3
Introduzione
L’elaborato intende analizzare la comunicazione del Gruppo Ferrovie
dello Stato, un’azienda che ha alle spalle oltre un secolo di storia ma che ha
scoperto la necessità e l’utilità della comunicazione non puramente
istituzionale solo da poco tempo.
L’attenzione è focalizzata particolarmente su due aspetti: la promozione
dell’immagine dell’impresa, a seguito del passaggio da ente pubblico a nuovo
gruppo imprenditoriale, e la campagna di comunicazione a supporto del lancio
del servizio Alta Velocità, assolutamente innovativo.
L’elaborato si divide in quattro capitoli:
- il primo analizza la comunicazione d’impresa in generale e gli
strumenti per attuarla;
- il secondo capitolo illustra una breve storia delle FS., passando
poi ad analizzare il cambiamento avvenuto soprattutto con
l’entrata in vigore della direttive comunitarie, arrivando poi ad
- analizzare la tipologia di comunicazione attuata dal Gruppo;
- il terzo capitolo approfondisce le tecniche adottate per
promuovere l’immagine del nuovo gruppo: si tratta di una
comunicazione più matura, che sfrutta tutti i possibili canali,
differenziandosi così da quella precedente, che aveva invece
un carattere prettamente istituzionale;
- il quarto capitolo, infine, analizza il piano di comuncazione
riguardante l’Alta Velocità, in fase di costruzione prima, e
come “il miglior prodotto” poi, che si presenta assolutamente
innovativo rispetto alle precedenti esperienze del gruppo.
Per realizzare il lavoro è stata condotta principalmente una ricerca
bibliografica di testi, articoli e riviste che trattassero di comunicazione
4
d’impresa, di Ferrovie dello Stato, per integrare ulteriormente si sono
consultati siti specializzati sul tema della comunicazione, il sito di FS, insieme
a interviste fatte a responsabili e funzionari della direzione comunicazione
esterna di Ferrovie dello Stato.
5
Capitolo Primo
La Comunicazione d’impresa
1.1 La comunicazione d’impresa e il suo ruolo
Quando si parla di comunicazione, si fa riferimento alla trasmissione ad
altri del proprio pensiero. Si tratta di una trasmissione anziché di un
trasferimento perché è implicito il recepimento del messaggio, mentre la
trasmissione implica il semplice veicolare di informazioni. La particolare
rilevanza del processo di comunicazione è messa in luce dai rischi ad essa
connessi, primo tra tutti quello relativo all’errore commesso nella fase di
trasmissione, che potrebbe vanificare tutta l’operazione, indipendentemente
dalla forza del contenuto del messaggio e del mezzo utilizzato, ed annullare gli
eventuali effetti benefici del processo stesso, il cui scopo principale è quello di
creare un rapporto di collegamento tra soggetti distinti attraverso l’azione
comunicativa.
Nel contesto aziendale, inteso come “insieme di persone che utilizzano
strutture e macchine, che interagiscono tra loro e con il mondo esterno, al fine
di raggiungere un obiettivo comune”
1
i singoli individui hanno necessità di
comunicare per poter rendere coerenti tra loro e compatibili con le
caratteristiche dell’impresa le forze individuali e i valori che le animano
2
,
caratteri indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, per cui è
necessaria la predisposizione di una buona rete di comunicazione sia all'interno
che all'esterno, ottenibile mediante una valida comunicazione d'impresa, che è
1
Così definita da P. MORONI, Capirsi, ascoltare, parlare. Un nuovo approccio alla comunicazione in
azienda, Franco Angeli, Milano, 2005, p. 30.
2
Cfr. R. FIOCCA, L’impresa: un insieme (organizzato) di persone che comunica, in Sinergie, n. 59,
2002, p. 77.
6
“l’insieme dei processi che hanno lo scopo di far circolare messaggi al fine di
garantire il corretto funzionamento del sistema e rendere positivi gli
atteggiamenti dei pubblici esterni nei confronti dell'azienda”.
3
Attualmente, soprattutto a seguito dell’evoluzione del sistema delle
imprese, la comunicazione d’impresa ha assunto un ruolo fondamentale per la
gestione di una competizione che è diventata globale e di una complessità
organizzativa inimmaginabile solo pochi decenni prima, passando da
strumento marginale per il supporto dell’immagine aziendale a componente
indispensabile per il funzionamento stesso dell’impresa.
4
Il processo che ha portato ad un aumento così consistente
dell’importanza della comunicazione aziendale può essere riferito a diversi
fattori, identificabili nell’estensione del numero e della tipologia degli
interlocutori aziendali (stakeholder), nella maggiore complessità delle strutture
organizzative e nella necessità di far convergere nell’impresa un numero più
elevato di risorse esterne indispensabili per perseguire gli obiettivi
dell’impresa. In un contesto sociale ed economico complesso come quello
attuale, il successo delle azioni poste in essere dall’impresa dipende
principalmente dalla sua capacità di raccogliere e utilizzare le informazioni in
sintonia con l’aumento delle esigenze di comunicazione da parte degli attori
sociali.
Proprio gli stakeholder ricoprono un ruolo molto importante, perché è
grazie al loro sostegno e alla loro legittimazione che l’azienda può svilupparsi
e migliorarsi e sono sempre loro che ne decretano il successo o il fallimento,
divenendo perciò i soggetti principali della strategia comunicativa aziendale,
mirata a fornire un’immagine positiva e a sottolineare le potenzialità di
sviluppo o i consolidati meriti acquisiti dall’impresa. L’impresa che dovesse
venir meno alle aspettative dei suoi stakeholder rischia di depauperare quel
3
Cfr. P. MORONI, Capirsi, ascoltare, parlare. Un nuovo approccio alla comunicazione in azienda,
Franco Angeli, Milano, 2005, p. 30.
4
Cfr. E. INVERNIZZI, La poliedricità della comunicazione per lo sviluppo dell’impresa, in Sinergie, n.
59, 2002, p. 20.
7
capitale di competenze e di fiducia che rappresenta un presupposto importante
per la creazione del valore.
5
Poiché l'azienda ha la necessità di scambiare messaggi sia con i propri
collaboratori che con il mondo esterno, tradizionalmente la comunicazione
d'impresa viene distinta in interna ed esterna: la prima riguarda l'informazione
destinata sia a coloro che lavorano o collaborano direttamente alle attività
imprenditoriali, sia alle persone - fisiche o giuridiche - in grado di far affluire
capitale o credito, in qualsiasi modo. Fondamentalmente si tratta di
informazioni di carattere professionale, commerciale e contabile, riferite ad
aspetti sociali, economici e finanziari. La comunicazione esterna è mirata a far
conoscere a clienti, fornitori e destinatari dei prodotti o dei servizi non solo le
caratteristiche dell'offerta, ma anche dell'attività dell'impresa, in relazione al
suo raggio d'azione. In tal senso, la comunicazione esterna comprende sia le
informazioni a carattere pubblicitario sia quelle che contribuiscono a
diffondere un'immagine positiva dell'impresa.
6
5
Cfr. E. CORVI, La comunicazione aziendale e i suoi strumenti, Egea, Milano, 2006, p. 25.
6
Così A. NIETO, Economia della comunicazione istituzionale, Franco Angeli, Milano, 2006, p. 36.
I destinatari dei messaggi emessi dall'organizzazione
8
Attualmente alcuni Autori tendono a considerare superata tale
distinzione
7
perché l'universalizzazione del mercato, le innovazioni della
tecnologia della comunicazione e dell'informazione, il nuovo modo di
intendere le relazioni con i destinatari sono stati fattori determinanti per la
commistione tra gli ambiti di realizzazione della comunicazione d'impresa:
8
acquista così una grande importanza la comunicazione integrata.
9
Le ragioni per cui la distinzione in oggetto è ritenuta obsoleta sono
diverse, ma le più importanti sono, in primo luogo, l’aumento dei soggetti che
possono essere considerati interni all’impresa, come ad esempio i subfornitori
o i franchisees, e in secondo luogo l’impossibilità, ormai, di separare la
comunicazione rivolta ai pubblici interni da quella esterna, risultando più utile
l’integrazione delle due forme che, in tal modo, rendono gli stessi dipendenti e
collaboratori latori del messaggio aziendale.
La necessità del superamento del paradigma “comunicazione interna –
comunicazione esterna” è dettata soprattutto dall’esigenza di un adeguamento
ai cambiamenti che, in maniera repentina, stanno coinvolgendo i modelli di
funzionamento delle organizzazioni complesse e dei loro rapporti con
l’esterno, soprattutto perché al centro del nuovo concetto di impresa sono
sempre più spesso poste le relazioni e le diverse forme di cooperazione,
necessarie per assolvere alle funzioni che mercati in continua evoluzione
impongono alle imprese.
10
Nonostante questo orientamento, però, la ripartizione tradizionale
sembra ancora assolvere, nel modo migliore, alle necessità di distinzione tra i
vari tipi di comunicazione aziendale.
7
Cfr., tra gli altri, M. GAMBERO, C. A. RICCIARDI, Economia dell’informazione e della comunicazione,
Laterza, Bari 1997, p. 208.
8
Cit. A. NIETO, Economia della comunicazione istituzionale, Franco Angeli, Milano, 2006, p
9
Cfr. R. FIOCCA, La comunicazione integrata nelle aziende, Egea, Milano, 1994, p. 4.
10
Cfr. E. INVERNIZZI, La poliedricità della comunicazione per lo sviluppo dell’impresa, in Sinergie, n.
59, 2002, p. 26.
9
I modi di comunicare sono molteplici e il loro uso varia a seconda della
tipologia d’impresa, della sua dimensione e dei soggetti destinatari, siano essi
interni all’impresa stessa o esterni ad essa.
I modi e gli strumenti con cui l'organizzazione comunica
I modi con cui l'organizzazione comunica, tenendo conto delle funzioni
aziendali che li attivano