3 CASO STUDIO: EDIFICIO MULTIPIANO CON TECNOLOGIA X-RAD
3.1 INTRODUZIONE
Il caso studio riguarda la progettazione di un edificio multipiano in legno ad uso residenziale,
con tecnologia X-RAD. Per lo sviluppo del processo si è deciso di utilizzare un processo
sintetizzabile in una Work Breakdown Structure nella quale vengono evidenziate le diverse
fasi: la prima fase è identificata con la progettazione preliminare dell’involucro nel quale ogni
pannello viene catalogato in funzione delle caratteristiche geometriche, della tipologia di
bucature e del posizionamento all’interno dell’edificio. Questa catalogazione ha permesso di
generare un abaco di elementi riconoscibili organizzati in funzione di codici corrispondenti ai
parametri sopracitati, semplificando la lettura delle planimetrie e l’attuazione del progetto (fase
di montaggio della struttura). Inoltre, in considerazione dell’elevato livello di prefabbricazione
dell’edificio si è scelto di attuare scelte finalizzate alla realizzazione di un abaco anche per
l’impiantistica: oltre le bucature predisposte sui pannelli per porte e serramenti, ne vengono
inserite ulteriori per l’alloggio di vani tecnici nei quali transitano le condutture degli impianti.
Infine, nella fase preliminare vengono stabilite le linee guida per l’organizzazione del cantiere,
definendo il layout, le macchine necessarie alla realizzazione e gli attori coinvolti nei vari
momenti della costruzione. Nella fase attuativa vengono individuate due situazioni
complementari: la preparazione dei pannelli in stabilimento e l’attuazione delle opere in
cantiere, comprensiva della costruzione delle fondazioni dell’edificio. L’avvio simultaneo del
cantiere con la realizzazione delle opere di fondazione e della produzione in stabilimento dei
pannelli consente di fornire secondo i livelli di priorità costruttiva prestabiliti. Il materiale una
volta realizzato in stabilimento viene trasportato in cantiere nel quantitativo necessario alla
realizzazione di un livello evitando stoccaggi consistenti di legno che dovrebbero essere
particolarmente accurati. In tal modo si tende ad una realizzazione “just in time” che prova ad
ottimizzare le fasi di produzione, messa in opera e liquidazione delle parti costituenti l’edificio.
Ogni spedizione contiene al suo interno anche la rendicontazione degli elementi spediti, dai
pannelli agli utensili e prodotti necessari per l’assemblaggio. L’accettazione delle varie
spedizioni passa attraverso distinte di verifica in cantiere fornite dal progettista al direttore dei
lavori per il controllo degli elementi che, in caso di incongruenze, devono essere rispediti al
mittente. Si utilizza, per facilità di lettura, il codice colore che identifica la zona nel cantiere in
funzione dell’idoneità dei materiali velocizzando la costruzione: ogni operatore in merito alla
posizione dei pannelli nel sistema di stoccaggio della merce è consapevole se l’elemento è
pronto per la fase di montaggio o se non è idoneo alla costruzione. Una volta completato il
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montaggio della struttura ed ultimato l’edificio, si passa alla fase di gestione. In questa fase si
osserva come aver effettuato la predisposizione di elementi di controllo negli impianti migliori
la manutenzione dell’edifici: in caso di guasto i sistemi di rilevazione predisposti nei vani
tecnici permettono di individuare il punto preciso e di guidare l’intervento tempestivo degli
addetti, migliorando l’efficienza dell’intero edificio. Infine, in considerazione dell’alta
prefabbricabilità dell’edificio, l’eventuale dismissione potrà avvenire agevolmente dopo il ciclo
di vita utile procedendo allo smontaggio dei vari livelli in sequenza opposta a quella di
montaggio. Il livello di definizione (LOD) in fase di concezione dell’edificio consente di
pervenire ad elaborati del tipo AS BUILT.
3.2 ANALISI DEL PROCESSO BIM
Fig. 3.1 Work Brakdown Structure preliminare
Si è proceduto analizzando tre fasi:
o La progettazione;
o L’attuazione;
o La gestione dell’opera compiuta.
3.2.1 PROGETTAZIONE
La fase progettuale coincide con la definizione dell’organizzazione dell’organismo edilizio da
creare. Attraverso l’ausilio di un software BIM, Revit® di Autodesk, si arriva alla definizione
di un modello virtuale tridimensionale contenente tutte le informazioni propedeutiche alla fase
attuativa.
In particolare, la fase progettuale viene suddivisa in tre parti:
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Modellazione → fase di modellazione tridimensionale attraverso software BIM;
Elaborazione dati → fase di raccolta delle informazioni estrapolate dal software;
Coordinamento informativo → fase di organizzazione del cantiere.
1. MODELLAZIONE
La modellazione virtuale prevede la scelta preliminare del sistema costruttivo:
A. Scelta del modello tipologico → che si traduce nella scelta del tipo di edificio e nel
rispetto dei minimi funzionali;
B. Scelta del modello strutturale → che riguarda la scelta del sistema di connessioni e
sostegni necessari alla resistenza meccanica dell’edificio.
Fig. 3.2 Fase di modellazione
A. Scelta del modello tipologico
Si è scelto di realizzare un organismo edilizio con i caratteri del tipo in linea composto
da sei piani fuori terra con copertura continua di tipo non praticabile. Per quanto riguarda
il progetto i vari livelli sono stati organizzati come segue:
Piano terra → Uso commerciale
Dimensionamento variabile
Piano 2, 3, 4, 5 → Uso residenziale suddiviso in:
Alloggi small → dai 60 ai 70 mq;
Alloggi medium → dagli 80 ai 110 mq;
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Alloggi large → sopra i 120 mq.
B. Scelta del modello strutturale
Per la scelta del modello strutturale si è tenuto conto della zona in cui si realizza il
progetto: la città di Rende in provincia di Cosenza. Essendo la cittadina area di forte
rischio sismico (zona 1), si è deciso di utilizzare un sistema costruttivo in legno a parete
portante con pannelli in XLAM, che attraverso giunzioni meccaniche del tipo XRAD
realizza un sistema resistente di tipo scatolare. Nel dettaglio:
Pannelli portanti
o Pannello parete → comportamento tipo lastra
o Pannello solaio → comportamento tipo piastra
Connessioni metalliche X-RAD → funzione dissipativa e caratteristiche di duttilità.
Processo di modellazione
Definito il modello tipologico e strutturale da seguire si può procedere alla modellazione
dell’edificio con l’ausilio del software BIM Revit®. Viene riportato lo schema concettuale
utilizzato per l’organizzazione della costruzione.
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Fig. 3.3 Schema Modellazione BIM
La modellazione BIM utilizzata è stata incentrata sui seguenti aspetti:
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A. Modellazione struttura portante
o Fase preliminare 2d
o Modellazione 3d
Elementi verticali – Pareti
Orizzontamenti – Solai
Elementi complementari – Vano scala
o Elementi di connessione
Principali
Ausiliari
B. Impiantistica
C. Finiture
A. Modellazione struttura portante
Viene riportata lo sviluppo completo dell’edificio:
Fig. 3.3 Stecca completa edificio
Nelle successive rappresentazioni, per facilità di lettura, si riporta solamente la parte sinistra
dell’organismo edilizio. La parte destra viene specchiata per simmetria ad esclusione del
modulo centrale, utilizzato come collegamento tra le due parti. Per la disamina completa si
fa riferimento all’appendice A.
o Modellazione 2D → Modellazione dell’impianto planimetrico distinta in una serie
di fasi.
Il primo passaggio eseguito è la definizione della maglia strutturale.
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Fig. 3.4 Predisposizione maglia strutturale
Il secondo passaggio eseguito è la definizione delle volumetrie degli alloggi e dei vani
scala.
Fig. 3.5 Definizione dei volumi
Il terzo passaggio è la definizione degli ambienti in funzione di moduli: ad ogni
ambiente corrispondono determinati elementi parete in funzione della luce da coprire.
Fig. 3.6 Definizione dei moduli
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L’ultimo passaggio eseguito è la definizione degli elementi parete distinti in funzione
del colore al quale corrispondono determinate caratteristiche geometriche.
Fig. 3.7 Identificazione degli elementi parete
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Ad ogni elemento parete, individuato in funzione del colore, corrisponderà poi un
sottoinsieme di elementi, organizzati in funzione delle bucature necessarie per i
collegamenti tra i vari ambienti all’intero degli alloggi. Così facendo si genera una
famiglia di elementi raggruppata in funzione del colore nella quale l’elemento
“genitore” corrisponde alla parete senza bucature.
o Modellazione 3D → Elementi Parete
Per procedere alla costruzione del modello tridimensionale si parte dallo schema
progettuale planimetrico. Avendo differenziato i locali del piano terra, ad uso
commerciale, dai successivi piani, ad uso residenziale, si ottiene una distinzione in
funzione dell’altezza. Gli impianti dell’ambito commerciale risultano più ingombranti
rispetto a quelli dell’ambito residenziale. Inoltre, in funzione della tecnologia
Rothoblaas scelta, devono essere effettuati i tagli angolari differenti per la
predisposizione degli elementi X-ONE. Sulla base di queste precisazioni e in ragione
delle logiche di codifica dell’azienda si è scelto di utilizzare codici simili per le famiglie
parete individuate in funzione dei seguenti parametri:
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Esempio planimetrico indicante codice colore relativo alle caratteristiche geometriche del pannello e spessore
della parete BASE. Questa codifica viene spiegata di seguito nel paragrafo della modellazione 3D.
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Posizione → codifica in funzione del livello di collegamento.
- Elemento BASE
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→ Altezza 4,500 m → CODICE B
- Elemento MID
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→ Altezza 3,240 m → CODICE M
Fig. 3.8 Elemento BASE
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Elemento corrispondente al piano terra dell’edificio.
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Elemento corrispondente ai piani superiori al piano terra dell’edificio.
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Fig. 3.9 Elemento MID
Caratteristiche geometriche → ulteriore codifica degli elementi tramite
colore. Ad ogni colore corrispondono determinate caratteristiche
geometriche in funzione di lunghezza e spessore.
Si riporta la rappresentazione tridimensionale dell’edificio.
Fig. 3.10 Rappresentazione grafica della volumetria
Per i primi tre livelli si distinguono:
- Elemento Blu → CODICE b
- Elemento Red → CODICE r
- Elemento Yellow → CODICE y
- Elemento Green → CODICE g
Salendo in altezza al quarto e quinto livello lo spessore di alcune pareti
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diminuisce per alleggerire il peso della struttura; a questi livelli si distinguono:
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Non tutte le pareti diminuiscono di spessore in funzione della tecnologia X-RAD. Essendo una tecnologia
innovativa alcuni sistemi di connessione ancora devono essere sviluppati; tra questi lo spessoramento attraverso
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- Elemento Violet → CODICE v
- Elemento Orange → CODICE o
Un’ulteriore diminuzione di spessore è fatta al sesto livello dove si distinguono:
- Elemento Dark green → CODICE dg
- Elemento Sky → CODICE s
Spessore → codifica in funzione dello spessore associata al livello da
collegare. Si distinguono
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:
- Livello 1, 2, 3 → spessore 158 cm → CODICE 158
- Livello 4, 5 → spessore 137 cm → CODICE 137
- Livello 6 → spessore 124 cm → CODICE 124.
Viene riportato un esempio di codice:
ELEMENTO BASE B + DIMENSIONI ELEMENTO BLU b + SPESSORE 158 =
Bb158
Segue la distinta completa degli elementi parete previa analisi delle bucature.
gli SPACER di connessioni sui nodi X di pareti con spessori diversi sovrapposte. Per questo motivo si è optato
per il mantenimento dello spessore lungo l’asse y, avente minor numero di pareti rispetto l’asse x.
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Gli spessori corrispondenti sono stati estrapolati dalle schede tecniche di X-lam Dolomiti, fornitore scelto per
la realizzazione dei pannelli parete.
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Fig. 3.11 Distinta pannelli parete previa analisi bucature
In questo elenco sono presenti anche gli elementi parete non portanti che contribuiscono
al completamento dell’edificio. Si distinguono:
o Pareti di collegamento tramite giunto tecnico
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Elemento Base → Dimensione Elemento Cian → Spessore 124
Elemento Mid → Dimensione Elemento Cian → Spessore 124
o Pannelli Parete interne
Interno lunghezza L → Spessore 90
- Lunghezza L → Int L 90
- Lunghezza L* → Int L* 90
- Lunghezza L** → Int L** 90
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È stata ideata un’interruzione strutturale attraverso un giunto tecnico per evitare il danneggiamento sismico
nonché variazione di temperatura consentendo ove previsto la libera dilatazione della pavimentazione.