Introduzione
Spendere ciò che si ha, ciò che si guadagna. Teoricamente una nozione nella
logica della vita di tutti i giorni riguardante ogni singolo individuo, famiglia,
impresa e ogni Ente o Organizzazione che voglia sopravvivere e non avere
problemi di ogni genere. Nessuno riuscirebbe a spendere ciò che non possiede e
proprio per questo il concetto sembra cadere in un'ovvietà. Ma non è sempre cosi.
Non nel calcio moderno almeno. Questo mondo tanto amato e allo stesso tempo
tanto odiato.
Negli ultimi due decenni è cambiata la concezione del vivere questo sport e oggi
sentiamo prevalere frasi come “me la guardo in TV la partita” o “dovrebbero
andare tutti a lavorare, guarda che stipendi per dare due calci al pallone” ,
piuttosto magari di vedere un padre che accompagna il figlio allo Stadio per
gustare la partita della propria squadra del cuore; per non parlare poi di altri
problemi come il razzismo o la violenza tra i tifosi. La vecchia e cara “Partita
della domenica” è diventata un'attrazione meno interessante, a causa delle
Televisioni che danno la possibilità di vedere il tutto direttamente dal divano di
casa e dei sempre più frequenti investimenti di Sceicchi stranieri che
monopolizzano il Mercato, aumentando sempre più il divario tra i vari Club.
Tutto questo appunto spendendo più di ciò che si è guadagnato. Sono molto rari,
infatti, i casi in cui un Bilancio di Società di calcio Professionistica al 2012
registri un Utile (un'eccezione è il Bayern Monaco), ma per di più si registrano
Perdite da capogiro, soprattutto tra i Club più blasonati d'Europa, risanate talvolta
solo grazie agli investimenti di magnati stranieri.
Si era arrivati a una situazione economico-finanziaria davvero delicata, che ha
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spinto il Top Management dell'UEFA a trovare una soluzione per ripianare i
Conti e ridare un po' di credibilità a questo Sport, potenzialmente il più bello
esistente.
Si va incontro non solo a un modo diverso di valutare e presentare i Bilanci, ma
ad un vero e proprio cambiamento di cultura, dove sarà la gestione oculata ed
efficace dell'imprenditore(perchè oggi la Società di calcio è un'Impresa in tutti i
sensi) ad averla vinta e non i grandi capitali stranieri.
Il calcio avrà un volto nuovo, dove le competenze nella gestione economica-
finanziaria saranno complemento delle capacità calcistiche vere e proprie e solo
così si raggiungeranno risultati, coniugando insieme i due aspetti cardine.
Ho scelto questo argomento perché molto di attualità e, considerando anche la
mia grande passione per il mondo del calcio, avrei potuto mettere in luce alcuni
aspetti che, io per primo, sentivo solo menzionare ma in realtà non comprendevo
il loro funzionamento vero e proprio. E' un tema più complesso e importante di
quanto si pensi, che comprende gli interessi di milioni di persone in Europa con
culture diverse e pensieri diversi, nonché quelli di sceicchi stranieri con i loro
enormi capitali in entrata; non è quindi esclusivamente un discorso “sportivo”,
ma anche economico-finanziario e di business imprenditoriale, nonché socio-
culturale.
In questa opera cercherò di illustrare dapprima il contesto Europeo all'interno del
mondo del calcio, analizzando la situazione economico-finanziaria dei maggiori
Club del nostro Continente e nello specifico il caso Italiano; si passerà poi allo
studio nel dettaglio della nuova normativa introdotta dall'UEFA, focalizzandoci
sugli obiettivi, sui requisiti economici da rispettare, sulle sanzioni e sulle
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eventuali problematiche da affrontare; dopo uno studio sommario della
composizione del Bilancio di una Società di calcio professionistica con le varie
voci tipiche e quelle invece rilevanti al fine della valutazione del Fair Play
Finanziario
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, arriveremo alle considerazioni sulle possibili conseguenze
dell'applicazione della nuova Normativa, con gli impatti ipotizzati sui vari Club
del calcio Europeo (soprattutto i Top Club dei 5 Campionati più importanti): qui
verranno analizzate le nuove linee guida di adeguamento generale, le migliorie da
apportare ai Bilanci, le prime reazioni dei Club all'imminente entrata in vigore
del sistema di valutazione del FPF
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e infine i nuovi modelli business da adottare
per essere in sintonia con gli obiettivi dell'UEFA.
Il punto centrale del lavoro sarà quello di esplicare nel dettaglio in cosa consiste
il Fair Play Finanziario, il quale è paragonabile in tutto e per tutto ad un insieme
di leggi da rispettare, fissate da un'Autorità competente(in questo caso l'UEFA),
da parte dei vari Club europei di calcio;inoltre l'obiettivo sarà analizzare realtà
concrete del mondo del calcio e capire come potrebbero muoversi al fine di
rispettare dette norme, modificando il proprio modo di pensare, lavorare e creare
ricchezza.
Un obiettivo finale potrebbe essere quello di essere in grado, analizzando un
Bilancio di un Club e la sua situazione economica-finanziaria e gestionale, di
esprimere un giudizio relativo al rispetto delle norme del Fair Play Finanziario
ovvero se rischierà di incorrere in sanzioni.
1 E' l'espressione scelta dalla UEFA per denominare la nuova Normativa in questione. Il riferimento va
al fair play relazionato ai conti di bilancio.
2 Fair Play Finanziario: capiterà nel proseguo di utilizzare l'abbreviazione.
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Capitolo I : La situazione in Europa
1.1 Nuove tendenze di business
Calciatori? Allenatori? Tifosi? No, i veri protagonisti del calcio di oggi in Europa
sono i Mecenati
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, in particolare quelli stranieri, figure che hanno portato in un
istante i tifosi a sognare ad occhi aperti. Si pensi infatti a Manchester City e Paris
Saint Germain: i francesi dal passato glorioso erano ormai ai margini del calcio
che conta con 2 retrocessioni sfiorate nel 2007 e 2008, quando, nel 2011, la
Società fu acquistata dalla Qatar Investment Authority, fondo sovrano presieduto
dallo sceicco ed erede al trono del Qatar Tamim Bin Hamad al-Thani
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; una vera e
propria svolta per una Capitale Europea in cui il calcio ormai aveva perso troppo
appeal e che la portò in neanche due anni sul tetto di Francia e nell'èlite dei Club
Europei con la partecipazione alla Champions League. Discorso analogo per la
parte meno conosciuta di Manchester, quella dei Citizen
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, ma comunque una delle
Società storiche della Premier League inglese
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; nonostante la presenza fissa nella
massima divisione britannica, visse solo a sprazzi brevi periodi di
gloria(soprattutto negli anni 60-70) stazionando quasi sempre nelle posizioni
medio-basse della classifica; anche in questo caso fu una vera e propria
rivoluzione il passaggio di proprietà allo sceicco di Abu Dhabi Mansur bin Zayd
Al Nahyan, fratellastro del Presidente degli Emirati Arabi Uniti, nel settembre
2008: gli investimenti nel mercato del nuovo Presidente furono “faraonici” e il
3 Il termine deriva da Gaio Cilnio Mecenate, che fu consigliere ed alleato dell'Imperatore romano
Augusto; egli formò un circolo di poeti e intellettuali che sostenne nelle loro attività artistiche. Oggi,
per antonomasia, il mecenate è colui che promuove e sostiene finanziariamente attività artistiche e
culturali, come le società calcistiche.
4 Emiro del Qatar dal Giugno 2013, ha promosso lo sport come componente dell'offerta del Qatar per
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City costruì una corazzata divenendo la squadra da battere, temibile anche per i
rivali del Manchester United, finora di un'altra categoria per quanto riguarda la
competitività sportiva. I Citizen vinsero dopo solo un anno la FA Cup
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e quello
successivo la Premier League dopo un testa a testa emozionante proprio contro i
cugini.
Fenomeno, questo dell'arrivo dei capitali stranieri, agevolato da una situazione
economico-finanziaria precaria di molti Club Europei, in cui le vecchie proprietà
videro un'opportunità da non lasciarsi sfuggire; infatti l'enorme peso di debiti
arretrati, il rapporto squilibrato di ricavi/costi, l'enorme incidenza del costo
calciatori e uno scenario di crisi generale che colpiva l'Europa frenava ormai ogni
tipo di investimento necessario alla crescita della squadra. Chiaramente
l'obiettivo tipico dei capitali stranieri sono quelle piazze con prospettive di
crescita rapide e importanti, spesso capitali europee da valorizzare dal punto di
vista calcistico (Parigi, Manchester, Londra, Malaga..).
Come è prevedibile, i due Club menzionati sopra, sono anche i maggiori
produttori di Perdite di Bilancio e, alla grande, i più lontani dal rispetto del Fair
Play Finanziario. Dietro di loro il Chelsea del magnate russo Roman
Abramovich
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e l'Inter del magnate italiano Massimo Moratti.
Questi Top Team del calcio europeo sono strettamente dipendenti dagli
investimenti di questi personaggi e dalle loro volontà; ma se, a un certo punto,
stanchi di spendere soldi e senza vincere titoli(o pochi), decidessero di non
ripianare più le perdite? Le conseguenze potrebbero essere veramente devastanti,
elevare il suo profilo internazionale. E' membro del comitato Olimpico Internazionale e ha ottenuto i
diritti per ospitare i Campionati Mondiali di nuoto 2014 e i Campionati del Mondo di Calcio nel
2022; sotto la sua guida, il fondo Qatar Investment Authority possiede, oltre al PSG, grandi quote
della Barclays, Sainsbury's ed Harrods.
5 Da “cittadini”, soprannome dei giocatori e sostenitori del Manchester City; si pensa infatti che la
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