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CAPITOLO I
Il sistema politico statunitense
1.1 Il governo statunitense
Per comprendere le elezioni presidenziali è essenziale inquadrare il complesso sistema
statale statunitense, una nazione particolare per la sua storia e la sua organizzazione.
Si parta dal ricordare che gli Stati Uniti d’America sono una repubblica federale,
composta da 50 stati e un distretto federale – Washington DC –, la maggior parte dei
quali occupa la fascia centrale dell’America settentrionale con le sole eccezioni
dell’Alaska e delle Hawaii. La composizione geografica della nazione la dice lunga
sulle estreme differenze tra i vari stati: nei 9 850 476 km
2
occupati
1
, il territorio si
conforma in zone urbane, foreste, deserti, montagne e zone verdi.
Ciò comporta una carta geografica variegata, in cui la presenza dell’uomo e la densità
demografica di ciascuno stato è estremamente variabile. Questo dato è molto
importante, per esempio, nell’analisi del voto: sono storiche, infatti, le differenze
nell’indicazione di voto tra le zone rurali e le zone densamente popolate.
A ciò è impossibile non aggiungere il tratto distintivo della popolazione statunitense:
la sua estrema multiculturalità. Le fondamenta culturali degli Stati Uniti affondano
nell’immigrazione europea del XVII secolo e nelle successive immigrazioni dal
Sudamerica, dall’Africa e dall’Asia. Gli Stati Uniti sono una nazione di emigranti e,
perciò, abbondano la ricchezza etnica e la diversità culturale
2
. Secondo le ultime stime
dell’United States Census Bureau la maggioranza della popolazione si definisce
bianca (72%), dato che contiene anche chi si definisce di etnicità latina; il 12%
rappresenta la popolazione afroamericana; il 5% di etnicità asiatica mentre il 6%
rappresenta altre etnie – come quella dei nativi americani.
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1.1.1 La Costituzione
Queste peculiarità sono rette da un sistema di leggi molto articolato e basato su un
testo centrale: la Costituzione, entrata in vigore nel 1789, integrata nel 1971 dai Bills
of Rights, 10 emendamenti aggiunti alla carta che tutelano le libertà fondamentali del
1
it.wikipedia.org/wiki/Stati_Uniti_d%27America.
2
Cfr. LODICI, C., Governare l’America: enciclopedia della politica USA, il glifo, edizione Kindle,
2011, p. 626.
3
https://data.census.gov/cedsci/table?q=race&tid=ACSDT1Y2019.B02001&hidePreview=false.
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cittadino
4
ed ampliata fino al 1992 da 17 emendamenti che hanno modificato materie
di libertà o regole per i detentori di incarichi.
5
La Costituzione regola il funzionamento
della macchina federale statunitense, basandosi sui concetti di poteri “reserved” e
“delegated”, espressi nel decimo emendamento.
6
Il sistema federale statunitense si articola in una organizzazione governativa in cui il
governo nazionale e gli Stati condividono la sovranità e diversi poteri. Da un punto di
vista costituzionale, i poteri degli Stati e del Governo Nazionale sono indicati nei primi
quattro articoli: “Dal punto di vista dell’organizzazione del federalismo, i primi quattro
articoli contengono la maggior parte delle norme concernenti l’esercizio del potere e
dell’autorità: l’articolo I definisce i poteri del ramo legislativo nazionale, mentre
l’articolo II si occupa dei poteri dell’esecutivo nazionale. I poteri collegati all’articolo
III, il ramo giudiziario nazionale, furono espressi in modo vago e diventarono il
trampolino di lancio di dibattiti infuocati che continuano ancora ai giorni nostri. Per
quanto riguarda i poteri e le garanzie degli Stati, l’articolo IV rappresenta la colonna
portante del sistema.” (Lodici, 2011).
Inoltre, ogni soggetto è sottoposto a tre livelli di governo – eccezion fatta per
Washington DC – detti jurisdictions, ognuno con un preciso sistema politico che è
regolato e limitato dal livello superiore.
I tre livelli da considerare sono quello locale, quello statale e quello federale.
1.1.2 Il Governo locale
Il Governo locale è composto da comuni e contee. I comuni rappresentano l’ultimo
livello amministrativo locale degli Stati Uniti, solitamente hanno giurisdizione solo
nell’area urbana che rappresentano e amministrano i servizi essenziali alla
popolazione, come i trasporti, la scuola, la polizia e l’edilizia.
Le contee sono il livello amministrativo immediatamente sottostante al governo
statale: le forme delle contee sono molto variabili nel territorio statunitense, a seconda
della legislazione di ciascun stato e della popolazione rappresentata. Anche il nome di
queste entità amministrative è soggetto a variazioni sul territorio nazionale: “La
4
Cfr. MAUK, D.; OAKLAND, J., American Civilization: an Introduction. Sixth edition, Routledge,
New York, 2014, p. 143.
5
Cfr. LODICI C., Op. Cit., pp. 68-69.
6
Cfr. MAUK D., OAKLAND J., Op. Cit., p. 146.
9
maggior parte degli stati sono divisi in contee – counties –, ma in Louisiana l’unità
governativa parallela viene chiamata “parrocchia” – parish – e in Alaska “borgo” –
borough (Mauk, Oakland, 2014).
Raramente le contee hanno potere legislativo, piuttosto agiscono come tramite per i
poteri e le decisioni degli stati. Nella maggior parte dei casi queste giurisdizioni sono
amministrate tramite forme di governo comunale eletto dai cittadini, solitamente
consistenti in un consiglio, una corte della contea e gli amministratori dei
dipartimenti.
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1.1.3 Il Governo statale
Al gradino superiore della gerarchia degli organi di governo ci sono gli stati.
Ognuno dei 50 stati ha la propria costituzione e tutti, ad eccezione del Nebraska, hanno
una formula rappresentativa che ricalca quella del governo federale: due camere,
solitamente chiamate senato statale – state senate – e assemblea statale – state
assembly svolgono un lavoro organizzato tramite commissioni come avviene nel
Congresso e hanno un Governatore che detiene i poteri amministrativi, di nomina e di
veto.
Anche l’ordinamento giudiziario ricalca quello federale, componendosi nella
maggioranza degli stati in corti locali o municipali, corti d’appello e una corte suprema
statale.
8
Come si è detto, il capo dell’esecutivo è il Governatore, eletto ogni quattro anni –
eccezion fatta per il New Hampshire e il Vermont, in cui la carica dura due anni – e
assistito da un gabinetto che solitamente comprende il governatore stesso, un
vicegovernatore, un segretario di stato, un procuratore generale e membri assegnati ai
vari dipartimenti statali – che, in alcuni casi, possono anche essere eletti e non nominati
dal Governatore.
9
Come accade nella maggior parte delle federazioni, gli stati non costituiscono
soggettività giuridica internazionale. Ciononostante, sono sistemi che posseggono le
tre branches governative, ovvero quella esecutiva, quella legislativa e quella
giudiziaria. Il ramo giudiziario statale è solitamente diviso, come quello federale, in
7
Cfr. MAUK; OAKLAND, Op. Cit., pp. 192-197.
8
Cfr. MAUK; OAKLAND, Op. Cit., pp. 188-189.
9
https://it.wikipedia.org/wiki/Governatore#Stati_Uniti_d'America.
10
tre corti: un tribunale di prima istanza, uno intermedio o di appello e una corte suprema
statale. Tuttavia, il sistema giudiziario statale è soggetto alla superiorità della
Costituzione e, quindi, non garantisce la certezza della sentenza anche in caso di
decisioni della Corte Suprema dello Stato. Inoltre, in molti stati, i giudici non vengono
nominati, bensì eletti: ciò può comportare accuse di parzialità e influenza politica.
10
1.1.4. Il Governo federale
Al terzo e ultimo livello della gerarchia vi è il Governo federale. Il concetto di
federalismo, come è stato visto, risiede nella carta costituzionale statunitense e, più
precisamente, nel decimo emendamento. Da un punto di vista giuridico, le norme
federali e, quindi, la Costituzione, rappresentano la legge suprema del Paese: a essa si
devono conformare gli atti del Governo, sia federale che statale e locale. Il federalismo
stesso è uno dei principi fondanti della Costituzione, insieme al repubblicanismo e alla
separazione dei poteri.
Quest’ultimo principio si materializza nell’organizzazione federale e nella separazione
tra potere legislativo – detenuto dal Congresso –, esecutivo – detenuto dal Presidente
– e giudiziario – detenuto dalla Corte Suprema e dalle corti federali.
I rami che detengono i vari poteri si regolano tra loro tramite il sistema di cheks and
balances: per esempio il Presidente ha il potere di nomina per i giudici federali, inclusi
quelli della Corte Suprema, ma necessita dell’approvazione del Senato. Questo sistema
di controlli incrociati permette di mantenere equilibrato il potere di ciascun organo.
11
Il potere legislativo è rappresentato dal Congresso – United States Congress –, ovvero
un’assemblea bicamerale costituita dalla Camera dei Rappresentanti – United States
House of Representatives – e dal Senato – United States Senate.
L’autorità di queste assemblee è variata col tempo: se l’idea dei padri fondatori era,
inizialmente, quella di bilanciare i poteri tra i rami, nell’arco dei secoli il Congresso
ha accumulato potere in materia di approvazione dei provvedimenti. Ciononostante, la
tendenza contemporanea ha portato a una “rivalità” tra potere legislativo e potere
esecutivo – Congresso e Presidenza – con una graduale perdita di autorità da parte del
primo.
12
10
Cfr. MAUK; OAKLAND, Op. Cit., p. 191.
11
Cfr. MAUK; OAKLAND, Op. Cit., pp. 147-148.
12
Cfr. LODICI, Op. Cit., p. 346.
11
Le sue principali funzioni sono la capacità di legiferare, soprattutto per quel che
riguarda i progetti legislativi presidenziali, la capacità di formare organi e strutture per
implementare le leggi e supervisionarne la burocrazia conseguente, raccogliere e
allocare fondi e raccomandare il presidente sulla politica estera.
13
La camera alta, ovvero la House of Representatives, è composta da 435 membri eletti
per due anni, ognuno a rappresentanza di un distretto mentre la camera bassa, il Senate,
è formato da 100 membri, due per stato, che rimangono in carica per sei anni.
Nonostante il tempo in carica per i senatori sia più lungo, un terzo del senato viene
rinnovato ogni due anni insieme all’elezione della Camera dei Rappresentanti.
Vi sono anche differenze costituzionali tra le due camere, come i criteri di eleggibilità
per ciascuna di esse: per essere eleggibile nel Senato una persona deve avere almeno
30 anni, avere la cittadinanza da almeno nove anni e deve essere residente nello Stato
che lo elegge; per la Camera dei Rappresentanti bisogna avere almeno 25 anni, avere
la cittadinanza almeno da sette anni e – per consuetudine – bisogna essere residenti nel
distretto in cui si è candidati.
14
La gestione e le competenze delle due camere sono molto diverse. La House deve
organizzare il suo lavoro in maniera attenta e rigorosa, data la sua dimensione. Questo
si riflette particolarmente nel ruolo svolto e nel potere assegnato alla figura dello
Speaker, ovvero il presidente della Camera. I suoi compiti vanno dall’organizzare le
sedute e al dirigere il dibattito in aula, all’organizzazione delle procedure dell’aula e
la designazione dei membri delle commissioni non permanenti. Oltre alle competenze
organizzative, però, lo speaker riveste un ruolo importante nell’indirizzo politico della
House.
15
Ciò deriva soprattutto dalla modalità in cui viene nominato o nominata: la
Costituzione non regola i poteri connessi al presidente della camera, richiede solo che
venga scelto dalla camera stessa ed eletto all’interno dell’aula. Nella realtà, tuttavia, la
figura dello speaker viene indicata dal partito di maggioranza e scelto tra gli esponenti
di spicco dello stesso. La minoranza, solitamente, sceglie il proprio minority leader,
che può diventare speaker a sua volta se il suo partito conquista la maggioranza. I
leader, a loro volta, sono assistiti dai whips, figure di contatto tra i leader e il resto della
rispettiva rappresentanza partitica della camera. Il loro compito è di essenziale
13
Cfr. MAUK; OAKLAND, Op. Cit., p.154.
14
Cfr. MAUK; OAKLAND, Op. Cit., p.156.
15
Cfr. LODICI, Op. Cit., p. 348.
12
importanza, dato che tengono al corrente i leader del calendario e dei disegni di legge
importanti che arrivano in aula, assicurandosi anche della presenza dei parlamentari
per le votazioni cruciali.
16
Altro incarico importante e che marca la differenza tra Camera e Senato è quello del
Rules Committee – commissione per il regolamento – di cui lo speaker è presidente.
Si tratta di un organo non presente nel Senato che ha il ruolo di decidere i tempi di
discussione per i disegni di legge e le limitazioni all’aggiunta di emendamenti. Ogni
disegno di legge che approda alla camera deve essere regolato dalla commissione, che
può optare per una closed rule, ovvero impedendo che vengano aggiunti emendamenti
o una open rule, che invece lascia libertà di modifica del progetto di legge.
17
Il Senato, data la sua composizione e il numero minore di componenti, ha procedure
più lente e meno regolamentate. Il presidente del Senato, ovvero il Vicepresidente
degli Stati Uniti, ha un ruolo molto meno rilevante nell’organizzazione interna
dell’assemblea rispetto a quello dello speaker. Può, infatti, esprimere il suo voto solo
in caso di pareggio e non ha particolare influenza sui provvedimenti da discutere.
All’interno del Senato viene, inoltre, designato un presidente pro tempore, solitamente
il membro più anziano del partito di maggioranza. È suo compito presiedere le sedute
dell’assemblea in caso di assenza del Vicepresidente, ma si tratta di un ruolo spesso
preso in scarsa considerazione. Dati i tempi molto più lunghi per quel che riguarda le
discussioni – dovuti all’assenza di un Rules Committe e, di conseguenza, di limitazioni
sui tempi dei dibattiti – nel Senato si può manifestare un’azione di ostruzionismo –
detto filibuster: un senatore può continuare il suo intervento per quanto tempo vuole,
rallentando intenzionalmente i lavori del Senato in modo da non permettere o allungare
i tempi di una votazione.
Questa pratica può essere superata dall’assemblea solo tramite il cloture vote, ovvero
la votazione dei tre quinti dei senatori – 60 membri – per limitare il tempo degli
interventi a un’ora ciascuno e per definire la votazione dopo non più di 30 ore di
dibattito.
18
Al Congresso sono garantiti poteri legislativi dalla Costituzione, solo tramite esso le
leggi possono essere emanate. Sempre secondo la carta costituzionale, il Congresso ha
16
Cfr. LODICI, Op.Cit., p. 349.
17
Cfr. LODICI, Op.Cit., p. 349.
18
Cfr. LODICI, Op.Cit., pp. 350-351.
13
autorità in materia di commercio estero e interstatale; ha potere di finanziare e regolare
le forze armate e ha grande potere sugli altri rami del governo federale – è infatti
titolato a modificare il numero di giudici della Corte Suprema e di istituire
dipartimenti, a differenza del Presidente.
19
Le elezioni congressuali, come si è detto, si tengono ogni due anni e si svolgono su
due livelli territoriali, quello distrettuale e quello statale. La suddivisione distrettuale
è soggetta a variazioni, soprattutto per quel che riguarda il numero di representatives
eletti in ciascuna di esse: si parla di redistricting – riorganizzazione distrettuale –
quando il numero di membri della Camera cambia in seguito al censimento decennale.
Questo comporta che ogni Stato, in base alla sua crescita demografica, può guadagnare
o perdere seggi nel Congresso ogni dieci anni. Questo processo, oggi, viene regolato
grazie a modelli informatici che permettono una rappresentatività effettiva ed
equilibrata sul territorio federale.
20
Nonostante la Costituzione menzioni esplicitamente solo la Corte Suprema degli Stati
Uniti, il potere giudiziario federale è effettivamente ripartito in un sistema a tre livelli,
come stabilito dal Congresso
21
: Corte Suprema, Corti d’Appello e Corti Distrettuali.
La Corte Suprema è l’ultima istanza delle cause federali, regola i casi del governo
federale, le dispute tra Stati e le controversie che sorgono riguardo alla Costituzione –
decretando, per esempio, l’incostituzionalità di una norma amministrativa che sia essa
federale, statale o locale. Le Corti d’Appello sono 12, hanno competenza territoriale e
rivestono il ruolo di tribunali di seconda istanza. Il loro ruolo è, appunto, quello di
appello per le sentenze dei tribunali di prima istanza e le controversie vengono
solitamente analizzate da tre giudici scelti dal giudice anziano della corte.
Si tratta di tribunali particolarmente potenti dato che, molto spesso, i verdetti emessi
in questo livello sono conclusivi e raramente si ricorre alla Corte Suprema. Infine, le
Corti distrettuali federali rappresentano la prima istanza di giudizio: questi tribunali
sono competenti in materia sia civile che penale. Si tratta di 94 corti istituite dal
Congresso tramite il Judiciary Act del 1789 e dirimono controversie federali o casi in
cui l’oggetto superi i 10mila dollari.
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19
Cfr. MAUK; OAKLAND, Op. Cit., pp. 157-158.
20
Cfr. MAUK; OAKLAND, Op. Cit., p. 159.
21
Cfr. MAUK; OAKLAND, Op. Cit., p. 175.
22
Cfr. LODICI, Op.Cit., pp. 565-592.