2
INTRODUZIONE
“Siete pazzi ad andare in Corea del Nord?”. “Come avete fatto ad entrare in Corea del Nord?”
Queste le principali domande che ci siamo sentiti porre svariate volte, da amici e parenti, io e
l’amico Matteo Borlone, nei primi mesi del 2011, quando stavamo pianificando il viaggio nel
paese considerato, a torto o ragione, come uno dei più estremi e irraggiungibili del nostro
pianeta.
In quell’aano, cosi ci dissero all’epoca le guide nord-coreane che ci accompagnarono durante
il viaggio, fummo i soli due italiani che “osarono” varcare i confini della Repubblica
Popolare Democratica di Corea. Anche nella attigua Cina, negli ostelli che ospitavano decine
di backpackers, le persone stentavano a credere che qualcuno potesse davvero recarsi in quel
paese così chiuso e, sicuramente, pericolosissimo.
Stereotipi, pregiudizi e false informazioni sembrano ormai fisiologici nei confronti di un
paese che, per primo, non ama aprirsi all’esterno e vive in uno stato d’assedio da quasi 70
anni.
Al nostro ritorno da quel viaggio ho però scoperto che vi era una grande curiosità nei
confronti di una meta considerata così estrema e nel corso degli anni ho avuto anche
l’opportunità e l’onore, grazie al caro amico Professor Corrado Del Bò, di tenere una lezione
all’interno del corso di Etica e Filosofia del Turismo, nel corso di laurea in Scienze del
Turismo, presso la Fondazione Campus di Lucca, parlando della mia esperienza in Corea del
Nord.
Lo scopo di questo elaborato è dunque quello di studiare le dinamiche e lo sviluppo del
turismo nella Repubblica Popolare Democratica di Corea, sia dal punto di vista quantitativo
sia mostrando le tipologie di viaggio proposte dai tour operator che, ormai da anni,
collaborano con questo paese estremorientale.
È da tenere presente che, alla data di stesura di questo elaborato, la Corea del Nord, pur
essendo considerata un paese covid free
1
, ha chiuso le proprie porte al mondo esterno, e
1
Redazione, Dalla Corea del Nord alla Micronesia, : ecco i 14 paesi covid free nel mondo, La Gazzetta del Sud,
15 febbraio 2021 (https://gazzettadelsud.it/foto/mondo/2021/02/15/dalla-corea-del-nord-alla-micronesia-
ecco-i-14-paesi-covid-free-nel-mondo-foto-ca08d8fb-8adf-4421-94c0-031ca1379890/) , consultato il 25 marzo
2021.
3
quindi anche al turismo, a partire dal mese di marzo del 2020, a causa della pandemia Covid-
19, cosi come fece già nel corso del 2014 quando si diffuse il virus Ebola
2
.
La parte iniziale del primo capitolo dell’elaborato prevede una breve introduzione
geografico-politica sulla penisola coreana e, più specificatamente, sulla Corea del Nord.
Verrà in seguito data una descrizione dei principali eventi della storia coreana fissando
l’attenzione, in particolare, agli eventi che, dalla fine della seconda guerra mondiale, hanno
portato alla creazione di due paesi antitetici, politicamente e socialmente: uno fedelissimo
alleato degli Stati Uniti d’America e fortemente influenzato dalla cultura occidentale e l’altro,
prima paese nell’orbita del blocco comunista e oggi uno dei paesi più isolati al mondo,
sottomesso da quasi 70 anni al dominio della famiglia Kim.
Mi soffermerò poi specificatamente sulla storia della Corea del Nord, un paese “giovane”,
fondato meno di 70 anni fa, guidato alla data odierna da soli tre Presidenti: il fondatore Kim
Il Sung (1953-1994), il figlio Kim Jong Il (1994-2011) e il nipote Kim Jong Un, che governa
il paese dalla morte del padre.
La prima parte si chiude con una domanda: “Che cosa si conosce realmente della Corea del
Nord fuori dai confini nazionali?”. L’isolamento a cui è stato sottoposto il paese
estremorientale ha dato adito, nel corso degli anni, alle più svariate ipotesi su come vivono
realmente i nord-coreani e il paese è stato anche spesso oggetto di “fake news”, dovute
principalmente alla propaganda sud-coreana e all’assenza quasi totale di testimonianze dirette
che provengano dall’interno.
Nella seconda parte cercherò di tracciare una storia del turismo nord-coreano che ha vissuto
anch’esso fasi distinte, legate al susseguirsi della dinastia della famiglia Kim: da un turismo
riservato a pochissimi, provenienti per la quasi totalità da paesi amici del blocco socialista, si
è passati a politiche di apertura via via più ampie, fino all’avvento al potere di Kim Jong Un
che, per primo, ha portato forti investimenti finanziari e economici al comparto turistico.
Tratterò poi nello specifico le procedure per l’ottenimento del visto turistico e le modalità con
cui è possibile entrare nel paese, facendo una breve panoramica sulle principali agenzie
turistiche specializzate nella Corea del Nord.
2
Redazione, Nord Corea: tornano i turisti. Cessato allarme Ebola, 15 febbraio 2015
(https://it.euronews.com/2015/03/15/nord-corea-tornano-i-turisti-cessato-allarme-ebola), consultato il 25
marzo 2021.
4
Ben più di un cenno meritano inoltre le norme di comportamento richieste a chi si reca in
visita ad un paese che ha regole e mentalità completamente diverse da quelle a cui,
normalmente, deve attenersi un turista.
L’elaborato si conclude con la descrizione dei tour proposti e delle principali attrazioni
turistiche della Corea del Nord, fissando in particolar modo l’attenzione sulla capitale
Pyongyang e sulla zona di confine tra le due Coree e illustrando anche le nuove mete
turistiche proposte a partire dall’avvento al potere del Presidente Kim Jong Un.
5
CAPITOLO 1: La penisola coreana e la Repubblica Popolare Democratica di Corea.
1.1) L’ambiente fisico e i paesaggi della penisola coreana.
Figura 1: carta geografica della penisola coreana.2002 Fonte: Enciclopedia Treccani
La Corea è una penisola situata nell’estremo oriente asiatico, che si estende per 220.750 km
come un prolungamento del subcontinente cinese. Si sviluppa da nord a sud per circa 1.100
km, limitata a ovest dal Mar Giallo, a est dal Mare dell’Est della Corea
3
e a sud dallo stretto
di Tsushima, uno dei due corridoi dello Stretto di Corea, diviso in 2 dall’omonima isola di
3
Vi è una lunga e mai risolta controversia sul nome del mare che divide la penisola coreana dall’arcipelago
giapponese, chiamato anche “Mar del Giappone” dal Giappone e “Mar di Corea” dalla Corea del Sud.
Si veda a tal proposito questo articolo: Martin W. Lewis, The on-going Japan Sea/East Sea naming controversy,
Geocurrents, 22 giugno 2012 (http://www.geocurrents.info/geopolitics/the-on-going-japan-seaeast-sea-
naming-controversy#ixzz4jktTOJFy), consultato il 26 gennaio 2021.
6
Tsushima, da sempre al centro di una disputa territoriale tra Corea del Sud e Giappone
4
e che
dista 51 km dalla città di Busan, posta all’estremità meridionale della penisola.
La zona montuosa della penisola si estende principalmente a nord, dove svetta la cima più
alta della Corea, il Monte Paektu (2.744 m), montagna sacra per i coreani e, secondo la
propaganda del governo nord-coreano, luogo in cui nacque il “Caro Leader” Kim Jong Il
5
. Il
nome della montagna è citato negli inni di entrambi gli stati coreani e una raffigurazione del
Monte Paektu è presente nell’emblema della Repubblica Popolare Democratica di Corea. La
montagna sacra è circondata dall’altipiano di Kaema e fa parte della più ampia catena
montuosa del Baekdudaegan, che attraversa quasi tutta la regione nord-orientale della
penisola, per terminare nella regione meridionale della Corea del Sud con i Monti Jirisan.
I principali fiumi della Corea si trovano nel nord della penisola e sono il fiume Amnok (Yalu
per i cinesi) che sorge dal Monte Paektu e scorre in direzione ovest sfociando nel Mar Giallo,
nella Baia di Corea, per un totale di circa 800 km e il fiume Tumen, che sorge anch’esso dal
Monte Paektu e che si dirige verso est, concludendo la propria corsa nel Mare dell’Est di
Corea dopo un percorso di circa 520 km.
Nel sud della penisola i maggiori fiumi sorgono quasi tutti dalla catena montuosa dei Monti
Taebaek, che si trova nella parte orientale della penisola stessa; il maggior corso d’acqua è il
fiume Nakdong, che con i suoi 515 km rappresenta il principale fiume della Corea del Sud,
sfociando direttamente nello stretto di Corea.
Il clima della Corea è pesantemente influenzato dalla Siberia a nord, dall’Oceano Pacifico a
est e dall’Eurasia a ovest. Le regioni settentrionali hanno un clima più freddo e continentale,
con abbondanti precipitazioni nevose nel periodo invernale, mentre nella parte meridionale la
temperatura media è relativamente alta e il clima è più umido, essendo influenzato dalla
corrente calda della Corea orientale. L’intero clima della penisola è condizionato, nei mesi
estivi, dai venti monsonici che rendono le estati piovose e umide.
4
U.S.A. Departement of State, Korea’s Recent Claim of the Island of Thusima, 3 marzo 1950, (http://dokdo-
research.com/page17.html), consultato il 19 dicembre 2020.
5
in realtà Kim Jong Un nacque esule in un campo militare a Chabarovsk, in Unione Sovietica, nel 1941.
7
1.2) I confini politici della penisola coreana.
Gli unici confini terrestri della penisola coreana si trovano a nord, nel territorio della
Repubblica Democratica Popolare di Corea (DRPK) e sono con la Repubblica Popolare di
Cina e con la Federazione Russa.
Il confine sino-coreano ha una lunghezza di 1.420 km e, partendo da ovest, più precisamente
dalla città cinese di Dandong e dalla nordcoreana di Sinuiju, per risalire verso nord-est, è
tracciato esattamente dal fiume Amnok, dal Monte Paektu e dal fiume Tumen.
I passaggi di frontiera attualmente aperti tra Cina e DPRK sono attualmente 13, di cui 12
fluviali e solo uno terrestre (il valico di Samjiyon, ai piedi del monte Paektu). I soli passaggi
accessibili ai cittadini di paesi terzi sono il Ponte dell’Amicizia sino-coreano, che collega le
città di Dandong e Sinuiju
6
, e il valico tra Tumen in Cina e Namyang in Corea del Nord, nelle
regioni del nord-est.
Figura 2: confine tra Cina e Repubblica Democratica Popolare di Corea, 2019. Fonte: Planet Labs
Alla foce del fiume Tumen si estende, per soli 17 km, il confine tra la Corea del Nord e la
Federazione Russia, che divide la regione nordcoreana di Kwanbuk dal circondario
dell’Estremo Oriente siberiano. Il punto di passaggio tra i due paesi è rappresentato dal Ponte
dell’amicizia Corea-Russia, un collegamento ferroviario che si estende per 400 metri sul
fiume Tumen e che collega la città russa di Khasan alla nordcoreana di Tumangang-Tong da
6
China-DPRK border crossing, Mansudae Korea, 2020 (https://mansudae-korea.com/2020/02/tracing-china-
dprk-border-crossings/+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it), consultato il 19 dicembre 2020.
8
cui parte la “zona economica speciale di Rason”
7
, il cui attraversamento è consentito solo a
cittadini russi, cinesi o nordcoreani muniti di un permesso speciale e dove è operante uno dei
pochi porti del Nord-Est asiatico libero da ghiacci durante i mesi invernali.
Tramite il porto di Rason, la Corea del Nord esporta verso Cina e Russia circa 2 milioni di
tonnellate di carbone (dati del 2017). Negli ultimi anni è in fase di progettazione un nuovo
collegamento autostradale tra le due nazioni
8
nella prospettiva dell’aumento degli scambi
commerciali e dell’espansione della zona economica speciale.
Figura 3: confine tra Corea del Nord e Russia, 2018. Fonte: The Washington Post.
1.3) Relazioni estere e con l’Italia della Repubblica Popolare Democratica di Corea
La Repubblica Popolare Democratica di Corea è entrata a far parte dell’ONU solo il 17
settembre 1991, mentre fino ad allora aveva mantenuto rapporti soltanto con i paesi facenti
parte del Patto di Varsavia, con altri stati della galassia comunista e con alcuni paesi non
allineati.
7
Redazione, Corea del Nord, la zona economica speciale tra Russia e Cina, Panorama, 9 dicembre 2017
(https://www.panorama.it/news/corea-nord-zona-economica-speciale-rason-
foto?rebelltitem=1#rebelltitem1), consultato il 20 dicembre 2020.
8
Redazione China Files, Quel ponte tra Russia e Corea del Nord che ha in mente Putin, China Files,16 maggio
2018, (https://medium.com/china-files/quel-ponte-tra-russia-e-corea-del-nord-che-ha-in-testa-putin-
45ec82396c14), consultato il 20 dicembre 2020.