CAPITOLO 1
INTERNET E L’INFORMAZIONE| 8
1.1.2 - Come funziona il World wide Web
Il World Wide Web, chiamato Web o WWW, è la ragnatela mondiale
client-server per il reperimento delle informazioni distribuite in formato
ipertesto su Internet che, attraverso collegamenti ipertestuali, i link,
presenti all’interno dei documenti multimediali. permette di rendere le
informazioni facilmente accessibili agli utenti, indipendentemente dalla loro
ubicazione fisica.
Il WWW è un universo multimediale composto da tre diversi protocolli,
ovvero da quell’insieme di regole che definiscono il comportamento
comune che più sistemi devono possedere per scambiarsi informazioni
15
:
- l’HTTP (HyperText Transfer Protocol), è il protocollo di trasferimento di
un ipertesto, essenziale per la trasmissione delle informazioni sul web;
l’URL (Universal Resource Locator) è l’indirizzo elettronico, sotto forma di
una sequenza di caratteri alfanumerici, che identifica univocamente una
risorsa in Internet tipicamente presente su un server, come ad esempio un
documento o un'immagine, rendendola accessibile ad un client che ne fa
richiesta attraverso l'utilizzo di un web browser.
l’HTML (Hypertext Markup Language), è un linguaggio di markup che
descrive le modalità di impaginazione, formattazione o visualizzazione
grafica (layout) del contenuto, testuale e non, di una pagina web
attraverso tag di formattazione, utili per creare documenti ipertestuali, con
cui dare alle pagine la forma voluta ed inoltre supporta l'inserimento di
script e oggetti esterni quali immagini o filmati.
L’unione e il funzionamento di questi tre componenti dà forma al World
Wide Web, in cui la navigazione avviene a livello ipertestuale (nel caso di
soli testi) o a livello ipermediale (nel caso di testi, grafica, immagini e
suoni). Nel mondo “iper” la consultazione avviene in modo personalizzato
ed offre inoltre una possibilità di lettura multisequenziale.
La navigazione si compie tramite un software che consente di usufruire dei
servizi di connettività in rete, il browser, composto da piccole parti
indipendenti che in successione trattano i dati.
15
L. Snyder, Fluency. Conoscere e usare l'informatica, Pearson 2006, P.76‐77.
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INTERNET E L’INFORMAZIONE| 9
La sequenza, quasi identica in tutti i browser, si svolge essenzialmente
tramite i seguenti passaggi:
1. L’utente digita sul browser un indirizzo internet (URL) ed il programma
invia una richiesta della pagina al relativo computer remoto utilizzando il
protocollo HTTP: “Inviami tale pagina”.
2. Quando la richiesta viene accettata dal Server, la pagina viene letta ed
interpretata, e presentata sul monitor secondo le indicazioni che essa
contiene, generalmente in formato HTML.
In questo modo il lavoro è diviso tra il computer dell’utente (il Client) e il
computer remoto (Server). Quest’ultimo può rispondere alle richieste di
numerosi utenti alla volta, ma dopo l’invio della pagina, non si occupa più
della rappresentazione grafica di questa sul terminale del Client, poiché a
tale operazione provvederanno il processore e il software installati sul
dispositivo.
1.1.3 - La rete si abilita: l’avvento del Web 2.0
Nonostante l’assenza di sostanziali innovazioni tecnologiche nei protocolli
e nei linguaggi di programmazione, nel Duemila il Web entrò in una nuova
fase evolutiva. Questo sviluppo, ridisegnò radicalmente le pratiche di
pubblicazione e condivisione dei contenuti.
Si assistette infatti all’avvento del Web 2.0, etichetta divulgativa introdotta
da Tim O’Reilly, un editore americano che, percependo le straordinarie
opportunità offerte dal Web sociale e interattivo, fin dal 2004 coordina una
conferenza internazionale denominata appunto “Web 2.0
16
”.
16
L’origine di questa espressione viene assegnata a Tim O’Reilly che nel 2004 promosse una
conferenza internazionale con il nome “Web 2.0 Conference” (oggi Web 2.0 Summit), con lo
scopo di ripensare e rilanciare il Web dopo la crisi della New Economy nel fine millennio.
Si tratta dell’evoluzione del Web che dalla piattaforma dei siti statici e della scarsa interattività (il
Web 1.0) passa al Web dinamico, facile da usare anche per chi non ha grandi saperi informatici.
I sistemi di gestione dei contenuti (CMS) che si usano come semplici applicazioni online,
permettono un alto livello d’interazione tra il sito e l’utente. Lo stesso O’Reilly nel 2009 spiega
così la sua intuizione: «Chief among our insights was that “the network as platform” means far
more than just offering old applications via the network (“software as a service”); it means
building applications that literally get better the more people use them, harnessing network
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INTERNET E L’INFORMAZIONE| 10
Le caratteristiche della Rete “comunicativa” sono strettamente legate alla
nascita di nuovi strumenti, chiamati anche social media
17
che si diffusero a
partire dal 1999. L’auto-pubblicazione esplose nella Rete.
Va detto che anche prima degli anni Zero era possibile creare siti
personali in rete, ma la pubblicazione dei contenuti richiedeva una buona
conoscenza dei linguaggi di programmazione e la gestione dei server e
delle connessioni. Il cielo del Web 1.0, però, era limitato, piuttosto costoso,
e costellato per lo più da editori, aziende, istituzioni e soggetti collettivi
«[…]una metropoli animata perlopiù da uffici e negozi»
18
.
Possedeva molte delle caratteristiche tipiche dei mass media come la
scarsa bidirezionalità del flusso comunicativo e l’organizzazione
gerarchica e sequenziale dei contenuti. Le pubblicazioni amatoriali erano
perlopiù contraddistinte da collaborazioni collettive e target di lettori ed
argomenti ben delineati.
Nella seconda metà degli anni Novanta però il panorama mutò, grazie ad
autori di siti-diario, che come accade nei registri di bordo, annotavano ciò
che gli vivevano giorno per giorno. Loro diedero vita ai prototipi degli
attuali blog, le prime abitazioni dei cittadini della Ragnatela, sempre più
personali, meno commerciali e ricchi di argomenti di svariato genere.
Nacquero in tal contesto i primi servizi per l’apertura dei blog come
Blogger
19
, Xanga
20
, Live Journal
21
e Tiscali
22
. Gli utenti divennero in breve
dei “nodi della Rete”, poiché anche i principianti avevano l’opportunità di
creare con facilità il proprio spazio privato, grazie agli strumenti offerti dai
nuovi portali.
Si vennero a instaurare dei veri reticoli di relazioni, sostenuti dai link
ipertestuali che resero ogni sito una “grande conversazione collettiva”
23
.
effects not only to acquire users, but also to learn from them and build on their contributions»,
Tim O’REILLY ‐ John BATTELLE, Web Squared: Web 2.0 Five Years On,
http://www.Web2summit.com/Web2009/public/schedule/detail/10194 (01.09.2012)
17
Con il termine Social media si indicano quelle tecnologie e pratiche online utilizzate dagli utenti
per condividere contenuti testuali, immagini, video e audio.
Approfondimento al Capitolo 3 – IL GIORNALISMO AI TEMPI DEI SOCIAL NETWORK
18
Maistrello S., Giornalismo e nuovi media. L'informazione al tempo del Citizen Journalism,
Apogeo, Milano 2010, p. 32
19
http://www.blogger.com/start?hl=it
20
http://www.xanga.com/
21
http://www.livejournal.com/
22
blog.tiscali.it/
23
Maistrello S., op. cit., p. 33
CAPITOLO 1
INTERNET E L’INFORMAZIONE| 11
Questa maggiore familiarità con le tecnologiche, data anche
dall’abbassamento dei costi di accesso alla rete, creò una forte
condivisione fra tutti “i cittadini della rete”. Infatti, ciò che veniva prodotto e
pubblicato stimolava il confronto reciproco e l’interazione con gli altri,
“abilitando” di fatto l’utente alla rete.
1.2 - L’informazione nella Ragnatela: le reti del sapere
Internet ha aperto un ventaglio di possibilità ampie e straordinarie.
Chiunque collegandosi alla Rete può compiere oramai qualsiasi tipo di
operazione e assolvere a molte delle “faccende quotidiane” più irritanti e
che sottraggono tempo. Oggi ad esempio è possibile guardare il saldo
della propria carta on line, evitando così la fastidiosa fila allo sportello
dell’ufficio bancario o postale. La diffusione di Internet ha cambiato il modo
di comunicare, di studiare, di lavorare, di informarsi, ed anche di fare
informazione.
Come scrisse Derrick de Kerckhove «la possibilità di connettersi agli altri
everytime, everywhere, anyway, è un cambiamento fondamentale»
24
.
La connettività è la chiave della globalizzazione, poiché grazie allo
sviluppo delle comunicazioni e soprattutto di Internet questo fenomeno si
sta sempre più ampliando.
In Italia, già nel 1954, la società aveva visto mutare le proprie abitudini con
l’avvento del “medium” per eccellenza, la televisione; con Internet, oltre
alla possibilità di entrare nelle case di milioni di persone «ci si può sentire
coinvolti in essi e addirittura in qualche modo parteciparvi»
25
.
24
Derrick De Kerkhove del Mc Luhan Institute in Dianora Bardi, testo in win.xmlpertutti.com:
http://win.xmlpertutti.com/videoportale/ebook/ DK_1.pdf
25
Marsili M., La rivoluzione dell'informazione digitale in Rete. Come Internet sta cambiando il
modo di fare giornalismo, Odoya, Bologna 2009, p.161
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INTERNET E L’INFORMAZIONE| 12
1.2.1 - “Le autostrade […] e la Società dell’informazione”
26
La tecnologia dell’informazione è caratterizzata dalle reti, dalla
multimedialità e dall’architettura aperta-client server, che permette di
superare le limitazioni incontrate dalle banche-dati tradizionali, fornendo
un metodo di ricerca unico e facilitato. Internet a banda larga è un servizio
fondamentale per i cittadini poiché è un’ “autostrada dell’informazione”,
costituita da reti via cavo e in fibre ottiche che combina le potenzialità del
televisore, del calcolatore e del telefono.
Attraverso l’utilizzo di un unico medium, si promuove un’accelerazione del
flusso dell’informazione, sia nella produzione che nel reperimento dei dati,
che a ragione può essere considerata uno dei fattori di crescita sociale.
Con la rivoluzione digitale sono nate nuove iniziative nel settore delle
telecomunicazioni che per lungo tempo era stato monopolizzato, basti
pensare che il telefono “parlava” esclusivamente grazie a reti di fili ed il
televisore si “mostrava” mediante reti herziane limitate; mentre il «telefono
di oggi è senza filo, e voce e i contenuti multimediali viaggiano, scomposti
in bit»
27
.
La multimedialità ha permesso che l’estensione della trasmissione
telematica possa avvenire, non in un unico modo, ma attraverso i tre
fondamenti dell’espressione e della comunicazione: il testo, il suono e
l’immagine.
L’ICT (Information and Communication Tecnology), ovvero la relazione
che intercorre tra tecnologia e informazione, consente oggi di riassumere
la fondamentale possibilità che le nuove tecnologie offrono ai cittadini.
Essi, grazie ai servizi a banda larga di connessione alla rete, possono
accrescere la loro conoscenza e velocizzare lo scambio di dati.
I “new media” quindi hanno ampliato le capacità della sfera sociale e reso
quasi tutto accessibile. Il loro impatto sulla collettività è stato così forte e
significativo che è stata coniata una nuova denominazione per
comprendere tutti gli utenti della Rete, ovvero quella di “Società
dell’informazione”
28
.
26
Marsili M., op. cit., p.162
27
Ibidem.
28
Ibidem.
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1.2.2 - Gli strumenti della Rete
Secondo una metafora di Gino Roncaglia, «il Web contemporaneo è come
una fila ininterrotta di rubinetti che gocciolano»
29
, dove ad ogni rubinetto
corrisponde una fonte di contenuti e ogni goccia ne è l’unità minima.
Viviamo quindi in una moltitudine di liquidi, che nonostante talvolta
vengano dispersi, «grazie a secchielli sempre più sofisticati, possiamo
raccogliere, mescolare, filtrare, far evaporare perché tornino [..] in nuove
combinazioni»
30
.
Tutti gli strumenti che compongono la Rete sono caratterizzati da unità di
contenuto che se pur di differente origine, una volta pubblicate, vivono
innumerevoli vite attraverso modi di aggregazione, motori di ricerca e
rielaborazioni.
Così il post di un blog viaggia dal sito del suo autore mediante
“l’abbonamento” degli utenti fino ad arrivare a quella fonte tramite il suo
feed; entra nel circuito dei servizi dediti all’analisi delle conversazioni in
rete e lascia traccia del suo passaggio nei social network.
E’ evidente quindi, come sia sempre più difficile isolare le caratteristiche
dei mezzi che compongono il variegato “bouquet dei social media”
31
. La
permeabilità interessa sia gli stessi strumenti, integrandoli e completandoli
a vicenda, sia il livello dei contenuti, e se un tempo la massima
espressione del singolo era data nel blog, ora molti dei contenuti più
superficiali si trovano anche sui social network.
Nonostante il settore sia sempre in continua evoluzione, si possono
individuare alcuni punti fermi per analizzare la circolazione
dell’informazione in Rete.
Il Blog - E’ un sito web alle dipendenze di un software per la gestione dei
contenuti (Content Manager System), che in modo automatico ed
elementare permette «l’inserimento, la pubblicazione e l’archiviazione di
testi, immagini e inserti multimediali»
32
.
29
Maistrello S., op. cit., p. 35
30
Ibidem
31
Ibidem
32
Maistrello S., op. cit., p. 36
CAPITOLO 1
INTERNET E L’INFORMAZIONE| 14
Seppur esistono CMS anche molto complessi, come i portali e tutti i grandi
siti che producono informazione, solitamente un blog non è altro che un
CMS ridotto ai processi basilari. L’utente inserisce i contenuti come
farebbe su un qualsiasi programma di editor testi, mentre l’archiviazione e
la pubblicazione avviene in modo automatico dal software, premendo
solitamente il pulsante “Pubblica”.
La presentazione avviene in genere in ordine cronologico e
l’aggiornamento più recente compare in cima alla pagina, seguito da quelli
più datati, disponibili in archivi. Questa raccolta, è la “memoria del blog”
33
e permette agli utenti di visualizzare la storia dell’autore, anche a distanza
di tempo. Ogni contenuto, detto post, dispone di coordinate specifiche,
permanent link, che permettono all’elaborato di essere rintracciato nel
tempo, indipendentemente dal luogo della sua pubblicazione. Il blog ha
una struttura che ricorda molto quella del diario, il nome infatti deriva da
web e log (registro di eventi), e nella sua accezione più comune è definito
come il mezzo più semplice ed economico per raccontare di sé e delle
proprie idee.
Le aggregazioni di contenuti e i Feed - Ogni volta che si pubblica un
post su di un Content Management System, gli automatismi dispongono i
contenuti sullo scheletro grafico e danno vita alla pagina web consultabile
attraverso il browser. Al contempo vengono generate una o più
rappresentazioni semplificate dei contenuti, che prive di ogni struttura di
abbellimento ed impaginazione possono essere lette in modo meccanico
dai motori di ricerca e mezzi aggregazione. Queste sono dei canali di
pubblicazione che separano i contenuti dalla loro confezione, i cosiddetti
feed. Oggi esistono due sistemi per la distribuzione di contenuti Web,
molto simili tra loro: l’RSS (Rdf Site Summary o Really Simple
Syndication) e Atom.
Attraverso dei programmi chiamati aggregatori, i feed sono disponibili,
accessibili simultaneamente e in continuo aggiornamento, così anziché
«ogni mattina fare il giro dei miei siti di riferimento […[ più semplicemente
posso collegare il loro feed al mio aggregatore»
34
. Questa azione è
chiamata generalmente sottoscrizione, abbonamento o syndication e
permette di essere raggiunti in maniera tempestiva dai contenuti ogni qual
volta sono aggiunte nuove pubblicazioni.
33
Ibidem
34
Maistrello S., op. cit., p. 38