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INTRODUZIONE
L'economia mondiale ruota attorno al sistema finanziario, ossia l ’i ns i e m e organizzato
di:
- mercati finanziari
- intermediari finanziari
- strumenti finanziari.
Nello specifico, il mercato finanziario è definito come quel luogo in cui si ha
l'incontro tra la domanda di soggetti che presentano un deficit finanziario, in genere
le imprese, e l'offerta di soggetti che detengono un surplus finanziario, ovvero gli
investitori.
L ’i nc ont ro t ra que s t i s o gg e t t i non a vv i e ne di re t t a m e n t e , m a a t t r a v e rs o l ’i nt e rv e nt o degli intermediari finanziari.
I n pa rt i c ol a re , l ’ e sistenza degli intermediari è giustificata dal fatto che i mercati non
sono perfetti, ossia le informazioni non sono immediatamente disponibili a tutti i
soggetti.
Nonostante, attualmente, il Web aiuti il risparmiatore a ricercare informazioni di tipo
finanziario, in grado di a i ut a rl o n e l r e pe ri m e n t o di m one t a , qu e s t ’ul t i m o s e n t e comunque la necessità di affidarsi ad un interlocutore professionale e competente,
che possa aiutarlo a rapportarsi con il mercato finanziario.
Gli intermediari, quindi, attraverso la loro attività, garantiscono il corretto
funz i ona m e nt o de l m e rc a t o, l i m i t a ndo l ’ a s i m m e t ri a i n form a t i v a , a c c om p a g na no i l risparmiatore verso le scelte finanziarie migliori, individuando i più adeguati
investimenti in base alle esigenze e alla propensione al rischio, ed infine media tra
questi ultimi e gli istituti finanziari.
La figura del promotore finanziario non è però sempre esistita, o meglio, non era
debitamente regolata nel nostro ordinamento.
Il presente lavoro, nel primo capitolo, si propone di effettuare un'analisi accurata
relativa all'evoluzione della figura del promotore finanziario in Italia, delineandone i
caratteri e gli aspetti civilistici principali.
S i pa rt e d a l l ’a na l i s i d e l l a fa t t i s pe c i e l e g i s l a t i v a c h e ha d i s c i pl i na t o la figura del
promotore finanziario in Italia(Legge SIM), nata con lo scopo di creare sul mercato
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mobiliare una categoria di intermediari che potesse negoziare i valori mobiliari anche
al di fuori degli istituti bancari stessi e che fosse sotto il diretto controllo di un
organo di vigilanza (CONSOB e Banca d'Italia), in modo da porre fine al potere
indiscriminato delle banche che aveva caratterizzato gli anni precedenti e che aveva
indebolito il mercato stesso, per proseguire poi con la descrizione dettagliata della
riforma che, ancora oggi, disciplina tale figura,ovvero quella contenuta nel TUF, che
ha delineato i caratteri essenziali sulla base di quanto disposto dalle direttive
comunitarie, in modo tale da permettere ad ogni promotore finanziario di svolgere la
propria attività, non solo all'interno del proprio Paese d'origine ma anche nei Paesi
m e m bri e di s oddi s fa re l ’ obiettivo di armonizzazione ed integrazione dei mercati
finanziari.
A seguito dell'analisi degli aspetti giuridici e civilistici relativi alla figura del
promotore finanziario, si prosegue nel secondo capitolo ad analizzarne gli aspetti
fiscali.
Invero, lo scopo di tale elaborato è di aiutare il lettore ad avere un quadro chiaro
della disciplina tributaria a cui è soggetto il promotore finanziario, a seguito dei
diversi dibattiti riguardanti la classificazione dei redditi da egli prodotti e la
questione dell'assoggettamento all'imposta IRAP.
Nello specifico, il promotore finanziario è definito come la persona fisica che opera
nell'interesse dell'intermediario, in virtù di un contratto di lavoro subordinato o di un
contratto di agenzia o di mandato (contratto di lavoro autonomo o parasubordinato),e
proprio in base al rapporto contrattuale che si instaura tra il promotore finanziario e
l'intermediario abilitato che si deduce il trattamento fiscale a cui è soggetto il
promotore stesso.
In particolare, nel caso in cui viene instaurato un rapporto di lavoro subordinato, il
promotore è considerato al pari di un lavoratore dipendente e pertanto sarà soggetto
alla disciplina tributaria prevista per i redditi da lavoro dipendente.
È nel caso in cui viene instaurato il rapporto di lavoro autonomo, che è sorta la
questione di quale trattamento fiscale attribuire al promotore finanziario, in quanto,
non era chiaro se considerare quest'ultimo come un professionista o come un
imprenditore commerciale.
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Analizzando le varie Circolari dell'Agenzia delle Entrate, nonché le sentenze della
Corte Costituzionale, si è giunti alla conclusione che, principalmente per l'attività
svolta dal promotore, ovvero un'attività tipicamente commerciale di intermediazione,
quest'ultimo viene considerato al pari di un imprenditore commerciale e quindi
soggetto fiscalmente alla disciplina tributar i a de i r e ddi t i d’ impresa.
In merito alla questione IRAP, le stesse Circolari dell'Agenzia delle Entrate e le
sentenze, hanno chiarito che, nonostante il promotore finanziario sia
considerato,civilmente e fiscalmente, un imprenditore commerciale e pertanto
soggetti ad imposta IRAP, nel caso specifico del promotore, sarà necessario
verificare caso per cas o l ' e s i s t e nz a de l pre s uppos t o d’i m pos t a , os s i a l ’e s i s t e n z a de l l ’autonoma organizzazione.
Il secondo capitolo si conclude con un accenno alla Legge Delega n. 23 del 11 marzo
2014, che ha previsto l'introduzione di una nuova imposta sul reddito imprenditoriale
(IRI), che c ol p i s s e s i a i l r e ddi t o d’i mpresa prodotto dalle persone giuridiche che dalle
persone fisiche con aliquota del 27,5%, vantaggiosa in particolare per coloro che
pre s e nt a no un re ddi t o c om pl e s s i v o a l di s opra de i € 28.000 , ma che ancora oggi non
ha avuto seguito.
Infine, nell'ultima parte dell'elaborato a seguito di una presentazione degli strumenti
finanziari, che rappresentano l'oggetto dell'attività del promotore finanziario si
analizza il regime tributario di questi, ovvero dei redditi finanziari in generale.
Invero, in un mercato finanziario ormai caratterizzato dal libero movimento dei
capitali e dalla virtualizzazione di questi ultimi, che ha determinato l'abbattimento
delle barriere geografiche, la disciplina tributaria costituisce l'unico elemento di
differenziazione capace di attrarre o meno nel Paese i capitali.
Pertanto, oggi giorno, la tassazione dei redditi di natura finanziaria, in particolare
quelli derivanti dall'impiego del risparmio da parte delle persone fisiche, assume una
considerevole importanza nella politica interna ed esterna di ogni Paese.
Esterna, in quanto, come abbiamo detto una disciplina tributaria favorevole, ovvero
che preveda una pressione fiscale medio-bassa, rende il Paese molto competitivo,
permettendogli di attrarre ingenti investimenti da risparmiatori diversi e di
conseguenza, interna perché permette allo Stato di assicurarsi un considerevole
gettito, che possa risollevare le casse erariali e ridurre i fenomeni elusivi.
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Da qui, gli obiettivi di diverse riforme che si sono susseguite nel tempo, a partire
dalla riforma Visco, ossia quello di armonizzare il sistema fiscale italiano, in tema di
redditi finanziari, a quello degli altri Paesi europei, nonostante la particolarità della
separazione dei redditi di natura finanziaria in due categorie, quella dei redditi
diversi e quella dei redditi di capitale, e di ridurre la pressione fiscale, come nella
riforma IRES, in modo da rendere competitivo lo Stato italiano,attirando diversi
capitali.
Obiettivi che s ul l a ba s e de l l ’a na l i s i c ondot t a , sono stati capovolti a seguito
dell'ultima recente riforma del premier Renzi, ovvero il Decreto n. 66 del 24 aprile
2014, che ha nettamente aumentato la pressione fiscale nel mercato del risparmio, col
rischio di spingeregli investitori italiani a spostare i loro capitali verso Paesi che
presentano costi fiscali nettamente inferiori ne l l ’ a m b i t o de i re ddi t i fi n a nz i a ri , e di
crearegravi danni nelle casse dello Stato italiano.
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CAPITOLO 1.LA FIGURA DEL PROMOTORE
FINANZIARIO.
1. INTRODUZIONE AL PROMOTORE FINANZIARIO.
Sin dalla metà del secolo scorso, la continua evoluzione del mercato finanziario e
l ’i nt e r e s s e s e m pr e pi ù a c c e n t ua t o de i ri s pa rm i a t ori v e rs o l ’i nv e s t i m e nt o de i prop ri capitali in strumenti finanziari in genere, ha determinato la necessità, da parte di
questi ultimi di affidarsi ad un interlocutore professionale e competente, che possa
aiutarli a rapportarsi con il mercato finanziario e che possa mediare tra loro e gli
istituti finanziari, andando a lenire la prorompente asimmetria informativa
caratterizzante il rapporto esistente i soggetti prima richiamati.
N a s c e c os ì l a f i g ura de l prom ot or e fi na nz i a ri o, de f i ni t o c o m e ‘ ’intermediario
de l l ’i n t e r m e di ar i o ’’, i n v i rt ù de l fa t t o c h e s i i nt e rpone t ra l a ba n c a e l ’i nv e s t i t ore .
La legge, ha appunto autorizzato alcuni enti abilitati (tra cui banche, SIM, imprese di
i nv e s t i m e nt o) a d e ff e t t u a re l ’a t t i v i t à d i prom oz i one e c ol l oc a m e nt o de i p ropr i prodotti e servizi finanziari, al di fuori della propria sede, servendosi di promotori
finanziari. Questi ultimi sono quindi gli unici intermediari, riconosciuti dalla legge
c he pos s ono g e s t i re i c l i e nt i ‘’ a dom i c i l i o’’ o c om unque i n qu a l s i a s i a l t r a s e de n on
pertinente ai soggetti che li hanno incaricati.
S ul l a ba s e de l l ’i m port a nz a c he c a r a t t e ri z z a l a g e s t i one de l ri s pa rm i o d elle famiglie,
del rapporto di fiducia su cui si basa la relazione tra promotore e risparmiatore e del
contesto economico e finanziario nel quale opera il promotore finanziario, è richiesta
una professionalità e competenza che possa orientare le scelte degli investitori con
c ons a pe v ol e z z a e di l i g e nz a e c he ri e s c a a g e s t i re l ’i nc e rt e z z a de l m e rc a t o.
Il tutto è garantito dal fatto che ciascun promotore finanziario deve essere iscritto
a l l ’a ppos i t o a l bo e d è s ot t opos t o a d un re g i m e di v i g i l a nz a , di c u i pa rl e r emo nei
paragrafi susseguenti. In Italia, attualmente si contano circa 25.000 promotori
fi na nz i a ri , l a m a g g i or pa rt e de i qua l i è ra g g ruppa t a ne l l ’ a s s oc i a z i one A s s ore t i .
L ’i m port a nz a , l a ri c e r c a di t a l e fi g ura pro fe s s i ona l e è a um e nt a t a ne g l i ul t i m i a nni , a
seguito della crisi mondiale del 2008, che ha colpito il mercato finanziario
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destabilizzandolo, ed inoltre la crescente richiesta da parte di risparmiatori di affidare
i loro capitali in mano ai promotori finanziari, è deducibile da alcuni dati, forniti da
Assoreti
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, dai quali possiamo riscontrare che nel 2012 i promotori finanziari, hanno
contribuito, grazie alla loro attività, a collocare sul mercato il 7% degli asset
finanziari complessivi dei risparmiatori italiani ed oltre il 33% del risparmio
destinato ai fondi comuni, ottenendo come risultato una produzione positiva di 12
miliardi di euro, di cui oltre 5 miliardi in prodotti assicurativi e previdenziali.
Crescita re g i s t ra t a a n c he n e l l ’ a nno 2015 , dov e l a re t e d e i pro m ot ori fi na nz i a ri h a raggiunto un volume di raccolta positiva pari a 20,7 miliardi di euro, di cui 10,4
miliardi di euro in prodotti assicurativi e previdenziali
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RACCOLTA NETTA
RISPARMIO GESTITO
(IN MLN DI EURO)
RACCOLTA NETTA PRODOTTI
ASSICURATIVI E
PREVIDEZNIALI
(IN MLN DI EURO)
2015 20,7 10,4
2014 23,705 13,091
2013 16,605 7,678
2012 11,989 5,477
2011 10,699 1,417
2010 12,205 2,945
Tabella 1. Raccolta netta prodotta dall’attività dei promotori finanziari negli ultimi cinque
anni
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Assoreti è l ’ As s o c i a z i o n e de ll e ba n c h e e de ll e im pr e s e d i i nve s t i m e n t o c h e pr e s t a n o i l s e r vi z i o d i consulenza in materia di investimenti. Raggruppa ventinove imprese societarie che prestano il servizio
di collocamento di strumenti finanziari, di servizi di investimento e di altri prodotti finanziari,
effettuati fuori sede tramite promotori. Riferimenti: www.assoreti.it
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F o n t e : R a ppo r to s u l l ’ i n t e r m e d i a z i o n e f i na nz i a r i a , r i f e r i t o a l l ’ a nn o 2015, da l s i t o www.assoreti.it,
n e ll ’ a r ea Statistiche- Pubblicazioni.
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F o n t e : R a ppo r to s u l l ’ i n t e r m e d i a z i o n e f i na nz i a r i a , r i f e r i t o a l l ’ a nn o 2014, da l s i t o www.assoreti.it,
n e ll ’ a r e a S t a t i s t i c he - Pubblicazioni.