12
1.3: Diritti dell'uomo nel diritto internazionale
La tutela dei diritti umani nell'ordinamento internazionale ha luogo sia mediante
strumenti giuridicamente non vincolanti sia mediante convenzioni internazionali
che, una volta in vigore, vincolano gli Stati che le abbiano ratificate o vi abbiano
aderito. Va comunque sottolineato che diversamente da quanto accade nelle altre
norme di diritto internazionale, tuttavia in questo caso le vittime effettive di una
violazione non sono gli Stati ma sono i singoli individui.
Il riconoscimento giuridico internazionale dei diritti dell'uomo ha rappresentato il
più grande conquista di civiltà del XX secolo, disseminato di sanguinosi conflitti e
teatro di due guerre mondiali. La garanzia dei diritti umani è diventata una
preoccupazione costante della politica internazionale e materia di diritto
internazionale. Come è noto nel diritto internazionale alcuni testi normativi hanno
portata generale e carattere universale
6
. In particolare parliamo della
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 e i Patti sui diritti civili e
politici e sui diritti economici, sociali e culturali" del 1966
7
.
Nonostante il carattere universale dell'impostazione di tali dettati normativi
sembra difficile immaginare che gli stessi riescano a fungere da modello di Stato
cui rivolgersi per tutti i diversissimi Paesi del mondo. Il II dopoguerra è stato
caratterizzato da un graduale ampliamento della problematica dei diritti dell'uomo,
la cui rilevanza non sarà più nuovamente interna ma anche sovranazionale. Si
assiste infatti ad un progressivo fenomeno di "internazionalizzazione"
8
dei diritti
umani, nato dall'esigenza concreta di salvaguardare l'insieme dei valori relativi
alla persona umana al di là e contro la sovranità dei singoli Stati, esercitando
un'influenza sia politica che morale tesa ad ottenere un'adesione universale all'idea
dei diritti umani. Accolta nelle Dichiarazioni Universali, incorporata nelle
Costituzioni e nelle legislazioni nazionali e riconosciuti negli accordi di diritto
internazionale l'idea dei diritti umani divenne l'idea chiave del nostro tempo.
6
Cassese A., I diritti umani oggi, Edizioni Laterza, Roma - Bari, 2005, p. 60.
7
Universal Declaration of Human Rights approvata e proclamata dall'Assemblea
Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948; International Covenant on Civil and
Political Rights adottati dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 16 dicembre 1966
ed entrati in vigore il 23 marzo 1976.
8
Descrive sia il fenomeno di un progressivo interessamento del diritto internazionale alla
tematica dei diritti alla persona, ma può anche essere utilizzato un altro significato
globale della problematica dei diritti dell'uomo, ossia per evidenziare come la
realizzazione di alcuni diritti non possa non avvenire nell'ambito di una attiva
collaborazione tra Stati.
13
In quel periodo la maggior parte degli Stati insisteva sul valore primario
dell'autodeterminazione dei popoli e della loro sovranità sulle risorse nazionali. Si
sperava che nel secondo dopoguerra ogni nazione fosse pronta ad adeguarsi ai
principi internazionali in materia di diritti umani nel proprio territorio e a sua
volta l'applicazione negli altri Paesi. Ma diversi Stati si sono mostrati restii ad
accettare un controllo esterno e ancora di più ad utilizzare le proprie risorse sia
politiche che diplomatiche in favore di coloro che sono vittime di violazioni negli
altri Stati. Infatti i diversi articoli della Dichiarazione si presentano come ideali da
raggiungere e non norme giuridiche che producano doveri per gli Stati.
Ispirati ai principi della Dichiarazione sono stati conclusi 2 Patti, il Patto
Internazionale sui diritti politici e civili ed il Patto Internazionale sui diritti
economici, sociali e culturali del 1966 contenenti norme giuridiche vincolanti per
gli Stati che hanno deciso di aderirvi. Il Patto Internazionale sui diritti politici e
civili prevede il Comitato dei diritti umani, composto da 18 esperti che siedono a
livello individuale
9
con la mansione di verificare il rispetto da parte degli Stati dei
diritti imponendo a questi ultimi di inviare rapporti periodici (articolo 40) dove si
devono certificare le misure adottate negli ordinamenti interni e i miglioramenti
nel godimento di tali diritti e sulle possibili difficoltà riscontrate.
Oltre a questa procedura ne esistono concernenti i ricorsi individuali ed i ricorsi
interstatuali. L'articolo 1 del Protocollo facoltativo al Patto internazionale sui
diritti civili e politici delinea i passaggi di questa procedura a cui possono fare
ricorso gli individui che lamentino una violazione dei propri diritti, la
comunicazione viene assegnata ad un relatore che viene scelto tra i membri del
Comitato. Successivamente, viene trasmesso al Gruppo di lavoro sulle
comunicazioni che ne dichiara l'eventuale ammissibilità, rinviando il ricorso al
Comitato che si pronuncia sia sull'ammissibilità sia sulle doglianze.
Le considerazioni del Comitato non vengono considerate giuridicamente
vincolanti e questo non ha a sua disposizione strumenti coercitivi per imporne
l'osservanza. All'articolo 41 del Patto Internazionale sui diritti civili e politici
sancisce che uno Stato può proporre un reclamo nei confronti del Comitato
qualora ritenga che un altro Stato contraente degli obblighi derivanti dal Patto e,
9
I componenti del comitato sono scelti tra persone di alta levatura morale e di
riconosciuta competenza nel campo dei diritti umani (articolo 28), la carica dura 4 anni
rinnovabile.
14
risulta condizione necessaria che entrambi gli Stati abbiano accettato
anticipatamente la competenza del Comitato a ricevere quel tipo di
comunicazione.
Nel maggio del 1968 con la dichiarazione di Teheran a cui parteciparono 84 Stati ,
ad un ventennio dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, si sono
voluti riaffermare la volontà della comunità internazionale di porre fine alle
violazioni dei diritti umani. Si è sottolineato come la Dichiarazione del 1948
aveva avuto un ruolo fondamentale nella formazione delle costituzioni nazionali
ed il suo vincolante valore per l'intera comunità internazionale e la necessaria
garanzia per la migliore applicazione dei principi del 1948. Venticinque anni dopo
la Conferenza di Teheran, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite decise di
convocare un'altra Conferenza sui Diritti Umani
10
che si tenne a Vienna a cui
aderirono 171 Stati e 840 Organizzazioni Non Governative. Il documento finale di
questa Conferenza ha costituito un determinante momento nell'evoluzione della
tutela internazionale dei diritti umani sollecitando gli Stati a rendere più efficaci
gli strumenti di tutela già esistenti. Insieme alla Proclamazione di Teheran, la
Dichiarazione e programma di azione di Vienna rappresenta una significante
manifestazione del rinvigorimento dei principi affermati nella Dichiarazione
Universale del 1948.
1.3.1: Soggetti e strumenti del movimento dei diritti umani
La sua struttura discende dai principi internazionali condivisi nel 1945 da tutti gli
Stati pacifici e da una moltitudine di attori istituzionali e non istituzionali. La
comunità internazionale affida a tutti loro il compito di promuovere l'effettivo
esercizio dei diritti umani e di poter verificare il rispetto degli impegni presi dagli
Stati. Anche la società civile svolge un ruolo molto importante per la promozione
dei diritti umani con le numerose associazioni, movimenti.
L'Organizzazione delle Nazioni Unite é un'unione di Stati a competenza generale
fondata nel 1945 le cui finalità sono il mantenimento della pace e della sicurezza
internazionale, il conseguimento del progresso economico, sociale, culturale e
10
Risoluzione dell’Assemblea Generale 45/155 del 18 dicembre 1990.
15
umanitario nonché la diffusione della tutela dei diritti e libertà fondamentali senza
distinzioni di razza, sesso, lingua o religione
11
. Si è dotata di un'organizzazione
molto complessa per tentare di garantire rispetto, promozione e tutela dei diritti
dell'uomo: le responsabilità primarie spettano al Consiglio di Sicurezza
12
che
sovrintende l'Assemblea Generale dell'ONU
13
.
Sotto l'Assemblea Generale opera il Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC)
che ha istituito varie agenzie semi-indipendenti alle quali competono importanti
interventi in materia di diritti dell'uomo: il Fondo delle Nazioni Unite per
l'Infanzia (UNICEF), l'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL),
l'Organizzazione delle Nazioni Unite Educazionale Scientifica e Culturale
(UNESCO), l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l'Organizzazione per
il Cibo e l'Agricoltura (FAO).
Tutte e 5 queste agenzie possono agire a tutela della popolazione civile e in
situazioni di gravi violazioni dei diritti umani di emergenza, di conflitto armato o
di esodi, su specifico mandato dell'Assemblea Generale o del Consiglio di
Sicurezza o anche solo in base ai propri compiti costitutivi. Dall'ECOSOC è stata
pure istituita la Commissione sui Diritti Umani dalla quale dipendono numerose
procedure speciali orientate ad hoc su paesi o su problematiche specifiche. I
principali patti e convenzioni dispongono di un comitato di controllo, creato con
lo scopo di monitorarne e garantirne l'applicazione.
La maggior parte dei comitati di controllo presenta poi il proprio rapporto
direttamente all'Assemblea Generale dell'ONU, una volta ogni uno o due anni.
Tramite questo sistema di rapporti, gli Stati garantiscono la trasparenza sulla
propria condotta in materia di diritti umani. I componenti di un comitato di
controllo su una convenzione devono provenire da paesi che abbiano ratificato
tale convenzione. All'interno dell'organismo essi non rappresentano il proprio
paese ma, al contrario, svolgono il proprio lavoro a titolo individuale, sulla base
delle competenze che possiedono in materia di diritti umani.
All'affermazione dei diritti umani, alla tutela e protezione delle vittime di
eventuali violazioni, e all'attuazione di programmi di sviluppo che si traducono in
11
Gli obiettivi dell'Organizzazione delle Nazioni Unite sono elencati all'articolo 1 della
Carta delle Nazioni Unite del 1945.
12
È composto da 5 membri permanenti che sono Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Cina e
Russia più altri 15 Stati a rotazione fra tutti i membri.
13
È composto dai rappresentanti di tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite.
16
una progressiva tutela dei diritti umani affermati nei principali Trattati e
convenzioni, provvedono anche due commissariati: l'Alto Commissariato per i
Diritti Umani e l'Alto Commissariato per i Rifugiati, entrambi di stanza a Ginevra.
Questa carica di Alto Commissario per i Diritti Umani è stata istituita
dall'Assemblea Generale dell'ONU nel 1993
14
la cui finalità è di promuovere e
proteggere l'effettivo godimento da parte di tutte le persone dei diritti civili,
politici, economici, sociali e culturali.
L'Alto Commissario è nominato dal Segretario Generale per una durata di quattro
anni, con possibilità di un secondo mandato. Negli ultimi anni l'Assemblea
Generale ha adottato negli anni molteplici dichiarazioni di principi che, seppure
presentino la natura giuridica di raccomandazioni, sono dotate di valore morale e
politico ed hanno spesso contribuito sia alla formazione di consuetudini
internazionali sia a preparare le condizioni per la stipulazione di Trattati
multilaterali.
Organo giurisdizionale delle Nazioni Unite è la Corte Internazionale di Giustizia
che ha sede all'Aja, in Olanda, è elencata all'articolo 7 nella Carta delle Nazioni
Unite
15
. Fu istituita nel 1946 e possiede 2 funzioni: la prima dove emette giudizi
su dispute fra Stati su richiesta di una o più Nazioni, la seconda che fornisce
opinioni su questioni d'interpretazione sul diritto internazionale.
La competenza contenziosa della Corte viene subordinata alla condizione che gli
Stati parti di una controversia abbiano espressamente accettato la sua
giurisdizione. procedimento contenzioso si conclude con l'emanazione di una
sentenza definitiva e inappellabile. La sentenza della Corte è obbligatoria per le
parti in lite e riguardo alla controversia decisa. La mancata esecuzione di una
sentenza conferisce alla parte adempiente il diritto di ricorrere al Consiglio di
sicurezza delle Nazioni Unite, per le eventuali misure del caso.
14
Istituita con risoluzione 48/141 del 1993.
15
La Corte è formata da 15 giudici eletti, a prescindere dalla nazionalità, fra le persone di
elevata levatura morale, che possiedano i requisiti richiesti nei rispettivi Stati per la
nomina delle più alte cariche giudiziarie o, che siano giureconsulti di competenza
riconosciuta. La loro carica ha una durata di 9 anni rinnovabile.
17
Per quanto concerne la competenza consultiva della Corte Internazionale di
Giustizia
16
, l'Assemblea Generale e il Consiglio di Sicurezza possono chiedere un
parere su qualsiasi questione giuridica, mentre gli altri organi delle Nazioni Unite
e gli istituti specializzati delle Nazioni Unite
17
possono chiedere pareri solo sulle
questioni giuridiche che nascono nella sfera delle loro attività, previa
autorizzazione dell'Assemblea Generale.
All'interno delle Nazioni Unite per l'attività di promozione e protezione dei diritti
umani principale punto di riferimento è dato dall'Alto Commissario per i Diritti
Umani
18
. Il campo di azione dell'Alto Commissario è molto ampio, includendo la
prevenzione delle violazioni dei diritti dell'uomo, la garanzia del rispetto di tutti i
diritti umani ed il coordinamento di tutte le attività del ONU in tale materia. Per
poterlo realizzare sono stati istituiti 13 Uffici regionali e altrettanti Uffici
nazionali inviando i loro esperti in missioni di pace, integrando la componente dei
diritti dell'uomo nell'attività dei team delle Nazioni Unite.
Inoltre, l’Alto Commissariato amministra circa 50 progetti di cooperazione
tecnica nel campo dei diritti umani, in tutte le regioni del mondo, finalizzati alla
creazione o al rafforzamento dei sistemi nazionali di protezione dei diritti umani e
dello stato di diritto. In questa contesto, una delle attività strategicamente più
importanti per l'Alto Commissariato è il sostegno alla creazione e allo sviluppo di
Commissioni nazionali indipendenti per i diritti umani.
Esistono molte organizzazioni non governative (ONG) in tutto il mondo che
dedicano i propri sforzi alla protezione dei diritti dell'uomo documentando le
violazioni commesse per poter trovare soluzioni a determinate situazioni, sia a
livello governativo che popolare. La condanna pubblica ed il sostegno risulta
essere fondamentale per la riuscita delle loro azioni, poiché queste organizzazioni
sono più efficaci quando le loro richieste di riforma sono fortemente appoggiati e
sostenuti dal pubblico. Svolgono una sorta di attività di monitoraggio sulle azioni
16
Disciplinata dall'articolo 65 dello Statuto della Corte Internazionale di Giustizia e
dall'articolo 96 della Carta dell'Onu.
17
Sono enti internazionali di cui l'ONU si avvale al fine di realizzare il decentramento
funzionale nei settori tecnico,economico e sociale, tra questi l'Organizzazione Marittima
Internazionale, il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, il Fondo
Internazionale per lo Sviluppo Agricolo, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per
l'Educazione, la Scienza e la Cultura.
18
Istituita nel 1993 con Risoluzione 48/141 a seguito di un'esplicita raccomandazione
formulata nella Dichiarazione finale della Conferenza sui diritti umani di Vienna.
18
dei governi facendo pressioni affinché agiscano secondo il rispetto dei diritti
spettanti all'individuo in quanto tale.
Tra le ONG si annovera Amnesty International; che effettua campagne per il
riconoscimento dei diritti dell'uomo a tutti a livello internazionale effettuando
ricerca per prevenire e porre fine a gravi abusi sui diritti umani e richiedendo
giustizia per coloro i cui diritti sono stati violati. Un'altra organizzazione è il
Centro d'Azione per i Diritti Umani è un'organizzazione non a scopo di lucro che
lavora sulle questioni relative alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
utilizzando la tecnologia e l'arte per promuovere nuove strategie per bloccare
abusi dei diritti. Altra organizzazione dedita alla protezione dei diritti dell'uomo è
Vigilanza sui Diritti Umani che effettua indagini denunciando le violazioni dei
diritti umani, e ritiene responsabili coloro che ne abusano e pretende che i governi
che detengono il potere pongano fine alle pratiche abusive messe in atto.
1.4: I diritti fondamentali dell'uomo a livello sovranazionale in
Europa:cenni
Oltre alle Nazioni Unite esistono molteplici organismi che hanno sviluppato
propri ordinamenti giuridici coerenti con quello creato in ambito ONU. I più
rilevanti sono quelli costituiti a livello continentale, ai quali le stesse Nazioni
Unite hanno affidato molte competenze nel tempo. Bisogna ricordarsi che i diritti
dell'uomo, la democrazia ed il principio dello Stato di diritto sono valori
fondamentali dell'Unione Europea.
L'Europa, sin dall'immediato dopoguerra, ha avvertito l'esigenza politica e
giuridica di formulare una serie di principi in tema di diritti dell'uomo e libertà
fondamentali, che acquisissero una rilevanza sovranazionale e che avessero, in
altre parole, la forza di imporsi sugli stessi Stati contraenti, al di là delle specifiche
normative interne. Oggi, i diritti dell'uomo sono riconosciuti e promossi su un
duplice fondamento normativo: da un lato, le garanzie costituzionali e, dall'altro,
la tutela internazionale.