6
religioso del contenuto. Egli opera un recupero dei �miti� e della
cultura del suo paese. Si inserisce tuttavia a pieno titolo nella corrente
avanguardista europea, per il suo modo apparente di rovesciare le
forme e i valori precostituiti.
Tra le sue pi�ces teatrali abbiamo scelto Iona, Paracliserul e
Matca, che prese assieme costituiscono una trilogia. Sono state
considerate dal punto di vista letterario, cio� come opere scritte, ma
bisogna tenere presente che la loro rappresentazione sul palcoscenico
� tutt�altra cosa, con un impatto sul pubblico ben pi� potente, pi�
immediato, che raggiunge subito ogni fascia sociale, persino i meno
colti. L�autore ha scritto le pi�ces perch� venissero rappresentate, per
questo mette molta cura nel dare particolari scenici o di recitazione
nelle didascalie. Le rappresentazioni in Romania hanno creato molti
problemi alla censura del passato regime.
Sorescu � inoltre poeta (cos� ha infatti iniziato la sua carriera di
scrittore) e romanziere. Vi � uno strettissimo legame tra i generi da lui
trattati: le sue poesie sono teatrali e il suo teatro poetico. Queste tre
pi�ces sono perci� esemplificative di tutta la sua opera, nonch� un
buon punto di partenza per analizzarla. In esse inoltre ritroviamo,
come si � detto, oltre all�innovazione costituita da un illusorio
rovesciamento dei valori ottenuto per mezzo dell�ironia, tutta la
7
cultura romena, orale e scritta. Sono quindi ottimo spunto per studiare
e comprendere questo popolo che da poco ha potuto reintegrarsi al
mondo occidentale. Gi� Marco Cugno [professore di Lingua e
Letteratura Romena all�Universit� di Torino] aveva tentato un simile
approccio a queste opere, ponendo il �mito� come un importante
elemento di interpretazione. Nel presente lavoro si vuole soprattutto
mettere l�accento sull� �umanesimo� e prima ancora sulla �religiosit��
1
(in cui rientra anche il mito) di Sorescu, cercando di mostrare come gli
altri temi da lui toccati (cultura, folklore) convergano verso questi.
Proprio la religiosit� � la condizione necessaria in mancanza della
quale non pu� esistere la tragedia: per questo nei tempi odierni in cui
�Dio � morto� e non si scrivono pi� vere tragedie, egli diviene l�erede
moderno dei grandi tragici greci che tanto ammira.
Sorescu � stato tradotto in molte lingue ed � famoso soprattutto
nel mondo anglofono
2
. In Italia, invece, non � ancora sufficientemente
1
Il cristianesimo, innestato in Dacia sul primato dato allo spirito gi� da
Zalmoxis, la cui fama � passata da Platone agli umanisti italiani [...], �
diventato il fattore dell'omenie [= umanit�].
(P. IROAIE, Umanesimo romeno., cit., p. 23.)
2
�n timp ce comentatorii germani sesizează ineditul poeziei lui Marin
Sorescu, distil�nd-o implicit de poezia scrisă �n limba lor, exegeza engleză
manifestă un interes aparte pentru aceste aspecte ale creaţiei soresciene
compatibile cu orizontul cultural al ariei lingvistice respective. Astfel, poetul
Jon Silkin, autor al prefeţei la volumul lui Marin Sorescu Let's Talk About the
Weather (traducători - Andrea Deletant şi Brenda Walker, Forest Books,
1985) �l apropie pe scriitorul rom�n de tradiţia britanică a "wit"-ului,
caracterizată prin faptul că versul devine o scăpărare a spiritului, o reflexie
fixată �ntr-un cadru al cărui nucleu �l constituie opoziţia dintre termenul
8
conosciuto. Ha ricevuto molti premi e riconoscimenti sia nel suo
paese che fuori.
L�autore � venuto a Firenze nel gennaio del 1995 ed ha tenuto
presso la Facolt� di Lettere una conferenza su questa trilogia teatrale:
le sue informazioni sono state perci� preziose per il presente studio.
Il lavoro si articola secondo le seguenti linee di studio:
a) Il testo scritto e la rappresentazione: l�efficacia presupposta
dell�azione scenica in contrapposizione a quella dell�opera letteraria.
La formazione letteraria dell�autore parte da un genere tutto
concret şi concept. Conform comentariului lui Jon Silkin, "un asemenea wit
se regăseşte şi �n poemele lui Marin Sorescu şi acesta le conferă cele mai
multe din calităţi. Creaţiile cele mai izbutite dovedesc o inteligenţă riguroasă,
un umor contorsionat, �mbinat cu tristeţe, ingeniozitate şi o proiectare a
intuiţiei �n imagini clare. Imaginistica lui Sorescu are ceea ce Eliot numea
"contur" �n observaţiile sale asupra poeziei lui Jonson. Precizia conturului
corespundea viziunii lui Eliot şi �l ajută pe Sorescu să plămădească imagini
limpezi, fără să mai fie nevoit să ostenească prea mult cu rezonanţa
cuvintelor".
[Mentre i commentatori tedeschi si accorgono dell'inedito della poesia di Marin Sorescu,
distillandola implicitamente dalla poesia scritta nella loro lingua, l'esegesi inglese manifesta un
interesse particolare per questi aspetti dell'opera soresciana compatibile con l'orizzonte culturale
dell'area linguistica rispettiva. Cos�, il poeta Jon Silkin, autore della prefazione al volume di Marin
Sorescu Let's Talk About the Weather (traduttori - Andrea Deletant �i Brenda Walker, Forest
Books, 1985) avvicina lo scrittore romeno alla tradizione britannica del "wit" [spirito],
caratterizzata dal fatto che il verso diviene un divampare dello spirito, una riflessione fissata in un
quadro il cui nucleo costituisce l'opposizione tra il termine concreto e il concetto. Conforme al
commento di Jon Silkin, "un simile wit si ritrova anche nelle poesie di Marin Sorescu e questo
conferisce loro le maggiori qualit�. Le opere pi� riuscite confermano un'intelligenza rigorosa, un
umorismo contorto, congiunto a tristezza, ingegnosit� e un proiettare l'intuizione in immagini
chiare. L'immaginistica di Sorescu ha quello che Eliot chiamava "contorno" nelle sue osservazioni
sulle poesie di Jonson. La precisione dei contorni corrispondeva alla visione di Eliot e aiuta
Sorescu a plasmare immagini limpide, senza aver bisogno di sforzarsi troppo con la risonanza delle
parole".]
(G. DRAGNEA, Original şi universal. �n sfera anglofonă., in "Literatorul", nr. 8-9, Bucureşti,
1996, p. 12.)
9
incentrato sulla parola scritta: la poesia. Ulteriormente si concentra
anche sui diversi generi del teatro, prosa, saggistica e pittura.
b) La componente classica della cultura dell�autore sviluppata verso
nuove forme, in una originale sintesi di arcaico e moderno: la fusione
tra la cultura popolare pi� genuina che l�autore ha ereditato ed una
vasta conoscenza della cultura contemporanea europea, per riscoprire
valori universali.
c) La �negazione� come un tipo di ironia che l�autore usa quale
strumento per una apparente �derisione� dei valori: ma proprio
attraverso questa egli li riafferma con maggiore risalto. Lo stile
apparentemente caotico e confusionale, la forma drammatica del
monologo nella solitudine, l�ironia e i doppi sensi possono aprire
molteplici soluzioni di interpretazione. All�apparente
�decostruttivismo� e ribaltamento dei valori e del senso comune delle
cose si contrappone in realt� un �riordino� e �ristabilimento�. Al
�sillogismo� classico egli contrappone la relativit�, la soluzione
molteplice, la libert�, la possibilit�.
d) L� �uomo� al centro dell�universo: la ricerca della propria identit�, il
problema della solitudine, i valori umani. Un �umanesimo�
veramente moderno con radici nel mito.
10
e) Il ritorno alle origini, tipico degli autori contemporanei. Con
Sorescu siamo ancora a livello di �matrice� e caos primordiale, dove
ogni cosa coesiste con il suo contrario: egli diviene un dio
ordinatore
3
.
f) Il senso profondamente religioso, tipico della cultura del suo
popolo. Le tematiche bibliche, creazione, morte e resurrezione
rappresentano l�ossatura della trilogia, che appare come una
riscrittura della Bibbia: si parte dal Vecchio Testamento con Iona, il
profeta che prefigura la speranza, con Paracliserul si percorre il
Nuovo Testamento insieme al tema del rifiuto e l�annunciazione del
�Dio morto� in epoca moderna, fino ad arrivare all�Apocalisse con il
secondo Diluvio Universale e la venuta del nuovo �Salvatore� in
Matca.
3
Mai mult dec�t at�t, celor doi mari poeţi [Sorescu, Arghezi] le este comună
tendinţa de a "edifica" un erou liric cu o structură particulară, care ar putea fi
numit un mic Demiurg. Evident, orice scriitor de valoare apare ca o
divinitate sui generis, prin crearea unei Lumi (chiar dacă aceasta este doar
ficţională, populată cu "eroi de h�rtie"); �nsă la Arghezi şi Sorescu "joaca de-
a Creaţia" capătă accente şi valenţe specifice, �ntruc�t este �ntreprinsă dintr-o
perspectivă inedită: cea a copilului.
[Tanto pi�, a quei due grandi poeti (Sorescu, Arghezi) � comune la tendenza a "edificare" un eroe
lirico con una struttura particolare, che potrebbe essere chiamato un piccolo Demiurgo.
Evidentemente, qualsiasi scrittore di valore appare come una divinit� sui generis, attraverso la
creazione di un Mondo (anche se questo � solo fittizio, popolato di "eroi di carta"); tuttavia in
Arghezi e Sorescu "il gioco della Creazione" acquista accenti e valenze specifici, poich� �
intrapresa in una prospettiva inedita: quella del bambino.]
(D. CRISTEA-ENACHE, Resursele limbajului., in "Literatorul", nr. 8-9, cit., p. 14.)
11
1.2. Un autore completo. Dalla parola scritta alla scena.
Marin Sorescu � nato a Bulzeşti, in Oltenia, nel 1936. Poeta,
drammaturgo e romanziere, nonch� saggista, traduttore e pittore, pu�
considerarsi un autore completo, essendosi cimentato con successo in
generi tanto diversi fra loro
4
. Si � laureato nel 1960 alla Facolt� di
Filologia, Storia e Pedagogia di Iaşi; quindi, stabilitosi a Bucarest, �
divenuto prima redattore della rivista �Viaţa Studenţească�, poi di
�Luceafărul�.
Sorescu ha esordito come poeta: troviamo tracce ben visibili
nelle sue pi�ces. Il suo teatro � infatti poetico, profondamente legato
alla sua poesia, soprattutto per l�impiego della metafora.
Sorescu arriva al teatro al teatro dalla poesia: e che fra la sua
poesia e il teatro esistano legami profondi lo dicono i tempi di
composizione che ormai non � possibile tenere disgiunti, ma
soprattutto i trapianti di testi poetici nel teatro stesso, nella cui
durata espressiva sembra trovare la sua naturale dilatazione
quella tensione ancora latente nel �tono assai pi� dimesso e
affabile� delle liriche (ma gi� avvertibile nell�increspatura di
molti testi, quasi preludio di quella atmosfera �derisoirement
4
Poet, prozator, dramaturg, eseist - scriitorul total de largă audienţă,
acum la şase decenii de viaţă, e unul dintre cei mai cunoscuţi scriitori rom�ni
peste hotare.
[Poeta, prosatore, drammaturgo, saggista - lo scrittore totale di larga udienza, ora al sesto
decennio di vita, � uno dei pi� conosciuti scrittori romeni di l� dai confini.]
(C. CIOPRAGA, Scriitorul total., in "Literatorul", nr. 8-9, cit., p. 6.)
12
tragique� che sembra caratterizzare le sue tragedie). Per cui si
pu� essere d�accordo con l�autore quando afferma: �E� un teatro
poetico. N� assurdo, n� stravagante, n� tradizionale o
brechtiano ecc. Poetico�.
5
A sua volta, la sua poesia � drammatica, presentando spesso
monologhi e dialoghi
6
.
Il suo debutto editoriale risale al 1964, con un libro di parodie,
Singur printre poeţi [Solo tra i poeti], attraverso il quale esprime il suo
rifiuto delle modalit� poetiche ufficiali, considerate da lui come sterili
meccanismi: opponendosi al conformismo corrente, egli toglie valore
al manierismo letterario antico e moderno, fino a proporre un nuovo
modello poetico
7
. Seguono poi, negli anni immediatamente
5
M. CUGNO, Ipotesi sul teatro di Marin Sorescu., in M. SORESCU, Giona., Traduzione di M.
Cugno, Napoli, La Tipografia Giuliano, 1980, p. 26.
6
- �ţi voi dovedi că toate tablourile s�nt false,
Spuse specialistul, scoţ�ndu-şi lupa
Pe care tocmai o primise cadou
Din planeta Marte.
- Ti dimostrer� che tutti i quadri sono falsi,
disse lo specialista, togliendosi la lente
che aveva appena ricevuto in dono
dal pianeta Marte.
(Darul. [Il dono.], in M. SORESCU, 80 poezii. 80 poesie., cit., pp. 170-171.)
7
Din unghi teoretic privită, poezia soresciană apare ca o demonstraţie a
posibilităţii nu numai de modernizare a lirismului, dar şi de recuperare
implicită a esenţei sale temporar �nstrăinate, prin demersuri ostentativ
depoetizante. [...] �n dispreţul tuturor normelor, nu numai al celor clasice,
poetul amestecă genurile şi speciile, codurile stilistice, injectează elegiilor
vervă maliţioasă, debitează enormităţi şi nimicuri vesele pe fond de ironie
amară, infiltrează umor graţios �n elocuţia imnică, desolemnizează oraţia
encomiastică, fără alterarea conţinutului, prin paradox, practică, �n poeme cu
caracter intens meditativ şi dramatic, felurite soţii, bufonerii şi acrobaţii
verbale; potrivit chiar spusei sale, "trece făc�nd tumbe printre silogisme";
comunică anxietăţi pe ton de improvizaţie umoristică pentru spectacole de
revistă.
[Guardata dall'angolo teorico, la poesia soresciana appare come una dimostrazione della possibilit�
non solo di modernizzazione del lirismo, ma anche di recupero implicito della sua essenza
temporaneamente sottratta, attraverso pratiche ostentativamente depoetizzanti. [...] A disprezzo di
13
successivi, due volumi di poesie: Poeme - una sua personale
interpretazione di valori filosofici universalmente riconosciuti, a cui,
tramite l�ironia, toglie il carattere di verit� assolute - e Moartea
ceasului [La morte dell�orologio].
Solo dopo qualche anno, precisamente con Iona [Giona] nel
1968, passa a scrivere anche per il teatro. Sorescu usa il teatro come
forma di massima espressione, grazie alle sue modalit� polifoniche e
alla possibilit� di ricezione nei diversi livelli: questo perch� un�opera
teatrale � destinata ad essere rappresentata e niente � pi� immediato di
un�immagine. Ma fare teatro significa per lui anche creare un�opera
letteraria compiuta a tutti gli effetti.
Nu, nu văd �n teatru un mijloc lesnicios de a face
literatură. Teatrul - alături de poezie şi proză - este �nsăşi
LITERATURA şi merită aceeaşi atenţie.
[...] Re�ntorc�ndu-mă la subiect, vă anunţ cu tristeţe că �ncă
nu s-a izbutit să se despartă teatrul de dramaturgie. Eu am
�ncercat, am fost ajutat - nu s-a putut. Şi textele scrise s-au
publicat, actorii le joacă, dumneavoastră le discutaţi - eu
tutte le norme, non solo quelle classiche, il poeta mescola i generi e le specie, i codici stilistici,
inietta alle elegie la verve maliziosa, porta enormit� e inezie allegre sullo sfondo dell'ironia amara,
infiltra l'umorismo grazioso nell'elocuzione innica, desolennizza l'orazione encomiastica, senza
l'alterazione del contenuto, attraverso il paradosso, pratica, in poesie con carattere intensamente
meditativo e drammatico, vari scherzi, buffonerie e acrobazie verbali; proprio secondo le sue
affermazioni, "passa facendo capitomboli attraverso il sillogismo"; comunica ansiet� sul tono
dell'improvvisazione umoristica per spettacoli di rivista.]
(D. MICU, Meditaţie şi dramă., in "Literatorul", nr. 8-9, cit., p. 14.)
14
ascult�ndu-vă fac pe mortul (clasicul) - s-a creat mişcarea şi ea
ne duce �nainte.
8
Successivamente, dal 1977 - data di pubblicazione del romanzo
Trei dinţi din faţă [Tre denti davanti] - si � dedicato pure alla
narrativa. Ha ricevuto in Romania due riconoscimenti: il premio
dell�Unione degli Scrittori e quello dell�Accademia Romena, di cui �
dal �92 anche membro. Nello stesso anno � diventato dottore in
filologia con una tesi intitolata: �Insolitul ca energie creatoare�
[L�insolito come energia creatrice]. Ha ricoperto, seppure per poco, la
carica di Ministro della Cultura.
Conosciuto, come si � detto, anche all�estero, ha visto tradotte le
sue opere in varie lingue
9
: inglese, francese, tedesco, spagnolo,
8
M. SORESCU, Dramaturgul despre... . "Extemporal despre mine"., in M. SORESCU, Ieşirea
prin cer. Teatru comentat., Bucureşti, Editura Eminescu, 1984, p. 529.
No, non vedo nel teatro un mezzo facile di fare letteratura. Il teatro -
accanto a poesia e prosa - � esso stesso LETTERATURA e merita la stessa
attenzione.
[...] Ritornando al soggetto, vi annuncio con tristezza che ancora non
si � riusciti a separare il teatro dalla drammaturgia. Io ho provato, sono stato
aiutato - non si � potuto. E i testi scritti si sono pubblicati, gli attori li
rappresentano, voi li discutete - io ascoltandovi faccio il sordo (classico) - si �
creato il moto ed esso ci porta avanti.
9
Ecoul receptării unei opere �ntr-o literatură contemporană �l dă presa.
De aceea ni se pare imperios să reamintim că despre creaţia lui Marin Sorescu
au scris at�t numeroase reviste literare de prestigiu c�t şi ziare de mare
notorietate şi tiraj, de la "El pa�s" şi "Die Zeit" p�nă la "London Magazine"
sau "New Zealand Monthly Review".
Sugestiv este şi tonul �n care a fost comentat poetul �n publicaţiile
apusene, tratament de care extrem de puţini scriitori rom�ni s-au bucurat. De
pildă, publicaţia belgiană "Le Courier" nota �n 1981: "Inutil să compari pe
Marin Sorescu cu oricine altcineva. El reprezintă o voce cu totul nouă". La
r�ndul său, revista italiană "Il Tempo" �i dedica �n 1982 o cronică intitulată
15
italiano, svedese, greco, russo, olandese, polacco, bulgaro, bengali,
ungherese, serbo, slovacco, macedone e albanese. In Italia ha ricevuto
la medaglia d�oro �Ospiti Napoli� per la poesia nel 1970, quindi, il
premio �Le Muse� dall�Accademia omonima di Firenze, nel 1978. E�
membro, inoltre, dell�Accademia fiorentina di Arte, Scienza e
Professioni, nonch� dell�Accademia Europea di Scienza e Arte di
Venezia. In Francia, � membro corrispondente dell�Accademia
Mallarm� di Parigi. Altri tre premi europei concludono questa lunga
serie di onorificenze: il premio �Fernando Riello� di Madrid, avuto nel
Vivere a Bucarest e interrogarsi sul mondo, �n care era cuprinsă şi informaţia
că Marin Sorescu figurează printre candidaţii la Premiul Nobel pentru
literatură; informaţie confirmată de altfel şi ziarul spaniol "ABC" (Un poeta
rumano en la antesala del Nobel). �n 1984 cronicarii literari de la "Sunday
Times" recomandă volumul lui Marin Sorescu Selected Poems, apărut �n
Bloodaxe Books, cu următoarele cuvinte: "Dacă nu citiţi nici o altă carte nouă
de poezie �n acest an, citiţi-o pe aceasta". Şi adăuga: "Sorescu este considerat
deja ca un viitor deţinător al Premiului Nobel. Poemele sale l-au �ncununat
�nsă cu singura distincţie care contează".
[L'eco alla ricezione di un'opera in una letteratura contemporanea la d� la stampa. Perci� ci
sembra impellente ricordare che sull'opera di Marin Sorescu hanno scritto tanto numerose riviste
letterarie di prestigio quanto pure giornali di grande notoriet� e tiratura, da "El Pa�s" e "Die Zeit"
fino a "London Magazine" o a "New Zealand Monthly Review".
Suggestivo � anche il tono in cui � stato commentato il poeta nelle pubblicazioni
occidentali, trattamento di cui estremamente pochi scrittori romeni hanno gioito. Per esempio, la
pubblicazione belga "Le Courier" annotava nel 1981: "Inutile comparare Marin Sorescu con
qualsiasi altro. Egli rappresenta una voce del tutto nuova". Dal canto suo, la rivista italiana "Il
Tempo" gli dedicava nel 1982 una cronaca intitolata Vivere a Bucarest e interrogarsi sul mondo,
in cui era compresa anche l'informazione che Marin Sorescu figura tra i candidati al Premio Nobel
per la letteratura; informazione confermata d'altronde anche dal giornale spagnolo "ABC" (Un
poeta rumano en la antesala del Nobel). Nel 1984 i cronisti letterari del "Sunday Times"
raccomandano il volume di Marin Sorescu Selected Poems, apparso in Bloodaxe Books, con le
seguenti parole: "Se non leggete nessun altro libro nuovo di poesia quest'anno, leggete questo". E
aggiungeva: "Sorescu � cosiderato gi� un futuro destinatario del Premio Nobel. Le sue poesie lo
hanno incoronato tuttavia con la sola distinzione che conta".]
(G. DRAGNEA, Original şi universal. �n spaţiul neolatin., in "Literatorul", nr. 8-9, cit., p. 12.)
16
1983, il premio Herder di Vienna, nel 1991, ed il premio �Felix
Romuliana� di Belgrado, nel 1994.
17
2. SORESCU E IL TEATRO.
2.1. Il teatro greco e Shakespeare: i suoi maestri.
Sorescu presenta un nuovo modo di fare teatro sia nella forma
che nel contenuto. Fa parodie un po� su tutto tanto da essere
considerato un �decostruttivista�: in realt� � costruttore di �miti�,
perch� li ricarica di vita e significato, trattandoli in quel modo
familiare che � tipico dei popoli orientali e rurali, per i quali il mito fa
parte della vita stessa. Si noti come in occidente il mito sia giunto
invece dai Greci col significato di �finzione�.
Tutti sanno che dopo Senofane (565-470 circa a.C.), il quale per
primo ha criticato e rigettato le espressioni �mitologiche� della
divinit� utilizzate da Omero ed Esiodo, i Greci hanno
progressivamente svuotato il mythos di ogni valore religioso e
metafisico. Opposto sia a logos, sia pi� tardi a historia, mythos
18
ha finito per indicare tutto �ci� che non pu� esistere
realmente�.
10
. . . . . . .
Perci� � preferibile cominciare dallo studio del mito nelle
societ� arcaiche e tradizionali, e lasciare ad un esame successivo
le mitologie dei popoli che hanno avuto un ruolo importante
nella Storia. Questo perch�, malgrado le loro modificazioni nel
corso del tempo, i miti dei �primitivi� rispecchiano ancora una
condizione primordiale. Si tratta inoltre di societ� in cui i miti
sono ancora viventi e fondano e giustificano tutto il
comportamento e l�attivit� dell�uomo.
11
Sorescu ripropone in chiave moderna temi e motivi classici con
aspetti insoliti, mascherandoli attraverso un linguaggio fatto di parole
semplici, d�ispirazione quasi folklorica. Egli mantiene un legame con
il teatro antico, sempre molto forte nei paesi balcanici (cosa che ci fa
capire l�intensa spiritualit� di queste popolazioni). I romeni sono
molto legati alle proprie radici, al proprio folklore, si sentono
fortemente latini e considerano gli autori antichi vicini alla propria
cultura: in particolare Ovidio, il quale, mandato in esilio a Tomi, viene
ritenuto il primo poeta romeno avendo scritto elegie nella lingua
getica
12
. Sorescu ha una grande ammirazione per l�antico teatro greco
e ne conserva alcune caratteristiche, prima fra tutte l��universalit��.
10
M. ELIADE, Mito e realt�., Roma, Borla, 1993, pp. 23-24.
11
Ivi, pp. 26-27.
12
I Geti abitavano la Tracia - regione storica corrispondente al settore orientale della Penisola
Balcanica -; stanziatisi a nord del Danubio, furono poi assorbiti dai Daci, altra antica popolazione
insediata nel territorio che corrisponde all'attuale Romania.
19
Tragoi �nseamnă ţap
13
şi tragedia de aici ni se trage.
Etimologic. Ne�nchipuit de multe cuvinte greceşti �n cultura
lumii. Facem comedie după ei, filozofăm aşişderea, ne aflăm pe
scena lor. Pl�ngem cu lacrimile lor, r�dem r�sul lor, n-am
inventat nimic, ar trebui să ne pleznească obrazul de ruşine.
14
Scrivendo Starea de destin [Lo stato di destino], un saggio sulla
tragedia, ne rivela tutti i meccanismi: tocca temi quali il destino (come
dice il titolo stesso), che fa della vita una trappola, e l�esistenza,
ovvero il dramma dell�essere e la sua limitazione.
Starea de destin (compară cu starea de mizerie) �n care se
află personajele creează acea iritare perpetuă, făc�nd din tragedia
greacă locul tuturor catastrofelor.
15
13
E quanto sia viva la tradizione, questa forza capace di vincere il tempo
al di l� dei millenni, ce l'attesta la rappresentazione quasi drammatica della
capra - Capra -, in occasione del Capodanno. Un gruppo di giovani - che
canta o, pi� spesso, recita versi augurali per il nuovo anno agricolo e
pastorale - accompagna la Capra (in cui � travestito uno di loro) da una casa
all'altra, la incita a svelare segreti familiari, a satirizzare varie persone, in
un'atmosfera di giocondit�. Si banchetta senza misura. Il pensiero ci riporta
a quelle antiche rudimentali rappresentazioni, alle quali � legata la tragedia
greca (da tr�gos, capro). La derivazione dai misteri dionisiaci traci, da cui
anche i Greci avrebbero tratto il loro primitivo tr�gos, � molto probabile, in
modo particolare confermata dal fatto che in Romania perdurano tutt'oggi
altre antiche usanze.
(P. IROAIE, Umanesimo romeno., cit., p. 15.)
14
M. SORESCU, Starea de destin., Iaşi, Editura Junimea, 1976, p. 6.
Tragoi significa caprone e la tragedia da qui ci proviene.
Etimologicamente. Inimmaginabile la quantit� di parole greche nella cultura
del mondo. Facciamo commedie secondo loro, filosofiamo allo stesso modo,
siamo sulla scena loro. Piangiamo con le lacrime loro, ridiamo il riso loro,
non abbiamo inventato niente, ci si dovrebbe screpolare la guancia dalla
vergogna.
15
M. SORESCU, Starea de destin., cit., p. 11.