CARATTERISTICHE STATICHE DEL TALENTO
Talento sportivo può definirsi una persona che dispone di premesse –
principalmente di carattere genetico - per raggiungere e levate prestazioni e che
dimostra una disponibilità a raggiungere tali prestazioni. E' una persona che
raggiunge risultati che testimonino la sua attitudine, ma ha bisogno anche di trovare
un ambiente idoneo che renda l'impresa possibile.
a) Predisposizione, che presuppone una capacità;
b) Disponibilità, che mette in luce la volontà;
c) Ambiente sociale, che offre le possibilità;
d) Risultati, che documentano la prestazione raggiunta;
CARATTERISTICHE DINAMICHE DEL TALENTO
Lo sviluppo del talento sportivo è un processo di modificazione attivo che viene
regolato intenzionalmente tramite l'allenamento e che forma il fondamento per il
conseguimento di un elevato livello prestativo a-posteriori. Qualora il riconoscimento
di un talento sportivo preveda l'orientamento alle capacità (caratteristiche) di sviluppo
di un sistema complesso costituito da componenti motorie, psichiche, emozionali,
adattive, allora le strategie di riconoscimento sono necessariamente collegate al
processo di allenamento.
a) Processo adattivo di modificazione (manipolazione);
b) Regolazione, tramite una concezione specifica dell'allenamento pluriennale;
c) Processo pedagogico.
CARATTERISTICHE RISCONTRABILI IN UN TALENTO
1. PREMESSE ANTROPOMETRICHE:
a) Rapporto massa muscolare-grasso;
b) Proporzioni metriche e armoniche;
2. CARATTERISTICHE FISIOLOGICHE E MOTORIE:
a) Capacità condizionali;
b) Capacità coordinative;
3. CONDIZIONI PSICHICHE:
a) Concentrazione;
b) Intelligenza motoria;
c) Senso tattico;
d) Capacità di apprcndimento;
e) Capacità di percczione e di analisi;
f) Velocità di apprendimento;
g) Disponibilità all'allenamento;
h) Tolleranza nelle situazioni frustranti;
i) Capacità di superare le situazioni di stress;
1) Disponibilità verso la competitività;
m) Creatività;
n) Stabilità psichica;
CRITERI ACCERTANTI IL TALENTO
Parte dal Coni provinciale di Pordenone, presieduto dal Dott. Giuseppe Cadin, un
interessante studio per accertare, con l'aiuto di dati scientifici e tabelle conseguenti,
quali caratteristiche peculiari distinguono un atleta "normale" da un talento sportivo
vero e proprio.
Dati e tabelle sono, dunque, utili per un controllo passo per passo di un "campione"
di atleti dai 13 ai 18 am li. L'intento del Coni, dunque, è quello di fornire dei dati,
testati scientificamente, ai vari allenatori, ai quali viene lasciata libera scelta di
seguirli o meno.
Con un piccolo computer collegato ad una pedana si eseguono dei test (Carmelo
Bosco) ed è possibile, ad esempio, mettere a punto una raccolta di dati per formare
tabelle di riferimento valide (data-base) e utili per prestabilire dei programmi futuri.
Rapportare i valori delle tabelle con i valori dei ragazzi della stessa età, per
classificare il proprio gruppo di atleti.
Evitare che ragazzi si cimentino in discipline contrarie alla loro struttura fisica ed
infine per cercare di programmare il tipo di allenamento in modo da evitare
l'abbandono.
Il test di Bosco è da quindici anni che vienc utilizzato negli sport invernali ed è
utile anche in altre discipline, come nell'atletica, nella pallavolo, nella pallacanestro e
in tutti gli sport la cui caratteristica fisica principale utilizzata è la forza degli arti
inferiori.
Tale test valuta e analizza ben cinque parametri:
a) l'altezza dei salti;
b) il valore della elasticità muscolare;
c) il decretamento della forza;
d) i valori di potenza e l'altezza media dei salti;
e) la quantità in percentuale di fibre veloci in un muscolo;
Il test deve essere applicato da una fascia d'età che va dai dodici o tredici anni in
poi, poichè le capacità condizionali incominciano a svilupparsi dopo questa età,
rispettando perciò le tappe evolutive piagetiane.
Per valutare un talento, poi, ci si deve affidare a diverse discipline che studiano
l'essere umano e che si possono raggruppare in tre aree diverse: l'area fisico-motoria,
l'area psicologica-sociale e l'area medico-antropometrica.
La prima area riguarda l'aspetto fisico-motorio: essa dipende dal bagaglio genetico
che ognuno possiede e che è, ovviamente, non allenabile; dipende inoltre anche dalle
capacità coordinative e condizionali che sono entrambe capacità allenabili e
valutabili, capacità dalle quali, tramite opportuni tests, si possono ricavare dei dati e
tabelle a noi utili per tali ricerche.
L'aspetto psicologico-sociale è anch'esso determinato geneticamente (particolari
tendenze, inclinazioni mentali o caratteriali, ecc.), ma è condizionabile dall'ambiente.
La formazione e la crescita di un individuo dipende dal tipo di rapporto socio-
affettivo che ha con la famiglia, dalle relazioni socio-relazionali con la scuola, con gli
amici e, quindi col tipo di ambiente in cui un soggetto cresce.
Si sa, ad esempio, che ci sono famiglie i cui figli seguono le tracce di uno dei
genitori o di qualche parente, diventando farmacista o insegnante ecc., ciò perchè
esiste una influenza dell'ambiente nella scelta di un determinato lavoro e anche nella
scelta di uno sport.
Per quanto riguarda l'ultimo aspetto, quello medico-antropometrico, esso è l'unico
che non è allenabile, poichè è esclusivamente dipendente dal codice genetico.
Fonte: Convegno sul "Talento Sportivo" tenutosi a Pordenone il 18 Marzo 1995
promosso dal Comitato Provinciale del coNI di Pordenone.
LA STRATEGIA DEL TALENTO
La strategia del talento passa attraverso ]a identificazione di varie fasi (obiettivi
intermedi), che toccano in modo più o meno dcterminante la carriera di un atleta:
a) Reclutamento;
b) Ricerca del talento;
c) Sviluppo del talento;
d) Conservazione del talento;
e) conseguimento delle massime prestazioni individuali;
f) Mantenimento dellc massime prestazioni individuali;
A monte di tutte le sopracitate fasi si può collocare la "pre-fase" o "pre-requisito"
della promozione, essenziale per creare le condizioni ottimali di sviluppo tecnico.
La strategia del talento ha come primo obiettivo quello di arrivare ad affermazioni
internazionali.
CONCEZIONE PROGRAMMATICA E STRUTTURALE
A) Riconoscimento di possibili caratteristiche del talento;
Ricerca del talento con una scheda
di primo livello (insegnanti,
allenatori di periferia, esperti);
Rivelamento di prestazioni
tramite gare regionali;
Dati prestativi tramite gare
appositamente organizzate
e seconda scheda;
Dati prestativi tramite test specifici
(test da campo e test di laboratorio) oppure BFT;
B) Scelta del talento;
C) Promozione del talento;
D) Allenamento del talento;
IL SUPPORTO SCIENTIFICO
MODELLI DESCRITTIVI ED INTERPRETATIVI DI RIFERIMENTO
DELLA SPECIALITA'
Aspetto fenomenologico:
a) struttura biomeccanica esterna;
b) struttura biomeccanica interna;
c) struttura neuromuscolare;
d) struttura fisiologica.
Aspetto funzionale deterministico:
a) struttura delle determinanti antropometriche;
b) struttura del sistema funzionale muscolo scheletrico;
c) struttura sistema ormonale-energetico;
d) struttura sistemi regolativi.
Aspetto evolutivo adattivo:
a) ritmi biologico-funzionali;
b) modelli della relazione stimolo recettore funzione in modo induttivo e deduttivo;
c) concezione dell'allenamento secondo le parlicolarità individuali e dell'età di
sviluppo biologico-funzionale.
DIAGNOSTICA DELLA MOTRICITA' NELLO SPORT
E DEI PROCESSI DI SVILUPPO MOTORIO
a) tests da campo a carattere generale e specifico per disciplina;
b) analisi della stabilità e validità dei parametri scelti dei tests applicati (soprattutto
quelli da campo);
c) sviluppo di dati di orientamento a seconda dell'età, del sesso, ecc;
d) analisi dello sviluppo dell'apprendimento motorio e delle capacità che
correggono l'errore tecnico;
e) verifica e costruzione di strumentazionc specifica di controllo e sostegno per
l'allenamento.
DIAGNOSTICA FISIOLOGICA, MEDICA E PREVENTIVA
A) sistema muscolo-scheletrico:
Antropometria e somatotipo:
a) secondo il modello Hanavan, Clauser, Montreal,ecc;
b) radiografia mano;
c) plicometria;
d) modello Durinin, Davies;
Morfologia muscolo-tendinea:
a) forma e tono;
b) lunghezza e diametro;
c) relazione muscolo-articolazioni;
d) determinazione indiretta della tipologia delle fibre;
e) flessibilità e mobilità articolare con modelli Janda e Tittel.
B) Profili biochimici:
a) ematico;
b) (neuro) ormonale (sangue e urine);
c) ciclo mestruale;
d) sistema immunitario.
C) Funzioni fisiologiche basilari:
a) pressione e frequenza cardiaca a riposo e solito sforzo;
b) tempi di recupero;
c) forza massimale della presa palmare;
d) attività generale SNC; ,
e) sistema energetico (capacità e potenza aerobica-anaerobica).
D) sistema neuro-muscolare:
a) catene biocinetiche specifiche e anatomo-funzionali
b) MVC in regime ststico, dinamico (isocinetico, isotonico);
c) profilo EMG;
d) rapporto catene biomeccaniche. della parte destra e della sinistra;
e) test di Bosco per gambe e braccia;
f) rapidità, reattività e frequenze motorie;
g) equilibrio statico e dinamico;
h) coordinazione oculo-motoria;
i) differenziazione cinestetica (posizioni articolari) .
DIAGNOSTICA PSICOLOGICA-SOCIOLOGICA
a) test della personalità di Eysenk;
b) test del carattere (quattro tipologie);
c) test dello stato pregara.
MODELLI SPERIMENTALI DI CONDUZIONE
DELL'ALLENAMENTO
ORGANIZZAZIONE SU BASE INFORMATICA
a) modelli e metodi statistici di analisi;
b) strumentazione unitaria centrale e periferica;
c) documentazione;
d) banca-dati;
e) unificazione e specializzazione metodologica del personale scelto.
RICERCA, INDIVIDUAZIONE, SVILUPPO E
CONSERVAZIONE DEL TALENTO
Una attenta analisi della situazione giovanile dell'atletica leggera italiana induce ad
una rivisitazione dei concetti di Promozione e Reclutamento. Due termini che
vengono talvolta dimenticati o male interpretati nel moJldo sportivo.
Promuovere significa creare i presupposti culturali per fare avanzare e, quindi,
progredire una determinata attività sportiva, trasmettendo tutto il sapere, il come ed il
cosa saper fare nella sfera pedagogico-sportiva.
Reclulare significa che una sociclà sportiva deve saper dare una risposla sintetica
ed esauriente ad una domanda di aggregazione ad una società da parte di uno o più
individui.
La società sportiva dopo aver scelto, ovvero reclutato un ragazzo/a in base a
determinate caratteristiche, deve poter disporre di servizi, stadi, stabilimenti idonei ad
un determinato sport, deve assumere insegnanti e tecnici specializzati ed, infine,
seguire il proprio gruppo di ragazzi per ciò che riguarda anche la sfera psico-
pedagogica
Dal numero dei tesserati del 1992/93, la F.I.D.A.L. ha subilo numerose perdite di
campioni nei diversi livelli e nelle diverse discipline a causa della spietata
concorrenza da parte di varie Federazioni le quali attuano un tipo di reclutamento
sempre più ampio e precoce (tesseramento selvaggio) con la convinzione che il
campione possa essere formato e selezionato guardando solamente i "grandi numeri"
delle varie gare.
In Friuli-Venezia Giulia ed anche in allreregioni del Paese, quando in atletica
leggera un giovane comincia a distinguersi, a fare tempi o misure "interessanti" ad
essere considerato insomma una "promessa", vi sono società nazionali che lo
abbordano e ne auspicano il trasferimento.
Questo accade soprattutto con le società cosidette militari, come le Fiamme Oro, le
Fiamme Gialle, le Fiamme Azzurre, i Carabinieri e con altre società private.
La Federazione ed il C.O.N.I appoggiano questi passaggi con la convinzione che le
piccole società sportive, con le dovute eccezioni, non dispongano di tecnici qualificali
in grado di seguire l'evoluzione dei ragazzi.