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SMART CITY: Storia di uno sviluppo tecnologico imprescindibile
Introduzione
Lo sviluppo urbano di questo 21esimo secolo, è uno degli aspetti che sempre più e
sempre in più zone del mondo, sta cambiando paradigma, e gli studi e le ricerche
relative alle smart cities sono diventati di primaria importanza per l’intero
panorama mondiale, con il diretto coinvolgimento dell’entità politiche, di tutta la
comunità scientifica e delle aziende e industrie di settore. Ad esempio la più grandi
banche d’investimento multilaterale prevedono di investire 175 miliardi di dollari
in sistemi di traporto sostenibili nel prossimo decennio, e IBM ha assegnato 50
milioni di dollari sulle tecnologie e i servizi affinché vadano in aiuto a 100 comuni
nel mondo. Questi e altri simili sforzi sono stati previsti affinché le città diventino
più intelligenti in diversi ambiti inclusa l’efficienza, efficacia, produttività,
trasparenza e sostenibilità.
Le Nazioni Unite stimano che entro i prossimi 32 anni la popolazione mondiale
aumenterà del 32% passando da 7,2 a 9,7 miliardi di persone, mentre la popolazione
urbana aumenterà ben del 63% da 3,9 a 6,3 miliardi di abitanti. Le stesse stime
affermano che fino al 2030, più del 60% della popolazione mondiale vivrà nelle
città, e da un punto di vista geografico, saranno Asia, Africa e America Latina, i
continenti che avranno le suddette crescite più significative.
La ragione di questa necessità d’incremento urbanistico è duplice: in parte è dovuta
alla migrazione delle popolazioni dall’aree rurali alle città, alla ricerca di una vita
migliore (lavoro, istruzione, assistenza medica, accesso alla cultura ecc.), d’altra
parte il motivo è dovuto all’espatrio dai Paesi poveri che sono succubi di conflitti
sociali e militari, verso paesi pacifici e maggiormente industrializzati.
Quindi, se il nostro pianeta sta diventando più “urbano”, le città necessitano di
diventare più intelligenti e quindi “smart”. L'incremento di questi processi
d’urbanizzazione ha bisogno di nuovi metodi e vie, di puro stampo innovativo, per
sapere gestire ed amministrare la complessità e le problematiche della vita cittadina
quali sovrappopolamento, consumo energetico, gestione delle risorse, protezione
dell’ambiente, ecc.
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Ma cosa significa realmente la parola smart? Ha un significato ampio, e tocca
ambiti diversi essendo la stessa parola “città”, un concetto semanticamente
complesso e vario.
Le diverse definizioni di smart cities
Nel caso di una Smart City, non vi è consenso su un'unica specifica, o un’unica
definizione. Sebbene la ricerca e l’analisi riguardo le SC siano in aumento,
l’argomento non ha ancora raggiunto una maturità scientifica tale da permettere di
essere trattato univocamente ed indipendentemente.
Per alcuni autori la concettualizzazione di smart city è basata prevalentemente
sull’utilizzo dell’ICT, difatti ciò che può essere considerato maggiormente come
consenso e trend in letteratura scientifica, come definizione di smart cities, vede le
information technologies come il primo, e forse più importante componente che
conferisce alla città il termine “smart”.
D’altra parte numerosi autori da diverse discipline hanno proposto via via
definizioni che vanno oltre il concetto d’utilizzo di ICT.
Tab.1 – Broad definitions of Smart City
Study Definitions
Harrison et al. “Urban areas that exploit operational data, such as that arising from
traffic conges- tion, power consumption statistics, and public safety
events, to optimize the opera- tion of city services”
Toopeta [A city] “combining ICT and Web 2.0 technology with other
organizational, design and planning efforts to de-materialize and
speed up bureaucratic processes and help to identify new, innovative
solutions to city management complexity, in order to improve
sustainability and livability”
Woods and
Goldstein
“The integration of technology into a strategic approach to
sustainability, citizen well-being, and economic development”
Kourtit et al. “Advanced business and socio-cultural attractiveness, presence of a
broad (public and private) labor force and public facilities, and
presence and use of sophisticated e-services”
Komninos “Territories with high capacity for learning and innovation, which is
built-in the cre- ativity of their population, their institutions of
knowledge creation, and their digital infrastructure for
communication and knowledge management”
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Hall “A city that monitors and integrates conditions of all of its critical
infrastructures, including roads, bridges, tunnels, rails, subways,
airports, seaports, communica- tions, water, power, even major
buildings, can better optimize its resources, plan its preventive
maintenance activities, and monitor security aspects while
maximizing services to its citizens”
Kourtit and
Nijkamp
“A promising mix of human capital (e.g. skilled labor force),
infrastructural cap- ital (e.g. high-tech communication facilities),
social capital (e.g. intense and open network linkages) and
entrepreneurial capital (e.g. creative and risk-taking business
activities)”
“The result of knowledge-intensive and creative strategies aiming at
enhancing the socio-economic, ecological, logistic and competitive
performance of cities”
Rios “A city that gives inspiration, shares culture, knowledge, and life, a
city that moti- vates its inhabitants to create and flourish in their own
lives”
Lombardi et al. “Smart governance (related to participation); smart human capital
(related to peo- ple); smart environment (related to natural resources);
smart living (related to the quality of life); and smart economy
(related to competitiveness)”
Giffinger et al. “A city well performing in a forward-looking way in economy,
people, governance, mobility, environment, and living, built on the
smart combination of endowments and activities of self-decisive,
independent and aware citizens”
Natural Resources
Defense Council
“Cities striving to make itself ‘smarter’ – more efficient, sustainable,
equitable, and livable”
Fonte: Gil Garcia J.R., Pardo T.A., Nam T., 2012, p.4
Com’è possibile notare dalla Tabella 1, dove Gil-Garcia et al. hanno raccolto
diverse definizioni secondo diversi autori, del concetto di smart city. È utile
soffermarsi su cinque punti di particolare interesse, che si possono scorgere
all’interno di questa tabella:
1) Tra gli elementi in comune, uno dei fattori che rende intelligente una città nel
contesto urbano è chiaramente, come sopradetto, la tecnologia. Difatti molte città
stanno iniziando a rivendicare che sono “smart” grazie all’impiego dell’ICT
all’interno dei loro processi e le loro operazioni.
2) Le varie definizioni di smart city pongono particolare attenzione alle
infrastrutture critical quindi cruciali in senso lato, quelle fisiche e network.
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3) La maggior parte delle definizioni di SC presentano il concetto che una città
intelligente è tale se fornisce migliori servizi alla propria popolazione.
4) Pare chiaro che la combinazione, l’interconnessione e l’integrazione fra sistemi
e infrastrutture siano pilastri fisici e concettuali per chiamare una smart city tale. La
SC è vista da diversi come in grado di coinvolgere l’uso di infrastrutture network
come tramite per lo sviluppo culturale, economico, ambientale e sociale.
5) Infine, la visione di un futuro migliore si trova in diverse definizioni, sebbene
esplicata in forme differenti. Per esempio Giffinger et al. pensano alla smart city
come una città che immagina se stessa come performante in modo lungimirante,
mentre altri autori pongono l’enfasi sul concetto di promozione della vivibilità o
utilizzano frasi come “una città che dà ispirazione”, che sono chiaramente ben oltre
al concetto di semplice utilizzo di ICT e quindi della maggior parte delle definizioni
di smart city.
Quattro declinazioni tecnologiche di City
All’inizio degli anni novanta si coniò il termine “smart city” per rappresentare come
la globalizzazione, l’innovazione e la tecnologia, stessero cambiando lo sviluppo
intrinseco urbanistico delle città in cui viviamo.
Secondo Schaffers et al., i più recenti studi circa l’analisi delle SC, concernono due
macro-aree: sostenibilità e la scoperta delle cosiddette internet technologies.
Attraverso esse, è possibile rappresentare tramite termini differenti, il concetto
molteplice di città in quattro chiavi: cyber city, digital city, intelligent city, smart
city.
Cyber city rappresenta la governance cittadina basati su feedback di dati provenienti
dal cyberspazio cittadino e dalla cibernetica, ma rappresenta anche l’altra faccia
(negativa) della medaglia del cyberspazio ovverosia cyber-crimine, tracciamento,
identificazione e controllo militare sulle città stesse
Digital city è invece la rappresentazione prettamente digitale della città: dalle città
virtuali, alle “metafore digitali” attraverso le quali rappresentarle le città, come ad
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esempio i prototipi, le rappresentazioni virtuali o le sue simulazioni come ad
esempio second life cities, cities of avatars, simulation-cities.
Intelligent city spiega le molteplici intelligenze di cui una città può usufruire, come
ad esempio l’intelligenza collettiva rappresentata dai propri cittadini, intelligenza
intesa come “intelligenza-distribuita”, crowdsourcing, collaborazioni on-line,
innovazioni tramite banda larga, l’importanza del capitale sociale sulle città,
l’innovazione e l’apprendimento condiviso, e l’innovazione specificatamente e
principalmente guidata dal cittadino stesso.
Il concetto di Smart City è secondo Schaffers et al. invece una sorta di grande
insieme che va dagli smartphone, ai sensori, passando per ambiente intelligente
(smart environment), misuratori intelligenti, e tutta la strumentazione in generale a
sostegno del concetto tecnologico inteso per la parola smart.
Le due tabelle a seguire, mostrano come le città possono essere categorizzate
diversamente a seconda del contesto di riferimento (Tabella 2) e le tendenze da un
punto di vista geografico (Tabella 3) all’interno del panorama geo-urbanistico
mondiale.
Tab.2 – Definizioni di città a seconda del contesto semantico di riferimento
Domain Social Economic Governing
Garden cities Partecipative cities Entrepreneurial cities Managed cities
Sustainable
cities
Walkable cities Competitive cities Intelligent cities
Eco- cities Integrated cities Productive cities Productive cities
Green cities Inclusive Cities Innovative cities Efficient cities
Compact cities Just cities Business-friendly cities Well-run,well-led
cities
Smart cities Open cities Global cities Smart cities
Resilient cities Livable cities Resilient cities Future cities
Fonte: Eremia, Toma, Sanduleac, 2016, p.3
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Tab.3 – Tendenze geografiche dei diversi significati della parola “cities”.
Term Trend
Regional
Popularity
Popularity in
countries
Popularity in cities
Future cities Stable Global
India, USA, Canada,
Australia, UK, Mexico,
Brazil
Minneapolis, Singapore,
Mumbai, New Delhi,
Phoenix, London, San
Francisco, Pune
Eco City Stable Asia
Philippine, Singapore,
Malaysia, India
Chandigarh, Tianjin
Smart Cities Fluctuating interest
Europe, Northern
America
Italy, Spain, Belgium,
UK
Barcelona, Bologna,
Torino, Roma
Intelligent cities Stable Northen America USA, UK London
Sustainable
cities
Stable Commonweatlh
Australia, UK, Canada,
USA, India
Vancouver, Singapore,
Washington, Auckland,
Portland, Dubai, London,
Austin
Compact cities Stable Mixed Australia, UK, USA
Salt Lake City, New York
City
Liveable cities Rarely used Commonweatlh
Australia, UK, Canada,
Singapore
New York City, Singapore,
Melbourne, Pittsburgh,
Vancouver
Digital cities
Stable, after a
decreasing interest
Mixed
USA, Ireland,
Philippine, UK
Kansas City, Oklahoma
City, Dublin, Minneapolis
Innovative cities Stable Mixed USA, UK, India Bangalore
Green cities Stable Northen America USA, Australia, Canada New York City
Fonte: Eremia, Toma, Sanduleac, 2016, p.4
Il rapporto fra Smart City e Digital City
Nell’articolo Smart City and the Applications di Su K., et al., viene analizzata la
relazione che sussiste fra questi due concetti di città, che sono simili, seppur al
contempo differenti, come è possibile vedere a fine paragrafo schematizzato in
Figura 1.
Secondi gli autori, “digital city” si riferisce ai sensori remoti (RS), sistemi di
posizionamento globale (GPS) e altre tecnologie d’informazione spaziale che
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conseguentemente generano la struttura informativa geografica delle città digitali e
le piattaforme e gli edifici informativi per i pubblici servizi, ed attraverso la
costruzione di tali infrastrutture, è possibile sviluppare ed integrare ogni genere
d’informazione geografica, raggiungendo un’ampia digitalizzazione della rete
informativa. Proprio da questo assunto nasce la relazione con il concetto di smart
city, che diventa la base comprensiva della digital city, attraverso una gestione
verificabile e misurabile urbanisticamente e attraverso processi intelligenti: l’idea,
ad esempio, di sensori equipaggiati per varie tipologie di oggetti, per formare
l’Internet of Things, e raggiungere un’integrazione completa dell’IoT stessa tramite
super-computers, e sistemi di cloud-computing. Di fatto la smart city è il prodotto
della digital city combinato con l’internet delle cose (internet of things).
Fig.1 – Relazione fra Digital City e Smart City
Fonte: Su K., Li J., Fu H., 2011, p.4
Il rapporto fra Smart City e Intelligent City
Le smart-cities e le intelligent cities hanno la possibilità potenziale di collezionare
ed analizzare i dati provenienti dal mondo reale tramite l’interconnessione dei
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sensori, attuatori e dispositivi mobili, affinché migliori la capacità di gestire ogni
tipologia di traffico e flusso concernente la città (urbano, logistico, informativo,
sistemico etc.).
Grazie al fatto che queste due differenti concezioni di città non avvengono solo nel
cosiddetto cyberspazio, bensì sono solidamente integrate con gli spazi digitali,
istituzionali, fisici e sociali della città, nella quale le componenti digitali migliorano
il funzionamento socio-economico delle attività e la gestione delle infrastrutture e
contemporaneamente innalzano la capacità di risoluzione dei problemi dei collettivi
urbani (problem-solving capacities of urban communities).
La smart city è da considerarsi la città, globalmente parlando, del futuro ma è
opportuno fare un ultimo passo prima di definire tale termine nella sua forma più
contemporanea. “Citta del futuro” e “futuro di una città”, aldilà di un presunto gioco
da parole, significano concetti differenti:
• “Futuro delle città”: termine adottato per indicare le modalità affinché siano
garantiti i bisogni della città nel futuro, tenendo in considerazione il loro
ruolo e la pressione e le minacce che le città dovranno affrontare.
• “Città del futuro”: riflette gli obiettivi delle persone per quanto riguarda le
caratteristiche di una città come dovrà funzionare operativamente, su quale
sistema si affideranno, come interagiranno con i cittadini, le autorità, i
business, gli investitori, e l’ambiente in cui loro vivono.
Unendo assieme quei due termini sopracitati, si arriva all’idea di “smart cities”.