51
2.1. CARATTERISTICHE DELLE CRIPTOVALUTE
Prima di procedere con la spiegazione delle categorie delle criptovalute, è utile
introdurre alcuni concetti fondamentali che verranno utilizzati per analizzare le varie
criptomonete. Prima di tutto va detto che di qui in avanti tutti i dati utilizzati e le
informazioni riguardanti quotazioni di mercato, capitalizzazione di mercato, volume
degli scambi, ecc… faranno riferimento a quanto riportato dal sito coinmarketcap.com/.
La scelta del sito, il più autorevole e completo tra quelli che si occupano del mercato
delle criptovalute, è stata quasi obbligatoria. Il sito infatti è l’unico che fornisca
informazioni per tutte le circa 1500 criptovalute esistenti in questo momento. Anche la
piattaforma Bloomberg
61
, pur essendo stata consultata per alcuni confronti e ricerche,
non fornisce con la stessa puntualità e completezza le informazioni sulle criptovalute
considerate in questa tesi.
Il sito CoinMarketCap è comunque abbastanza completo ed affidabile, unisce le
quotazioni giornaliere di tutti gli exchange, fornendo una media del prezzo della singola
criptovaluta che può essere individuata come una buona approssimazione della
valutazione di mercato.
61
Bloomberg è stata consultata più volte, ma all’8 aprile 2018 possedeva quotazioni di mercato
riguardanti solo 4 criptovalute (Bitcoin, Ripple, Litecoin ed Ethereum). Le informazioni relative a
tali criptovalute riguardavano unicamente la quotazione di mercato (ripartita in “Bid” ed “Ask”,
e per Bitcoin e Ripple anche aggregata in un unico prezzo), senza far alcun riferimento alla
capitalizzazione di mercato, ai volumi correnti degli scambi e conseguentemente senza fornire
alcun dato relativo alla liquidità della criptovaluta considerata. Per tale motivo, oltre che per la
scarsa disponibilità di criptovalute considerate (solo 4 su 1500), è stato deciso di non utilizzare
Bloomberg come riferimento per i dati in seguito utilizzati nella tesi.
52
2.1.1. CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO
Il primo concetto che verrà utilizzato per l’analisi delle criptovalute è quello di
“Capitalizzazione di Mercato” (Market Cap in inglese).
La capitalizzazione di mercato della criptovaluta viene calcolata moltiplicando il numero
di unità di criptovaluta in circolazione con il prezzo medio di mercato di tale crypto. Nel
caso del sito CoinMarketCap il prezzo medio di mercato viene calcolato come media
ponderata dei prezzi proposti su tutti gli exchange che detengono tale criptovaluta
62
.
La capitalizzazione di mercato viene quindi calcolata come nella seguente formula:
= ×
CdM = Capitalizzazione di Mercato;
NCE = Numero di unità di criptovaluta emessa fino a quel momento;
PMM = Prezzo medio di mercato della criptovaluta in questione, calcolata tenendo
conto dei prezzi degli exchange che scambiano tale cripto.
È possibile fare un parallelo in questo senso, con la capitalizzazione di mercato delle
azioni negoziate nei mercati regolamentati. La capitalizzazione di mercato delle
criptovalute viene calcolata in modo analogo; si tende in questo senso ad equiparare le
criptovalute a strumenti finanziari utilizzati come azioni. Come sarà visto in seguito, in
realtà, le criptovalute, non sono affatto azioni delle società che le emette. Coloro che
62
Pur essendo molti, il numero degli exchange è comunque limitato. È quindi ancora possibile
calcolare un prezzo di mercato tenendo in considerazione tutti gli exchange che scambiano la
criptovaluta presa in considerazione. Nel sito CoinMarketCap è possibile vedere nel giorno
considerato la percentuale degli scambi che stanno avvenendo in quel momento in ognuno degli
exchange sulla criptovaluta presa in considerazione.
53
detengono una criptovaluta infatti non diventano proprietari di tale società, ma
possiedono semplicemente un “asset” emesso dalla società stessa. Questo asset però è
diverso da tutti gli asset conosciuti dal diritto. Non è né un’azione, né un’obbligazione
né uno strumento finanziario ibrido.
2.1.2 VOLUME DEGLI SCAMBI
I volumi rappresentano l’insieme delle operazioni di compravendita effettuate su una
criptovaluta in una determinata unità di tempo (nel caso del sito CoinMarketCap, i volumi
vengono calcolati nelle ultime 24 ore). Con riferimento ai titoli negoziati nel mercato
regolamentato, e conseguentemente anche alle criptovalute, i volumi possono essere
interpretati come l’espressione dell’interesse che gli investitori ripongono in un determinato
titolo o in un determinato mercato. I volumi sono inoltre un indicatore per quanto riguarda il
dinamismo del mercato e danno anche un’informazione sulla relazione che esiste tra
domanda ed offerta. Oltre a quanto appena detto, l’analisi del volume di mercato è
interessante per lo studio delle criptovalute perché fornisce un’indicazione approssimativa
della liquidità della moneta digitale considerata.
Secondo coloro che svolgono analisi tecniche
63
il volume è una misura dell’intensità o
della pressione che sta alla base di una tendenza
64
. Maggiore è il volume più affidabile
e duraturo sarà il trend in atto. Alcuni osservatori dei mercati finanziari attribuiscono a
questi un comportamento “fisico", immaginando che le traiettorie seguite dai prezzi sul
grafico siano governate da leggi simili a quelle che regolano il movimento di un corpo
63
L'analisi tecnica (AT) consiste nello studio dell'andamento dei prezzi dei mercati finanziari,
attraverso l’utilizzo di metodi grafici e statistici. L’analisi ha l’obiettivo di prevedere il
comportamento futuro dei prezzi. Essa viene utilizzata, congiuntamente all'analisi
fondamentale, per la definizione delle decisioni di operatività finanziaria. L'analisi fondamentale,
differentemente da quella tecnica, ha l’obiettivo di stabilire il prezzo corretto di un titolo in base
alle caratteristiche economico-finanziarie intrinseche della società o dell’emittente date titolo.
64
La tendenza o trend indica l’andamento di un determinato titolo o di un determinato mercato
in un periodo di tempo prestabilito. La tendenza può essere rialzista o ribassista.
54
nello spazio reale. Da qui la convinzione che i volumi, o meglio un loro aumento, sia di
maggiore importanza nelle fasi iniziali di una tendenza rialzista piuttosto che di una
ribassista. L’analisi dell’andamento dei volumi può quindi fornire una serie di importanti
segnali di conferma o incertezza del trend.
FIGURA 2.3: Nella figura è possibile vedere la suddivisione dei volumi nell’apposita sezione di
CoinMarketCap. Come detto precedentemente i volumi sono divisi per exchange e per cambio
valuta-criptovaluta o criptovaluta-criptovaluta effettuato. Sfortunatamente non è possibile
recuperare tutti i dati giorno per giorno, ma essi sono visibili sono nel giorno considerato. Con
riferimento alla figura i dati sono del 11 aprile 2018. USDT è la criptovaluta che replica
l’andamento del dollaro, in alcuni exchange infatti per acquistare le cripto è necessario cambiare
i propri dollari in USDT con il cambio 1USDT=1USD.
FIGURA 2.3
55
Nella sezione apposita del sito CoinMarketCap è possibile vedere il volume degli scambi
effettuati nelle ultime 24 ore suddivise per exchange e per tipo di scambio effettuato
(ad esempio differenziando gli scambi di tale criptovaluta rispetto al dollaro o rispetto
allo scambio diretto con altre monete fiat o a volte addirittura il cambio con altre
criptovalute).
2.1.3 CIRCULATING SUPPLY
65
L’ultima caratteristica che verrà considerata è il circolante. Esso indica il numero di
criptovaluta in questione che è stato emesso
66
. La caratteristica più importante della
maggior parte delle criptovalute è quella di avere un numero limitato di unità della
stessa che può essere emesso. Per questo motivo è sicuramente importante tenere
conto della quantità di valuta già emessa; tanto più si è vicini al numero massimo
previsto per la criptovaluta, tanto più si può essere portati a pensare che il valore della
criptovaluta possa aumentare (il bene è limitato). In modo analogo va analizzato anche
il valore massimo di unità di criptovaluta raggiungibile; più tale numero è basso più è
presumibile che il valore della criptovaluta possa essere alto (ovviamente il prezzo
dipende soprattutto dalla validità e affidabilità del progetto della criptovaluta in
questione e della fiducia che il mercato pone su tale progetto). Se si considerano
criptovalute che hanno un elevatissimo circolante, il prezzo per singola criptovaluta
tenderà ad essere più basso, al contrario quando una criptovaluta ha un basso numero
di circolante il suo prezzo tenderà ad essere alto. Il circolante va valutato quindi con due
accorgimenti; il primo è quello di valutarlo in valore assoluto (se sia un circolante
65
Letteralmente la fornitura di circolante.
66
Il numero fa riferimento non al numero di unità della criptovaluta presa in considerazione che
viene scambiato, ma al numero totale della criptovaluta in circolazione, cioè tutte le unità di tale
cripto che sono state emesse. Sarebbe più corretto per la determinazione del prezzo della
criptovaluta in questione tenere conto solamente delle unità di tale criptovaluta che vengano
scambiate in quel momento, tuttavia, tale dato non è disponibile in nessuna piattaforma.
56
“elevato” o “basso” rispetto a quello delle altre criptovalute concorrenti) ed in secondo
luogo va valutato in proporzione rispetto al massimo circolante raggiungibile.
Per fare un esempio, se si considera il Bitcoin, l’attuale ammontare del circolante (aprile-
maggio 2018) è di circa 17 milioni di unità, una quantità relativamente bassa se si
considerano altre criptovalute. Per altro il numero massimo di Bitcoin che verrà emesso
è quello di 21 milioni di unità; in questo momento sono già stati emessi 17/21 delle unità
totali di Bitcoin previste, circa l’80% del totale.
Queste sono le tre caratteristiche fondamentali dal punto di vista numerico che possono
essere analizzate in una criptovaluta. L’analisi può essere limitata solamente a questi tre
aspetti, che comunque sono quelli più significativi, soprattutto per la difficoltà nel
reperire altri dati attendibili e per un periodo di tempo adeguato.
57
2.2. LE ALTCOIN
Visto che l’obiettivo di questa tesi di analizzare le possibilità di investimento in
criptovalute, è a mio avviso necessario individuare quale siano le principali “Altcoin”,
elencandone le caratteristiche principali, i punti di forza e le debolezze nonché gli
eventuali possibili sviluppi futuri, che potrebbero farne mutare il prezzo o farne aderire
il più diffuso utilizzo.
FIGURA 2.4: La figura è stata presa da CoinMarketCap e prende in considerazione le “COIN”
considerandole in ordine di capitalizzazione di mercato. Le Coin in rosso sono le Altocoin. La
figura è stata riportata il 10/04/2018. Pur cambiando minuto per minuto l’ordine delle
criptovalute principali non varia molto frequentemente.
FIGURA 2.4
58
Per selezionare in un primo momento ed in maniera approssimativa le criptovalute più
importanti, al fine di analizzarle, viene tenuto conto della loro capitalizzazione di
mercato, dei volumi degli scambi e della loro presenza nei vari exchange che si occupano
dello scambio delle criptovalute con le monete correnti. Facendo riferimento alla
capitalizzazione di mercato, la più importante “Altcoin” è BITCOIN CASH, criptovaluta
che occupa il quarto posto per quanto riguarda la classificazione secondo la
capitalizzazione di mercato. Le altre Altcoin sono LITECOIN (al quinto posto della
classifica della capitalizzazione di mercato), MONERO (al decimo posto) e DASH
(all’undicesimo). Tutte le criptovalute “Altcoin” qui nominate verranno esaminate nei
paragrafi seguenti in ordine di capitalizzazione di mercato.
2.2.1 BITCOIN CASH
FIGURA 2.5: In figura 2.5 è mostrato il logo ufficiale del Bitcoin Cash, riportato dal sito. Il logo è
simile a quello del Bitcoin ma, come si può notare, l’inclinazione della “B” è invertita. Le due
“linee” sopra e sotto la lettera richiamano alle linee che sono utilizzate nella simbologia di
Dollaro($), Euro(€) e Sterlina(£).
FIGURA 2.5
Bitcoin Cash, https://www.bitcoincash.org/,
nasce come “fork
67
” di Bitcoin il primo agosto
2017 (in realtà si parla di “hard fork” vista
l’importanza del fork in questione), la
criptovaluta ha l’obiettivo di continuare il
progetto Bitcoin e di superarne alcune
inefficienze. Gli sviluppatori hanno deciso di mettere a disposizione di tutti coloro che
detenevano “Bitcoin” al momento del fork una quantità analoga di Bitcoin Cash. La
criptovaluta dipende quindi, nel suo momento di nascita dal Bitcoin. La blockchain del
67
Come già visto nella prima parte della tesi un “fork” in informatica è lo sviluppo di un progetto
software nuovo che parte dal codice sorgente di un altro già esistente.
59
Bitcoin Cash si lega alla Blockchain del Bitcoin in partenza (nel senso che fino al 1 agosto
2017 la blockchain delle due criptovalute è la stessa), ma dal primo agosto 2017 inizia
una blockchain indipendente e opera in maniera completamente slegata al Bitcoin.
Nonostante sia nata come fork del Bitcoin e sia presente sul mercato da un periodo
limitato di tempo (meno di un anno), Bitcoin Cash è subito riuscita a raggiungere un
prezzo considerevole e si è infatti rapidamente piazzata tra i primi posti delle
criptovalute per quanto riguarda la capitalizzazione di mercato. Come la maggior parte
delle criptovalute, il Bitcoin Cash (BTCC in sigla) è contraddistinto da una notevole
volatilità di mercato, il prezzo è infatti passato in pochi mesi da 600$ a 4000$ per poi
tornare nuovamente sulla soglia dei 600$.
GRAFICO 2.1: Il grafico preso da https://coinmarketcap.com/currencies/bitcoin-cash/, mostra
l’andamento del Bitcoin Cash dal 1 agosto 2017 al 30 aprile 2018. Come si può vedere sin dal
momento in cui è stato emesso ha avuto un valore di mercato considerevole
GRAFICO 2.1
Il grafico mostra oltre al prezzo di mercato in dollari anche il prezzo del Bitcoin Cash
rispetto al Bitcoin, l’andamento della capitalizzazione di mercato ed i volumi giornalieri
60
relativi alla criptovaluta. Come si può vedere il massimo del valore in termini di prezzo
in dollari (circa 3.900$), il volume di mercato (2.747.010.000 USD in 24 ore) e il Market
Cap (65.603.515.837 USD) è stato raggiunto il 20 dicembre 2017. Il prezzo più alto invece
in termini di Bitcoin è stato di 0,40802400 BTC ed è stato toccato il 12 novembre 2017.
Il prezzo in termini di bitcoin può avere una rilevanza considerevole nel momento in cui
sia necessario passare dalla criptovaluta creata da Satoshi Nakamoto per l’acquisto di
un’altra criptovaluta
68
.
Dopo aver visionato l’andamento di mercato della criptovaluta ritengo sia ora
importante individuarne le caratteristiche fondamentali e le differenze rispetto al
Bitcoin.
Bitcoin Cash è il risultato di un lunghissimo diverbio tra i programmatori e sviluppatori
del network Bitcoin, per il superamento del cosiddetto “Bitcoin Scalability
69
Problem”. Il
problema fa riferimento alla quantità limitata di transazioni che è possibile effettuare
all’interno del network Bitcoin. Come già visto nel primo capitolo, il problema della
quantità limitata delle transazioni elaborabili dalla rete è legata al fatto che i blocchi
nella blockchain Bitcoin hanno dimensioni e frequenza limitata, in particolare:
1) Il problema dimensionale riguarda il fatto che nella rete Bitcoin possono essere
convalidate un numero limitato (4200) di transazioni per ogni blocco.
2) Il problema della frequenza è legato invece alla circostanza che il sistema Bitcoin
prevede che venga convalidato un blocco ogni circa 10 minuti. Questa funzione
non è modificabile, visto che è stata pensata dall’ideatore di Bitcoin per far sì che
le unità di Bitcoin emessa fosse limitata. Con le tempistiche sopra indicate il
massimo numero delle transazioni che possono essere convalidate ogni secondo
è di 7. Questo può diventare un problema nel momento in cui avvengano più
transazioni di quelle convalidabili, perché potrebbe far sì che alcune transazioni
68
Come spiegato precedentemente, alcuni exchange prevedono che per l’acquisto di Altcoin sia
necessario passare per il tramite del Bitcoin. Sostanzialmente tali criptovalute non possono
essere acquistate direttamente con moneta fiat, ma è necessario un passaggio intermedio in
BTC.
69
Letteralmente, problema di scalabilità del Bitcoin.
61
impieghino molto tempo per essere convalidate, con la possibilità teorica che
una transazione possa non esserlo mai
70
.
Il Bitcoin Cash nasce sostanzialmente per risolvere questo problema. Come
precedentemente detto, il primo agosto 2017 tutti coloro che erano in possesso di
Bitcoin sono divenuti possessori anche dello stesso quantitativo di Bitcoin Cash.
Come avviene in tutti i fork, c’è stata una scissione della blockchain che ha portato quindi
ad un’indipendenza completa (dalla data di scissione 1 agosto 2017) tra Bitcoin e Bitcoin
Cash. La differenza sostanziale sta nel fatto che in BTCC ogni blocco ha una dimensione
molto più grande, che permette di eseguire più transazioni all’interno dello stesso. Le
transazioni eseguibili e convalidabili con la rete Bitcoin Cash sono otto volte superiori
rispetto a quelle che possono essere eseguite e convalidate con Bitcoin (si passa da 7 al
secondo a 56 al secondo).
TABELLA 2.1: La tabella mostra le differenze tra Bitcoin e Bitcoin Cash. Come si può notare l’unica
differenza è presente nel numero di transazioni che possono essere inserite in un blocco.
TABELLA 2.1
BITCOIN BITCOIN CASH
NUMERO DI UNITA’
MASSIME
21 milioni di unità. 21 milioni di unità.
INTERVALLO BLOCCHI Ogni 10 minuti. Ogni 10 minuti.
GRANDEZZA BLOCCO Blocco di 1 Megabyte (7
transazioni al secondo).
Blocco di 8 Megabyte (56
transazioni al secondo).
AGGIUSTAMENTO
DIFFICOLA’ HASH
Ogni 2 settimane. Ogni 2 settimane.
70
Nel caso in cui ogni secondo via siano sempre più di 7 transazioni, la transazione in eccesso
potrebbe non essere mai convalidata, perché i blocchi potrebbero sempre essere riempiti senza
considerare la transazione in questione. Questo potrebbe causare un problema enorme per
l’affidabilità del Bitcoin.