4
Introduzione
L’argomento di questa tesi è l’offerta turistica di Valdobbiadene. La decisione di
scegliere Valdobbiadene come soggetto della tesi è scaturita durante le lezioni del corso
universitario “Indagini e statistiche per il turismo”. In questo corso l’esame finale
consisteva in un lavoro di gruppo, in cui bisognava elaborare un questionario su un tema
scelto dagli studenti e analizzare le risposte tramite grafici e variabili statistiche. Il tema
scelto dal mio gruppo era l’immagine turistica di Valdobbiadene. Lo scopo era di
reperire informazioni sulla località di Valdobbiadene e i suoi colli, al fine di individuare
qual è l’immagine turistica della località stessa per eventualmente rinnovarla e allargare,
così, il suo bacino di utenza turistica. Inizialmente, abbiamo somministrato dei
questionari creati da noi sia on-line sia all’interno delle strutture ricettive, poi abbiamo
elaborato le risposte date tramite grafici e statistiche. Dall’indagine sono emersi tre
aspetti principali. Primo, l’immagine del paese è fortemente collegata al Prosecco.
Secondo, per la forte produzione vitivinicola e per la presenza di prodotti tipici locali,
predomina un turismo di tipo enogastronomico. Terzo, il turismo è ancora un settore
poco emergente, non sentito dalla popolazione locale come una possibile risorsa futura.
Riflettendo su questi tre elementi emersi, ho deciso di prendere in esame il settore
turistico a Valdobbiadene per capire qual è il suo peso sull’economia locale e
dimostrare come questo possa essere una risorsa futura che inneschi delle sinergie con il
settore vitivinicolo e enogastronomico al fine di proporre un’offerta turistica integrata.
Per rilevare ciò, si parte dalla storia dell’offerta turistica di Valdobbiadene, spiegata nel
primo capitolo, per osservare le dinamiche di questo settore in un arco di tempo
abbastanza ampio, dal 1914 al 2014. In questo capitolo, oltre a fornire una breve
contestualizzazione della località, si descrivono: la storia del turismo dagli anni ’90, la
storia del turismo montano nella località di Pianezze, lo sviluppo dell’enoturismo, la
realtà degli agriturismi come struttura ricettiva prevalente e i progetti turistici dal 2009
ad oggi.
5
Si prosegue poi con un’analisi statistica e economica del flusso turistico di
Valdobbiadene prendendo come esempio il modello teorico dell’economia del turismo.
Questo modello viene spiegato nel secondo capitolo. Partendo dalla spiegazione del
Ciclo di Vita di una Destinazione (Butler, 1980) per osservare le diverse fasi di una
destinazione turistica, si cerca di capire se i cambiamenti all’interno di una destinazione
siano dovuti solo dagli aspetti elencati nel modello di Butler o da altre variabili. Infine,
dopo aver preso in esame questi modelli, vengono descritte alcune politiche di
destination management e web marketing per migliorare l’immagine turistica di una
località.
Nel terzo capitolo, viene applicato il modello teorico al caso di Valdobbiadene
attraverso l’analisi delle variabili esposte nel secondo capitolo. In primo luogo, viene
dimostrato in quale fase del Ciclo di Vita di una Destinazione si potrebbe situare
Valdobbiadene tramite l’analisi delle variabili elencate nel secondo capitolo. In secondo
luogo, si cerca di capire se i cambiamenti al suo interno dipendano solo dagli aspetti
forniti dal modello di Butler o da altre variabili (demografiche, politiche, ambientali,
sociali). In terzo luogo, vengono esaminate le politiche di destination management e il
ruolo delle ICT all’interno del comune di Valdobbiadene.
Dopo aver analizzato statisticamente il fenomeno turistico di Valdobbiadene, si
prosegue con il confronto tra i cinque distretti enologici del Veneto che interessano le
altre strade del vino della regione: Teolo per la strada del vino DOC dei Colli Euganei,
Caprino veronese per la strada del Bardolino, Gambellara per la strada del Recioto,
Sant’Ambrogio di Valpolicella per la strada del Valpolicella e San Stino di Livenza per
la strada del Lison - Pramaggiore. Questo confronto viene svolto prendendo in esame le
variabili elencate nel secondo capitolo per capire in quale fase del ciclo di vita si
potrebbe situare ciascun paese con lo scopo di comprendere se la realtà valdobbiadenese
risulti essere simile o lontana a quella di questi cinque paesi vitivinicoli.
Infine, nel quarto capitolo viene svolto il confronto tra Valdobbiadene e Thury-
Harcourt. Thury-Harcourt è un piccolo paese della Bassa Normandia, dove nei mesi di
luglio e agosto del 2013 ho svolto uno stage presso l’Ufficio del turismo. Ho deciso di
confrontare questi due paesi perché entrambi sono accomunati dal turismo
enogastronomico e dallo sport: a Thury il prodotto tipico locale è il sidro e lo sport
6
praticante è il kayak, mentre a Valdobbiadene predomina il Prosecco e lo sport
prevalente è la mountain bike. Questo confronto viene condotto sia prendendo in esame
il modello teorico dell’economia turistica spiegato nel secondo capitolo sia attraverso
l’uso della Swot Analysis. Da questo emergeranno i pro e contro di tutti e due i paesi e
si capirà come sfruttare i vantaggi dell’uno per l’altro.
In conclusione, con questi capitoli si cercherà di dimostrare come il turismo possa
essere una risorsa per la località, un’alternativa allo sviluppo del settore vitivinicolo,
un’opportunità di lavoro e di futuro per la popolazione locale, in sostanza un nuovo
inizio.
7
8
1. 1914 - 2014: V ALDOBBIADENE E IL
TURISMO
1.1 CONTESTUALIZZAZIONE DI VALDOBBIADENE
In questo paragrafo vengono descritti, in generale, la geografia e gli aspetti caratteristici
di Valdobbiadene.
Valdobbiadene, comune di 10.630 abitanti nella provincia di Treviso, è situato a Nord-
est della regione Veneto e compreso nel territorio della Marca Trevigiana
1
.
Il comune ha una superficie di 60,70 Kmq e una densità abitativa di 175,1 Ab./Kmq. La
popolazione è composta da: 4238 famiglie; 48.4% da maschi; 51.6% da femmine e dal
10.1% da stranieri, principalmente marocchini, cinesi, macedoni e rumeni.
Nell’intervallo intercensuario 1971-2011 si è registrata una diminuzione della
popolazione di quasi il 5% (vedi la cartina d1 dell’appendice A). L’età media è di 44.9
anni, per i maschi di 42.8 e per le femmine di 46.84 anni. La popolazione, divisa per
fasce di età, è composta da: 14.1% da bambini dai 0 ai 14 anni; dal 65.8% da persone tra
i 15 e 64 anni e dal 24.1% da anziani over 65. In particolare, è interessante notare come
il 15.06% della popolazione sia composto da adulti tra i 45 e 54 anni. L’indice di
vecchiaia totale
2
è di 227.70.
3
Valdobbiadene è la terra indiscussa del noto Prosecco Conegliano - Valdobbiadene
DOCG, attraversata dal “Fiume Sacro alla Patria”, il Piave, e immersa in un paesaggio
vitivinicolo. Il Comune comprende sette frazioni: Bigolino, Guia, Santo Stefano, San
Pietro di Barbozza, San Giovanni, San Vito e Ron. L’etimologia sostiene che il nome
derivi da diversi termini. San Venanzio Fortunato, storico poeta latino di rinomata
importanza per Valdobbiadene, nominò il luogo Duplavenenses nel 565.
Successivamente Paolo Diacono, nella sua opera “Historia Langobardorum” del 789,
chiamò il paese Duplavilis. In alcuni documenti inoltre si ritrovano i nomi Dubladino,
1
L’espressione Marca Trevigiana è sorta nel XII secolo per indicare il territorio che si estendeva attorno alla città di
Treviso. Non esistette mai una vera e propria marca di Treviso (ovvero una circoscrizione del Sacro Romano Impero
retta da un marchese), quindi con questa locuzione ci si riferiva a un'area geografica con confini non meglio precisati:
ora la zona orientale della Marca di Verona, poi quella occidentale della Marca del Friuli, infine il territorio del libero
comune di Treviso (l'area compresa tra i fiumi Brenta e Piave, cui si aggiunse anche l'Opitergino). Risale al Duecento
la definizione di “Marca gioiosa et amorosa” data al territorio in un periodo particolarmente fiorente dal punto di
vista politico ed economico. A partire dal XIV secolo l'espressione servì per riferirsi alla totalità delle conquiste
veneziane in terraferma. Attualmente con "Marca Trevigiana" si intende la provincia di Treviso.
2
Indice di vecchiaia: (Popolazione > 65 anni / Popolazione 0-14 anni) * 100
3
Urbanistat, http://www.urbanistat.it, data di consultazione 14 maggio 2014
9
Dupladino e Dobladinum. È probabile che il suffisso “Du” alluda ai due rami del fiume
Piave, uno che giungeva da Segusino e l’altro dal Fadalto attraversando Vidor e
Cornuda.
4
Facente parte del Distretto enologico del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG,
divenuto primo distretto spumantistico d’Italia nel 2003, questa zona è un elemento
chiave della più antica strada del vino, la Strada del Prosecco e Vini dei Colli
Conegliano Valdobbiadene. Oltre al Prosecco, si può degustare anche il Cartizze, un
tipo di Prosecco Superiore che prende il nome dall’area geografica in cui viene
prodotto, il Cartizze appunto, una piccola zona di 106 ettari racchiusa tra le colline di
San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol.
A Valdobbiadene, oltre al Prosecco, ci sono anche altri aspetti caratteristici del territorio
come la montagna con le sue malghe, l’arte e le sue chiese, la flora e fauna locale e i
prodotti tipici che rendono particolare questo comune veneto.
Il paese fa parte del comprensorio delle Prealpi Trevigiane, da cui partono numerosi
itinerari naturalistici. Sopra Valdobbiadene si possono percorrere le alture del Monte
Cesen, che si estende in una zona adibita al trekking ed all’escursionismo offrente
numerosi percorsi di difficoltà variabile, come l’Anello del Monte Cesen con a Nord la
panoramica veduta sulle Dolomiti, ad Ovest il Monte Grappa, ad Est le Alpi Giulie, a
Sud-est i Colli Euganei e i Colli Berici, fino a Sud Venezia e la sua laguna. Oltre ciò,
attraverso strade sterrate e piste forestali di diversa lunghezza e difficoltà, si possono
raggiungere a piedi, a cavallo o in mountain bike, le malghe e i rifugi che offrono la
possibilità di degustare i prodotti tipici del territorio, come i formaggi di malga, la
ricotta, il latte o il burro, e, per alcuni, di alloggiare.
Oltre ai percorsi naturalistici montani, ne esiste uno lungo il Piave, quello del Settolo
Basso, dove si possono osservare la flora e fauna tipiche di questi ambienti umidi,
attraversati da corsi d’acqua e risorgive. La flora si caratterizza per la presenza costante
di tamerice, lino delle fate, timo, frangola, ontano, salice, menta acquatica, carice
riparia, saponaria, centaurea minore e verbasco nero. Tra la fauna minore si possono
trovare la biscia dal collare, il gambero di fiume, il tritone crestato, la trota marmorata,
4
G.Follador, Valdobbiadene dal Piave al Cesen una storia al plurale, Consorzio della Pro loco Valdobbiadene,
2011, p. 55