musica e intrattenimenti. I consumatori potranno personalizzare i propri
acquisti senza alcuna sorta di restrizioni, pagarli e riceverli senza la necessità
di dover lasciare il proprio computer.
Il commercio su Internet può essere diviso in tre categorie: la vendita di spazi
pubblicitari, di beni materiali e di beni non materiali. La prima non verrà
discussa in questa sede. Per quanto riguarda la seconda categoria di
commercio elettronico, va innanzi tutto osservato che essa sarà possibile solo
qualora il valore del bene superi un determinato ammontare, affinché i costi
di spedizione non incidano sul prezzo finale in modo inaccettabile.. Al
contrario, la compravendita di beni non materiali potrà avvenire nella totalità
delle sue fasi direttamente su Internet, compresa la ricezione della merce. In
quest’ultima area sta emergendo un grande interesse per sistemi che
permettono il pagamento di piccole somme (micropagamenti) in cambio di
unità di informazione. Le applicazioni che si occupano di micropagamenti
differiscono fondamentalmente dalle altre, poiché devono garantire sia la
sicurezza che un basso costo per operazione, rendendo la velocità e il costo
dell’elaborazione fattori critici. È essenziale infatti garantire una rapida
transazione con l’utente, che sarà incoraggiato a fare un elevato numero di
acquisti.
1.2 La moneta
1.2.1 Definizione
La moneta è uno strumento di scambio che si è propensi ad accettare quando
si offre un bene o un servizio, e che è adatto a misurare e conservare il valore
di quanto scambiato.
Al fine di realizzare le sue tre funzioni (essere uno strumento di scambio, di
misura del valore e di riserva) la moneta deve possederealcune caratteristiche.
La prima è la durevolezza, ossia la conservazione del proprio valore nel tempo,
senza obblighi di scadenza. Nel caso sia distrutta, rubata o persa, il suo valore
non è più recuperabile. La seconda caratteristica è quella della difficoltà di
essere forgiata o contraffatta da privati cittadini. La moneta deve inoltre
essere largamente accettata come mezzo di pagamento, caratteristica detta di
“universalità”, tant’è che più ampia è la comunità economica che la utilizza,
tanto più è elevato il suo valore come strumento di scambio (si pensi alla
possibilità di transazioni in un paese straniero utilizzando il dollaro
statunitense piuttosto che il tallero sloveno).Infine, la valuta tradizionale non
contiene informazioni riguardanti le parti che sono interessate alla
transazione, rendendo quest’ultima anonima [per una definizione di
anonimato si veda in §4.2].
La moneta è semplicemente una rappresentazione di valore basata sulla
fiducia nell’istituzione che la gestisce, sebbene siamo portati ritenere che essa
“valga” ciò che essa in realtà solo rappresenta.A esempio, quando si
acquistano dei traveller’s cheque, si ha fiducia nell’istituzione che li ha emessi.
Un commerciante che accetti traveller’s cheque sa che precedentemente
qualcuno ha versato dei contanti, un assegno, o ha usufruito di un credito per
ottenerli. Tutta la struttura che soggiace all’uso della moneta è basata sulla
fiducia.
Le forme che tradizionalmente la moneta assume sono due. La prima è quella
di moneta metallica o cartacea, detta comunemente contante, che viene emessa
dalla Banca Centrale. Il termine tecnico usato nel mondo della finanza è
numerario, “un mezzo di pagamento costituito da monete metalliche o
banconote” [dizEcon]. Sebbene questa sia la forma più usata per le piccole
spese, essa è inappropriata per acquisti di alto valore, a causa delle difficoltà
inerenti la sicurezza del suo trasporto. Originariamente essa aveva un valore
intrinseco (un noto esempio sono le monete d’oro), ma ora il suo valore si
basa sulla legittimazione e sulla fiducia e nei confronti di chi la emette. La
seconda forma di moneta è quella scritturale, ossia una scrittura contabile
depositata presso una istituzione finanziaria, tipicamente una banca.
La maggior parte del denaro esisteoggi in forma scritturale, così che è più
comune che una transazione finanziaria richieda la manipolazione numerica
di una scrittura contabile piuttosto che il trasferimento fisico di contante.
1.2.2 Moneta elettronica
L’utilizzo dei pagamenti elettronici iniziò nel1972, quando la US Federal
Reserve fondò l’ACH (Automated ClearingHouse) fornendo alle banche ed al
Tesoro una alternativa “elettronica” al processo di trattamento degli assegni.
Sistemi del tutto simili vennero fondati in Europa negli anni seguenti, tant’è
che si può parlare di esistenza di pagamenti elettronici da quasi trent’anni.
Una delle più grosse reti interbancarie esistenti è CHIPS (ClearingHouse
Interbank Payment System), sulla quale, nel 1994, sono state effettuate 117,5
milioni di transazioni per un ammontare di 506,6 mila miliardi di dollari
americani [Turk97].
Solo di recente però il consumatore privatoha avuto la possibilità di effettuare
trasferimenti di denaro in maniera digitale direttamente e non tramite una
istituzione finanziaria. Questa possibilità sta realizzando lo sviluppo di quella
che è stata chiamata economia digitale [Turk97].
La moneta elettronica, in seguito chiamata ecash, è essenzialmente uno
strumento di pagamento o di trasferimento di fondi che opera elettronicamente
all’interno del sistema di pagamento interbancario. L’ecash è una
rappresentazione digitale della moneta, o più precisamente, una
rappresentazione digitale del numerario. Va infatti notato che il numerario è
una rappresentazione fisica della moneta; è ciò che dà alla moneta una forma
tangibile.
Non si farà in seguito distinzione tra le espressioni “pagamento elettronico” e
“pagamento digitale”, sebbene quest’ultimo termine risulti più preciso per
l’argomento trattato, data la possibilità, almeno teorica, di creare ecash in
forma analogica.
1.3 Sistemi di pagamento
1.3.1 Definizione
Nella sua forma più semplice un sistema di pagamento è l’insieme di
operazioni e procedure mediante il quale un operatore economico si libera di
un debito o di un obbligo conseguente all’acquisto di un bene o di un servizio.
I fini di un sistema di pagamento efficiente sono quelli di consentire la
conferma immediata di una transazione, di creare un ambiente sicuro in cui
operare e di offrire a venditori e acquirenti sufficienti conoscenze e garanzie,
affinché non ci sia la necessità di coinvolgere terzi. Al di là delle ovvie
differenze tecniche tra sistemi di pagamento elettronici e sistemi di
pagamento tradizionali, il fine ultimo di un sistema di pagamento è quello di
effettuare un accredito sul conto del venditore ed un addebito su quello
dell’acquirente.
Le funzioni di compensazione (clearing) e saldo (settlement) avvengono
indipendentemente dal meccanismo utilizzato per il pagamento. Per clearing
s’intende un regolamento contabile tra due parti, che siano reciprocamentesia
debitrici checreditrici, che limitil’utilizzo dei mezzi di pagamento al
regolamento del saldo al netto delle transazioni compensate [dizEcon].
Quando, per effettuare una transazione, si utilizza un numerario, l’atto di
pagamento comprende sia lo scambio di denaro che il saldo. Questo accade
perché il numerario rappresenta il pagamento finale. Ne consegue che esso
deve avere la caratteristica dellaliquidità, ossia l’essere universalmente
accettato e il poter essere utilizzato immediatamente per un’altra operazione.
Contrariamente, se il pagamento avviene tramite un assegno, le suddette
funzioni non avvengonosimultaneamente. Il beneficiario deposita l’assegno
sul proprio conto bancario, e successivamentela sua banca presenta l’assegno
alla banca emittente, attraverso un procedimento di clearing, solo al termine
del quale tipicamente un paio di giorni, per regioni di convenienza delle
istituzioni finanziarie, avviene la riscossione del denaro e quindi il saldo.
1.3.2 Sistemi di pagamento via Internet
Indubbiamente, il commercio elettronico, aiutato a diffondersi dalla
popolarità acquistata da Internet, ha avuto un notevole impatto
sull’industria dei servizi finanziari. Nessuna istituzione finanziaria ne è
rimastaestranea. Internet trasporta testi, immagini, suoni, senza limiti di
spazio o di tempo, permettendo al commerciante, spesso al produttore, di
contattare direttamente il potenziale consumatore ovunque esso sia. Il
commercio elettronico offre nuove opportunità, derivanti da nuovi servizi,
nuove possibilitàdi marketing, ma insieme pone anche nuovi problemi, in
particolare riguardo alla sicurezza delle nuove transazioni. sicurezza. In
questo scenario, un ruolo fondamentale è acquistato dai sistemi di
pagamento, che devono assicurare la confidenzialità delle trasmissioni,
l’autenticazione reciproca delle parti coinvolte, in primo luogo consumatore
e commerciante, e l’integrità delle istruzioni di pagamento. Infatti, a causa
della natura anonima del commercio in rete, nuove procedure si sono rese
necessarie per sostituire quelle già esistenti per le transazioni faccia a faccia, e
per quelle per via telefonica e postale. D'altra parte le istituzioni finanziarie
hanno un forte interesse affinché il commercio elettronico si diffonda al dilà
del semplice uso delle carte di credito.
Considereremo ora le tipologie di pagamento possibili via
Internetdividendo i beni e servizi che si possono acquistare su Internet in
due categorie: beni tangibili e non. Allo stesso modo distingueremo i sistemi
di pagamento in sistemi di macro- e micro-pagamenti. Un macropagamento è
una spesa che può andare dai 10 Euro, per l’acquisto di un libro, ai 25.000 e
più Euro,per l’acquisto di un’automobile; un micropagamento invece
riguarda tutta una nuova ed emergente categoria di piccole spese onlinedal
centesimo di Euro ai 5-10 Euro che può riguardare la lettura di un articolo di
giornale, l’ascolto di una canzone, la consultazione di un database o
l’utilizzo di CPU. Questi sevizi non possono essere acquistati con metodi di
pagamento online convenzionali, perché il costo della transazione sarebbe
superiore al prezzo pagato.
E’ possibile ricondurre i numerosi sistemi di pagamento via Internet
sviluppati in questi ultimi anni ai seguenti modelli.
Ecash: è stato creato per consentire pagamenti digitali, che conservassero la
maggior parte delle caratteristiche dei pagamenti effettuati con denaro
contante, con particolare attenzione alla proprietà dell’anonimato. Esso viene
utilizzato principalmente per micropagamenti;
Assegni elettronici (ecash di tipo scritturale): consentono pagamenti in una
forma equivalente a quelli effettuati con assegni cartacei. Un assegno è uno
strumento di circolazione della moneta scritturale [dizEcon]. In questo
modello il consumatore necessita di un conto corrente presso una banca. Nella
maggioranza dei sistemi proposti, il venditore e l’acquirente devono avere un
conto presso la medesima banca; qualora ciò non fosse, l’intervento di una
clearinghouse, che si occupi delle operazioni di clearing risulta necessario. L’
uso degli assegni elettronici è limitato di fatto al campo dei macropagamenti,
sebbene gli autori dei vari sistemi spesso li pubblicizzino come utilizzabili
anche per micropagamenti.
Carte di credito cifrate, via attraverso Internet: Alcune varianti prevedono il
coinvolgimento una terza partenella transazione tra il venditore e
l’acquirente; tale parte fornisce codici di identificazione personale , o PIN
(Personal Identification Number), da utilizzare al posto del numero della
carta di credito. Questo modello è conveniente solo per macropagamenti, a
causa delle elevate commissioni richieste dalle istituzioni finanziarie che li
effettuano.
Una caratteristica comune a tutti i modelli di pagamento elettronici è l’utilizzo
della crittografia. Citando Robert Hettinga, redattore del Journal of Internet
Banking and Commerce : “Il commercio digitale è crittografia: crittografia
applicata ai processi economici su reti di microprocessori”.
Per tale ragione, il capitolo 2 di questa tesi introdurrà brevemente letecniche
crittografiche utilizzate per l’attuazione dei pagamenti in rete la crittografia a
chiave pubblica, le funzioni hash, lafirma digitale, la blind signature e alcune
altre. Per il lettore interessato, l’Appendice A fornirà alcuni elementi di teoria
dei numerie altre nozioni matematiche che aiuteranno il lettore alla
comprensione delle tecniche esposte.
Il capitolo 3 offrirà una presentazione unitaria dei protocolli e delle tecniche
utilizzati per effettuare macropagamenti, insieme al confronto ed alla
discussione delle loro prestazioni (efficienza, sicurezza, costi, …) ed alle prove
di testing.. Questa sezione si occuperà in particolare dei sistemi SSL, SET,
First Virtual e Cybercash per quanto riguarda l’utilizzo di carte di credito,
NetCheque per i modelli basati su assegni elettronici.
Il capitolo 4 svilupperà una trattazione analoga per sistemi di
micropagamento. Si faranno delle considerazioni sulla qualità
dell’informazione in rete, considerazioni che porteranno a prevedere, per i
prossimi anni, la proliferazione di siti ad alto contenuto informativo
personalizzabile. Lo sviluppo di questo settore del commercio su Internet
dovrà essere sostenuto da sistemi di micropagamento adeguati. Verranno
considerati tre sistemi, che si distinguono tra i numerosi presentati per
originalità e cura nell’ottimizzazione dei costi: Micromint, Payword
(proposto da Rivest e Shamir) e Millicent.
Essendo l’argomento trattato intrinsecamente interdisciplinare, nel capitolo 5,
saranno presentate e discusse le imprescindibili problematiche di natura
economica e giuridica associate ai pagamenti elettronici, poiché la loro
comprensione è essenziale per qualsiasi realistica applicazione dei modelli
proposti Infine, saranno esaminati temi di diritto informatico, quali i contratti
conclusi con mezzi telematici ed i pagamenti digitali tramite Internet.
L’Appendice B riporta la legge numero 59 del 15 marzo 1997, nota come legge
Bassanini, che porta l’Italia all’avanguardia, rispetto a tutti i paesi dell’Unione
Europea, sui temi dell’informatizzazione della pubblica amministrazione e
della regolamentazione del commercio telematico.