5
INTRODUZIONE
Il presente studio è fondato su una considerazione chiave: se fare l’impresa ha
sempre significato essere parte attiva e responsabile di un progetto articolato, allora
è utile conoscere, comprendere e realizzare come fare l’impresa nell’epoca che
stiamo vivendo. Per “fare l’impresa” intendo l’idearla da zero, il progettarla, il ri-
progettarla, il consolidarla, il renderla sostenibile e generatrice di ricchezza, il
trasferirla ad altri per darle vita più duratura. Mentre, con “epoca che stiamo
vivendo” mi riferisco all’attuale contesto temporale ed economico ed alla sua
distintiva diversità rispetto alle epoche attraversate sinora, dovuta alla possibilità di
ripensare il passato per progettare un nuovo futuro, con al nostro fianco, il digitale.
Ho voluto, dunque, approfondire il ruolo e la funzione del digitale nel fare
l’impresa, indagando il fenomeno della trasformazione digitale, che già ha
modificato e continuerà a modificare i settori economici, i driver di business, i
modelli di impresa, le pratiche manageriali, le scelte delle persone.
Il Digitale. Se usato bene, può essere il nostro più grande alleato, ma se non viene
compreso, rischiamo di trasformarlo in un ostacolo, anche fatale. Qualcuno scrive
che dobbiamo trovare un nuovo modo di stare nel mondo, nuove dinamiche che
possano delimitare la nostra vita, nuovi atteggiamenti da seguire. Dobbiamo
adattare la tecnologia alla vita umana, e mai il contrario. Perché in questa nuova era
vale soltanto una regola: ibridarsi
1
.
Mentre scrivo ci sono circa 4.88 bilioni di utenti internet nel mondo
2
e questo mi
permette di evidenziare il fatto che digitale ed internet hanno trasformato la vita a
molte di loro. Probabilmente, come digitale ed internet hanno trasformato il mio
percorso circa dieci anni fa; mi avventuravo nel mondo del lavoro e del marketing.
In quel momento, internet arrivava in Italia, entrava negli hotel, finiva dritta sulle
scrivanie di chi costruiva la comunicazione ed il marketing. Pochi avevano
compreso cosa fosse il digitale, gli investimenti delle aziende non erano ancora così
significativi, le piattaforme in cui si commercializzava il turismo erano
1
Iabichino, 2021.
2
Digital around the world, Wearesocial, 2021, consultabile al link di seguito:
https://wearesocial.com/au/blog/2021/07/digital-2021-july-global-statshot-digital-audiences-swell-
but-there-may-be-trouble-ahead/
6
appannaggio di grandi company internazionali, le pagine web erano poco più che
pdf interattivi, i social network erano di utilizzo per lo più personale, i consumatori
erano individui armati di smartphone, tablet e pc. Mi misi in testa di costruire una
professione imperniata sul digitale, per trarre quei vantaggi abilitanti che illustri
università e centri di ricerca testimoniavano su territori molto diversi dal mio. Oggi
intendo offrire il mio contributo di studente ed imprenditrice digitale, attraverso il
presente lavoro. Mentre scrivo circa il 77,5% di imprese in Italia è digitalizzato
3
.
La riflessione su dati come questo, il contesto ed i miei personali interessi mi
guidano nella volontà di contribuire a dimostrare, seppur senza alcuna pretesa di
completezza, l’urgenza di accogliere il fenomeno della Digital Transformation nel
fare l’impresa, la rilevanza delle opportunità che tale fenomeno offre alla crescita
ed allo sviluppo imprenditoriale, le conseguenze di benessere, non unicamente
economico, che il digitale può abilitare dentro e fuori le imprese.
Per tali ragioni, nei capitoli che seguono approfondirò il tema della Digital
Transformation secondo un approccio accademico di ricerca. Nel primo capitolo,
ho sviluppato una visione d’insieme del processo di trasformazione digitale,
offrendo dapprima un’analisi sull’ambiente esterno all’impresa in termini
economici, istituzionali, tecnologici, per poi rappresentare il modello di impresa
digitale, sotto il profilo delle caratteristiche strategiche, strutturali, manageriali.
Il secondo capitolo, invece, fornisce una prospettiva generale sulla metodologia
della scoping review, esplicando la rilevanza, le modalità, le tecniche per effettuare
un’analisi della letteratura accademica, nell’ambito di un determinato dominio di
ricerca, in questo caso rappresentato dalla Digital Transformation.
Il terzo capitolo, infine, cerca di definire il dominio della Digital Transformation
attraverso la metodologia della scoping review precedentemente descritta,
illustrando i risultati dell’analisi condotta e proponendo un approccio manageriale
al processo di trasformazione digitale declinato all’interno dell’impresa.
Il proposito del lavoro è mettere in luce le opportunità derivanti dall’introduzione,
sempre più frequente, di strategie, modelli e pratiche di trasformazione digitale
3
ISTAT, Rapporto Annuale 2021, consultabile al link di seguito:
https://www.istat.it/storage/rapporto-annuale/2021/Rapporto_Annuale_2021.pdf
7
all’interno dell’impresa e di fornire gli stimoli innovativi che permettano ad essa di
distinguersi nel mercato di riferimento in termini di sostenibilità economica.
8
Capitolo I - Il processo di digital transformation
SOMMARIO: 1.1 L’emergere dell’economia digitale – 1.1.1 La prospettiva istituzionale – 1.1.2 La
rivoluzione ICT – 1.1.3 Digital Data – 1.1.4 Mercati digitali – 1.1.5 Ecosistemi digitali - 1.2 Il
modello dell’impresa digitale – 1.2.1 Digital Enterprise – 1.2.2 La creazione di valore per l’impresa
digitale – 1.2.3 Le imprese nei mercati digitali – 1.2.4 Business scope redefinition – 1.2.5 Business
model – 1.2.6 Digital strategy – 1.2.7 Digital Management 1.3 Il processo di trasformazione digitale:
opportunità e sfide
Digit, dall’inglese cifra. Cifra, dall’arabo sifr, zero, il quale a sua volta deriva
dal sanscrito sunya, vuoto. Dal latino digitus, dito, per estensione, digitale, intende
ciò che è relativo alle dita. Dall’etimologia, si riscontra una connessione fra dito e
cifra; con le dita si impara a contare, a gestire le cifre; le dita rappresentano il primo
strumento di calcolo, come un primo computer
4
. Oggi, con digitale ci si riferisce al
linguaggio estremamente minimale, il codice binario, in cui le uniche cifre 0 e 1,
ripetute in modalità diverse creano binary bit e sviluppano il linguaggio digitale.
Grazie ai bit il digitale è, infatti, definito come la tecnologia che trasforma la realtà
da atomi a bit
5
.
Trasformazione, dal latino transformatio, è l’atto, l’azione o l’operazione di
trasformare, che comporta un cambiamento, per lo più profondo e definitivo, di
forma, aspetto, strutture o di altre qualità e caratteristiche.
Il tema della cosiddetta Digital transformation sta diventando un argomento sempre
più centrale sia nella letteratura del management sia nelle strategie di business delle
imprese
6
. La Digital Transformation di per sé è soggetta a molteplici definizioni.
Da un lato, gli accademici utilizzano il termine “trasformazione digitale” per
indicare il fenomeno relativo ai cambiamenti organizzativi, che sono stati
influenzati dalle tecnologie digitali. Dall’altro lato, le imprese si riferiscono alla
Digital Transformation per indicare le modifiche dei processi organizzativi, delle
strutture, dei sistemi, volte a migliorare la performance dell’azienda attraverso
l’impiego di piattaforme tecnologiche e dei media digitali. Alla digital
transformation, inoltre, si riconducono alcuni impatti sulle economie, mentre più
4
Xhaet, Derchi, 2018.
5
Xhaet, Derchi, pag. 2, 2018.
6
Andal-Ancion, Cartwright e Yip.
9
controverso è l’inquadramento delle conseguenze economiche, dei benefici, dei
rischi e del ruolo di sostegno alla crescita ed allo sviluppo.
Oggi non appare ampiamente adottata una definizione univoca e condivisa della
trasformazione digitale. Il termine Digital Transformation compare in letteratura
agli inizi del 2000
7
. In seguito, è definito
8
come l’utilizzo di tecnologie digitali con
lo scopo di migliorare sostanzialmente la performance o il valore dell’impresa. In
Italia, il Ministero dello Sviluppo economico, definisce la Digital Transformation
come la “trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro,
piccole e medie imprese attraverso la realizzazione di progetti diretti
all'implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano Nazionale
Impresa 4.0, nonché di altre tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di
filiera”
9
. In questo senso la trasformazione digitale sembra riguardare meno un
qualsiasi processo e più il modo in cui le aziende gestiscono il loro business
10
.
Molteplici studiosi descrivono gli effetti e gli impatti delle tecnologie digitali sulle
organizzazioni, soffermandosi sull’analisi delle industrie creative
11
, sull’analisi
della trasformazione digitale nella prospettiva del rapporto tra clienti ed
organizzazioni abilitato dall’emergere delle tecnologie digitali
12
, analizzando la
trasformazione digitale delle big corporation
13
. In qualsiasi definizione di
trasformazione digitale, si sottolineano gli elementi chiave che portano alla
trasformazione digitale
14
: la creazione di valore nel mondo degli affari,
l’ottimizzazione dei processi che influenzano direttamente l’esperienza del cliente,
la costruzione di capacità innovative e creative in grado di supportare l’impresa, le
professioni, la conoscenza. Essa si delinea come l'uso delle tecnologie digitali e dei
dati, digitalizzati e nativamente digitali; al fine di creare ricavi, migliorare il
business, sostituire/trasformare i processi aziendali, non semplicemente
7
Patel & McCarthy Digital Transformation: the essentials of e-business leadership.
8
Studio realizzato da MIT Center of Digital Business e CapGemini Consulting, insieme a
Westerman et al., che hanno intervistato 157 dirigenti di 50 aziende in 15 paesi e oltre 8 industrie
in più anni e da Fitzgerald et al. (2013) che ha esaminato circa 1559 dirigenti da tutto il mondo sul
tema della trasformazione digitale.
9
Decreto direttoriale 9 giugno 2020 – Digital Transformation, Ministero dello Sviluppo
Economico.
10
McKinsey.
11
Li, 2015.
12
Piccinni, 2015.
13
Westerman, 2011.
14
Schallmo e Williams; 2018.
10
digitalizzarli, e creare un ambiente per il business digitale, per cui l'informazione
digitale è al centro
15
. Da questa prospettiva, la digitalizzazione crea un
cambiamento fondamentale apportato alle operazioni aziendali e ai modelli di
business basati sulle nuove conoscenze acquisite tramite iniziative di
digitalizzazione a valore aggiunto
16
. Evidentemente, la trasformazione digitale non
va intesa come causa di cambiamento progressivo graduale, bensì di cambiamento
radicale, dovuto all’evoluzione repentina delle tecnologie dalla quale deriva il
cambiamento stesso, sia dentro le imprese, sia nei mercati.
L’introduzione del progresso tecnologico e l’utilizzo delle tecnologie nella società
sono considerati fattori trainanti per la trasformazione digitale dell’imprese e
dell’economia
17
. Dapprima, le tecnologie hanno apportato una maggiore
automazione nelle routine di lavoro; in seguito, internet è stata introdotta come
infrastruttura di comunicazione globale, determinando cambiamenti nella logica di
creazione del valore dell'azienda e nuovi tipi di impresa; ed ancora, le tecnologie
SMAC
18
, combinate con una potenza di elaborazione e capacità di archiviazione
sempre maggiori, hanno reso molto vicina alla realtà l’idea di ubiquitous
computing
19
, conducendo l’innovazione imprenditoriale ed incidendo
maggiormente sulla vita sociale ed economica
20
.
Le imprese, dal canto loro, stanno applicando tecnologie basate su Internet, World
Wide Web e comunicazioni wireless per trasformare le loro attività da circa venti
anni, dalla creazione del primo sito web
21
. L'implementazione di tali tecnologie
digitali ha offerto molte opportunità alle imprese innovative di trasformare i loro
servizi, mentre le imprese esistenti hanno evoluto i loro approcci al business digitale
attraverso una serie di fasi.
15
i-SCOOP;2016.
16
Schallmo, C.A. Williams; 2018.
17
Fitzgerald et al., 2013; Seeger & Bick, 2013.
18
L’acronimo si riferisce a social, mobile, analytics e cloud.
19
Il termine fu coniato da Mark Weiser nel 1988, inteso come modello post-desktop di interazione
uomo-macchina in cui l'elaborazione delle informazioni è stata interamente integrata all'interno di
oggetti e attività di tutti i giorni.
20
Capgemini, Cognizant, KPMG e PwC (Bharadwaj et al., 2013; Fitzgerald et al., 2013; Frank,
Roehrig, & Pring, 2013; Jace, 2015; PwC, 2012; Udhas, Sridharan, & Raman, 2015.
21
http://info.cern.ch, creato da Sir Tim Berners-Lee nel 1991.
11
1.1 L’emergere dell’economia digitale
La digital transformation ha inciso sull’economia, tanto che oggi si parla di
Digita Economy
22
per indicare un nuovo tipo di economia focalizzata sull’uso di
sistemi informatici e di comunicazione. L’economia, infatti, con il suo insieme di
regole, è coinvolta dalla rivoluzione delle tecnologie digitali e dal loro impatto che
si manifesta non solo a livello microeconomico ma anche a livello
macroeconomico, coinvolgendo tutti i settori industriali.
L’economia digitale è un’economia basata su tecnologie digitali, in cui l’economia,
le imprese ed i modelli di business sono digitalizzati all’interno di un ambiente
concorrenziale e tecnologico. Le tecnologie digitali rivestono, in tale contesto, un
ruolo di output di processi di produzione, di enabler dei processi organizzativi in
tutti i settori economici e nella pubblica amministrazione, di driver di nuove attività
economiche e di modelli di business innovativi, grazie alla digitalizzazione di
contenuti e attività che rientrano nella sharing economy, nella platform economy,
nella peer-to-peer economy
23
.
Questo nuovo tipo di economia è in grado di dare spazio a modelli di business
totalmente diversi e innovativi, non svincolandosi del tutto dalla Old Economy ed
essendo completamente autonoma, ma rappresentando una parte preponderante
della struttura economica mondiale.
Proprietà distintive dell’economia digitale si individuano nella centralità di risorse
intangibili e di conoscenza, nella digitalizzazione di contenuti e processi, nella
virtualizzazione delle attività e delle relazioni, nella molecolarizzazione delle
organizzazioni, nella disintermediazione, nella convergenza tra fornitori di
contenuti, connettività, potenza di calcolo, tecnologie, nell’ibridazione del ruolo del
consumatore divenuto prosumer, nell’immediatezza delle azioni, nella
globalizzazione dei mercati, nella discordanza tra economie espressa in termini di
digital divide, digital native e digital immigrant
24
.
La rapidità e la complessità generate dai continui cambiamenti implicano la
definizione di una metodologia per comprendere lo sviluppo della digital economy
22
Comparve nel mensile statunitense Wired.
23
Rouse, 2016.
24
Tapscott, 1996.
12
nei diversi paesi come mezzo per gestire la trasformazione digitale. Si individuano
tre aspetti fondamentali dello sviluppo della digital economy
25
:
a) I fattori fondamentali dello sviluppo vengono valutati sulla base di alcuni
indicatori, quali i fondamenti non
digitali, che creano le condizioni favorevoli per lo
sviluppo della digital economy; i fondamenti digitali, che
creano l’ambiente tecnologico adatto per la
trasformazione digitale; il settore
digitale dell’economia, forza motrice dietro la trasformazione digitale;
b) Il livello delle tecnologie digitali utilizzate per la trasformazione di aree
chiavi delle attività aziendali;
c) Il livello di utilizzo da parte degli individui.
Inoltre, si delineano le caratteristiche peculiari della digital economy
26:
1. Disponibilità;
2. Ubiquità;
3. Globalità;
4. Località;
5. Digitalizzazione;
6. Multimedialità ed interattività;
7. Costi ridotti.
Si stima che i principali benefici per le imprese di ogni settore della digital economy
si avranno in termini di:
a) Aumento annuale dei ricavi digitali;
b) Riduzione dei costi;
c) Forte aumento degli investimenti.
1.1.1 La prospettiva istituzionale
L’emergere dell’economia digitale e della società dell’informazione, ha fatto sì
che le istituzioni pubbliche, a livello locale, internazionale e sovranazionale,
25
World Development Report 2016, World Bank, 2016.
26
Vergura, 2018.
13
sentissero l’esigenza di dotarsi di strumenti di pianificazione strategica, che
consentissero di individuare gli obiettivi da perseguire per favorire lo sviluppo delle
tecnologie ICT da parte dei cittadini e delle imprese. Le politiche di intervento si
sono sviluppate su più prospettive: dal punto di vista comunitario l’Agenda Digitale
dal 2010, la Strategia per il mercato unico digitale dal 2015, il GDPR, il Codice
europeo delle Comunicazioni elettroniche, la revisione della Direttiva sui Media
Audiovisivi, la Direttiva sul diritto d’autore nel mercato unico digitale, la
Comunicazione della Commissione “Verso una florida economia basata sui dati nel
futuro”, il Piano coordinato sull’intelligenza artificiale. Dal punto di vista
nazionale, la Strategia italiana in materia di Intelligenza artificiale, la task force
Agenzia per l’Italia Digitale. Infine, le iniziative delle autorità amministrative
indipendenti sono rappresentate da indagini, studi e relazione annuale di Agcom
27
.
In particolare, l’Agenda Digitale per l’Europa
28
o Digital Agenda nella versione
internazionale rappresenta lo strumento di pianificazione utilizzato dalle istituzioni
pubbliche per delineare le strategie finalizzate ad una crescita inclusiva, intelligente
e sostenibile
29
. Essa si propone di aiutare i cittadini e le imprese europee ad ottenere
il massimo dall’utilizzo delle tecnologie ICT; mira alla valorizzazione delle
tecnologie digitali ed alla modernizzazione tecnologica della Pubblica
Amministrazione per sostenere e favorire l’innovazione, la crescita economica, il
progresso e il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione grazie ad un
mercato digitale unico basato su Internet veloce e superveloce nonché su
applicazioni interoperabili.
Sempre a livello europeo, la Digital Single Market Strategy
30
ha la finalità di
intervenire sul settore industriale per renderlo più tecnologico e smart,
concentrandosi sul tema della proprietà dei dati, dell’interoperabilità tra business e
delle interazioni tra le macchine. Essa è basata sui pilastri di accesso a beni e servizi
digitali da parte di imprese e consumatori, ambiente favorevole ai servizi digitali
innovativi, economia e società per massimizzare il potenziale di crescita della
economia digitale.
27
L’acronimo indica Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
28
Detta anche Digital Agenda for Europe (ADE), presentata dalla Commissione Europea nel 2010
e sottoscritta da tutti gli stati membri.
29
Di Viggiano, 2015.
30
Detta anche Strategia del Mercato Digitale Unico, adottata il 6 maggio 2015.