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INTRODUZIONE
Come per la tesi di fine ciclo triennale degli studi di Scienze
Religiose, anche per il biennio magistrale l’opzione di scelta della
tematica da trattare è stata caratterizzata considerando attentamente le
discipline studiate durante gli anni accademici, lasciandomi ispirare dai
contenuti che più hanno motivato e risposto alle istanze di vita
quotidiana.
Così, è maturato il desiderio e la volontà di ricercare ed
approfondire una tematica ampiamente dibattuta nell’ecclesia cattolica,
soprattutto per la sua attualità, complessità ed importanza per la vita della
Chiesa stessa, questione personalmente cara e vissuta direttamente grazie
al percorso di fede individuale e comunitario fino ad oggi vissuto: il tema
dell’evangelizzazione.
Durante il corso di Catechetica, infatti, tenuto dal docente sacerdote
Enzo Fiore, più volte - nei dibattiti di classe proprio sulla catechesi e
l’evangelizzazione - ho percepito e ravvisato la necessità di fare mia tale
questione ed approfondirla, non solo come argomento utile alla tesi
finale, ma soprattutto per acquisire maggiori conoscenze e competenze in
un ambito ecclesiale tanto importante quanto delicato e vitale.
Trattare tale tema, infatti, significa entrare ed analizzare quello che
è il nucleo formante e motivante della Chiesa, la sua ragion d’essere,
ovvero il mandato evangelico che il Signore le ha consegnato per portare
avanti la missione di salvezza iniziata dal Cristo già qui in terra.
Ma parlare di evangelizzazione, oggi, ha senso propriamente
nell’accezione meglio specificata dal neologismo post conciliare nuova
evangelizzazione, termine prediletto ed utilizzato nel magistero ecclesiale
soprattutto dagli ultimi pontefici, a partire dal Santo Padre Giovanni
5
Paolo II, «quasi si trattasse di un secondo annuncio, anche se in realtà è
sempre lo stesso»
1
.
Fu proprio papa Wojtyła, infatti, a parlarne per la prima volta - nel
1979 - durante un omelia in occasione del Pellegrinaggio Apostolico in
Polonia, neologismo sempre più utilizzato e trattato nel magistero
cattolico, tanto da diventare tema principale nell’agenda della Chiesa in
occasione della XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei
Vescovi del 2012 - voluta dal pontefice Benedetto XVI - dal tema La
nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana, oltreché
cuore tematico di importanti fonti magisteriali come l’esortazione
apostolica Evangelii Nuntiandi di papa S. Paolo VI del 1975, l’enciclica
Redemptoris missio di papa S. Giovanni Paolo II del 1990, la Lettera
Apostolica Ubicumque et semper del 2010 assieme al Messaggio al
Popolo di Dio a conclusione dell’Assemblea Sinodale del 2012 da parte
di papa Benedetto XVI, l’esortazione apostolica Evangelii Gaudium di
Papa Francesco del 2013.
Ma l’approfondimento tematico scelto e trattato in questa tesi non
riguarda il solo aspetto della nuova evangelizzazione nel contesto
magisteriale cattolico, quanto - sostanzialmente - in una disamina basata
su tre questioni principali: l’evangelizzazione in primis come missione
unica e vitale della Chiesa, la nuova evangelizzazione come espressione
della Chiesa alla luce delle istanze del mondo contemporaneo, la
proposta di un iter di formazione cattolica valido e fruttuoso in termini di
nuova evangelizzazione per la società ed i tempi odierni, quale il
Cammino Neocatecumenale.
Infatti, partendo dal titolo L’itinerario di formazione cattolica del
Cammino Neocatecumenale nella Nuova Evangelizzazione, ho sviluppato
un percorso di tre capitoli basato sulla sequenza tematica:
1
GIOVANNI PAOLO II, Santa Messa nel Santuario della Santa Croce. Omelia di Sua
Santità Giovanni Paolo II, Mogila, 9 giugno 1979, in http://w2.vatican.va/content/john-
paul-ii/it/homilies/1979/documents/hf_jp-ii_hom_19790609_polonia-mogila-nowa-
huta.html, visitato il 25/04/2019.
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Evangelizzazione - Mondo Contemporaneo - Nuova Evangelizzazione -
Iter Neocatecumenale, con la finalità di approfondire e sintetizzare
l’aspetto missionario della Chiesa oltre che dal punto di vista storico e
magisteriale (I e II capitolo) anche e soprattutto dal punto di vista
pastorale, attraverso la proposta ecclesiale nella forma del Cammino
Neocatecumenale (III capitolo).
In ultimo, a coronamento di quanto trattato nel biennio magistrale
sulla Didattica IRC ed in appendice agli argomenti di tesi, propongo un
progetto Didattico-Educativo intitolato Alla scuola di Gesù: tra missione
ed evangelizzazione, come proposta didattica utile per le classi IV e V
della Scuola Secondaria di Secondo Grado (e non solo), dove attraverso
l’esperienza diretta della missionarietà e dell’evangelizzazione - in un
percorso di concreta conoscenza delle categorie sociali svantaggiate e più
bisognose - si persegue l’obiettivo di crescita umano-spirituale dei
giovani studenti, grazie anche e soprattutto alla riflessione evangelica di
tali realtà visitate, permettendo così di incarnare quanto detto ed
insegnato dal Maestro di vita Gesù.
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CAPITOLO I
LA CHIESA E LA SUA MISSIONE:
L’EVANGELIZZAZIONE
Quando il Concilio Vaticano Il asserisce che la Chiesa è
missionaria per sua natura, che la Chiesa non può non essere missionaria,
che la missione è la ragion d'essere della Chiesa
2
, è in questione l'essere o
il non essere della Chiesa.
La vocazione evangelizzatrice della Chiesa, come dimostra la storia
delle sue origini, nasce dall’azione evangelizzatrice di Gesù e dei Dodici,
in quanto la Chiesa stessa diventa depositaria di un patrimonio, Cristo, da
annunciare a tutto il mondo.
Ci ricorda il Beato Paolo VI, infatti, nella esortazione apostolica
Evangelii Nuntiandi, come
«La Chiesa è depositaria della Buona Novella che si deve
annunziare. Le promesse della Nuova Alleanza in Gesù
Cristo, l'insegnamento del Signore e degli Apostoli, la Parola
di vita, le fonti della grazia e della benignità di Dio, il
cammino della salvezza: tutto ciò le è stato affidato. Il
contenuto del Vangelo, e quindi dell'evangelizzazione, essa
lo conserva come un deposito vivente e prezioso, non per
tenerlo nascosto, ma per comunicarlo»
3
.
Cristo, infatti, portando a compimento la Rivelazione divina, è
stato il primo evangelizzatore: con la sua testimonianza di vita, la sua
morte e risurrezione, ha proclamato l’avvento del Regno di Dio e la
certezza della salvezza liberatrice. La Chiesa - a sua volta - istituita da
Cristo, ne è diventata testimone, perché gli apostoli hanno dato
testimonianza del Signore Risorto, vittorioso della morte e portatore di
un nuovo comandamento, quello dell’amore. Ed è Cristo stesso ad
2
Cfr. FRANCESCO, Es. ap. Evangelii gaudium, cap. I, in AAS, 105 (2013).
3
PAOLO VI, Es. ap. Evangelii nuntiandi sull’evangelizzazione nel mondo
contemporaneo, 08 dicembre 1975, n. 15, in AAS, 68 (1976), p. 15.
8
inviare la Chiesa per continuare la Sua missione: «Andate in tutto il
mondo, fate miei discepoli tutti i popoli della terra, battezzando nel nome
del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo e insegnando tutto quanto vi
ho ordinato»
4
affinché tutti conoscano l’amore di Dio.
La Chiesa, pertanto, esiste per evangelizzare, per essere il canale
della Grazia che è l’evangelizzazione stessa: essa nasce dall’azione
evangelizzatrice di Gesù ed è il suo frutto più concreto.
Da evangelizzatrice, la Chiesa innanzitutto inizia ad evangelizzare
sé stessa: è una comunità di credenti che ha bisogno di ascoltare di
continuo ciò che deve credere, per essere «sempre pronti a rendere
ragione della speranza»
5
e, quindi, anche e soprattutto depositaria della
buona novella che si deve annunciare. Essa conserva l’insegnamento del
Signore e degli Apostoli, come un «deposito vivente e prezioso, non per
tenerlo nascosto, ma per comunicarlo»
6
.
La predicazione della Parola viene fatta dalla Chiesa attraverso
forme molteplici che, come vedremo, pur variando in relazione ai diversi
contesti storico-culturali, hanno delle espressioni fondamentali che sono:
il primo annuncio o evangelizzazione, la predicazione liturgica, la
catechesi.
Da ciò si evince che l’evangelizzazione è un mandato essenziale
per la Chiesa per la quale:
«Evangelizzare è la grazia e la vocazione propria (della
Chiesa), la sua identità più profonda» e ancora, che la Chiesa
«evangelizzando realizza un ministero essenziale non solo
per i non credenti, ma anche per tutto il popolo di Dio,
evangelizza se stessa tramite la conversione costante e
contemporaneamente non può non evangelizzare il mondo
con credibilità»
7
.
4
Mt 28, 19-20.
5
1 Pt 3, 15.
6
PAOLO VI, Es. ap. Evangelii Nuntiandi, n. 15, in AAS, 68 (1976), p. 15.
7
Ibidem, n. 18.
9
Ed è proprio nell’evangelizzazione che si concentra e si dispiega
l’intera missione della Chiesa, il cui cammino storico si snoda sotto la
grazia e il comando di Gesù. Essa quindi sta alla base di tutto e ha il
primato su tutto: tutta la chiesa è per sua natura missionaria.
1. L’EVANGELIZZAZIONE NELLE PRINCIPALI EPOCHE
STORICHE
In questa indagine farò riferimento a delle macro classificazioni,
rintracciando tre grandi modalità di evangelizzazione nel corso di tutta la
storia dell’espansione cristiana, dalle origini ai nostri giorni.
Nei primi dodici secoli l’evangelizzazione avvenne per osmosi,
ovvero si estese a macchia d’olio ad opera di persone che non
necessariamente facevano parte del clero, e che non appartenevano alla
categoria di missionari professionisti. Lentamente, però, il cristianesimo
incontra-scontra le antiche culture, le tradizioni religiose e politiche
attivando dei sensibili mutamenti a livello sociale.
A partire dal XIII secolo, e poi in modo più determinato dal XVI
secolo, inizia quello che viene considerato il tempo delle missioni.
L’Europa consapevole dell’originalità della propria civiltà fondata sul
cristianesimo, vuole esportare la propria cultura in paesi lontani,
trasmettendo la fede e «ricavando vantaggi economici e politici»
8
.
Con il processo di decolonizzazione della seconda metà del XX
secolo, e in risposta alle forti esigenze di rinnovamento interne alla
Chiesa, inizia la cosiddetta nuova evangelizzazione.
In questo capitolo mi soffermerò particolarmente su alcuni
momenti significativi dell’evangelizzazione della Chiesa attraverso un
breve excursus storico che abbraccia: i primi secoli della Chiesa nascente
(catechesi apostolica, post-apostolica, catecumenato), l’epoca relativa al
Concilio di Trento, l’età moderna, l’era contemporanea.
8
J. COMBY, Duemila anni di evangelizzazione, Ed. SEI, Torino 1994, p. 11.
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1.1 La catechesi apostolica
Parlare delle prime forme di evangelizzazione significa trattare il
cuore della questione, ovvero uno dei momenti fondanti la Storia della
Chiesa: l’età apostolica.
«Andate, dunque, e fate miei discepoli tutti i popoli, battezzandoli
nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a
osservare tutte le cose che io vi ho comandato»
9
.
Da queste parole del Signore Gesù, espressione del mandato
apostolico conferito ai suoi discepoli, prese corpo l’attività missionaria
degli apostoli, iniziata proprio nel giorno di Pentecoste dell’anno 30 d.C.
dalla predicazione di Pietro sul tema cardine della resurrezione e
sull’effusione dello Spirito Santo. Dal discorso petrino si avvia, quindi, la
predicazione apostolica primitiva la quale si svilupperà a partire dalla
proclamazione orale del kerygma alla composizione dei primi testi
catechistici.
Dalla prima predicazione di Pentecoste, vediamo l’apostolo
prescelto continuare la sua opera con altri quattro discorsi, di cui l’ultimo
risalente all’anno 43 d.C., dove, rivolgendosi al centurione Cornelio, non
solo istruisce ma penetra nelle coscienze degli uditori generando
pentimento e conversione dei cuori.
Questa data risulta indicativa per la storia della catechesi perché da
allora la predicazione orale lascia il posto ai primi testi catechistici,
composti per rispondere all’esigenza di mettere per iscritto il messaggio
evangelico e, vista la progressiva morte dei testimoni diretti di Gesù, la
necessità di dare una sicura continuità alla loro testimonianza.
Di qui la stesura di quelli che vengono definiti i primi testi
catechistici: il Vangelo aramaico di Matteo (50 d.C.), la Prima Lettera di
Pietro ed il Vangelo di Marco (64-67 d.C.), il Vangelo di Matteo (65 d.C.),
il Vangelo di Luca e la Didachè (50-70 d.C.), la catechesi paolina (50-60
9
Mt 28, 29.