilizzo di un diverso canale di raccolta ovvero il
Web. Coloro che intendono dare in dono il loro denaro, in gergo tecnico i Backers, visualizzano le
campagne di raccolta fondi all'interno di specifiche piattaforme online, i cosiddetti portali di
Donation Crowdfunding, scelgono poi fra i progetti disponibili quelli da sostenere ed infine
lasciano il loro contributo attraverso il pagamento in forma digitale.
A questo modello ricorrono soprattutto gli attori presenti nel terzo settore: le associazioni, individui
singoli e organizzazioni no-profit che hanno nel bene sociale il loro fine ultimo. Si tratta quindi di
una donazione vera e propria per il bene comune.
Una delle prime campagne di Donation - Based in Italia è stata #UnAiutoSubito, dedicato al
supporto delle popolazioni terremotate del Centro Italia. Non è stata una casualità, ma è dovuta al
fatto che il fenomeno è approdato proprio in quegli anni ed è stato unito al contesto storico e sociale
del momento. La necessità di individuare una nuova forma di finanziamento a partire dagli anni
2010 è dovuta al fatto che molte raccolte fondi benefiche tradizionali non abbiano ottenuto un buon
risultato. I titolari di queste raccolte agivano da soli e per progetti indipendenti e quindi venivano
coinvolti solo pochi. Ad esempio, una no profit che vuole costruire un ospedale da campo in Africa,
attraverso il Fundraising comune chiede di essere sostenuta per l’attività ordinaria dai suoi iscritti
fidelizzati, ma senza il Crowdfunding non sarebbe riuscita ad arrivare a quei finanziatori interessati
solo al progetto dell’ospedale. Si unisce così il Fundraising alla mobilitazione delle reti personali
del personal Fundraiser. Spesso con questo tipo si dona senza nemmeno appartenere
all’associazione che ha lanciato la campagna.
Questo modello viene ricondotto alla forma della reciprocità
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per quanto riguarda il reperimento
delle risorse, ovvero uno scambio di beni mosso dalla logica della gratuità. Possono essere anche
beni immateriali, quali i rapporti di fiducia che si creano tra le persone. Lo spirito sociale di
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U. PIATTELLI, Il Crowdfunding in Italia. Una regolamentazione all'avanguardia o un'occasione mancata? , G.
Giappichelli Editore, 2013. Giappichelli Editore.
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I. Pais, P. Peretti, C. Spinelli, Crowdfunding. La via collaborativa all’imprenditorialità, 2014. Egea.
14
I. Pais. Karl Polanyi. Le forme di integrazione tra economia e società alla prova della sharing economy, 2017. Egea.
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solidarietà o di puro mecenatismo è la principale spinta di questo modello. Chi partecipa al
Crowdfunding, poi rimane in contatto, dona altre volte.
Perciò questa modalità non esaurisce il suo valore con la transazione economica, ma ha anche un
valore sociale. La comunicazione è fondamentale e anche la legislazione agevola notevolmente
questo modello soprattutto per le ONLUS
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.
Fig. 1.4 Immagine esemplificativa del modello di finanziamento collettivo per donazione
https://www.ionos.it/startupguide/avvio/crowdfunding/
1.2.2 Reward - Based
Il Reward - Based è un modello non finanziario, basato su erogazioni liberali, ma diverso dal
precedente poiché fondato su un sistema di ricompense differenziate verso il donatore. In base
all'importo che si è investito nella campagna si riceve un benefit in genere un prodotto o un
servizio. È una sorta di prevendita, con la differenza che il sostenitore viene coinvolto anche in frase
progettuale. Il prodotto o servizio che si restituirà agli investitori è stato finanziato con l'aiuto dei
fondi raccolti durante la campagna e gli stessi sono molto coinvolti nella determinazione delle
caratteristiche del bene. Considerando tale criterio viene definito Pre-selling Crowdfunding
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ed è
anche un’opportunità per avviare una produzione che altrimenti non sarebbe stata possibile. Il
prezzo del prodotto/servizio perciò sarà più basso per rimanere sul mercato e la strategia per
ottenere un buon risultato nella raccolta fondi è basata sulla grandezza delle ricompense, più alta
sarà la donazione maggiore sarà la ricompensa e questo invoglia il contribuente. Ad esempio, un
gruppo di artisti che vuole registrare un disco ma non ha i fondi, attraverso il Reward - Based
raccoglierà i soldi necessari per avviare la produzione ed una volta finito il disco sarà donato a tutti
coloro che hanno partecipato con una piccola quota, con una cifra più elevata invece si avrà lo
stesso cd ma con brani inediti e magari autografato. Le aziende possono anche utilizzare il
Crowdfunding basato sui premi come strumento per misurare la domanda di nuovi prodotti e servizi
sul mercato prima del lancio e della produzione in massa. In una campagna di Reward - Based è
molto importante il rapporto con il sostenitore e la fiducia da entrambe le parti. Per evitare disguidi,
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https://www.crowd-funding.cloud/it/reward-132.asp
16
https://www.crowd-funding.cloud/it/reward-132.asp
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vanno considerati anche agli eventuali costi di transazione e di spedizione dei prodotti/servizi. I
portali di Reward Crowdfunding non offrono garanzie, il rapporto di fiducia con il proprietario della
campagna è l’unico garante. Questo modello viene ricondotto alla forma della collaborazione
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per
quanto riguarda il reperimento delle risorse, una nuova forma di integrazione e regolazione, che
estende le logiche di reciprocità ai legami deboli o con persone conosciute.
Fig. 1.5 Immagine esemplificativa del modello di finanziamento collettivo per ricompensa
https://www.ionos.it/startupguide/avvio/crowdfunding/
Il Donation - Based ed il Reward - Based presentano meno rischi rispetto alle tipologie finanziarie;
tuttavia, tutti i modelli utilizzando la Rete possono incorrere in azioni fraudolente, sono da
considerare così i rischi legati alla sicurezza informatica. Le campagne che portano o un ritorno
finanziario o una ricompensa non finanziaria, sono soggette anche al rischio di frode da parte del
proprietario della campagna stessa, che se non adempie alla promessa di benefit in cambio della
donazione distrugge il legame con il proprio donatore, ma non incorre in nessuna penalizzazione, se
non alcune previste dalla normativa specifica.
Il Crowdfunding finanziario al contrario di quello non finanziario in genere è basato sul capitale di
un investitore che da un contributo ad un individuo, un'impresa o un imprenditore aggiudicandosi
così un ritorno dell’investimento fatto nel futuro. I due modelli primari di Crowdfunding
finanziario: Lending - Based ed Equity - Based sono valide alternative al finanziamento tradizionale
delle imprese.
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I. Pais, P. Peretti, C. Spinelli, Crowdfunding. La via collaborativa all’imprenditorialità, 2014. Egea.
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1.2.3 Lending - Based
Il Lending - Based chiamato anche Lending Crowdfunding è un modello finanziario basato sul
prestito di denaro peer-to-peer. Gli investitori concedono capitale di debito al proprietario della
campagna, sapendo di avere in futuro un credito a loro favore. Infatti, si tratta essenzialmente della
costituzione di un obbligo del proprietario di rimborsare i fondi forniti dal finanziatore, in genere si
aggiunge al capitale stesso un tasso di interesse fisso (per questo viene chiamato anche
Crowdlending). Quest’ultimo spesso non è incluso nel contratto di Crowdfunding per lasciare
maggiore libertà economica; inizialmente il proprietario ha bisogno di tempo e di poter agire
liberamente per avviare il business. Oltre al prestito peer-to-peer (P2P) più frequente nelle
campagne di Crowdfunding verso i singoli, esiste anche il peer to business (P2B) utilizzato
principalmente verso le aziende. Si tratta di un’alternativa al prestito bancario, in quanto sono
sempre presenti gli interessi fissi, ma con la differenza che gli investitori vantano un credito diretto
verso i soggetti finanziati e non intercede il meccanismo delle banche di utilizzare i soldi depositati
dai risparmiatori per erogare i prestiti. Questo modello appartiene al Crowdfunding poiché non
essendo presente un elemento di intermediazione come la banca, è lo stesso finanziatore a scegliere
il progetto a cui prestare denaro, si verifica così una forma di disintermediazione
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. Per calcolare il
tasso di interesse viene utilizzato il seguente meccanismo, ad ogni proprietario viene assegnato un
indice di affidabilità (detto rating), come avviene per i prestiti bancari. Più il rating sarà basso,
maggiore sarà il tasso di interesse richiesto. La capacità delle piattaforme di stimare questo indice è
il fattore di successo od insuccesso di questa tipologia di Crowdfunding. Esiste anche un fondo di
protezione creato appositamente per gli investitori. Ad esempio, una start-up vorrebbe investire in
un nuovo progetto per il quale però mancano i mezzi. La banca rifiuta di concederle un prestito,
incomincia così una campagna di Crowdfunding. Nel giro di pochi mesi viene raggiunto il capitale
necessario per iniziare la produzione ed anche eventualmente richiedere un prestito dalla banca.
Il Social - Lending
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è diviso in due categorie: quello diretto
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e quello diffuso. Le due tipologie
sono differenti per il fatto che gli investitori decidano, direttamente (modello diretto) o no (modello
diffuso) dove allocare le proprie risorse. Nel secondo caso è la piattaforma ad indicarne la
destinazione. Si parla di Social Lending business - oriented se i prestiti sono alle organizzazioni o di
Consumer - oriented se i prestiti sono alle persone fisiche. Questo modello è molto competitivo sul
mercato per quelle aree di nicchia in cui le banche non intendono investire, viene ricondotto alla
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I. Pais, P. Peretti, C. Spinelli, Crowdfunding. La via collaborativa all’imprenditorialità, 2014. Egea.
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Social - Lending è il termine utilizzato per indicare nell’ordinamento giuridico italiano il Lending - Based.
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https://www.crowd-funding.cloud/it/social-lending-133.asp