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INTRODUZIONE
Il mercato dell’ industria halãl ha subito un rapido sviluppo negli ultimi anni,
passando dall’ essere una realtà riguardante solo i paesi OIC, ad un fenomeno
contagiante anche i paesi non a maggioranza musulmana. Con la globalizzazione
e i crescenti flussi di immigrazione, l’ esigenza del consumatore musulmano, di
avere un’ offerta conforme alle leggi islamiche, ha iniziato a farsi sentire anche
nei paesi occidentali. L’ unica garanzia in grado di affermare che un prodotto o
servizio è conforme a quanto previsto dalla Sharia è proprio la certificazione
halãl, che ricopre un ruolo sempre più importante e di primaria necessità per le
aziende che intendono esportare verso i paesi a maggioranza musulmana o più in
generale, che vogliono rivolgersi al consumatore islamico. Ma poiché ad oggi non
esiste un unico standard internazionale, la situazione risulta essere molto variegata
e le aziende occidentali non mancano di inciampare in enti certificatori che non
sono in grado di offrire un servizio idoneo per poter preparare l’ azienda alle
esigenze dei vari paesi e consumatori. L’ obiettivo del presente elaborato è quello
di descrivere il fenomeno mondiale e cercare di inquadrarne i principali
riferimenti regolamentari.
Nel primo capitolo, viene descritta l’ evoluzione della religione islamica, poiché
non si può parlare di economia islamica senza conoscere quali sono le origini e i
precetti della religione e di ciò che comporta. Infatti, le principali leggi
economiche, giuridiche e sociali derivano proprio dal Corano e dalla Sunna, che
ne costituiscono le fonti primarie. Vengono descritti i cinque pilastri dell’ Islam e
viene descritto che cosa si intende per Halãl (lecito) e Haram (proibito),
contestualizzando i due giudizi all’ interno del settore alimentare.
Nel secondo capitolo, si è analizzato il mercato halãl, concentrandosi sul settore
alimentare. Descrivendo la compagine internazionale di quest’ ultimo, si è potuto
capire quali sono gli attori principali e quali i paesi che trainano questo mercato in
maniera più influente rispetto ad altri. In questo modo, è stato possibile capire
quale opportunità rappresenti per i paesi occidentali, europei soprattutto, e di
conseguenza per l’ Italia.
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Nel terzo capitolo, viene creata una mappatura del contesto della certificazione
halãl e di cosa questa comporti. Si sono analizzati i regolamenti dei principali hub
internazionali. Elemento di analisi assolutamente necessario per poter capire quali
siano i più importanti Standard di riferimento dei paesi a maggioranza
musulmana. Nella seconda parte del capitolo, viene invece descritta la situazione
a livello europeo. Il Vecchio Continente presenta ancora una situazione molto
eterogenea e confusa che non permette di riuscire a muoversi in maniera sicura
all’ interno del mondo della certificazione halãl, documento indispensabile per
poter garantire ai paesi OIC e ai consumatori musulmani che il proprio prodotto è
conforme alla legge islamica. Nell’ ultima parte del capitolo, si è analizzata quella
che è la situazione italiana, prendendo in rassegna i principali attori della
certificazione sul suolo nazionale e come ultimo passaggio è stato analizzato il
questionario sottoposto alle aziende italiane del settore alimentare che possiedono
questa certificazione, per poter avere un punto di vista meno accademico e più
pratico, visto da un’ angolazione differente.
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CAPITOLO PRIMO
L’ Islam - Panoramica generale
1.1. Cenni Storici sull’ Islam
L’ Islam
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nasce in Arabia nel VII secolo dell’ era cristiana, con il profeta
Muhammad (Maometto), il cui nome significa ‘’ la pace su di lui ’’; quella
musulmana è una religione caratterizzata da un profondo monoteismo, il cui
principale profeta è appunto Maometto.
Maometto nacque intorno al 570 d.C. da una famiglia di commercianti a Mecca.
Egli venne cresciuto da una nutrice e nei primi anni della sua vita diventò
dapprima orfano di padre ed inseguito orfano di madre. Iniziò a lavorare con lo
zio partecipando alle carovane commerciali dirette in Siria. In questi viaggi
conobbe varie difficoltà e imparò a superare disagi e pericoli; mentre alla Mecca,
che era centro di interessi economici e religiosi, meta di transito per numerosi
commercianti e pellegrini, tra cui soprattutto egiziani, siriani e indiani, Maometto
venne a contatto con una pluralità di culture e religioni differenti. All’ età di 25
anni sposò la vedova di un ricco commerciante, essa divenne la sua prima seguace
e credente. Fu un matrimonio felice, nonostante la precoce perdita dei 2 o 3 figli
maschi, mentre ebbero in totale quattro figlie femmine
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Maometto una volta all’ anno si recava a pregare, in ritiro, sul monte Hira, luogo
in cui una notte gli apparve l’ arcangelo Gabriele sotto forma umana, il quale gli
disse: ‘’Oh Maometto, tu sei il messaggero di Allah, e io sono Gabriele’’. L’
arcangelo affidò al profeta la missione di proclamare al suo popolo una religione
monoteista. L’ Islam si basa, perciò, su una fede totale spontanea e radicale verso
Allah, che è il solo Dio, che si fa conoscere tramite un messaggio profetico ‘’ il
Corano’’, rivelato da Maometto.
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Il termine Islam significa ‘’Totale sottomissione a Dio’’. Sottomissione che riguarda ogni aspetto
della vita del fedele: sociale, privata, rapporti giuridici ed economici.
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www.riflessioni.it/enciclopedia/islam.htm
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Quando i più potenti del clan, a cui egli apparteneva, conobbero questa
rivelazione e videro che i primi a venirne a conoscenza erano stati i più umili e
poveri del villaggio, iniziarono a preoccuparsi, anche perché la religione
monoteista che Maometto professava, andava contro agli interessi economici del
clan che era da sempre stato politeista, infatti al suo interno convivevano varie
culture e religioni, grazie al contatto con i numerosi pellegrini.
A mano a mano che la professione di Maometto iniziava a dare i suoi frutti, i
cristiani, gli ebrei ed i pagani non accettarono facilmente l’ imposizione di una
conversione. Essi si opposero con molta resistenza alle affermazioni del Profeta,
iniziando una persecuzione nei confronti del profeta e di tutti coloro che lo
seguivano. La comunità di Maometto dovette scappare poiché iniziò una vera e
propria persecuzione nei suoi confronti, che durò fino al 622 d.C. quando l’ Egira
di Maometto arrivò a Yatrib, città che poi prese il nome di Medina (città del
profeta). Qui le cose si capovolsero, poiché Maometto divenne un predicatore e
uomo di Stato molto apprezzato. In Medina viene anche costruita la prima
moschea islamica. In questo periodo Maometto aggiunge nuove rivelazioni a
quelle che già aveva riportato ai suoi fedeli, questa volta riguardavano rivelazioni
con carattere politico-sociale, giuridico ed etico. Ogni qualvolta egli vinceva una
battaglia, dichiarava che essa era stata vinta grazie all’ intervento di Allãh in
questo modo introdusse il concetto di Guerra Santa al fine di espandere la potenza
araba. Nel 627 d.C. riuscì a conquistare la Mecca, Città Santa dell’ Islam,
costituendo l’ obbligo di ogni fedele di compierci almeno un pellegrinaggio nella
propria vita
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Gli ultimi anni della vita di Maometto furono molto importanti per la religione
musulmana e furono pieni di trionfi per la vita del profeta. Per quel che riguarda la
religione, in questo periodo furono tagliati gli ultimi legami che essa aveva con le
origini giudaico-cristiane, tantoché Maometto non si considerò più successore di
Mosè e di Gesù, ma sostenne che l’ unica vera fede fosse quella di Abramo, che
non apparteneva né alla religione ebraica né a quella cristiana, ma era solamente
un sottomesso a Dio (Muslim).
In breve tempo Maometto costituì una comunità in uno stato teocratico. Nel 632 il
profeta morì, e dieci anni dopo, passati tra lotte e guerre, gran parte dell’ Arabia
centrale era stata sottomessa all’ Islam.
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www.riflesisoni.it/enciclopedia/islam.htm
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Dopo 180 anni dalla morte di Maometto, i suoi seguaci e i loro posteri scrissero il
Corano, attribuendo l’ opera a Maometto conferendogli una maggiore credibilità
agli occhi dei musulmani. Il Corano è costituito da un insieme di racconti su
personaggi biblici ed altri, una raccolta di insegnamenti dogmatici, legislativi e
morali. Il libro sacro dell’ islam rifiuta i dogmi presenti all’ interno della Bibbia e
di Gesù.
Poiché alla morte del profeta, egli non designò nessun suo erede, nacquero varie
interpretazioni delle rivelazioni di Maometto. Le varie correnti ideologiche si
scissero nelle due sette principali: Sunniti e Sciiti. In questi ultimi rientrano gli
iraniani che si ritenevano i legali successori di Maometto, contro l’ intera
comunità islamica dei Sunniti nel mondo.
Durante il periodo tra il 600 e 800 d.C. l’ esercito dell’ Islam si impose come
vincitore conquistando domini politici in Arabia, Siria, Mesopotamia, Persia,
Palestina, Egitto, Nord Africa e Penisola Iberica. E in breve tempo conquistarono
anche il Medio Oriente.
Dopo l’ anno 800 e il 1300 d.C. ci fu un declino e arresto della crescita islamica.
Questo periodo, in Occidente, coincide con il conflitto cattolico-musulmano, dove
la guerra santa islamica (Jihad) si contrapponeva alle Crociate cattoliche.
Tra il 1300 ed il 1500 d.C. i Turchi ed i Mongoli invasero il bacino del Medio
Oriente, Nord Africa ed Europa Orientale, imponendo l’ Islam come dominatore.
Il culmine dei risultati politici islamici venne raggiunto quando nel 1543 d.C.
conquistarono Costantinopoli, a cui seguì la propagazione dell’ Impero Ottomano.
Il declino dell’ impero Ottomano si verificò nel corso del XVII e XIX secolo, il
quale perse molta importanza, insieme all’ impero Mongolo, a causa dell’
espansione delle forze imperialistiche occidentali.
Il XX secolo è stato segnato dalla nascita di potenti Stati nazionalisti soprattutto
nei Paesi islamici Medio-Orientali
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Pino Carella, Breve Storia dell’ Islam, Qualche cenno storico, 2005. Fonte:
www.sentistoria.org/index.php/it/test/doc_view/93-breve-storia-dell-islam