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Introduzione
Lo scenario competitivo in cui le aziende oggi si sviluppano e si confrontano è
radicalmente cambiato e si è arricchito di nuove variabili che inevitabilmente le
imprese si trovano a dover affrontare e che rafforzano la posizione del cliente, le
sue attese e il soddisfacimento della sua soddisfazione.
Questi elementi impongono alle imprese che vogliono sopravvivere e crescere di
dotarsi di moderni sistemi di gestione e controllo della produzione che
permettano al management di prendere delle decisioni sia di lungo che di breve
periodo in diversi ambiti della gestione aziendale e che diano la possibilità di
monitorare i risultati delle scelte sia a livello strategico che operativo, così da
poter avviare azioni correttive se necessario.
Lo studio moderno dei sistemi di produzione deve infatti considerare una
molteplicità di aspetti e sottosistemi tra cui prodotti, clienti, materiali, processi di
trasformazione, operatori diretti ed indiretti e sistemi formali informali che
organizzano e controllano il processo globale. Tutte queste componenti
scaturiscono problemi e decisioni che vanno affrontate per rendere possibile il
funzionamento del sistema produttivo adeguato in funzione delle esigenze a cui
deve rispondere.
L’implementazione di un sistema o di una filosofia di gestione efficace e
flessibile presuppone inoltre che all’interno dell’azienda ci siano obiettivi
strategici e condivisi da tutto il personale, e non solo dall’Alta Direzione.
Questi fattori rappresentano per l’azienda contemporanea un’opportunità di
cambiamento degli strumenti e delle metodologie di gestione che con la World
Class Manufacturing trovano la risposta alle proprie esigenze.
La World Class Manufacturing è una metodologia strutturata, teorizzata negli
anni’80 da Shonberger, rigorosa e integrata che copre ogni aspetto
dell’organizzazione aziendale, dalla sicurezza all’ambiente, dalla manutenzione
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alla logistica, alla qualità e che coinvolge tutti i dipendenti, incoraggiati a
partecipare all’analisi dei problemi e allo sviluppo delle soluzioni in ottica del
miglioramento continuo e della qualità totale.
Nell’attuale conteso competitivo inoltre vi è la necessità per il conseguimento e il
mantenimento dei risultati economici e dell’equilibrio finanziario di opportune
azioni mirate e precedute da un’attività di pianificazione che, con il Cost
Deployment, costituisce il punto di partenza dell’intero progetto di
miglioramento ricercato con la World Class Manufacturing (WCM).
Il cost Deployment è un cammino strutturato in sette passi che partendo dal
dettaglio dei costi lungo tutti i livelli della struttura organizzativa della
produzione permette la priorizzazione dei piani di miglioramento in base ad
un’oggettiva analisi benefici/Costi.
Il presente lavoro di tesi, ha lo scopo di delineare i tratti caratteristici del Cost
Deployment, il suo percorso di sviluppo e gli strumenti che lo compongono al
fine di comprendere appieno la sua funzione all’interno del modello WCM, un
modello che nell’ultimo decennio ha assunto un ruolo sempre più rilevante anche
grazie all’implementazione, avvenuta per opera del Prof. H. Yamashina,
all’attuale Fiat Chrysler Automobiles.
Nel primo capitolo della trattazione viene proposta innanzitutto un’analisi delle
Operazioni Eccellenti che si integrano nella WCM per rendere i processi
produttivi più efficienti, quali il Just in Time, Il Total Quality Control, Il Total
Industrial Engineering e la Total Productive Maintence, e successivamente
un’ampia descrizione della struttura che caratterizza l’azienda World Class con
particolare attenzione ai Pilastri tecnici tra cui basilare importanza assume il Cost
Deployment. Nello stesso capitolo è presentata una catalogazione degli sprechi e
delle perdite che la WCM si impegna a combattere.
È nel secondo capitolo che si entra nel dettaglio del Cost Deployment per
definirne il suo ruolo, presentarne le logiche di base che lo costituiscono e i sette
step necessari al suo sviluppo. Nello trattazione sono inoltre illustrati gli
strumenti di cui ogni step si compone e che sono costituiti dalle 7 matrici.
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Il terzo capitolo va ad analizzare come la WCM abbia dato all’attuale FCA,
attraverso l’efficienza e la flessibilità produttiva, la spinta per ripartire dopo un
periodo di forte crisi produttiva ed economica. Vengono analizzati in questo
capitolo le scelte fatte dall’Alta Direzione riguardo la WCM, la sua
implementazione avvenuta ad opera del Prof. Yamashina, l’evoluzione
all’interno della compagine industriale e i risultati ottenuti dal Gruppo Fiat nei
primi 10 anni da impresa World Class.
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Capitolo 1. IL RUOLO NELLA MODERNA
COMPETIZIONE DELLA WORLD CLASS
MANUFACTURING
“Il capitolo che apre l’elaborato illustra lo scenario odierno all’interno del
quale sono chiamate a sopravvivere e a competere le aziende produttrici di beni
e servizi e le soluzioni di gestione adottate. Verrà realizzata un’ampia analisi
della World Class Manufacturing, una recente filosofia di gestione della
produzione necessaria per rispondere al cambiamento in atto”
1.1. Gli effetti della moderna competizione sulla gestione della
produzione
Uno degli effetti della moderna competizione è quello di consentire ai
consumatori di conoscere, confrontare ed apprezzare i migliori prodotti e servizi
esistenti nel mondo. Questa evoluzione muta il rapporto tra impresa-cliente,
ponendo al centro del rapporto il consumatore.
La presenza nel mondo di molti più produttori, rispetto al ritmo di crescita della
popolazione, più lento soprattutto nei paesi sviluppati, fa sì che molti mercati
siano ormai maturi.
Ne consegue che l’accresciuto potere del consumatore imponga alle imprese, per
avere successo economico, di attuare delle strategie “Value for consumer”,
ovvero strategie che siano in grado di creare prodotti con un elevato valore per il
consumatore finale.
Il mercato dell’offerta tipico della produzione e del consumo di massa, diviene
mercato della domanda creando le premesse per nuove regole del gioco
competitivo fondato non solo sulla capacità di individuazione e di adattamento ai
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bisogni produttivi, ma anche sulla abilità di ridefinire in termini di efficacia e di
efficienza l’intero sistema produttivo.
Nell’azienda contemporanea, divengono importanti, oltre al prezzo, altre variabili
di marketing mix, che fanno emergere tipologie di competizione, relativamente
nuove, basate su:
- Il Tempo: la pressione competitiva sui mercati ha progressivamente
messo in evidenza l’importanza della leadership sulle durate temporali
critiche, la cui compressione può aumentare la velocità di risposta e
costituire una fonte di vantaggio differenziale oltre che una spinta
evolutiva per l’equilibrio economico. In questa direzione per quanto
concerne la produzione, la compressione del throughput time
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acquista un
ruolo rilevante, consentendo di ridurre i costi e di aumentare la varietà del
prodotto.
- Qualità del prodotto: diviene un pre-requisito che svolge un ruolo di
“prezzo da pagare” per essere considerati nell’arena competitiva.
- La varietà: la personalizzazione dell’output diventa fattore rilevante nella
competizione raggiungibile ampliando la gamma di prodotti offerti alla
clientela e personalizzando i prodotti/servizi in funzione delle priorità
espresse e richieste, ad un costo efficiente per il cliente e per l’impresa;
- I costi: il frequente riferimento agli aspetti economici nelle decisioni per
conseguire ambiziose mete competitive, mette in luce il ruolo ancora oggi
più determinante assunto dalla competizione sui costi. Questa variabile è
legata all’abilità di sviluppare un sistema di gestione dei costi sofisticati,
ossia che sia in grado di generare forti pressioni lungo l ‘intera catena del
valore verso la compressione dei costi.
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Tempo di attraversamento: periodo di tempo intercorrente tra il momento in cui un lotto di materie
entra all’interno della fabbrica ed è pronto per essere lavorato fino al momento in cui il prodotto finito è
pronto per la consegna al cliente.
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Il vertiginoso aumento della complessità dello scenario concorrenziale in cui le
imprese si muovono (elevata concorrenza, globalizzazione e clienti esigenti)
richiede agli attori che vogliono raggiungere posizioni di dominanza, un sistema
coerente di tecniche che hanno per obiettivo il miglioramento delle prestazioni
d’azienda ed in primis dell’organizzazione produttiva, permettendo un
miglioramento del grado d’integrazione delle attività, della loro ripartizione
spaziale, dell’organizzazione della progettazione, dell’approvvigionamento, della
fabbricazione e della commercializzazione, e delle tecniche impiegate nonché dei
criteri di gestione: la realizzazione di un contesto produttivo efficiente, flessibile
e di elevata qualità diviene una sfida ineludibile per ogni azienda manifatturiera.
L’efficienza produttiva fa parte, di una cultura manageriale che non ha nulla a
che vedere con l’improvvisazione e che si traduce da ultimo in un’opportunità
molto importante: poter competere più efficacemente sul mercato, definendo
quindi un’arma potente nella strategia globale di un’azienda.
Un importante contributo a questo scopo è offerto già negli Anni 70 dalle
imprese giapponesi che si presentarono ai mercati mondiali come temibili
concorrenti, nei settori più disparati, definendo considerevoli cambiamenti nelle
egemonie economiche mondiali.
La forza improvvisa delle imprese nipponiche si fonda sul rifiuto delle complesse
procedure di gestione occidentali, ossessionate dai programmi, dall’utilizzo di
calcolatori, dai processi informativi e dai modelli matematici. Invece di
sviluppare soluzioni complesse, i manager nipponici puntano sulla
semplificazione del problema di gestione e ricercano 5 principi chiave:
Definizione del valore (Value);
Allineamento delle attività che creano valore nella giusta sequenza (Value
strem);
Attività senza interruzioni (Flow);
Scorrimento dell flusso quando il cliente lo richiede (Pull);
Ricerca del miglioramento continuo (Perfection).