1
INTRODUZIONE
Nell’arco degli ultimi decenni, il ruolo del mondo cibernetico è diventato centrale dal punto di
vista politico, economico, militare e sociale. Il ciberspazio, in continua espansione e rapida
evoluzione, risultato di una complessa in tera z ione tr a gli am bi enti tradizionali (terrestre,
marittimo, aereo e spaziale), quello delle informazioni e lo spettro elettromagnetico, ha
accelerato il passaggio a un nuovo modo di interpretare la politica internazionale, l’attività
economica mondiale, le relazioni sociali transnazionali e, non ultime, le dinamiche geopolitiche
del mondo contemporaneo. La dimensione cibernetica ha permesso a un numero sempre
crescente di attori di far emergere con maggior forza le proprie prerogative e le proprie necessità
sullo scenario internazionale, aprendo però a tutta una serie di minacce che, in ultima analisi,
rappresentano una sfida alla stabilità, alla prosperità e alla sicurezza di tutte le Nazioni.
Lo scopo del presente lavoro è, quindi, quello di analizzare le forme e i modi in cui si sono
evolute le dinamiche di cooperazione, competizione e conflitto, dal punto di vista della
geopolitica e delle relazioni internazionali, in considerazione della “redistribuzione del potere”
tra Stati e attori non–statuali sottesa al dominio cibernetico, nonché evidenziare come
l’aumentata percezione delle potenzialità e dei rischi della minaccia cibernetica abbia
determinato un sempre più marcato spostamento delle strategie di sicurezza dai domini
tradizionali alle reti tecnologiche.
Attraverso un’esplorazione delle possibilità di rappresentazione e di definizione dello spazio
cibernetico offerta nella prima parte dell’elaborato, si proseguirà nella caratterizzazione
dell’universo cibernetico nella sua anatomia e fisiologia, volendo addivenire a una visione
omnicomprensiva della sua struttura, articolazione e funzionamento, anche alla luce delle
diverse sensibilità nazionali sul tema e dei più recenti sviluppi tecnologici quali, ad esempio, il
quantum computing.
Si procederà successivamente ad analizzare l’impatto che la dimensione cibernetica ha avuto
nel rimodellare gli equilibri geopolitici e l’ambito delle relazione internazionali, unitamente
alla creazione di nuovi dilemmi per la politica mondiale.
Nell’ultima parte, infine, si fornirà un quadro d’insieme della minaccia, degli obiettivi e delle
vulnerabilità, offrendo una visione delle strategie di sicurezza cibernetica e di contrasto,
declinandole anche da un punto di vista delle opportunità di sviluppo legate alle più recenti
innovazioni legislative introdotte nell’ordinamento nazionale.
2
CAPITOLO 1
LA DIMENSIONE CIBERNETICA: UN NUOVO UNIVERSO
Il termine “ciberspazio” è un neologismo sincratico
1
che ha radici letterarie e compare per la
prima volta nel 1982, nella sua forma inglese cyberspace, in un racconto di fantascienza dal
titolo “Burning Chrome”
2
, dello scrittore statunitense William Gibson
3
. In tale contesto, esso
viene concepito come un “luogo immaginario di fantasticherie e allucinazioni tecnologiche”
4
,
indicativo di un qualcosa di unico, adatto a descrivere quella realtà virtuale che lo scrittore si
prefigurava. Come è facile intuire, tale definizione non basta a declinare compiutamente la
complessità di una struttura peculiare, che è priva dei confini fisici o geografici tipici dei global
common puramente naturali
5
e che si caratterizza per essere una realtà antropica
6
e ibrida,
composta da una dimensione fisica e una dimensione sociale. Il termine ciberspazio,
apparentemente futuristico, racchiude, in realtà, in modo succinto ma efficace, tutto un universo
nuovo e complesso, affascinante e pericoloso, virtuale e al contempo drammaticamente
concreto, sul quale scorre gran parte della vitalità del mondo moderno
7
.
1. Rappresentazione
Il macrocosmo cibernetico non comprende solo gli strumenti e le tecnologie d’informazione
di rete (cavi elettrici, server, computer, satelliti), ma identifica uno spazio di diffusione di
informazioni attraverso l’interconnessione globale di dati e sistemi virtualmente illimitato
e condizionato dal modo in cui le Istituzioni e gli utenti interpretano, capiscono, e agiscono
a molteplici livelli (dallo scambio d’informazioni alla creazione di nuove idee e
conoscenza)
8
.
1
Tra le parole cibernetica e spazio. Convenzionalmente si fa risalire l’etimologia del termine “cibernetica” a circa
tremila anni orsono, in particolare alla radice sanscrita kubera, indicante il timone di una imbarcazione. Il
vocabolo, come si rileva in successivi scritti di Senofonte, venne poi utilizzato anche per indicare “la conduzione
di popoli”; un significato più ampio quindi, che rimanda anche all’arte di governare, uso che venne attribuito ad
alcune riflessioni di Platone. Altro uso venne fatto, in seguito, da fisici come Andrè-Marie Ampère, che nel 1834
introdusse il termine cybernetique per indicare la scienza del governo e quindi da matematici come Norbert
Wiener, che nel 1948 usò il termine cybernetics per indicare lo studio dei meccanismi teleologici (causa-effetto)
nei sistemi automatici. Negli ultimi anni, nell’ambito della lingua inglese, si è assistito a una repentina
conversione dell’aggettivo cyber in sostantivo “autonomo”, con la propensione all’uso, in tale veste, nell’ambito
militare, criminologico e informatico. Farina Massimo, Lucania Pietro, La sicurezza nella cyber dimension, Key
Editore, Vicalvi, 2016, pp. 23-24.
2
Tradotto in italiano col titolo “La notte che bruciammo Chrome”, nella sua versione del 1989.
3
Cfr. Gibson William, Neuromancer (Il Neuromante), Ace Books, 1984.
4
Cfr. Enciclopedia Treccani, Lessico del XXI Secolo, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, 2012.
5
Quali la terra, l’acqua, l’aria e lo spazio extra-atmosferico.
6
Il cyberspace è l’unico ambiente creato dall’uomo e da esso modificabile.
7
Luchena Gianluca, “La cyber dimension”, in Informazioni della Difesa n.3, 2013, p. 18.
8
Cfr. Rizzini Cancarini Patrizia, Ciberspazio, questo sconosciuto!, 11 dicembre 2013
https://ilcaffegeopolitico.net/13728/ciberspazio-questo-sconosciuto
3
Secondo Levy, “l'errore comune è confondere le autostrade informatiche e il ciberspazio. Il
ciberspazio non è una particolare infrastruttura tecnica di telecomunicazione, ma una certa
maniera di servirsi delle infrastrutture esistenti, per quanto imperfette o disparate siano.
L'autostrada informatica rinvia a un insieme di norme software, di cavi di rame o fibre
ottiche, di collegamenti satellitari, ecc.. Il ciberspazio, invece, mira, attraverso collegamenti
fisici di qualsiasi genere, a un tipo particolare di rapporto tra le persone”
9
. In quest’ottica,
il termine è spesso usato per riferirsi ad oggetti e identità che esistono ampiamente
all'interno della stessa comunicazione dei network, cosicché un sito web, per esempio, si
potrebbe dire metaforicamente che “esiste nel ciberspazio”
10
.
Proprio la circostanza che alla formazione dello spazio cibernetico concorrono sia
elementi naturali sia virtuali, riflette “l’incapacità di raggiungere una condivisione
onnicomprensiva della descrizione cognitiva del termine in esame”
11
.
Una delle rappresentazioni più utili a descrivere il ciberspazio la offre Martin Libicki,
identificandolo in un medium virtuale e intangibile la cui natura eterogenea è delineata su
tre livelli: fisico, sintattico e semantico
12
.
Anche Umberto Gori definisce lo spazio cibernetico come “un sistema a quattro strati con
funzioni differenziate, sebbene tutte ugualmente importanti o necessarie”
13
. Tali strati sono:
i fondamenti e le strutture fisiche; i blocchi logici che rendono possibili i vari servizi; il
contenuto di informazioni inserito, trasmesso e trasformato; gli attori che interagiscono in
questa arena in ruoli diversi
14
.
L’intuizione relativa a una tale rappresentazione stratificata viene perfezionata
ulteriormente da Frédérick Douzet, che spiega il ciberspazio suddividendolo in quattro strati
interconnessi fra loro [fig. 1]:
fisico, costituito da infrastrutture e dispositivi, ovvero la backbone di cavi sottomarini e
terrestri [fig. 2], dagli hardware installati sui territori degli stati e che si possono
costruire, modificare, collegare o scollegare dalla rete. Questo primo strato, che
costituisce l’infrastruttura fisica di internet, è la più facile da mappare, in quanto si tratta
di dati geolocalizzabili;
9
Lévy Pierre, Cybercultura. Gli usi sociali delle nuove tecnologie, Feltrinelli, Milano, 1999, p. 120.
10
Secondo questa interpretazione, gli eventi che hanno luogo su Internet non sono in atto nei paesi dove si trovano
fisicamente i partecipanti o i server, ma “nel ciberspazio”.
11
Martino Luigi, “La quinta dimensione della conflittualità. L’ascesa del ciberspazio e i suoi effetti sulla politica
internazionale”, in Politica & Società, n. 1, 2018, Il Mulino, p. 64.
12
Cfr. Libicki Martin C., Cyberdeterrence and Cyberwar, RAND Corporation, Santa Monica, 2009, pp. 11-37.
13
Gori Umberto, “Lo spazio cibernetico e la sicurezza nazionale. Le nuove minacce cyber”, in Informazioni della
Difesa, n.6, 2014, p. 8.
14
Ibidem.
4
logico, che comprende i servizi che assicurano la trasmissione dei dati tra i vari punti
della rete basati su un linguaggio universale che permette alle macchine di comunicare
tra loro
15
;
delle applicazioni e dei programmi, che permette agli esseri umani di interfacciarsi con
le macchine
16
.
dell’informazione e dell’interazione sociale, che è quello che più aiuta a intendere il
ciberspazio come spazio geografico e quindi evidenziarne la rilevanza a livello
geopolitico.
2. Definizione
Proseguendo in questo esercizio di contestualizzazione del cyberspace in parametri di
riferimento accettabili e omnicomprensivi, in grado di uniformare le aspettative civili e
militari sull’argomento, sono stati numerosi i tentativi di strutturarne una definizione del
termine in chiave strategica.
Il Regno Unito descrive lo spazio cibernetico come una rete interdipendente di infrastrutture
informatiche che include internet, reti di telecomunicazione, sistemi informatici, dispositivi
interconnessi con i relativi processori e dispositivi di controllo integrati
17
. Tale definizione
può essere ulteriormente integrata con un riferimento tratto dalla dottrina militare inglese,
per cui il “cyberspace costituisce un ambiente operativo all’interno dell’ambiente
informatico”
18
, complesso e dinamico, interdipendente con lo spettro elettromagnetico, che
è la chiave di tutte le operazioni militari su terra, acqua, aria e spazio. Pertanto, lo spazio
cibernetico è più che il semplice internet: è un ambiente operativo pervasivo e
omnicomprensivo, meno legato alle costrizioni di carattere geografico tipiche degli altri
domini, nel quale portata e raggio d’azione devono essere visti differentemente rispetto a
quelli degli altri domini tradizionali
19
.
La definizione francese di spazio cibernetico, invece, pone maggiormente l’accento sul
concetto di interazione sociale, definendolo “lo spazio di comunicazione creato
dall’interconnessione su scala mondiale di apparecchiature per l’elaborazione automatica
15
La standardizzazione – livello per livello – di servizi e protocolli di comunicazione permette al livello
sovraordinato di prescindere totalmente dalla realizzazione fisica dell’entità che gli fornisce i suddetti servizi, a
patto di rispettare le convenzioni dettate dal protocollo e di richiedere esclusivamente i servizi previsti. Tale
concetto è alla base del modello TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet Protocol) che, nelle sue varie
evoluzioni, è il principale modello di comunicazione del World Wide Web.
16
Oggigiorno essi sono di facile di facile utilizzo e consentono a chiunque di utilizzare Internet senza conoscere i
linguaggi di programmazione (browser web, motori di ricerca, email, social network, etc.).
17
Cfr. UK HM Government, The National Cyber Security Strategy, ed. 2016.
18
Cfr. UK Ministry of Defence JDP 0-01 UK Defence Doctrine, ed. Nov 2014.
19
Cfr. UK Ministry of Defence, Cyber Primer, ed. 2016.
5
dei dati”
20
. Esso è anche considerato un luogo dove le culture del mondo possono
condividere idee e informazioni in tempo reale, nonché argomenti di dibattito tra gli
individui, che diventa però anche terreno confronto o di vero e proprio conflitto, in cui
avvengono fenomeni di appropriazione di dati personali e di spionaggio industriale, di
interruzione di pubblici servizi, di compromissione di informazioni relative alla sicurezza
nazionale e potenzialmente anche la perdita di vite umane
21
.
La definizione italiana descrive lo spazio cibernetico come “l’insieme delle infrastrutture
informatiche interconnesse, comprensivo di hardware, software, dati e utenti, nonché́ delle
relazioni logiche, comunque stabilite, tra di essi. Esso dunque comprende internet, le reti di
comunicazione, i sistemi su cui poggiano i processi informatici di elaborazione dati e le
apparecchiature mobili dotate di connessione di rete”
22
.
L’Unione Europea, invece, si limita a una definizione molto sintetica di spazio cibernetico,
inteso come lo spazio virtuale in cui circolano i dati elettronici dei personal computer (PC)
su scala mondiale, ponendo l’accento sui dati elettronici e sulla loro collocazione all’interno
delle infrastrutture operative che ne permettono il funzionamento
23
.
Gli Stati Uniti, con la direttiva presidenziale NSPD-54/HSPD23, definiscono lo spazio
cibernetico “una rete interdipendente di infrastrutture informatiche che include internet, reti
di telecomunicazioni, sistemi informatici e processori e dispositivi di controllo (controller)
integrati
24
”. Questa definizione enfatizza l’interdipendenza tra gli elementi d’informazione
attraverso le infrastrutture di interconnessione. La dottrina militare americana, altresì,
introduce nell’ambito del cyberspace il concetto di “dominio all’interno dell’ambiente
informatico”, scomponendolo in tre strati: la rete fisica (che comprende la componente
geografica e i componenti fisici della rete ed è il mezzo attraverso cui i dati viaggiano), la
rete logica (che comprende gli elementi della rete che sono in relazione agli altri elementi
in modo astratto rispetto alla rete fisica) e le cyber-persona (che rappresenta il livello più
alto di astrazione della rete logica dello spazio cibernetico ed è costituito dalle entità –
umane ed artificiali– effettivamente agenti nella rete)
25
.
Derivando la definizione emersa in ambito statunitense, nella sua accezione militare lo
spazio cibernetico è molto più dell’insieme di apparecchiature informatiche e informazioni
20
Cfr. Agencie Nationale de la Sècuritè des Systèmes d’Information, France’s strategy, ed. 2011.
21
Ibidem.
22
Cfr. Presidenza del Consiglio dei Ministri, Quadro Strategico Nazionale per la Sicurezza dello Spazio
Cibernetico, ed. 2013.
23
Cfr. Commissione Europea, Cybersecurity Strategy of the European Union: An Open, Safe and Secure
Cyberspace, ed. 2013.
24
Cfr. US White House, Cyberpolicy Review, ed. 2009.
25
Cfr. US Department of the Army, FM 3- 2 Cyberspace and Electronic Warfare Operations, ed. April 2017.