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ABSTRACT
Oggetto di questo elaborato è il mercato dell’hotellerie di lusso, con particolare
riguardo nei confronti della realtà ligure. Viene introdotto il concetto generale di prodotto
turistico alberghiero, per poi essere declinato in maniera più specifica sul settore luxury.
Si analizzano le caratteristiche e le offerte delle strutture ricettive a 5 stelle, definendo i
principali trend e attitudini della clientela di questo segmento.
Il testo è incentrato sul Royal di Sanremo, una struttura alberghiera classificata
come 5 stelle lusso: vengono forniti cenni riguardanti la storia, sono descritti i vari servizi
offerti alla clientela e analizzato il mercato di riferimento. Tramite appositi indicatori e
strumenti di valutazione, si procede ad un’accurata analisi della situazione di salute
economica dell’azienda relativa agli anni 2013-2015.
Infine si prendono in esame altre due strutture presenti sul mercato ligure e in
competizione con il Royal: si tratta del Grand Hotel Excelsior di Rapallo e il Grand Hotel
Miramare di Santa Margherita. Le suddette analisi sono strutturate nel seguente modo:
Stato Patrimoniale riclassificato a criterio finanziario, il Conto Economico a valore
aggiunto e i principali indici e margini caratteristici dell’analisi degli assetti patrimoniali,
finanziari ed economici.
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INTRODUZIONE
Con la stesura di questo elaborato si vogliono portare a conoscenza del lettore alcuni
degli aspetti fondamentali che caratterizzano il mercato dell’hotellerie di lusso.
Il primo capitolo introduce la nozione di prodotto turistico, specificando il ruolo
che copre il settore della ricettività alberghiera all’interno di esso. Fornire ospitalità al
pubblico è senz’altro l’elemento centrale nel comparto del macro-settore viaggi e sono
varie le soluzioni che vengono proposte ai turisti per soddisfare le diverse esigenze.
L’offerta ricettiva è suddivisa in categorie a stelle sulla base della qualità dei servizi
proposti: la classificazione 5 stelle lusso è collocata all’apice di suddetta graduatoria. Si
intende fornire, quindi, una panoramica sul concetto del termine “Lusso”, sia dal punto
di vista del significato, sia dalla prospettiva microeconomica.
Si articola in seguito l’esposizione soffermandosi nel dettagliare l’hotellerie di
lusso: la nascita delle prime strutture luxury, la descrizione dei sistemi ricettivi, le
caratteristiche e i servizi offerti. Dalla fine del 1700 a oggi, il settore della ricettività si è
evoluto ed è mutato profondamente, così come si è modificato il profilo del turista che
cerca soggiorno e richiede servizi sempre più personalizzati e di qualità. La dimora non
può più limitarsi a fornire alloggio in una struttura appositamente allestita, ma deve
dimostrare di essere in grado di appagare i desideri di chi soggiorna, creando una
piacevole esperienza. Si conclude il capitolo fornendo una descrizione del turista di lusso
e ponendo in evidenza i principali trend del settore.
Nel capitolo successivo viene esaminato nello specifico l’Hotel Royal di Sanremo,
vengono forniti alcuni cenni storici e descritte le tipologie di servizi offerti alla clientela.
Il Royal si presenta come una società per azioni indipendente, con a capo un general
manager che si occupa della governance, quindi della gestione e dell’amministrazione.
La struttura è parte della Leading Hotels of the world, una delle collezioni di alberghi di
lusso più prestigiose al mondo, e ciò le consente di essere visibile su ampi mercati, oltre
a quello ligure, e di entrare in competizione con realtà extra territoriali come quelle
francesi. Il capitolo racchiude la presentazione dello Stato Patrimoniale e del Conto
Economico relativo agli anni 2013-2015, presenta i valori relativi ai principali indici
patrimoniali, finanziari ed economici e fornisce un’analisi dettagliata utile a
comprenderne i risultati.
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Il terzo capitolo si propone di analizzare due importanti figure competitive presenti
nel panorama ligure: l’Excelsior Palace Hotel di Rapallo e il Grand Hotel Miramare di
Santa Margherita Ligure. L’Excelsior rappresenta una struttura alberghiera di lusso a 5
stelle e sebbene sia situata nel Golfo del Tigullio, è l’unica sul territorio a competere come
categoria con il Royal. Dopo aver brevemente ripercorso le tappe che hanno contribuito
a portarlo all’attuale livello di prestigio, si propongono i relativi schemi di bilancio,
soffermandosi su un’accurata valutazione degli indici relativi alla struttura nonché alla
gestione alberghiera.
Il Grand Hotel Miramare, rientrante nella categoria 4 stelle, è stato inserito nel
confronto con il Royal in quanto condivide con quest’ultimo l’appartenenza al circuito
Leading Hotels of the World, dimostrando dunque di riuscire a soddisfare i parametri di
qualità necessari per potersi vantare di questo marchio. Viene fornita la presentazione del
bilancio, seguita da un’ampia analisi patrimoniale, finanziaria ed economica.
Si conclude, dunque, l’elaborato con un confronto tra queste strutture dal punto di
vista dei profili economici e finanziari.
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CAPITOLO I
Analisi del settore turistico alberghiero, con particolare riguardo agli hotel di lusso
1.1 Il prodotto turistico alberghiero
Per agevolare la comprensione di questo elaborato relativo alle imprese ricettive
alberghiere, si ritengono opportune alcune considerazioni generali a riguardo del
fenomeno turistico.
Con il termine turismo ci si riferisce all’ insieme delle attività delle persone che
viaggiano e permangono in luoghi diversi dalla propria residenza abituale, per un periodo
di tempo inferiore all’anno e superiore ad una notte
1
. In questo termine sono inclusi coloro
che viaggiano per svago, riposo e vacanza, visite ad amici e parenti, motivi di affari e
professionali, di salute e religiosi.
Il fenomeno turistico può essere analizzato da due ottiche differenti: quella della
domanda e quella dell’offerta. Il turista richiede una molteplicità di servizi (quali
trasporto, svago, alloggio, informazione, organizzazione) e riceve offerte da attori
differenti (quali imprese, organizzazioni e strutture varie).
Questa definizione racchiude sia aziende la cui attività economica è
prevalentemente destinata al consumo turistico (hotel, imprese crocieristiche, souvenir,
ecc.), sia aziende la cui offerta è destinata ad un mercato più ampio (ristoranti, taxi,
attrazioni locali ecc.).
Al fine di individuare le attività effettivamente appartenenti al settore turistico, si
possono distinguere quelle caratteristiche, i cui destinatari sono costituiti prevalentemente
da turisti, da quelle solo connesse al movimento turistico.
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1
UNWTO
2
Appaiono individuate:
Le attività turistiche caratteristiche, più del 50% della domanda di beni e servizi deriva da
turisti (imprese ricettive, di viaggio, trasporto, ristoranti con spettacoli);
Le attività di produzione di beni e servizi connessi al turismo, meno del 50% della domanda
ha origine turistica (servizi ricreativi e culturali, servizi di credito e assicurativi, servizi
commerciali vari, imprese di costruzione e manutenzione);
Le attività di produzione di investimenti turistici tra cui imprese di costruzione di alberghi.
Ballatori E., Vaccaro G., Elementi di statistica per il turismo, Franco Angeli, Milano, 1990,
p.222.
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Quando si parla di prodotto turistico si intende un qualsiasi output (sia esso un bene
o un servizio o un mix di entrambi) di un processo produttivo di qualsiasi natura, adatto
a soddisfare le aspettative dei fruitori.
Per l’azienda turistica offerente, il prodotto turistico è costituito dagli elementi
organizzati ed elaborati dalla singola impresa, atti a soddisfare le esigenze
dell’utilizzatore. Ciascuna impresa caratterizza il proprio prodotto per rispondere alle
esigenze della domanda e per differenziarsi dalla concorrenza: si parla di prodotto
turistico specifico. Se si considerano tutti i beni e servizi che il turista richiede nel corso
di un soggiorno turistico, si parla di prodotto turistico globale: esso comprende un’offerta
più ampia (gli elementi di attrazione nella destinazione e nelle aree di transito, i servizi
presso la destinazione e nelle aree di transito, le infrastrutture e i servizi generici).
Nell’ambito del fenomeno turistico, è sicuramente la gestione di strutture destinate
a fornire ospitalità al pubblico, a costituire l’elemento centrale del comparto stesso. La
produzione alberghiera è parte della più generale produzione del macro-settore dei viaggi
e del turismo che presenta delle caratteristiche peculiari che ne rendono relativamente
difficoltosa e dibattuta la definizione e l’interpretazione.
Si parla di attività ricettiva con riferimento alla produzione e offerta di ospitalità,
trattasi di prestazione del servizio di alloggio e di eventuali altri servizi connessi. Tale
attività può essere svolta in diverse tipologie di strutture ricettive che, in generale, sono
classificabili in strutture alberghiere ed extralberghiere.
Gli alberghi o hotel sono esercizi aperti al pubblico, a gestione unitaria, che offrono
alloggio (ed eventuali altri servizi accessori) in unità abitative che possono essere
collocate in uno stesso stabile o in stabili differenti, purché non siano distanti dalla casa
madre. Con gestione unitaria si intende la gestione che fa capo ad un solo soggetto che
fornisce servizi di pernottamento nonché ulteriori servizi complementari. Generalmente
gli alberghi sono dotati di non meno di sette unità abitative, le cui superfici minime sono
stabilite da leggi regionali. Le superfici possono essere differenziate in camere (costituite
da un locale adibito a stanza da letto e da un eventuale bagno privato completo), suite
(costituite da almeno una camera a due letti, un locale soggiorno privo di posti letto e un
bagno privato completo), bicamere (costituite da due camere e da almeno un bagno
privato completo), appartamenti (costituiti da almeno un locale cui sono da aggiungere il
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locale bagno privato completo nonché le attrezzature e le dotazioni di cucina rese con
angolo cottura).
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Ai fini di rendere uniforme la qualità dell’offerta ricettiva è stato introdotto il
sistema di classificazione “a stelle” con la legge del 17 maggio 1983, n. 217 (Legge
quadro per il turismo e interventi per il potenziamento e la qualificazione dell'offerta
turistica) poi rivista con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 ottobre
2008. Con l’attuazione della politica del decentramento di competenze istituzionali, lo
Stato ha posto la materia “Turismo e industria alberghiera” tra quelle di competenza
legislativa concorrente delle Regioni: la potestà legislativa delle Regioni è soggetta al
rispetto dei principi fondamentali della legislazione statale, desunti da apposite leggi
quadro. La classificazione alberghiera distingue gli esercizi turistici dedicati al settore
dell'ospitalità, suddividendoli in strutture ricettive che vanno da 1 a 5 stelle lusso.
Generalmente l’attribuzione di 5 stelle lusso avviene in presenza di:
Eccezionali qualità del contesto ambientale, della struttura, dei locali
(ampiezza, vista), delle dotazioni e degli arredi;
Elevata particolarità e qualità del servizio (per esempio, numerosità,
professionalità e specializzazione del personale).
Il servizio di alloggio e pernottamento è oggigiorno fornito da una molteplicità di
strutture ricettive variamente caratterizzate; la ricettività alberghiera rappresenta la forma
più caratteristica volta all’ accoglienza e alla sosta di persone in viaggio che necessitano
di locali attrezzati per la sosta e per il pernottamento. L’ attività si concretizza, quindi,
nell’ erogazione di un servizio in un luogo e in una struttura opportunamente allestita e
dedicata. L’offerta di servizi alberghieri si caratterizza per una serie di vincoli e rigidità:
quando si parla di ricettività, si fa sempre riferimento a prodotti ad alta componente di
intangibilità che necessitano però di importanti componenti materiali.
Le conseguenze sono molteplici:
Il prodotto alberghiero, se non viene erogato, non si può immagazzinare e
conseguentemente, il tasso di utilizzazione della capacità produttiva nei periodi di bassa
domanda scende considerevolmente.
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Clara Benevolo “Ricettività e imprese alberghiere” p. 63