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INTRODUZIONE
Questo elaborato tratta del connubio tra cinema e turismo ripercorrendo le tappe
storiche che ne hanno caratterizzato l'inizio, fino ad arrivare ai giorni nostri e a
comprenderne forme sempre più moderne ed innovative. Questo lavoro intende
essere un viaggio di esplorazione di un fenomeno ormai non più recentissimo, che
viene ancora oggi studiato per cercare di comprenderne le dinamiche, fenomeno che
vede le immagini delle destinazioni al centro dell'attenzione degli spettatori e ne
attribuisce un ruolo di fondamentale importanza come strumento di marketing
territoriale e promozione turistica.
Dopo aver analizzato le dinamiche moderne che caratterizzano questo fenomeno, si
passerà alla disamina del ruolo che ricoprono le film commission in questo processo:
esse sono le protagoniste della scena cineturistica, intermediarie tra produzioni e
territorio; verranno indagate le loro attività, i rapporti che intrattengono con gli
operatori locali, in particolar modo sul territorio italiano.
In seguito ad aver esaminato gli effetti reali e concreti che il cineturismo può
apportar e e appor t a al t er r i t o r i o s i pas s er allanali s i del le professionalità che
lavorano i n qu esto s p eci f i c o s et t o r e c o nc ent r and o la t t eni o ne s u u na pr o fes s i o ne che non gode ancora di elevato riconoscimento ma che ha un ruolo influente ed
interessante nella scelta delle location per le riprese dell'opera e di conseguenza nel
processo di promozione turistica: il location manager.
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CAPITOLO PRIMO
IL FENOMENO DEL CINETURISMO
COSTRUZIONE DELL'IDENTITÁ DI UN LUOGO
INTRODUZIONE
"Il fatto è che al cinema ormai gli spettatori si interessano solo alle storie dei personaggi.
Eppure, all'inizio, nelle prime proiezioni di vetrini e lanterne magiche, i personaggi non esistevano.
La gente si entusiasmava di fronte ai paesaggi e alle vedute delle città;
forse sono i luoghi che raccontano le storie nella maniera giusta."
Citazione tratta dal video "Viaggio in Italia" (portale del Cineturismo)
Le primissime proiezioni cinematografiche risalgono all'inizio del XVII secolo,
periodo in cui ebbe inizio la fase del cosiddetto "precinema".
In tale fase si assisteva semplicemente alla visione di immagini che avevano lo scopo
di rappresentare vedute e panorami di luoghi preferibilmente lontani al fine di
istruire ed affascinare gli spettatori.
Le proiezioni venivano effettuate mediante lanterne magiche, uno dei primi
strumenti inventati per la riproduzione di immagini su pareti o schermi specifici,
considerato per questo uno tra i dispositivi antenati della cinematografia
1
.
In seguito, con il progredire delle tecnologie e con il repentino cambiamento dei
costumi sociali, anche il modo di fare cinema cambiò e si raffinò ponendo sempre più
al centro dell'attenzione degli spettatori le storie dei personaggi. Ciò che accadde, in
un primo momento, con il cinema muto hollywoodiano, allorquando si intuì il forte
interesse e attaccamento affettivo degli spettatori verso gli attori protagonisti e, in
seguito, con il cinema narrativo classico dei primi anni del 1900 che fece del cinema
un racconto romanzato fino ad arrivare ai tempi attuali con protagonista della scena
1
http://www.brevestoriadelcinema.org
7
internazionale la produzione cinematografica di Hollywood caratterizzata da trame
ricche di colpi di scena e di effetti speciali (Nicosia, 2012).
La frase riportata in capo a questo scritto vuole mettere in evidenza l'aspetto
principale, che si pone alla base del rapporto tra cinema e turismo, ovvero la
rappresentazione dei luoghi e la fascinazione che ne deriva in seguito alla loro
visione da parte degli spettatori; questo rapporto si forma spontaneamente a partire
dai desideri dei singoli come afferma in un'intervista il professore Roberto
Provenzano
2
, esperto e studioso di cineturismo.
Il fenomeno che ne scaturisce è noto appunto con il nome di cineturismo, neologismo
nato durante l'Ischia Film Festival nell'anno 2003 grazie all'intervento del direttore
artistico del festival stesso, Michelangelo Messina, e rappresenta "il flusso di turisti
che si genera a partire dal desiderio delle persone di visitare i luoghi e le località che
hanno fatto da cornice e talvolta da protagoniste in una pellicola cinematografica ma
anche più generalmente in una produzione audiovisiva".
Il cineturismo viene descritto dal professor Provenzano
3
come un turismo di nicchia
ancora poco sviluppato e che rientrerebbe nella più vasta categoria del cinema
industriale, ovvero un turismo che crea un connubio tra patrimonio artistico e
culturale di una regione sottolineandone il proprio valore aggiunto.
Per comprendere meglio ciò che il cineturismo rappresenta e le definizioni che a esso
vengono attribuite si rimanda al paragrafo successivo nel quale verranno illustrate le
cause principali che hanno dato vita a questo fenomeno e le più diffuse differenze
terminologiche.
2
Intervista su YouTube condotta da MTM Make Talent Matter a Roberto Provenzano, docente di
Cinema e Audiovisivi presso IULM di Milano
3
Si veda nota 1
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1.1 Cineturismo e Film-induced Tourism a confronto: descrizione del fenomeno
Il fenomeno cineturistico, ovvero il flusso di turisti generato in seguito alla visione di
un film, di una serie televisiva o di un'opera audiovisiva in generale, nasce in un
contesto sociale in cui nel comportamento di acquisto dei consumatori a livello
mondiale si raggiunge una fase di maturità che permette dal lato della domanda di
formulare prodotti e servizi sempre più personalizzati e competitivi offrendo così al
consumatore una vasta gamma di scelta che negli anni precedenti non sembrava
possibile (Di Cesare, Rech, 2007).
Con il termine "cineturismo" ci si vuole sostanzialmente riferire alla relazione che si
viene a creare tra l'essere spettatori di un'opera audiovisiva quale può essere un film
al cinema, un documentario, una pubblicità, una fiction televisiva o altro e l'emergere
nello spettatore del desiderio e della curiosità di voler visitare i luoghi rappresentati
nelle pellicole e dai quali sono rimasti affascinati o colpiti (Di Cesare, Rech, 2007).
Come già accennato nella precedente introduzione, "cineturismo" è un neologismo
che nasce dalla necessità di definire un fenomeno che in Italia ha cominciato ad
affermarsi circa una decina di anni fa contemporaneamente alla nascita dell'Ischia
Film Festival, un festival cinematografico di notorietà internazionale che si ripete
annualmente con la finalità di presentare e premiare lungo e corto-metraggi di varie
tipologie che abbiano la capacità e il merito di esaltare location italiane o straniere
con del potenziale paesaggistico, artistico e culturale.
Precedentemente al festival, in Italia, si parlava più semplicemente di Turismo
Cinematografico ma è probabile che questo tipo di fenomeno avesse radici ben più
remote nonostante l'effettivo interesse da parte del comparto turistico sia arrivato
relativamente tardi e solo oggi gli addetti al turismo sul territorio italiano si stanno
rendendo conto delle importanti opportunità che questa nicchia di mercato può
offrire per sviluppare la promozione turistica di alcune località. Diversa è invece la
situazione che si ha all'estero, in particolare negli Stati Uniti d'America, dove si è
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diffusa in tempi più brevi una maggiore consapevolezza dell'importanza del
cineturismo (Guido Gambassi 2006, "L'Italia sullo schermo. La prima ricerca sul
cineturismo in Italia").
Un articolo, edito on-line sul quotidiano La Repubblica, risalente a marzo 2014,
scritto da Chiara Ugolini
4
e intitolato "Cineturismo, che passione: da Asiago a Caserta,
la grande bellezza dell'Italia" cita: "Ci sono alcuni casi recenti che dimostrano in che
misura l'immaginario di cinema e tv possa far bene al nostro paese, che in tempo di
crisi deve puntare sempre di più sulla sua "Bellezza". Ma è un'opportunità da
sfruttare con un'ottica costruttiva, fantasiosa, originale. Altrimenti si rischia di
consegnarla agli stranieri come già accaduto per tanto made in Italy, dal latte al vino
all'olio"; in altre parole occorre che gli Uffici di Turismo si impegnino nella
diversificazione dei prodotti turistici attraverso l'incentivazione di turismi originali e
attivi tra i quali rientra il cineturismo (Enrico Nicosia, 2012).
Ritornando alla riflessione sulla parola cineturismo, si riscontra una questione
terminologica che nasce dal fatto che troppo spesso essa venga utilizzata per indicare
in maniera piuttosto semplicistica e generale il movimento turistico generato dalla
visione di un film, tralasciando quindi tutte le numerose altre sfaccettature che
interessano il fenomeno e cadendo nell'errore di considerare "cineturista" chiunque si
lasci semplicemente influenzare dai luoghi visti in un film senza magari
effettivamente concludere un'operazione di acquisto di una vacanza. Il termine che
invece si preferisce utilizzare sulla scia delle tendenze attuali, di stampo
anglosassone, è quello di film-induced tourism che significa letteralmente "turismo
indotto da film"; questa definizione abbraccia meglio tutte le possibili relazioni e
attività che si vengono a creare tra la visione di un film e i conseguenti diversi
comportamenti d'acquisto (Di Cesare, Rech, 2007).
Sue Beeton (2005) definisce il film-induced tourism come "visitation to sites where
movies and TV programmes have been filmed as well as to tour to production
4
Giornalista di Republica.it con delega al cinema
10
studios, including film- r elat ed t hem e par k s hat is i t o f i nt er est i s t he t o u r i s t activity associated with the film industry", in questo modo si comprendono tutte le
attività che il turista compie durante il suo viaggio e che sono in qualche modo legate
all'aver visto un film o a un'opera audiovisiva di altra natura.
Altre definizioni vengono date dallo Scottish Tourist Board che descrive il film-
induced tourism come quell'attività economica che consiste nell'attrarre visitatori in
seguito alla rappresentazione di una location o alla creazione di uno storyline intorno
ad essa all'interno di produzioni audiovisive, televisive e cinematografiche.
VisitBritain, l'ente nazionale britannico per il turismo, ne dà una definizione similare:
il film tourism consiste nella visita a luoghi e/o attrazioni da parte dei consumatori
che precedentemente sono stati spettatori di video, programmi televisivi o film e in
seguito ad essi e grazie ad essi hanno eseguito l'azione turistica (Di Cesare, Rech,
2007).
Beeton, Cucco e Richeri
5
evidenziano nei loro libri una distinzione all'interno del
concetto di film-induced tourism tra i casi di cineturismo on-location, ovvero tutte le
volte che il turista si reca sul luogo protagonista di un'opera audiovisiva e che
precedentemente alle riprese esisteva già, e quelli invece off-location che riguardano
piuttosto le visite a parchi a tema (cinematografici) o luoghi dedicati al cinema
appositamente ricreati; si riscontra che la grande maggioranza degli aspetti indagati
del film-induced tourism riguardino la prima sfera di casi, ovvero le attività on-
location.
Vi sono inoltre ulteriori e numerose distinzioni a livello di definizione che vanno ad
identificare sottoinsiemi specifici di attività comprese nel più vasto insieme del film-
induced tourism e che per semplicità e chiarezza espositiva si andranno ad elencare
nella tabella che segue.
5
"Il mercato delle location cinematografiche", Cucco e Richeri 2013; "Film-induced Tourism", Sue
Beeton 2005