Introduzione
L’oggetto di questa tesi di ricerca è il cambiamento delle logiche di tra-
smissione delle nozioni causato dall’esplosione del fenomeno informatico dei
Massive Open Online Courses (MOOC).
Si ritiene di interesse l’argomento poiché come dimostrabile dagli elevatis-
simi numeri raggiunti, questo fenomeno informatico, a differenza degli innu-
merevoli precedenti, sta penetrando globalmente l’Istituzione universitaria e
le logiche della società intera. Numeri e visibilità che stanno garantendo al fe-
nomeno l’eccezionale potenzialità per poter - nel bene o nel male - cambiare
gradualmente (o rivoluzionare?) le metodologie dell’Istituzione universita-
ria tradizionale: essa è forse l’unica istituzione millenaria sopravvissuta a
non aver mai subìto da più di 900 anni a questa parte una vera rivoluzio-
ne metodologica delle proprie funzioni educative.Tralasciando i comprensibili
adeguamenti all’invenzione della stampa ed ai costumi delle società che ha
attraversato, la metodologia universitaria tradizionale è rimasta, seppur con
molte sfumature ed alternative, tutt’oggi il modello dominante nella società.
Essa è ancora invariata nella sua macrostruttura: la trasmissione passiva di
conoscenze, attraverso l’irraggiamento sugli alunni da un’unica autorevole
fonte di sapere.
Questa antica struttura di insegnamento può ancora bastare in contesti
ristretti, ma come una centrale a carbone in confronto ad una elettrica, essa
in molti ambienti può peccare di efficienza poiché scevra di elementi rico-
nosciuti ormai essenziali per l’istruzione, quali: partecipazione attiva, forte
impronta pratica per facilitare nei futuri impieghi, efficacia strutturale di
fronte a grandi masse di utenza. Riguardo l’ultimo punto, questa arcaica
logica entra infatti in profonda crisi quando viene attuata nelle società stori-
camente distanti da quelle nelle quali è stata partorita: nelle società moderne
è garantita (o dovrebbe esserlo) l’assenza di discriminazioni economiche o di
altra natura che non permettano il diritto universale allo studio. Discrimi-
nazioni che hanno garantito, fino a poche decine di anni fa, una struttura
elitaria universitaria che fosse facilmente gestibile. I MOOC non a caso sono
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INDICE v
nati negli USA principalmente come strumento per provare ad allegerire la
profonda crisi economica del sistema universitario nord-americano, costretto
ad evolversi nelle logiche per far fronte agli ingenti flussi umani di nuovi stu-
denti: un mare che sfocia in una diga millenaria costruita per contenere solo
un fiume.
Inoltre, occorre osservare che il metodo tradizionale lascia ai docenti tutta
la responsabilità di ricercare ed attuare personalmente abilità e pratiche di
coinvolgimento e di stimolo degli studenti, limitando fortemente la sperimen-
tazione per la ricerca di prestazioni e coinvolgimento migliori. Ciò a favore
di una stabilità rassicurante nel non osare un cambiamento, quanto oramai
inadatta: inefficace per le nuove condizioni sociali d’istruzione di massa.
Sulla base di quanto introdotto, nella tesi si analizzeranno la nascita, le
caratteristiche, gli obiettivi e le evoluzioni del fenomeno MOOC allo stato
dell’arte per comprenderne i meccanismi e cercare di rispondere alle seguenti
domande: ‘Quali sono gli obiettivi di utilizzo, le potenzialità ed i pericoli
dei MOOC? Come stanno cambiando la modalità di distribuzione della co-
noscenza? Sono realmente efficaci? Potrebbero rappresentare il prossimo
gradino evolutivo dell’Istruzione superiore?
Metodi di ricerca
Inambitoaccademicoèattualmentepresenteunagrandesovrabbondanza
di informazioni e pareri discordanti sul fenomeno MOOC, causata dalla sua
estremagiovinezza(2008)edallaconseguenterelativascarsitàdidatiraccolti.
Per questo motivo, si è scelto di percorrere la via dell’analisi empirica ove
possibile per raggiungere un doppio fine: raccogliere dati di primo pugno;
percepire personalmente le possibilità offerte dal fenomeno MOOC, oltre che
poter fare chiarezza sulle sue criticità ed i potenziali pericoli.
Dove non è stato possibile, si è ricorso al reperimento di fonti ufficiali
tra i report di ricerca (o tra gli articoli ad essi connessi) più aggiornati e
pubblicati online dalle squadre di ricerca e sviluppo delle università interes-
sate. Si è resa necessaria la preferenza della fluidità di aggiornamento dei
canali digitali di acquisizione, alla staticità informativa dei canali cartacei,
rivelatisi non sufficientemente adeguati per l’assunzione di dati (inadeguatez-
za riscontrata nell’acquisto di testi di ricerca cartacei pubblicati nello stesso
2014, risultati utili per una visione globale, ma percepiti già obsoleti in ambi-
INDICE vi
to MOOC a causa dell’estrema velocità evolutiva di questo nuovo fenomeno).
Nel primo capitolo si analizzerà il contenuto storico in cui i MOOC
sono nati ed hanno proliferato, definendone le caratteristiche e la differen-
ziazione in tipologie. Si svolgerà una dimostrazione statistica dell’xMOOC
come tipologia dominante nel 2014.
Nelsecondocapitolosiillustreràlastrutturatipicadiuncorsoattraver-
so un test personale di un MOOC di successo appartenente alla piattaforma
MOOC Coursera, leader del settore di creazione e distribuzione di questi
corsi.
Nel terzo capitolo si riporterà quanto emerso da un’intervista svolta
personalmente con un pioniere italiano delle tecnologie informatiche per l’in-
segnamento: Agostino La Bella, Professore della Facoltà di Ingegneria Ge-
stionale di Roma Tor Vergata e fondatore di ExGate, la piattaforma italiana
MOOC made in Tor Vergata, pensata per i suoi studenti e per le aziende
interessate. L’intervista tocca gli argomenti più caldi dell’attuale situazione
dei MOOC, evidenziando tra l’altro l’obiettivo filosofico dietro la nascita di
questa piattaforma: la diffusione dell’Open Access per il diritto ad una co-
noscenza libera.
Nel quarto capitolo si analizzeranno i vari obiettivi di tipo etico, eco-
nomico ed accademico dietro l’uso dei MOOC da parte delle istituzioni, e
gli eventuali risultati attualmente raggiunti attraverso questo utilizzo. Tra
gli obiettivi, si evidenzierà un focus su un progetto umanitario in Ruanda
basato totalmente sui MOOC che ha raggiunto una forte rilevanza in ambito
accademico per i suoi eccezionali risultati: l’applicazione della prima univer-
sità totalmente MOOC-based.
Nel quinto ed ultimo capitolo si analizzeranno le criticità e le paure
più insistenti riguardo l’esplosione del fenomeno MOOC, individuate perso-
nalmente durante la raccolta dei dati o diffuse tra i media, gli analisti e i
ricercatori. Si proporranno soluzioni alle problematiche sulla base dei dati
analizzati in questa tesi.
Capitolo 1
Contesto e definizioni
1.1 L’acronimoMOOC nellasocietàdell’infor-
mazione
Il passaggio dell’Internet da rete ad utilizzo militare a libero strumento di
mercatohascavatounsolcoprofondotral’erapre-el’erapost-digitalizzazione.
Ha spinto il mondo ad assumere un’ossatura digitale per la creazione e lo
scambio dell’informazione grezza (row information). Informazione che si è
imposta fortemente come bene primario, andando a spingere i Paesi lea-
der della tecnologia informatica ad incalcolabili investimenti sulla ricerca ed
innovazione del settore IT (Information Technology), attirati dalle grandi
potenzialità strutturali del World Wide Web. Questa continua e fortissima
innovazione tecnologica ha portato una vera rivoluzione anche nella vita del
singolo cittadino, un cambiamento volto ad un enorme incremento dell’acces-
sibilità a servizi, contenuti e nuovi spazi per la libertà d’espressione. Acces-
sibilità che spinge sempre di più singoli, gruppi di appassionati e associazioni
di livello internazionale ad utilizzare la Rete per tentare di trasmettere e rea-
lizzare i propri ideali. E proprio da un ideale è nato il fenomeno, in continua
fortissima espansione, dei MOOC, nel segno dell’apertura ad un pubblico più
vasto possibile dell’istruzione universitaria come diritto universale del singolo
individuo, attraverso il solido supporto della tecnologia informatica attuale.
L’acronimo MOOC (Massive Open Online Courses) sintetizza lo sco-
po della nascita del fenomeno: la creazione di corsi online di massa, cioè
disponibili per chiunque. Nello specifico:
1. Massive: indica che i corsi possono sostenere un numero illimitato di
utenti, provenienti da qualsiasi punto del globo;
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1. Contesto e definizioni 2
2. Open: il termine, in riferimento all’attuale presenza di MOOC ete-
rogenei (si veda 1.2.2), può avere due interpretazioni, nel primo caso
può indicare l’eventuale implementazione di contenuto e piattaforme
di tipo aperto, ovvero che permettano grande accessibilità al loro co-
dice sorgente per la loro modifica ed il loro riutilizzo senza vincoli di
copyright, grazie all’utilizzo di licenze del tipo "Creative Commons";
nel secondo caso può riferirsi alla Open structure, indicante la caratte-
ristica fluidità dei corsi, caratterizzati da continue modifiche volte ad
aumentare l’efficienza del servizio. In entrambi i casi il termine viene
riferito anche alla loro grande accessibilità, poichè non richiedono re-
quisiti di accesso (nè di istruzione, nè economici), tranne l’utilizzo di
una rete Internet ed un dispositivo che possa sfruttarla per usufruire
dei contenuti multimediali;
3. Online: termine che esplicita l’ambiente digitale come principale ter-
reno di fruizione del servizio;
4. Courses: indica l’ambito intorno al quale ruota il fenomeno informati-
co in questione, ovvero corsi di livello universitario o pre-universitario
inseriti in metodologie innovative di istruzione.
1.2 Le origini del fenomeno: nascita, cause del
boom e bipolarismo cMOOC - xMOOC
1.2.1 L’esempio di Connectivism and Connective
Knowledge: il primo MOOC ed il suo legame con
i Social Networks e la Teoria Connettivista
Nonostante precedenti esperimenti in direzione dei MOOC, il corso uni-
versalmente riconosciuto come primo vero MOOC nel mondo fu "Connectivi-
sm and Connective Knowledge"
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, tenuto nell’autunno del 2008 dai ricercatori
Stephen Downes e George Siemens, i quali applicarono per primi l’acronimo
MOOC al loro corso in seguito all’invenzione del termine da parte dell’esper-
to di tecnologie web Dave Cormier, il creatore della piattaforma alla base del
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Connectivism and Connective Knowledge - MOOC. 2008. url: https://sites.
google.com/site/themoocguide/3-cck08---the-distributed-course.