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____________________________________________INTRODUZIONE
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L’argomento portante di questo lavoro di tesi di licenza è il tutoraggio
nell’apprendimento: una particolare modalità d‘accompagnamento e supporto ai processi
d’apprendimento scolastico che nel corso di un decennio, in Italia, ha conquistato uno
spazio importante tra i servizi extra-scolastici di supporto allo studio.
In questi ultimi dieci anni ho potuto assistere, dal duplice punto di osservazione
di insegnante della scuola primaria e di tutor dell’apprendimento, al fiorire di nuove
modalità di supporto allo studio pomeridiano, nate per rispondere agli emergenti bisogni
educativi nell’area delle problematiche relative ai processi d’apprendimento scolastico.
La dimensione del sostegno allo studio pomeridiano, un tempo ad esclusivo
appannaggio delle cosiddette “ripetizioni”, ha conosciuto in questo ultimo decennio una
progressiva trasformazione. La tipologia della domanda legata al supporto allo studio è
cambiata; forse come conseguenza della diversa considerazione che si ha delle difficoltà
correlate all’apprendimento scolastico. In questi ultimi anni nella scuola italiana si rileva
una crescita notevole del numero di alunni con certificazione di Disturbo Specifico
dell’Apprendimento (DSA)
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e con diagnosi di disabilità.
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Noi operatori scolastici constatiamo un incremento considerevole delle richieste
da parte dei genitori di supporto personalizzato per lo studio pomeridiano dei propri figli
con disturbi specifici o difficoltà nell’apprendimento. Emerge una domanda, non sempre
esplicita e consapevole, di strumenti (compensativi) adeguati per svolgere i compiti a
casa.
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I dati del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) riportati dall’Associazione
Italiana Dislessia, per l’anno scolastico 2017/2018, indicano che il numero totale di studenti con Disturbo
Specifico d’Apprendimento (DSA), in continuo incremento, è pari al 3,2 % della popolazione scolastica.
Nell’anno scolastico 2010/2011 la popolazione di studenti con DSA era lo 0,7%.
Cf ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA, Studenti con DSA in Italia: i dati MIUR per l'AS 2017/2018 in
https://www.aiditalia.org/it/news-ed-eventi/news/analisi-dati-miur-studenti-con-dsa-as-2017-2018
(27/08/2019).
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I dati MIUR riferiscono un incremento costante degli alunni con disabilità: nell’anno scolastico 2004/2005
rappresentavano l’1,89% della popolazione scolastica, nel 2016/2017 il 2,92%.
Cf MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA (MIUR), I principali dati relativi agli
alunni con disabilità per l’a.s. 2016/2017 in https://www.miur.gov.it/documents/20182/0/FOCUS
_I+principali+dati+relativi+agli+alunni+con+disabilit%c3%a0_a.s.2016_2017_def.pdf/1f6eeb44-07f2-
43a1-8793- (27/08//2019).
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Per motivi metodologici e di spazio, in questo elaborato ho scelto di non approfondire il fenomeno relativo
al costante aumento di alunni con certificazione DSA o di disabilità, pur ritenendo estremamente
significative le sue risonanze pedagogiche e sociali. Per un punto di vista specifico sul fenomeno si veda:
NOVARA Daniele, Non è colpa dei bambini, Milano, Rizzoli 2017.
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Questi nuovi bisogni educativi e la relativa domanda d’intervento, spesso avanzata
dalle famiglie su sollecitazione dei servizi (pubblici e privati) di valutazione
psicodiagnostica e psicopedagogica o della scuola stessa, hanno contribuito in modo
significativo a far emergere la figura del tutor dell’apprendimento:
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un esperto in grado
di coniugare supporto allo studio e conoscenze specifiche sui disturbi dell’apprendimento
e sugli strumenti compensativi correlati. Seppure con nomi diversi e leggere
differenziazioni, attualmente la figura del tutor dell’apprendimento è quella che sta
prevalendo nel panorama dei servizi extra-scolastici di supporto allo studio.
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Tale
successo è testimoniato anche da una vera e propria esplosione dell’offerta formativa
dedicata ai tutor stessi. Corsi e master per diventare tutor dell’apprendimento, esperto dei
processi d’apprendimento, tutor per studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento
(DSA) sono organizzati da Università, centri studi, cooperative sociali e associazioni del
Terzo Settore in tutta Italia.
La modalità tutoriale trova nel supporto nello studio pomeridiano, una delle sue
ultime applicazioni. Il tutoraggio, di fatto, ha una lunghissima tradizione che parte fin
dall’antichità e ha rappresentato per molti secoli una delle forme educative di
accompagnamento alla crescita personale più elitarie e prestigiose.
Nella società attuale tutor universitari, tutor aziendali, docenti tutor, tutor d’aula
rappresentano alcune declinazioni possibili del tutoraggio, ognuna con le sue
caratteristiche peculiari, distinte in base alle conoscenze e alle competenze specifiche
dell’area d’intervento, ma tutte accomunate, perlomeno teoricamente, dai principi che
regolano il rapporto tutoriale (o tutorship) ossia quella particolare relazione che intercorre
tra due individui, il tutor e il tutorato (o tutee).
Le riflessioni e il confronto in merito sia al fenomeno della nascita e della
diffusione repentina della figura del tutor dell’apprendimento che alla dimensione
educativa propria del tutoraggio, sono stati gli stimoli che hanno spinto me e il mio
collega e amico Giovanni Campana a dare vita ad un servizio di tutoraggio
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Alcune denominazioni che fanno riferimento ai tutor dell’apprendimento sono: tutor dei compiti, tutor
DSA, tutor ADHD, homework tutor, esperto dei processi d’apprendimento. Nonostante lievi differenze a
livello tecnico, le diverse figure tutoriali mantengono un approccio piuttosto omogeneo rispetto alla visione
del tutoraggio: un supporto di tecniche e strumenti funzionali allo svolgimento dei compiti pomeridiani.
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Mi riferisco specificatamente alle diverse forme supporto allo studio domiciliare, ai doposcuola e al
tutoring individuale finalizzato all’acquisizione del metodo di studio. Si veda per un approfondimento sui
diversi ruoli extrascolastici di supporto allo studio: RIALTI Enrico (a cura di), Il manuale per i tutor
dell'apprendimento, Firenze, Libri Liberi 2016, 61.
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nell’apprendimento basato su una metodologia strutturata, che dal 2016 viene portato
avanti dai tutor dell’Associazione di Promozione Sociale Terzo Tempo.
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La costruzione di un impianto teorico e metodologico, seppur imperfetto, che
permettesse di rappresentare e razionalizzare gli interventi di tutoraggio ha consentito il
raggiungimento di diversi obiettivi formali funzionali al miglioramento del servizio
offerto agli studenti e dei percorsi formativi per futuri tutor dell’associazione. In merito a
quest’ultimo aspetto, la strutturazione metodologica del servizio di tutoraggio ha
permesso all’associazione di trasmettere, attraverso una formazione specifica, principi,
conoscenze e competenze necessarie ai futuri tutor nello studio.
Se, come detto al principio di questa introduzione, il tutoraggio
nell’apprendimento è l’argomento portante di questa tesi, la presentazione della proposta
metodologica di tutoraggio nello studio dell’associazione Terzo Tempo è l’argomento
specifico trattato nella seconda parte in questo lavoro.
Nella prospettiva dell’associazione Terzo Tempo il tutor è un esperto di processi
pedagogici e psichici legati all’apprendimento, in grado di attivare e orientare, attraverso
la relazione tutoriale, le risorse interne dello studente e quelle del suo contesto di
riferimento, formato da scuola e famiglia. Il tutoraggio nello studio è considerato a tutti
gli effetti un intervento psicopedagogico ed è finalizzato all’acquisizione di un metodo
studio e di autonomia da parte dello studente; un progetto educativo in cui vengono
coinvolte le figure educative di riferimento, in cui sono condivisi regole e obiettivi da
raggiungere. In questo approccio i compiti per casa sono il materiale di lavoro più
utilizzato, ma il loro svolgimento non costituisce mai la prerogativa dell’intervento.
L’approccio e la metodologia psicopedagogica proposti da Terzo Tempo risultano
essere in controtendenza con la visione di tutoraggio sostenuta dalla maggior parte degli
enti e agenzie che erogano formazione per tutor dell’apprendimento. Nella maggior parte
dei casi la figura del tutor è oggi pensata e formata per essere più vicina al profilo di un
consulente tecnico dell’apprendimento scolastico che aiuta a svolgere i compiti per casa
piuttosto che di un educatore specializzato che aiuta lo studente ad imparare ad
imparare
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attraverso la costruzione di un metodo di studio.
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L’associazione Terzo Tempo, che opera sul territorio di Roma, si occupa di tutoraggio nello studio, una
modalità domiciliare di tutoraggio nell’apprendimento che si prefigge di affiancare studenti con difficoltà
nello studio, per la costruzione di un metodo di studio personale ed efficace. I tutor che collaborano con
l’associazione vengono chiamati tutor nello studio (https://terzotempoaps.com/).
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Con l’espressione imparare ad imparare mi riferisco ad una delle otto competenze chiave di cittadinanza,
stilate dall’Unione Europea e assunte anche dall’Italia, che definiscono gli obiettivi formativi del percorso
scolastico obbligatorio. Cf Decreto Ministeriale 22 agosto 2007 n. 139, Regolamento recante norme in
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L’ipotesi di lavoro di questa tesi di licenza è che la metodologia proposta da Terzo
Tempo sia funzionale alla costruzione di interventi psicopedagogici di tutoraggio nello
studio, in grado di accompagnare lo studente nella costruzione di un proprio metodo di
studio.
Le fonti utilizzate per questa ricerca sono principalmente testi, articoli di riviste
cartacee e digitali e la normativa vigente a livello nazionale. Lo stato attuale delle ricerche
in Italia non presenta studi rilevanti, a carattere scientifico, sulla figura del tutor
dell’apprendimento, mentre è presente una letteratura saggistica interessante ed accurata,
pur se limitata.
L’elaborato è suddiviso in due capitoli. Nel primo si affrontano la nascita e
l’evoluzione del tutor dell’apprendimento in Italia, partendo dal principio del successo
formativo nella scuola e nell’università e descrivendo gli strumenti e le figure
professionali preposte alla sua garanzia. Successivamente presento e definisco la figura
del tutor dell’apprendimento, in primis a livello terminologico e semantico e
successivamente rispetto alle sue funzioni e ai suoi compiti. Nella parte finale del capitolo
analizzo tre percorsi di formazione specifici per tutor dell’apprendimento, organizzati
rispettivamente dall’Università di Padova, dal Centro Studi Erickson e dall’Associazione
Italiana Dislessia.
Il secondo capitolo è dedicato al progetto e all’esperienza dell’associazione Terzo
Tempo. Nella prima parte vengono presentate l’associazione (vision, mission e struttura)
e il servizio di tutoraggio nello studio (operatori, finalità, obiettivi, metodo d’intervento
e risultati).La seconda parte del capitolo è invece dedicata al progetto di formazione per
tutor nello studio. Verranno descritti il quadro teorico e le motivazioni del corso di
formazione, gli obiettivi e i partecipanti che ne hanno fatto parte nella sua prima edizione.
materia di adempimento dell’obbligo di istruzione, in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.202 del 31-08-
2007.
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__________________________________________PRIMO CAPITOLO:
Il tutor dell’apprendimento in Italia
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In Italia nell’ultimo decennio si è verificato un rilevante incremento di richieste di
tutoraggio nell’apprendimento, di un servizio, quindi, che accompagni nel lavoro a casa
gli studenti che si trovano in difficoltà nello studio. Definire chi sia un tutor
dell’apprendimento e quali siano i suoi compiti non è semplice poiché non esiste una
visione unica del ruolo e delle funzioni di questa figura professionale. La “professione”
del tutor dell’apprendimento non gode ancora in Italia di un vero e proprio riconoscimento
scientifico e giuridico e la sua identificazione passa inevitabilmente a partire dalla sua
pratica in vari contesti piuttosto che da una definizione terminologica condivisa.
Nel glossario dell’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei
lavoratori (ISFOL)
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alla voce “tutor” si legge: «Figura professionale sempre più diffusa
nel campo dell’educazione, spesso in contrapposizione con il docente tradizionale che si
occupa di erogare i contenuti. Il tutor, il cui compito fondamentale è quello di promuovere
una serie di interazioni, può rivestire diverse funzioni didattiche: assistenza, collegamento
tra docenti e allievi, gestione dell’aula con possibilità di momenti di docenza, soprattutto
in occasione di esercitazioni e di attività di laboratorio. L’azione del tutor riveste una
molteplicità di possibili contenuti. Due sono gli obiettivi che persegue; accompagnare
una persona o un gruppo di persone in una fase specifica del loro iter di apprendimento
sul lavoro; monitorare tale apprendimento in modo da rendere coerente e sinergico lo
sviluppo complessivo di conoscenze e competenze che riguarda la persona, ma anche la
sua organizzazione».
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Per quanto riguarda il campo d’interesse di questo lavoro, identificherò il tutor
dell’apprendimento nella figura emersa in modo spontaneo in seno ai «sistemi di supporto
educativo alternativi o integrativi»
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che affiancano la scuola: lezioni private o
“ripetizioni”, tutoring, doposcuola, centri per l’apprendimento. Anche se non esistono
ancora dati che diano la misura del fenomeno, si deve riconoscere che negli ultimi anni
c’è stato un aumento di proposte formative per i tutor dell’apprendimento.
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L’aumento della domanda di tutoraggio nell’apprendimento nel contesto italiano
in relazione a vari gradi scolastici probabilmente risponde ad un duplice bisogno avvertito
dagli studenti e dalle loro famiglie: da un lato la necessità di un supporto concreto nei
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L’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori(ISFOL) è un ente di ricerca
italiano sottoposto alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Cf https://www.isfol.it/
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Cf Tutor, in http://archivio.isfol.it/Glossario/Definizione/index49b4.html?lettera=T&codi_termine=113
(27/08/2019), 1.
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RIALTI (a cura di), Il manuale 11.
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Per avere una visione d’insieme della proposta formativa inerente al tutoring dell’apprendimento è
possibile visitare il sito dell’Associazione Italiana per la Ricerca e l'Intervento nella Psicopatologia
dell'Apprendimento (A.I.R.I.P.A.) in https://www.airipa.it/attivita-formative/ (27/08/2019).