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di queste, del territorio e dell�ambiente, anche ai fini della trasformazione e
del miglioramento degli ordinamenti produttivi agricoli.
In particolare il Consorzio provvede :
a) alla progettazione ed alla esecuzione, in concessione, delle opere
pubbliche di bonifica e di irrigazione, nonch� di ogni altra opera
pubblica di interesse del comprensorio, che abbia, comunque, affinit�
con le attribuzioni del Consorzio; in particolare, provvede alla difesa
del territorio e dell�ambiente per l�attuazione della politica ecologica;
b) alla progettazione e alla esecuzione delle opere pubbliche di bonifica di
carattere civile infrastrutturale nelle aree di nuova operativit� su
concessione della Regione, delle amministrazioni Provinciali, delle
comunit� montane e dei comuni singoli o associati. Tali opere,
successivamente al loro collaudo, sono consegnate ai comuni;
c) alla espropriazione degli immobili necessari per la realizzazione di
opere pubbliche, in base alle vigenti disposizioni in materia. Gli
immobili espropriati fanno parte del patrimonio indisponibile regionale;
d) alla manutenzione e all�esercizio delle opere di competenza pubblica ed
agli eventuali provvedimenti di emergenza ad esse relativi alle opere
stesse;
e) ad assumere, a spese dei proprietari, a norma della legislazione
nazionale e delle leggi regionali, l�esecuzione e la manutenzione delle
opere di competenza privata, di interesse di singoli o pi� fondi,
necessarie per assicurare lo scolo delle acque e la funzionalit� delle
opere irrigue, nonch� per evitare pregiudizio al regolare esercizio delle
opere pubbliche di bonifica;
f) all�assistenza della propriet� consorziata nella progettazione ed
esecuzione delle opere di miglioramento fondiario anche comuni a pi�
fondi e nel conseguimento delle relative provvidenze pubbliche, nel
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3
governo delle acque di scolo e di irrigazione e nella migliore
utilizzazione di queste ultime;
g) all�esecuzione su richiesta e per conto dei proprietari consorziati, delle
opere di cui alla precedente lettera e) nonch� alla manutenzione delle
medesime, sempre che, in quest�ultimo caso, l�intervento presenti
interesse ai fini della funzionalit� delle opere pubbliche comuni;
h) a svolgere l�attivit� di orientamento e di promozione tendenti al
conseguimento della migliore utilizzazione delle opere;
i) alla ricomposizione delle propriet� frammentata ai sensi del capo IV del
regio decreto 13 febbraio 1933, n. 215;
j) ad assumere, debitamente autorizzato, le funzioni di Consorzio
idraulico, nonch� quelle per l�utilizzazione idrica ai sensi e per gli effetti
della vigente legislazione;
k) ad assumere la funzione di delegato tecnico per la trasformazione e
quotizzazione dei terreni provenienti dalla liquidazione di usi civici;
l) ad assumere in concessione dallo Stato, dalla regione e da Enti
territoriali: rilievi, studi e ricerche attinenti alle finalit� indicate;
m) ad assumere e gestire la consegna delle opere pubbliche di bonifica, e
loro pertinenze patrimoniali, comunque eseguite dallo Stato o dalla
Regione;
n) promuovere ed incoraggiare la costituzione di cooperative o di altri
organismi associativi;
o) a quanto altro di sua competenza secondo la legislazione vigente.
1.2 Finalità del lavoro
La presente tesi affronta alcune problematiche poste dall�estendimento
e ristrutturazione dell�impianto irriguo a scorrimento esistente in agro di
CAPITOLO 1
4
Atina, Villa Latina e Picinisco, mediante la realizzazione dell�insieme degli
interventi necessari alla trasformazione dell�attuale sistema irriguo a
canaletta nel pi� efficiente impianto a pioggia del tipo semifisso a gravit�.
In questa trattazione si far� un�analisi comparativa tra due possibili
esercizi ovvero esercizio turnato - esercizio alla domanda.
Nella zona interessata dallo studio scorre il torrente Mollarino che
divide geograficamente l�intero comprensorio in due zone una a destra e
una a sinistra del torrente stesso; di seguito esse saranno indicate
rispettivamente con le lettere D ed S.
CAPITOLO 2
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2. L’IMPIANTO IRRIGUO IN PROGETTO
2.1 Descrizione del comprensorio
Il territorio esaminato si trova all�estremit� nord - est del Consorzio ed
in particolare riguarda la linea di confine tra i Comuni di Atina, Villa Latina
e Picinisco.
A partire dalla documentazione disponibile allo stato attuale delle
cose presso il Consorzio, consistente in un progetto di massima
comprendente alcune planimetrie e alcuni profili altimetrici indicanti lo
sviluppo della rete adduttrice, si � fatta una sintesi al fine di evidenziare e
riassumere i punti salienti di tale progetto.
Uno schema planimetrico dell�impianto e dei territori serviti �
rappresentato in Fig. 1.1, nella quale sono evidenziati anche i principali
manufatti di regolazione.
2.1.1 Parametri
La zona oggetto dello studio ha una estensione di 604.39.04 ha.a.ca. ,
di cui 590.68.04 ha.a.ca. irrigabili al netto delle tare catastali.
La portata necessaria al fabbisogno irriguo della zona viene ottenuta
mediante una derivazione da un impianto gi� esistente; tale derivazione �
effettuata mediante una riduzione di diametro, passando infatti da un φ 600
ad un φ 500, tenendo conto del vincolo di non prelevare un quantitativo
maggiore di 440 lt/sec.
Nelle planimetrie di progetto tale punto � stato individuato come
punto �A� e tale denominazione si user� in seguito.
CAPITOLO 2
7
2.1.2 Impostazione tecnica del progetto
L�impostazione tecnica del progetto � la seguente:
a) Adduzione primaria - una condotta di adduzione primaria φ 500 mm si
allaccia al terminale della captazione del Prof. Ing. L. De Vito (punto
�A� delle allegate planimetrie di progetto) per la derivazione della
dotazione idrica necessaria al fabbisogno dell�impianto;
b) Serbatoi di compenso � Per far fronte alle portate richieste dalla rete
durante l�esercizio, � stata prevista la costruzione di 2 serbatoi di
accumulo e compenso di tipo cilindrico seminterrato con pareti e platea
in conglomerato cementizio armato.
Le loro caratteristiche sono indicate nella seguente tabella (Tab. 2.1) :
Tab. 2. 1- Caratteristiche dei serbatoi di compenso
Serbatoi Volume
(mc)
Diametro
utile (m)
Altezza
utile (m)
Quota di
fondo(m)
Quota max
invaso
(m)
V.C.1 4520 30.00 6.40 518.40 525.00
V.C.2 3140 25.00 6.40 468.60 475.00
c) Vasche di interruzione – per ridurre i carichi idraulici, dovuti alla
elevata pendenza del profilo longitudinale del terreno in alcune zone
servite, � prevista la costruzione di una vasca di interruzione in c.a.
ubicata a quota opportuna lungo le condotte adduttrici e precisamente
come indicato in Tab. 2.2:
CAPITOLO 2
8
Tab. 2. 2 - Caratteristiche della vasca di interruzione
Vasca Zona di
alimentazione
Acqua
proveniente
da:
Quota di
partenza (m)
Quota
piezometrica dopo
interruzione (m)
V.i.1 D1 V.C.2 475 445
d) Rete irrigua � il progetto prevede l�uso di due tipi di tubazioni:
- tubazioni in acciaio per la rete primaria e secondaria;
- tubazioni in cloruro di polivinile (PVC) per una parte della rete
secondaria;
- tubazioni in cloruro di polivinile (PVC) in classe di pressione da 10 atm
per la intera rete terziaria;
e) Schema idraulico � tramite una tubazione φ 500 mm, dall�innesto al
terminale del Prof. De Vito, l�acqua viene convogliata nella condotta
principale. Il carico idraulico in questo nodo per le successive
elaborazioni viene assunto costante e pari a 555.00 m.s.m.; da qui la
condotta riparte ed attraversa i distretti D5 e D4 in destra del fiume
Mollarino e giunge quindi presso il serbatoio di compensazione VC1;
qui la portata in arrivo viene inviata ai distretti D3 ed S3 per poi
giungere in VC.2 dove riparte verso D2 ed S2; giunge infine in V.i.1 da
dove raggiunge D1 ed S1.
2.1.3 Scelta del tipo di tubazione.
I risultati ottenuti dalla relazione geologica, a cui si rimanda per tutti i
dettagli, possono essere sinteticamente riassunti come appresso specificato.
CAPITOLO 2
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Il territorio del comprensorio � caratterizzato in prevalenza dal
materasso alluvionale del Mollarino e dei vari depositi pelitico-arenaici
cenozoici.
In rapporto alla natura ed al presumibile comportamento delle rocce
individuate, in tali porzioni di territorio, emerge il rischio di possibili
movimenti gravitativi naturali o artificiali.
In tale situazione � apparso opportuno orientarsi verso condotte
monolitiche, dotate quindi di giunti saldati, ed in grado di subire anche
grosse deformazioni senza manifestare rotture o disconnessioni .
Le scelte possono essere cos� sintetizzate:
a) Rete primaria.
In base agli studi eseguiti sulla fattibilit� geologica, il materiale che si
ritiene pi� rispondente ai requisiti richiesti � senza dubbio l�acciaio, in
grado di resistere egregiamente alle sollecitazioni esterne seguendo
l�eventuale cedimento dei terreni in maniera elastica.
Inoltre, l�acciaio garantisce la monoliticit� per tutta la condotta grazie
alle giunzioni mediante saldatura che hanno efficienza meccanica pari a
quella del tubo.
Pertanto se ne prevede l�utilizzo per la costruzione della rete
principale.
b) Rete di distribuzione comiziale.
La rete di distribuzione comiziale (terziaria) sar� realizzata con
tubazioni di polivinilcloruro (PVC) in classe di pressione da 10 atm.
CAPITOLO 2
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2.1.4 Dotazioni, fabbisogni, portate
Nella relazione agronomica, a cui si rimanda per ulteriori
approfondimenti, sono indicati tutti i parametri per il calcolo delle dotazioni
nel mese di massima richiesta che � risultato essere quello di Luglio.
In base ai valori dei dati climatici, dati pedologici (tessitura terreno,
costanti idrologiche, umidit� disponibile per le piante, velocit� di
infiltrazione dell�acqua) si � proceduto al bilancio energetico nella stagione
irrigua considerata.
Noto inoltre l�ordinamento colturale della zona in esame (Tab. 2.3) si
� calcolato il fabbisogno idrico e da qui la portata.
Tab. 2. 3- Colture tipiche del comprensorio
Coltura
SEMINATIVO
Grano tenero
Mais da granella
Ortaggi
LEGNOSE
Vite
Olivo
FORAGGERE
Prati medica
Erbai invernali
Mais da foraggio
Come � possibile intuire dagli scarni dati presenti in Tab. 2.3 la zona
non � caratterizzata da coltivazioni particolarmente pregiate, inoltre si �
anche riscontrato un assetto fondiario abbastanza parcellizzato; per cui da
CAPITOLO 2
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queste due osservazioni si capisce come l�agricoltura non rappresenta
un�attivit� produttiva trainante per la zona ma si riscontra maggiormente
una conduzione di tipo familiare per cui sostanzialmente l�agricoltura ha
carattere part-time.
La relazione agronomica calcola in 0.47 lt/sec per ogni ettaro di
superficie agraria, la portata media continua q
24
occorrente per soddisfare le
necessit� di integrazione idrica delle colture nel comprensorio; ci� tenuto
conto di tutti i fattori che concorrono a determinare tale integrazione.
La stessa relazione stabilisce la portata continua di dotazione di 1.6
lt/sec per ogni ettaro nella zona di modesta estensione che resta con
irrigazione a scorrimento.
2.1.5 Descrizioni dei possibili esercizi
Come gi� brevemente accennato si vuole proporre un confronto tra
due possibili esercizi della rete irrigua in esame.
Le due tipologie irrigue a cui si fa riferimento sono :
- esercizio turnato : la portata da inviare � regolata da monte, cio� � l�Ente
erogatore ad imporre orari di irrigazione agli utenti stabilendo con
appositi turni il passaggio del modulo da un�azienda all�altra;
- esercizio alla domanda : la portata da utilizzare � regolata comunque
dall�agricoltore, per cui si ha una maggiore libert� nella scelta
dell�orario in cui impiegare la portata in arrivo.
2.2 Schema dell’impianto
Lo schema idraulico impiegato per lo studio delle portate da addurre �
quello in Fig. 2.1 :
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Fig. 2. 1 - Schema idraulico
Viene inoltre fornita una tavola con l�ingrandimento di tale quadro
sinottico (Fig. 2.2), dove sono evidenziati con maggior dettaglio lo schema
idraulico ed i manufatti di regolazione.
La rete adduttrice parte dalla derivazione in pressione evidenziata dal
punto �A� per giungere dopo aver servito alcuni comizi a monte della prima
delle due vasche di compenso.
Da qui la tubazione riparte nuovamente per irrigare una seconda zona
e terminare nel secondo serbatoio previsto, da cui riparte per irrigare il
tratto terminale del territorio interessato dal progetto passando attraverso
una vasca di disconnessione con il compito di evitare valori di pressione
eccessivamente elevati.
In seguito viene operata un�analisi pi� approfondita della rete
adduttrice con apposite specifiche di progetto.
Si pu� notare la presenza di numerose apparecchiature che assolvono
diversi scopi: saracinesche di interruzione, valvole regolatrici di portata,
strozzature per far variare opportunamente le perdite di carico.
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2.2.1Condotte primarie/secondarie
Come in precedenza accennato, l�impianto prevede la realizzazione di
condotte in acciaio che con origine dal punto di consegna (terminale Prof.
De Vito), convogliano l�acqua in successione nelle tre vasche di progetto,
distribuendo lungo il percorso alle unit� irrigue dislocate nei vari distretti.
Le caratteristiche dimensionali sono riassunte nella Tab. 2.4 :
Tab. 2. 4- Caratteristiche delle tubazioni nei vari tronchi
Tronco Lunghezza
(m)
Tipo tubazione
A � V.C.1 1870.21 Acciaio DN 500
V.C.1 � D3.5 1798.94 Acciaio DN 500
D3.5 � V.C.2 1788.75 Acciaio DN 400
C � D3.4 666.95
PVC φ 160
V.C.2 � D 797.60 Acciaio DN 400
D � V.i.1 1894.73 Acciaio DN 300
V.i.1 � F 1897.50 Acciaio DN 300
F � S1.1 293.21
PVC φ 160
F � S1.3/5 860.67 Acciaio DN 200
S1.3/5 � S1.4 158.41
PVC φ 160
B � S2.d 1051.48 Acciaio DN 250
S2.d � S3.4 297.08 Acciaio DN 200
S3.4 � S3.5 976.04
PVC φ 160
D � S2.1 537.87 Acciaio DN 300
S2.1 �E 17.89 Acciaio DN 250
E � S2.2 376.24
PVC φ 160
E � S2.5 796.36 Acciaio DN 250
S2.5 � S2.7 510.77
PVC φ 160
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I diametri nominali indicati sono quelli proposti nel progetto di
massima del Consorzio.
A tali valori si � fatto riferimento in tutta la trattazione svolta.
2.3 Esercizio turnato
In base a quanto riportato nel paragrafo 2.1 e prevedendo un orario
medio di lavoro di 16 ore al giorno sulle 24 totali, si determina la portata
media turnata:
haltqq sec//71.047.0
16
24
2416
=××= (2.1)
e quindi si determina il fabbisogno complessivo in base alla superficie
agraria S come suggerisce la formula riportata:
SqQ ×=
1616
(2.2)
per cui si ottengono i valori del fabbisogno, espressi in portata, nella
seguente tabella:
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16
Tab. 2. 5 - Valori di portata per esercizio turnato
Distretto Estensione
superficie
agraria
(Ha.a.ca.)
Portata media
turnata q
16
(lt/sec/ha)
Fabbisogno
(lt/sec)
Valori
arrotondati
(lt/sec)
D1 24.24.29 0.71 17.21 20
D2 108.03.92 0.71 76.71 80
D3 111.38.35 0.71 79.08 80
D4 26.15.67 0.71 18.57 20
D5 19.96.49 0.71 14.17 15
S1 86.62.48 0.71 61.50 65
S2 109.10.77 0.71 77.47 80
S3 82.66.07 0.71 58.69 60
S2D 22.50.00 2.40 54.24 55
TOTALI 590.68.04 475
I comizi come si pu� intuire dai dati in Tab. 2.4 sono di dimensione
assai diversa tra di loro per cui i valori dei fabbisogni irrigui variano in
proporzione diretta con l�estensione superficiale.
Si pu� inoltre constatare come il valore del fabbisogno richiesto per il
distretto S.2.D, dove si continua a prevedere un�irrigazione a scorrimento, �
maggiore di 35 lt/sec rispetto al fabbisogno del distretto D1, che ha circa la
stessa superficie, in cui si prevede invece l�ammodernamento della rete con
esercizio turnato.
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2.3.1 Struttura e fabbisogni per l’impianto per esercizio turnato
Il territorio da irrigare si ipotizza idraulicamente suddiviso in tre
zone, dominate da altrettante vasche di disconnessione piezometrica; la
suddivisione � stata effettuata come appresso specificato:
- Distretti D5 e D4 alimentati dalla condotta in acciaio che, dal terminale
del Prof. De Vito, avente carico idraulico pari a 555 m.s.m. (punto �A�)
, convoglia l�acqua nel serbatoio di compenso V.C.1;
- Distretti D3 ed S3 alimentati tramite la condotta in acciaio che dal
serbatoio V.C.1, arriva al serbatoio V.C.2;
- Distretti D2 ed S2 alimentati tramite il serbatoio denominato V.C.2;
- Distretti D1 ed S1 alimentati dalla vasca di interruzione denominata
V.i.1.
- Distretto D5
Il distretto D5 � alimentato direttamente dalla condotta A-V.C.1 che
collega il terminale progettato dal Prof. De Vito con la vasca di compenso
V.C.1; � costituito da 2 comizi aventi le caratteristiche indicate nella Tab.
2.6:
Tab. 2. 6 - Caratteristiche del distretto D5
Denominazione comizio Estensione
(Ha.a.ca)
Dotazione
(lt/sec)
N� idranti
D5.1 6.66.47 5 7
D5.2 13.30.02 10 20
TOTALI 19.96.49 15 27