4
ABSTRACT
Background. La letteratura nazionale ed internazionale sottolinea che uno tra i principali
problemi in atto nel Pronto Soccorso è il sovraffollamento delle strutture. Molte sono le
indagini eseguite sul fenomeno ed in particolare sulle sue cause. Tra queste la letteratura
individua l’utilizzo della Unità di Emergenza da parte dei pazienti da considerarsi “non
urgenti”. Sebbene vi sia molta letteratura disponibile a livello internazionale, scarse si
presentano le conoscenze in ambito italiano ed in particolare si presenta incompleta la
ricerca delle motivazioni che spingono i “codici bianchi” a fare uso del Pronto Soccorso e del
loro grado di consapevolezza sulla possibilità di alternative alla presa in carico ospedaliera.
Obiettivi: Documentare le conoscenze dei servizi offerti dal Medico di Medicina Generale
e dalla Guardia Medica nei pazienti non urgenti che afferiscono all’ Unità Operativa di Pronto
Soccorso del Comune di Monfalcone, quindi indagare le motivazioni che conducono l’utente
al Pronto Soccorso, in relazione alla rilevazione del livello di gravità autopercepito del proprio
problema di salute.
Materiali e metodi. È stato eseguito uno studio di prevalenza. Il campione è stato di
77 persone. La raccolta è stata condotta attraverso la compilazione di un questionario a
domande chiuse e aperte, consegnato dal ricercatore alla popolazione eleggibile. L’analisi
statistica è stata effettuata con il software SPSS versione 18.
Risultati. Il campione era prevalentemente femminile (51,9%), accedeva al servizio di
Pronto Soccorso prevalentemente per trauma minore (27,4%), una percezione dell’urgenza
elevata della propria condizione (4,7 su 10) e consapevole sulle finalità del Pronto Soccorso
quale servizio deputato all’emergenza (94,7%).
Discussione. Dallo studio è emerso che le persone con una non urgenza afferiscono al
Pronto Soccorso perché considerano migliore il servizio che qui viene erogato in termini di
costi, attenzione da parte dello staff, tempi d’attesa, qualità delle cure rispetto ai servizi di
Guardia Medica, sconosciuto ai più, e al Medico di Base, scelto e frequentato con regolarità,
ma deficitario di alcuni servizi, quali la possibilità di esami radiologici immediati, o
considerato non facilmente raggiungibile a causa degli orari e della necessità di
appuntamento. La scelta del Pronto Soccorso, giustificata dalla gran parte dei partecipanti
con l’espressione “non avrei saputo dove andare in alternativa”, può quindi essere
considerata, a fronte di una discreta conoscenza del servizio di Medicina Generale,
un’alternativa consapevole e ponderata nella ricerca di una soluzione ai propri problemi di
salute, dettata anche da un sistema in cui non esistono percorso brevi o strutture ad hoc tali
da deviare il flusso di utenza non urgente dal Pronto Soccorso ad altri professionisti.
5
Conclusioni. Nonostante il campione limitato e il breve periodo di osservazione, è
possibile affermare che esistono delle cause comuni a quelle riportate in letteratura che
favoriscono l’ingresso della persona non urgente al Pronto Soccorso anche a livello locale e
tali motivazioni giustificano la scelta consapevole nell’utilizzare dei servizi deputati
all’emergenza e urgenza anche per problemi differibili e di minore intensità e gravità clinica.
Parole chiave. Paziente non urgente, Pronto Soccorso, consapevole, studio di
prevalenza.
Keywords. Non urgent patient, Emergency Department, awareness, cross sectional –
study.
6
INTRODUZIONE
Il Pronto Soccorso è per definizione la struttura ospedaliera che garantisce l’esecuzione
dell’attività diagnostica e terapeutica ai pazienti che accedono all’ospedale in condizione di
emergenza o urgenza; tuttavia nel corso degli anni si è assistito ad un progressivo aumento
nell’utilizzo dei servizi di emergenza e al fenomeno del sovraffollamento delle strutture di
Pronto Soccorso. In una realtà dove la domanda rivolta ai servizi di emergenza eccede la
capacità di fornire le cure necessarie, l’interesse internazionale e nazionale si rivolge
all’identificazione dell’utenza che accede al Pronto Soccorso e alle cause che spingono i
cittadini a fare riferimento a tali strutture.
La letteratura ritrova nell’accesso improprio delle persone considerate “non urgenti” uno dei
fattori contribuenti il sovraffollamento, dove per “non urgenza” si intende l’assenza di priorità
di visita o la possibilità di rinvio presso il curante, stabilita in seguito al primo contatto
attraverso il triage.
Davanti ad un fenomeno di grande portata, a livello nazionale ed internazionale, e che stima
un numero di pazienti non urgenti che si rivolgono al Pronto Soccorso compreso tra il 20 e il
40% del totale (Rocco et al., 2009), la letteratura si concentra sull’analisi degli effetti
correlati al sovraffollamento e sulle cause che conducono il paziente non urgente a rivolgersi
ai servizi di Emergenza.
Per quanto concerne gli outcome, essi si rivelano essere perlopiù negativi, e si realizzano su
diversi fronti. La revisione della letteratura di Bernstein e colleghi (2008) sottolinea una
possibile correlazione tra affollamento del Pronto Soccorso e tasso di mortalità, abbandono
della struttura ospedaliera prima di aver avuto la possibilità di essere visitati a causa dei
lunghi tempi d’attesa, ridotta tempestività nelle cure, necessità da parte del paziente di
ritornare al Pronto Soccorso in seguito ad un peggioramento delle condizioni cliniche e una
generale insoddisfazione dell’utente e del personale. La letteratura inoltre sottolinea come il
sovraffollamento possa incidere sulle prestazioni erogate e contribuire al verificarsi di eventi
avversi ed errori altrimenti prevenibili da parte del personale. A questi elementi si aggiunge
una non meno importante valutazione economica e finanziaria.
Nella letteratura internazionale, sebbene si identifichino le principali cause di accesso al
Pronto Soccorso che favoriscono l’utilizzo inappropriato delle strutture da parte dell’utente
non urgente e nonostante gli effetti del sovraffollamento siano ben dimostrabili e misurabili,
non emerge il perché della scelta delle Unità di Emergenza da parte delle persone con bassa
priorità a discapito dei servizi offerti dal Medico di Medicina Generale e dalla Guardia Medica.
Per quanto concerne la Medicina di Base, l’interrogativo si estende su scala internazionale,
poiché la figura del General Practitioner è universalmente riconosciuta; diversamente si
articola il discorso per la Guardia Medica italiana, oggi chiamata servizio di Continuità
7
Assistenziale, che non vede figure assimilabili in ambito europeo e extracontinentale. In
quest’ultimo caso la letteratura nazionale presente sul tema è pressoché inesistente, mentre
le fonti disponibili sulla valutazione del servizio di Medicina Generale identificano quali
principali cause di abbandono delle cure primarie a favore del Pronto Soccorso la necessità di
appuntamento e le lunghe tempistiche da dover sostenere in occasione di una visita tenuta
in regime ambulatoriale e territoriale (Howard et al., 2005).
Considerando la ridotta disponibilità di letteratura sul fenomeno, in particolar modo a livello
nazionale, si è deciso di realizzare uno studio di prevalenza, coinvolgendo l’Unità Operativa
di Pronto Soccorso di Monfalcone, che, nell’anno 2012, ha registrato il più alto numero di
“non urgenze”, definite “codici bianchi” in relazione al metodo di triage, tra le strutture
ospedaliere presenti nella Provincia di Gorizia, fatta eccezione per il presidio stagionale di
Grado, con 10.804 accessi su un totale di 27.841 (38,8%). Il metodo di indagine utilizzato è
stato un questionario semi-strutturato con domande chiuse e aperto.
Riconoscere quali sono le motivazioni che inducono la popolazione non urgente al Pronto
Soccorso, può permettere di capire quali sono gli elementi deficitari presenti all’interno del
servizio di cure primarie, ma soprattutto permette di riconoscere se tale “abuso” nell’utilizzo
dei servizi ospedalieri sia una scelta dettata dalla scarsa conoscenza di alternative territoriali
o si configuri piuttosto come una scelta consapevole. Questi sono gli obiettivi del seguente
lavoro, articolato in cinque capitoli. Il primo capitolo propone un’introduzione generale sul
fenomeno del sovraffollamento nel Pronto Soccorso, con excursus sul funzionamento a livello
internazionale, italiano e sul sistema di triage. Nel primo capitolo si ritrova inoltre la
descrizione del fenomeno della non urgenza, le sue cause e le sue implicazioni per l’assistito
e per l’organizzazione. Nei capitoli successivi è riportato in sintesi lo studio effettuato.
8
CAPITOLO 1: IL PRONTO SOCCORSO, IL
SOVRAFFOLLAMENTO
1.1 La revisione della letteratura
La revisione della letteratura aveva l’obiettivo di documentare la condizione di
sovraffollamento delle strutture di Pronto Soccorso e chiarire come il fenomeno degli accessi
non urgenti vada ad inserirsi in tale contesto, costituendo di fatto una possibile causa di
inefficienza e rallentamenti all’interno dell’intero sistema di soccorso.
La revisione è stata effettuata consultando le banche dati elettroniche: PubMed, The Wiley
Online Library e Google Scholar .
La ricerca è stata condotta utilizzando i seguenti MESH terms e parole libere: emergency
department, non urgent patients, low acuity, overcrowding.
Non sono stati posti limiti inerenti la data di pubblicazione, così da trovare il maggior numero
di articoli. Nella seguente tabella si riportano i risultati della ricerca eseguita su Pubmed.
Parole chiave N.
items
"Emergency Service, Hospital"[Mesh] AND overcrowding[All Fields] 437
"Emergency Service, Hospital"[Mesh] AND overcrowding[All Fields] AND ("patients"[MeSH
Terms] OR "patients"[All Fields])
268
"Emergency Service, Hospital"[Mesh] AND overcrowding AND non urgent AND patients 15
"Emergency Service, Hospital"[Mesh] AND overcrowding AND low acuity AND patients 7
Totale articoli reperiti al momento dell’ultima ricerca, effettuata il 09.11.2014 727
La scelta degli articoli è avvenuta in seguito alla lettura del titolo e dell’abstract di
pubblicazione. Se considerati pertinenti, si è provveduto ad acquisire il full text e, in base alla
qualità metodologica dello studio e alla specificità per il tema delle non urgenze all’interno
delle strutture di Pronto Soccorso nazionali ed internazionali, è stata effettuata la cernita
delle fonti rilevanti, per il presente studio. Ulteriori articoli sono stati ottenuti consultando la
bibliografia degli articoli scelti, dei quali, a loro volta, è stato analizzato titolo ed abstract e,
se considerati idonei allo studio, ne è stata ottenuta la versione full text.
Complessivamente sono stati utilizzati per la sintesi critica della letteratura 73 articoli e 15
siti web in lingua italiana, inglese, francese e spagnola.