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"società dell'informazione", ma se da un lato stiamo assistendo al
proliferare di previsioni sui massicci effetti sociali che le nuove
tecnologie produrranno, dall’altro sono in molti a sostenere che buona
parte delle più tradizionali istituzioni sociali e degli stili di vita
maggiormente consolidati stiano attraversando una fase di profondo
mutamento.
La maggior parte delle persone trascorre oggi gran parte del proprio
tempo svolgendo compiti che hanno proprio a che fare con
l'informazione, quali, per esempio, codificare, raccogliere,
immagazzinare ricercare e diffondere notizie e dati.
Sembra diventato impossibile conseguire il successo in qualsiasi
campo senza l'impiego delle tecnologie informatiche; e similmente
pare che queste siano destinate a far cambiare qualsiasi attività umana
delle società avanzate, dall'agricoltura all'industria, dal settore
dell'istruzione a quello politico, alla medicina, agli svaghi, alle
banche.
Lo shopping a distanza, senza pagamento in contanti, il lavoro a
domicilio, la robotizzazione delle mansioni produttive,
l'automatizzazione degli uffici, le trasmissioni televisive in diretta via
satellite, l'editoria elettronica sono soltanto alcuni di quegli
stravolgimenti strutturali tecnici, ma anche sociali, che sono scaturiti
da questo modo nuovo di concepire le relazioni comunicative. Mano a
mano che le tecnologie informatiche o dell'informazione si diffondono
nel tessuto sociale, i modelli di lavoro, la vita familiare, gli svaghi, il
tempo libero e persino il modo in cui percepiamo noi stessi in quanto
esseri umani sono destinati a subire importanti trasformazioni.
Su questo “impatto” sociale dell’informazione e sugli strumenti che
sono nati e si sono sviluppati per gestire i dati e le notizie che ne
provengono, come già detto, negli ultimi anni è fiorita un’immensa
4
letteratura, frutto dei molti e differenti studi che hanno caratterizzato
l’argomento.
Gli strumenti messi a punto per la gestione delle informazioni
(raccolta, analisi, modifica, archiviazione e scambio delle stesse)
trovano notevoli applicazioni in campo produttivo.
Stiamo parlando di tecnologie che vanno ad interessare in toto la
struttura della produzione, di qualunque tipo essa sia, a partire dai
macchinari e dalle attrezzature di processo, fino ad arrivare agli
elaboratori di informazioni, i computer. Tutti questi strumenti
supportano un mondo, quello aziendale, che in questi ultimi anni si è
giovato delle innovazioni portate dall’introduzione delle tecnologie
avanzate, sia per i benefici economici che ne sono derivati, sia per la
notevole semplificazione della gestione manageriale che ne è
conseguita e, non da ultimo, per l’incremento produttivo frutto di tutte
queste novità.
Una delle ultime e delle più rivoluzionarie innovazioni tecnologiche
legata alle recenti trasformazioni dell'ambiente lavorativo, è, senza
dubbio, la possibilità di poter comunicare tra soggetti senza avvalersi
di un recapito fisico concreto, la cosiddetta posta elettronica, che si
concretizza nella cosiddetta e-mail, una sorta di indirizzo virtuale,
appunto, che ha come unica condizione del suo essere, l’esistenza e la
possibilità di accesso ai due unici supporti di cui si avvale: il PC e la
rete telematica.
Per il resto la posta elettronica e, più in generale la comunicazione
mediata da computer (CMC), restano un portentoso mezzo di scambio
che consentono di passare informazioni in tempo reale a soggetti che,
in altre circostanze, dovrebbero attendere a tempi comunicativi molto
più dilatati, con le evidenti implicazioni che tutto ciò comporta
all’interno di una catena produttiva.
5
La posta elettronica nasce con l’obiettivo di consentire una più veloce
comunicazione tra più soggetti, magari anche molto distanti tra loro.
Attraverso la posta elettronica possono spostarsi documenti,
immagini, foto, programmi software, e tutto ciò che può entrare nella
gestione informatica aziendale e non, si può ragionevolmente asserire
che il computer, o meglio, la rete informatica, è la porta dal quale è
possibile far uscire verso il mondo qualsiasi tipo di informazione.
Senza bisogno di un supporto cartaceo (si pensi al fax) diventa
possibile trasferire in tempo reale informazioni da un capo all’altro del
mondo: è sufficiente trovare un linguaggio comune al quale tutti gli
interlocutori a cui è diretto possano facilmente accedere, e il gioco è
fatto!
Ma fermiamoci qui, perché il nostro obiettivo non è certo quello di
soffermarci sulle fortune dell’uomo più ricco del mondo….
Scopo ultimo della nostra tesi è analizzare se e come il computer e “la
rete” abbiano modificato le relazioni interpersonali nell’ambiente di
lavoro. In particolare abbiamo preso in considerazione come oggetto
del nostro studio la rete comunicativa interna, la cosiddetta Intranet, di
un’azienda.
Per fare ciò partiremo dalle origini dello sviluppo dell’informatica e
dalle sue prime pionieristiche utilizzazioni fino ad arrivare alla nascita
di Internet con la sua capillare diffusione nella nostra società.
Andremo a vedere come cambia l'ottica della produzione di una
società informatica rispetto a quello che si riscontra in una società
tradizionale e quali sono i risvolti sociali che porta la vasta
accessibilità alla comunicazione informatica via Internet (cfr. capitolo
primo).
Dopo aver trattato le implicazioni sociali, economiche e culturali
portate dall’informatizzazione concentreremo la nostra attenzione
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sulla comunicazione mediata da computer (CMC) e sulle interazioni
personali. Sarà molto interessante comprendere cosa accade quando i
rapporti interpersonali non sono più mediati da sguardi e sorrisi bensì
da segnali digitali. Si tratterà dunque di cominciare a riflettere su ciò
che potrebbe diventare una sociologia della comunicazione che va
oltre gli schemi ed i punti di riferimento tradizionali utilizzando come
strumento fondamentale il computer. La vasta letteratura riguardante
la CMC ci permette di illustrare alcune delle teorie che si sono
affermate negli ultimi anni. Le più interessanti per il nostro studio
sono quelle inerenti alle relazioni interpersonali all’interno
dell’ambiente lavorativo. Si tratta di studi rivolti a definire l'impatto
della CMC in ambito organizzativo e le implementazioni di reti di
comunicazione all'interno delle aziende, (cfr. capitolo secondo).
Le teorie così affrontate ci aiuteranno nella comprensione e nel
confronto della Comunicazione Mediata da Computer all'interno
dell'azienda esaminate nel terzo capitolo.
L’avvento della comunicazione mediata da computer porta a
mutamenti all’interno dell’impresa non solo per ciò che riguarda la
gestione e l’organizzazione del personale, ma anche per quanto attiene
ai rapporti gerarchici o interpersonali in genere. Tutto ciò ci pone
degli interrogativi su come le novità introdotte da questo nuovo
metodo di comunicare possano cambiare l’ambiente di lavoro.
Per rispondere agli interrogativi accennati sopra ci siamo avvalsi di
uno studio di caso, che ha utilizzato l'analisi del testo delle e-mails
scambiate tra alcuni collaboratori dell'ufficio delle Risorse Umane
della Nuovo Pignone S.p.A., brand della multinazionale General
Electric.
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I messaggi oggetto di analisi sono stati selezionati, preventivamente
controllati e forniti da una dirigente dell’ufficio Risorse Umane della
Nuovo Pignone S.p.A.
Prenderemo in esame un campione eterogeneo sia per mansioni sia per
genere, andando poi ad analizzare i messaggi che si sono scambiati
con il metodo dell’analisi del contenuto.
La scelta della Nuova Pignone S.p.A. come caso di studio e’ tutt’altro
che casuale: si tratta, infatti, di una società che ha dato particolare
sviluppo alla comunicazione interna attraverso un sistema Intranet;
entrato in azienda già cinque anni fa.
Negli ultimi tre anni il sistema di CMC ha raggiunto elevati livelli di
affidabilità coinvolgendo tutti i dipendenti tanto che è possibile
affermare che oggi la maggior parte delle comunicazioni tra i
lavoratori dell’azienda avvengono proprio utilizzando la posta
elettronica.
Abbiamo scelto di non considerare testi religiosi, politici, filosofici,
carichi di significato teorico ideale, ma testi spediti e ricevuti
nell'ambito di un'impresa (e-mail), in un contesto, cioè, nel quale
l'aspetto funzionale e l'impostazione, per così dire, “efficientistica” dei
rapporti lavorativi ed umani si possono ritenere ben presenti e tali da
improntare tutta quanta l'attività del comunicare.
Nel nostro contesto abbiamo realizzato un'analisi del contenuto sia
quantitativa sia qualitativa.
Il confronto fra lo studio del campione e le maggiori teorie esposte ci
hanno portato a maturare delle considerazioni oggetto delle nostre
conclusioni.
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Ringraziamenti
Si ringrazia per la disponibilità e la preziosa collaborazione durante la
stesura del presente lavoro la Dott.ssa Monica Poggio, dirigente
dell’ufficio Risorse Umane della Nuovo Pignone S.p.A., nonché tutta
la Direzione aziendale che ha permesso lo svolgimento della nostra
tesi.
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CAPITOLO PRIMO
LA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE
1. Premessa
Tutte le società si definiscono per la presenza in esse di istituzioni,
modalità produttive, usanze, comunicazioni e valori.
Quando si vuole qualificare una società determinata - collocata in un
certo contesto storico - appare logico individuare in questa delle
caratteristiche salienti, tali da farci capire immediatamente cosa in
essa sia di maggiore importanza, quali ne siano i meccanismi
essenziali, quali gli elementi portanti.
Parliamo, così, di società dell'informazione intendendo che in essa è
centrale il ruolo dell'informazione.
Tale società, quella in cui ci troviamo immersi (specie nei paesi più
tecnologicamente evoluti), ha elaborato - e sta tuttora elaborando - i
suoi tratti essenziali in un periodo di rapidi cambiamenti tecnologici;
questi si succedono con una velocità tale che non ha riscontro in
precedenti epoche storiche.
1
Stiamo vivendo un momento nel quale non si registrano novità
marginali e aggiustamenti, come accade nella maggior parte dei tempi,
ma novità profonde, "epocali", che sconvolgono la vita (individuale e
collettiva) nelle sue caratteristiche più radicate.
2
È un processo per il
1
D.Lyon, La società dell'informazione, Bologna, il Mulino 1991, p.25.
2
M.Castells, The Rise of the Network Society, Oxford, Blackwell 1996, p.29.
10
quale, fra l'altro, si assiste ad affinamenti continui, né appare ben
possibile prevedere a quale stato esso sarà fra soli due - tre anni.
È una rivoluzione, quella informatica, che consiste in una
trasformazione della cultura materiale attraverso la tecnologia. Questa
si connota non solo per il semplice fatto che dà la possibilità alla
scienza di trovare applicazione pratica attraverso strumenti e
meccanismi utili per scopi determinati, ma anche perché permette di
ottenere dei risultati in maniera ripetibile. Sotto questo aspetto non c'è
dubbio che la tecnologia informatica sia ripetitiva; i suoi procedimenti
sono in larga misura basati sull'interazione (ciò ha caratterizzato
l'informatica fin dai suoi inizi).
La rivoluzione informatica è per la scienza dell'informazione ciò che
l'utilizzo di nuove forme di energia è stato per altri momenti cruciali
dell'evoluzione economica (per altre "rivoluzioni", si pensi alle
rivoluzioni legate all'introduzione di nuove forme di energia: il
carbone fossile, l'elettricità, l'energia nucleare anche). Però la
rivoluzione informatica è stata tale da penetrare ancora più
profondamente delle altre nella vita di tutti, finendo per invadere la
sfera pubblica e privata, la dimensione lavorativa e ludica, per trovare
applicazione in ogni campo.
Tutto ciò è stato ed è reso possibile grazie ad un'opportuna interazione
fra la tecnologia (e il mondo della scienza e dell'industria che la
produce) e la società nel suo complesso, a livello di scelta economica
soprattutto.
3
L'integrazione fra le matrici di ricerca e industriali della
telecomunicazione, dell'elettronica, dell'informatica intesa in senso
stretto come l'elaborazione di dati ha condotto sia alla produzione e
vendita di apparecchiature che consentono un business di dimensioni
mondiali sia a svariati utilizzi di queste.
3
Ibidem, pp.29-30.
11
2. La conoscenza e l'informazione nella società
informatica.
Sia nell'economia industriale sia in quella basata sull'informatica, la
conoscenza e l'informazione si pongono al centro della crescita
economica ma con un'impostazione differente; infatti, la messa in
pratica delle potenzialità produttive del mondo industriale maturo
dipende dalle trasformazioni dell'organizzazione produttiva e
aziendale e dalla capacità di sostenere una competitività a livello
internazionale (anche se in qualche modo, essa è quasi sempre
condizionata dallo stato)
4
.
Diversa è tuttavia, almeno in parte, l'ottica della produzione in una
società informatica rispetto a quella che si riscontra in una società
industriale tradizionale. È meno essenziale, in quella informatica, la
preoccupazione di organizzare la fabbrica e il lavoro su vasta scala e
di avere la possibilità di costruire molti pezzi e di detenere grandi
stocks da immettere nel mercato e vendere.
5
Quella informatica è una società, anche sotto il punto di vista
produttivo, sofisticata, tesa ad eliminare il lavoro inteso come sforzo o
come fatica ripetitiva, volta a rispondere con il massimo di
conoscenza, e quindi in modo adeguato, alle richieste di un mercato
che cambia e per il quale è necessario offrire servizi più raffinati e
facilmente ottenibili.
È una conoscenza, quella richiesta, che va intesa in senso molto lato.
4
O.Blanchard, Macroeconomia, Bologna, il Mulino, 1999, p.15 e ss.
5
Lo sviluppo dell'informatica e la sua introduzione massiva nelle aziende si è accompagnata al
superamento della fase fordista del capitalismo e dell'organizzazione dell'impresa ed all'approdo ad
una fase successiva, post-fordista.
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È fondamentale in tale società l'elaboratore di informazioni, il
computer, anche se esso ed il suo utilizzo si inseriscono in una serie di
meccanismi più complessi.
Va posto poi bene in rilievo il fatto che in questa società la
conoscenza e l'informazione trovano la loro importanza esaltata dal
fatto che sono esse stesse generatrici di processi di conoscenza-
informazione, in un continuo feedback fra l'innovazione e gli usi
dell'innovazione. Le nuove tecnologie non sono semplicemente
strumenti da usare come, in buona misura, il telefono e la televisione,
ma dei processi che devono venire sviluppati. La tecnologia viene
adottata e ridefinita dagli utilizzatori, al punto che fra essi e coloro che
la inventano e la mettono per primi in pratica, le differenze sfumano.
Ciò è comprensibile sia quando si pensi alle caratteristiche più
generali del mezzo informatico che ad altre più specifiche. Infatti, nel
caso dell'informatica si stabilisce un rapporto particolare, intenso e
completo fra il mezzo tecnologico e la realtà esterna, fra il mezzo e chi
lo adopera; infatti la comunicazione virtuale è un sistema nel quale la
realtà è totalmente catturata, pienamente immersa in un insieme di
immagini e rappresentazioni virtuali, e l'apparenza non è più solo lo
schema attraverso il quale l'esperienza è comunicata, ma è l'esperienza
stessa.
Più in particolare, si può riflettere sul fatto che il multimedia-world è
popolato da coloro che interagiscono o, se si vuole, da quelli che
interagiscono e da quelli che si trovano a essere coinvolti
nell'interazione. La capacità di selezione e di scelta, la tendenza a
unificare tutti i messaggi fatti con la telecomunicazione in un pattern
cognitivo, come la creazione di microreti (che coprono l'intero aspetto
delle attività umane, dalla religione alla politica, dalla ricerca
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scientifica ai commerci particolari), fanno partecipare gli utilizzatori
alla definizione delle caratteristiche del mezzo
6
.
L'informazione di cui si parla ha qui un significato (almeno
parzialmente) diverso rispetto a quello comune. Sia in quest'ultima
accezione sia in quella più specifica che a noi interessa si vuole
parlare del fatto che si trasmette conoscenza, che viene mandato un
messaggio da un soggetto (una fonte) perché un altro soggetto lo
riceva, capisca e faccia proprio.
Ma per il nostro discorso "informazione" significa in primo luogo non
tanto l'invio di un messaggio particolare con un significato
determinato, quanto un insieme di tecniche (e una prassi
effettivamente conformata a queste) che consenta di trasmettere i
simboli della comunicazione nel modo tecnicamente più adeguato.
L'informazione è, cioè, una rappresentazione, memorizzazione,
manipolazione dei simboli della comunicazione
7
.
In tale contesto, certamente, vengono spediti e scambiati moltissimi
messaggi particolari.
6
M.Castells, op.cit., pp.370-373.
7
Intesa in questo senso l'informazione può essere addirittura paragonata all'energia o al flusso
d'energia di cui si occupa la fisica: vedasi su questi punti A.Bateston, Introducing to programming
and computer science, New York, 1988, p.53 e ss.