PREMESSA
L'avvio di questa ricerca, come per ogni storia, va fatta
partendo dalle origini. Per tale ragione inizieremo a trattare
l'argomento partendo da una sua definizione e dalle ragioni che
hanno portato alla sua nascita. Un primo passo consisterà nel
fornire una definizione del concetto di reportage sociale
all'interno dell'ambito giornalistico, fornendo una descrizione
della struttura linguistica, semiotica e del contenuto che
caratterizza il reportage.
Procedendo con una delimitazione del quadro di riferimento
in cui il reportage sociale si inserisce. Per farlo sarà necessario
effettuare una distinzione fra diverse tipologie di reportage.
Esse si dividono infatti in reportage d'inchiesta, di viaggio e
sociale. In questa sede ci occuperemo di quest'ultima tipologia,
ma è tuttavia importante fornire una definizione delle altre due
categorie poiché hanno in comune diversi aspetti di cui è
importante venire a conoscenza, mentre differiscono per altri.
Proprio su tali distinzioni si basa una parte rilevante
dell'obiettivo di questa tesi.
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Vogliamo infatti capire se il genere giornalistico del
reportage sociale, per le sue caratteristiche largamente esplicate
nella tesi, per la sua forma e per i medium attraverso i quali
riesce a comunicare col pubblico, sia in grado di sortire effetti
di cambiamento a livello culturale e politico di una società.
Per quale ragione abbiamo scelto questo genere piuttosto
che, ad esempio, la cronaca o l'editoriale? Per via degli aspetti
caratterizzanti del reportage sociale, ci è parso da subito come
il genere che maggiormente si prestava al nostro studio.
Si tratta inoltre di un genere che se paragonato ad altri
presenta meno studi esistenti dal punto di vista esteriore,
ovvero della struttura e del linguaggio e sulle sue modalità di
realizzazione, mentre è più facile incorrere in elementi ricchi di
contenuto, ossia reportage veri e propri.
È qui che ci si ricollega alla discussione di cui parlavamo
precedentemente fra i generi di reportage. Quello di viaggio
viene svolto in una determinata maniera ed è incentrato sulla
geografia, sull'esplorazione paesaggistica, con l'obiettivo di
mettere in mostra luoghi e culture quasi come al livello di una
guida turistica.
Il reportage d'inchiesta si differenzia notevolmente dalla
tipologia precedentemente descritta per quanto concerne i
contenuti, benché aspetti quali il personalismo di colui che
svolge l'inchiesta, quindi la presenza dell'autore sia fortemente
marcata in entrambe le tipologie nonché nel reportage sociale.
Quest'ultimo per contenuti può assumere elementi del
reportage di viaggio e d'inchiesta allo stesso tempo, restando
distinto da essi attraverso il mantenimento di peculiarità
proprie.
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Come spiegheremo ampiamente nella tesi, il reportage
sociale si distingue dai due generi da un lato per la forma,
molto visuale rispetto all'inchiesta, ma soprattutto per gli scopi
che si prefigge e di cui tratteremo approfonditamente e che
costituiranno il nodo centrale della tesi.
Il reportage di guerra assumerà anch'esso un ruolo rilevante,
in quanto, come vedremo, può essere classificato come
reportage d'inchiesta oppure reportage sociale, a seconda degli
obiettivi che il reporter si prefigge e della forma linguistico-
strutturale che di conseguenza farà assumere al suo lavoro.
Passando poi alla descrizione del ruolo delle immagini, un
elemento fondamentale e che maggiormente identifica il
reportage soprattutto quello sociale. Dal punto di vista
semiotico, le immagini rappresentano un elemento strutturale
importante per il reportage nonché per l'informazione odierna.
Mostreremo a più riprese all'interno della tesi, come
l'evoluzione tecnologica abbia influito sulle modalità di fare
giornalismo e, nel campo delle immagini, quanto profondi
siano stati stati i cambiamenti apportati al campo del
giornalismo di reportage. In tal senso ci concentreremo sugli
studi che Roland Barthes ha svolto riguardo alla natura
dell'immagine fotografica, alla sua ricerca sulla fotografia in
quanto medium e attraverso quale caratteristica essenziale le
immagini fotografiche si distinguono dall'insieme di tutte le
immagini esistenti. Abbiamo effettuato un confronto con la
fotografia di reportage odierna applicando le riflessioni di
Barthes ad alcune immagini del ventunesimo secolo,
mostrando come i concetti chiave dei suoi studi possano essere
perfettamente applicabili anche a distanza di diversi anni.
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Gli studi di Barthes ci hanno consentito inoltre di poter
meglio effettuare una distinzione fra il significato delle
immagini raccolte da reporter professionisti per differenziarle
dalla miriade di fotografie che grazie ai moderni mezzi tecnici
di ripresa e ai nuovi mezzi di comunicazione, come Internet,
sembrano crescere per quantità con il passare degli anni.
In seguito effettueremo un breve excursus sull'origine del
reportage sociale o fotogiornalismo, per poter porre le basi
storiche che hanno favorito lo stabilirsi dei presupposti per uno
sviluppo di tale genere giornalistico. Verranno messi in luce
così i fondamentali del reportage sociale permettendo di
evidenziare come sian dalla sua nascita abbia potuto
manifestare forti effetti sul pubblico e come tali effetti abbiano
avuto conseguenze dal punto di vista culturale e legislativo.
A cominciare dal secondo capitolo, verrà trattato il tema
dell'utilità sociale del reportage e gli obiettivi che si pone il
reporter. Inizialmente verrà affrontata la questione della
manipolazione delle informazioni e del potere dei mass media
di condizionare il pensiero del pubblico, trovando un
collegamento con il capitolo precedente. Le peculiarità del
reportage sociale in quanto genere che porta il giornalista-
enunciatore a essere fortemente presente e riconoscibile
all'interno del testo sembrano essere l'opposto del criterio di
oggettività che tende a caratterizzare l'informazione meno
manipolatoria.
Tuttavia proprio la soggettività che il reporter pone
all'interno del testo costituisce un elemento importante di
veridicità e autenticità dell'informazione. Verranno presi in
esame alcuni reportage sociali che trattano tematiche come
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l'immigrazione per denunciarne le problematiche e le
conseguenze sulla società sulla quale influisce.
Si osserverà poi quali ripercussioni lo sviluppo e
l'innovazione dei mezzi di comunicazione abbiano avuto sulla
trasmissione dell'informazione per quanto concerne il reportage
sociale. Oltre ai media tradizionali, quali quotidiani, periodici,
radio e televisioni, fra la fine del ventesimo e l'inizio del
ventunesimo secolo Internet come nuovo mezzo di
comunicazione di massa ha apportato numerosi cambiamenti,
in alcuni casi anche radicali sia al modo in cui i reportage
vengono realizzati e strutturati, sia al mezzo attraverso i quali
vengono trasmessi. Ogni medium infatti presenta
caratteristiche proprie, come la televisione e Internet che
consentono la messa in risalto di elementi visuali, sonori e
animati mentre la stampa tradizionale offre meno possibilità di
sfruttamento di tali elementi.
Uno degli elementi che maggiormente ha influenzato il
mondo del giornalismo in particolare di reportage, è la
moltiplicazione delle fonti d'informazione sia ufficiali che non
e la facilità di accesso a notizie da parte di un numero elevato
di individui facendo affidamento sia su fonti riconosciute,
organi ufficiali di stampa e professionisti del mestiere, sia su
fonti incerte. La grande reperibilità di dati ha avuto ed ha
attualmente ripercussioni importanti sul lavoro stesso del
giornalista reporter.
Spiegheremo come nel ventunesimo secolo, con l'uso
sempre maggiore di Internet, gli approfondimenti risultano
spesso carenti, ma non perdono attrattiva sul pubblico. Il
reportage riesce a mantenere la fama di genere serio e utile,
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differenziandosi da generi più frequentemente trattati dai mass
media come, ad esempio la cronaca nera.
Prenderemo in considerazione i medium e il ruolo che
assumono nei confronti del pubblico. Ci si ricollega in questo
modo alla riflessione sullo sviluppo delle immagini, su come
l'evoluzione tecnologica abbia apportato radicali mutazioni al
mondo della fotografia e di conseguenza all'ambito del
reportage sociale. Nel 2013, grazie a mezzi tecnici innovativi
ognuno può immortalare momenti di realtà quotidiana. Tuttavia
in molti casi si rischia una deriva dell'uso dell'immagine come
fonte di documentazione, fino a causare distorsioni nell'uso
della fotografia come fonte di testimonianza e denuncia
sociale.
All'interno della tesi verrà trattato approfonditamente tale
argomento, soprattutto se si considera quanto rilevante sia il
ruolo che l'immagine svolge per il genere giornalistico trattato.
Mostreremo poi le ragioni che spingono molti reporter a
intraprendere il proprio lavoro in modo da fornire
testimonianze riguardanti gli scopi che con il reportage sociale
si intende raggiungere. Si mostrerà il valore che assume il
reportage sociale nella memoria collettiva di una società e
come sia in grado di assumere un tale valore grazie al suo
aspetto documentaristico e di approfondimento e grazie agli
aspetti intimistici e personali dell'autore che consentono una
facile immedesimazione del pubblico con la realtà riportata.
I reportage sociali possono costituire stimoli per la
realizzazione di politiche sociali, nel caso in cui attraverso essi
si volessero documentare avvenimenti, luoghi, condizioni
sociali d'interesse collettivo. Verrà esplicato come riesca a
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svolgere questa funzione, passando attraverso l'educazione e la
sensibilizzazione del pubblico nei confronti di specifiche
tematiche d'interesse sociale.
Proseguendo in tal senso, nel terzo capitolo verrà messa in
luce l'influenza del reportage sul pubblico e sulle situazioni
disagiate. Riteniamo infatti che vengano svolti con l'intento di
suscitare reazioni emotive nell'audience per indurre
cambiamenti nella società. Si verifica soprattutto quando
oggetto del reportage sono situazioni drammatiche o di
ingiustizia sociale. Il concetto di manipolazione delle
informazioni viene riproposto a più riprese nella tesi in quanto
si tratta di un fenomeno che possiamo definire costante e che
può suscitare reazioni differenti sugli individui del pubblico. Il
reportage sociale, invece, si dimostra meno soggetto a
manipolazione da un lato perché genere documentaristico il cui
scopo è appunto quello di approfondire una specifica tematica,
dall'altro perché nonostante sia il genere in cui la presenza
dell'autore sia maggiormente marcata, essa risulta essere meno
manipolatoria e soggettiva grazie a fattori analizzati nella tesi.
Come dimostrazione, verrà effettuato un confronto prima di
situazioni in cui la manipolazione delle informazioni è tale da
presentare una realtà completamente distorta dalla verità, e in
seguito di situazioni in cui al contrario, il personalismo del
lavoro giornalistico risulta essere oggettivo e veritiero.
Abbiamo riservato una parte della tesi a un tipo reportage
sociale destinato a essere diffuso principalmente attraverso il
medium della televisione e poi attraverso Internet, ossia il
videoreportage. Verranno in questo caso mostrate le
caratteristiche linguistiche, strutturali e gli elementi in comune
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e di distinzione fra questa modalità di diffusione e il reportage
in forma scritta o fotografica. Crediamo importante prendere in
considerazione tutte le modalità attraverso le quali la tipologia
di reportage analizzata in questa sede viene realizzata e
trasmessa al pubblico, in modo tale da poter meglio
raggiungere e fornire una spiegazione agli obiettivi della nostra
ricerca.
L'aspetto semiotico assume rilevanza nel contesto della
nostra ricerca in quanto ci permette di poter meglio esplicare e
osservare i processi attraverso i quali l'informazione influenza
il pubblico e quali conseguenze può avere. Chiaramente ci
limiteremo solamente al potere svolto dal reportage sociale in
tal senso. In particolare si terrà conto di come ogni individuo
essendo portatore di una propria individualità e un proprio
bagaglio di conoscenze, faccia sì che esistano diversi tipi di
pubblico che interagiscono con i mass media all'interno del
contesto in cui il messaggio viene recepito.
L'interpretazione data al messaggio comunicato dall'articolo
giornalistico è influenzata sia sulla base di quel contesto di
ricezione, sia attraverso il contenuto stesso del messaggio e
dell'insieme di conoscenze di ciascuno. Come vedremo, si
tratta di un processo messo in atto dal pubblico
indipendentemente dal medium e dalla struttura del reportage.
Il confronto che in seguito verrà proposto fra la fotografia
come analizzata da Roland Barthes e come i concetti di
studium e punctum possano essere applicati anche all'ambito
comunicativo odierno ne costituiscono una prova e si
ricollegano al punto precedente.
Il quarto capitolo sarà incentrato sull'osservazione dei
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