Introduzione
L'oggetto di tale tesi sarà il “domaine réservé"
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inteso come la competenza
esclusiva del Presidente della Repubblica nei settori della Politica estera e della
Difesa nazionale ed inquadrabile,dal punto di vista del diritto costituzionale,nella
questione della ripartizione delle competenze tra Capo dello Stato e Primo
ministro in seno all'esecutivo.
Tale ripartizione di competenze è stata oggetto di vari dibattiti dottrinali sia in
campo giuridico che politologico e risulta tanto complessa dal punto di vista
giuridico,a causa dell'ambiguità della Costituzione francese del 4 Ottobre
1958,quanto dal punto di vista politologico,per via dei diversi assetti assumibili
dalla particolare forma di governo francese.
Il concetto di " domaine réservé" è stato elaborato da Jacques Chaban
Delmas,allora presidente dell'Assemblea nazionale,in un discorso politico tenuto
durante il congresso dell'UNR
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(15 Novembre 1959).
In quel discorso, tenuto principalmente ad uso interno per difendere il Generale
De Gaulle dall'accusa di una gestione solitaria del potere nella questione della
guerra d'Algeria e mettere a tacere la minoranza del partito,Jacques Chaban
Delmas illustrò la “theorie des deux secteurs” (Teoria dei due settori)
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secondo la
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Nota terminologica:Si è preferito,sulla scia di gran parte della letteratura italiana inerente al
tema,mantenere il termine francese. In casi sporadici si è utilizzato il termine nella sua forma plurale
“domaines réserves”.
Dovendo tradurre il termine, si potrebbe optare per “potere riservato”,traduzione trovata in De
Vergottini G.,Diritto costituzionale comparato,Cedam,2004,p.507.
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Union Nationale pour la République,il partito creato per sostenere l'azione del Generale De Gaulle.
Dopo gli accordi di Evian dell'Aprile 1962 (che sanciscono l'indipendenza dell'Algeria)diviene il
partito gollista per eccellenza nonché il pilastro portante nella battaglia elettorale del referendum
sull'elezione popolare diretta del presidente.
V . Gentile S., “La Francia della Quinta Repubblica,istituzioni politiche e sistema partitico”
FrancoAngeli,2005,p.126
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A proposito di tale teoria: “Una volta giunto al potere invece Mitterrand riafferma subito e
chiaramente la sua volontà di preservare la preminenza del potere presidenziale in relazione a quello
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quale l'ambito d'azione dell'esecutivo si sarebbe potuto considerare divisibile in
due macroaree al fine di optare una distinzione netta tra:
1)competenze del Presidente della Repubblica( relazioni internazionali ,difesa
nazionale,rapporti con i governi d'oltremare)
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2)competenze del governo(politica interna o “domaine ordinaire”).
Tuttavia lo stesso Chaban Delmas precisò ,in un articolo pubblicato nel giornale
Sud Ovest del 24 Aprile 1962 ,che vi era stato un fraintendimento riguardo alla
formula da lui precedentemente utilizzata poiché con l'utilizzo dell'espressione "
domaine réservé",rivolta ai militanti dell'UNR ,intendeva indicare solo una
determinata prassi politica instauratasi con De Gaulle da contestualizzare nella
particolare fase storico-politica che caratterizzò il passaggio dalla Quarta alla
Quinta repubblica(la guerra d'Algeria) e non mirava in alcun modo a dare origine
ad una teorizzazione generale.
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L'esistenza del "domaine réservé" venne ripetutamente contestata dai vari
presidenti della repubblica succedutisi.
Il Gen De Gaulle,nelle sue Memoires d'espoir, ha fermamente negato l'esistenza
di “settori negati o riservati”,rimarcando che lui si sarebbe occupato delle
del Primo ministro,mantenendo saldo il principio per il quale esistono due livelli della politica:il
livello dell'alta politica che riguarda gli interessi generali della Nazione(che è poi quello del "
domaine réservé" )e quello della politica più contingente che riflette gli interessi particolari della
società(la“gestion quotidienne”)Gentile S., Mitterrand, il monarca repubblicano: la trasmissione del
carisma nella V Repubblica,FrancoAngeli ,2000,p.75
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I settori delle relazioni internazionali della difesa nazionale e dei rapporti con i governi d'oltremare
vennero definiti da Chaban Delmas il " domaine réservé" del presidente quando volle impedire una
votazione per una mozione relativa alla politica del governo in relazione all'Algeria ,alla Difesa o agli
Affari esteri.
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Per ulteriori chiarimenti in merito si vedano:
1) Guillaume P., “Gaullisme et antigaullisme en Aquitaine”, Institut d'études politiques de
Bordeaux,1990,p.11
2)Lavroff D.,La conduite politique étrangère de la France sous la Ve République,Presses Univ de
Bordeaux,1997,p.85-87
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questioni di volta in volta ritenute più importanti.
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François Mitterrand,allora deputato dell'Assemblea Nazionale e membro
dell'opposizione, nel suo libro “Le Coup d’Etat permanent” pubblicato nel
Maggio 1964 contestò in particolare la nozione di "domaine réservé" per il
Presidente della Repubblica nel denunciare il “potere personale” instaurato dal
Generale De Gaulle.
Georges Pompidou in un dibattito del 24 Aprile 1964 all'Assemblea Nazionale
instauratosi in seguito ad una questione posta da François Mitterrand dichiarò
che non si poteva avere a suo avviso alcuna forma di " domaine réservé" poiché
riteneva inconcepibile la sparizione dei poteri del Primo ministro che ciò avrebbe
comportato.
Nonostante le contestazioni e i dubbi sulla sua legittimità costituzionale la teoria
del " domaine réservé" venne applicata per numerosi anni nel concreto esercizio
del potere nei settori delle relazioni internazionali e della difesa.
Dopo il 1958,i presidenti della repubblica che si sono succeduti hanno
riconosciuto gli affari esteri e la difesa come il proprio settore d'intervento
privilegiato,se non del tutto riservato.
L'estensione delle prerogative presidenziali nei settori degli affari esteri e della
difesa,in virtù della variabilità della forma di governo adottata dalla Francia con
la Costituzione del 1958,nella storia della Quinta Repubblica non è stata sempre
la stessa ma si è adeguata alla configurazione del sistema politico.
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Cfr. 1) Raphaël Hadas-Lebel, Laurent Wauquiez-Motte,“Les 101 mots de la démocratie
française”,Odile Jacob,2002,p.233-235
2)Massot J., “La Présidence de la République en France”,La documentation francaise,1977,p.110
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La Quinta Repubblica è stata infatti definita, da autorevole dottrina, come un
regime a geometria variabile, che vede una continua espansione e compressione
delle prerogative presidenziali in funzione dell'esistenza o meno del cosiddetto
“fait majoritaire”(il sostegno di una maggioranza parlamentare netta ed
omogenea).
Nella prassi politica in tempi di maggioranze coincidenti il regime ha adottato un
“modello presidenzialista”(o per alcuni superpresidenzialista) mentre in tempi di
compresenza di un Presidente della Repubblica e di un Primo ministro di colori
politici diversi (cosiddetta “Cohabitation”) il regime si è orientato su un modello
prevalentemente parlamentare.
La prassi costituzionale del "domaine réservé"(le prerogative esercitate dal
Presidente della Repubblica in materia di politica estera e difesa)
conseguentemente ha subito modificazioni in relazione al modello politico
adottato dal regime francese.
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1. La Quinta Repubblica:costituzione e forma di governo.
Il regime della Quinta Repubblica trova il suo fondamento nella costituzione del
4 ottobre 1958 nata da un compromesso negoziato tra il generale De Gaulle e le
diverse forze politiche presenti ai lavori “costituenti”
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.
La forma di governo
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adottata nell'esperienza francese,e in seguito ad una una
serie di saggi pubblicati all’inizio degli anni ottanta
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dal giurista Maurice
Duverger definita “semipresidenzialismo”
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,rappresenta un unicum nel suo
genere per via della sua natura ibrida ovvero per la compresenza di istituti del
governo parlamentare (responsabilità politica del governo e irresponsabilità del
presidente,scioglimento anticipato del Parlamento da parte del Presidente,
fiducia parlamentare all'esecutivo)e di soluzioni presidenziali(ampi poteri
presidenziali svincolati da controfirma,elezione diretta del Presidente della
Repubblica; rapporto fiduciario tra Presidente e Governo).
Il sistema politico francese,considerato l'archetipo del
semipresidenzialismo,presenta in sintesi le seguenti caratteristiche:
1)Elezione del Capo dello Stato eletto con voto popolare, fino al 1962
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I lavori costituenti sono stati concretamente svolti da un comitato interministeriale che,sotto la
presidenza di De Gaulle,riuniva i quattro ministres d'Ètat appartenenti a quattro diversi partiti di
ispirazioni politiche differenti. V .Passaglia P.,La Costituzione dinamica, Quinta Repubblica e
tradizione costituzionale francese,Giappichelli editore,2008, p.90
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Con l'espressione forma di governo si intendono “i mutevoli rapporti che si stabiliscono tra i supremi
organi costituzionali,in relazione alla funzione di indirizzo politico”
V . Mortati C.,Le forme di governo,Cedam,Padova,1973,pp.4 sgg.
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Secondo Duverger un regime politico è considerabile come semi-presidenziale se la Costituzione che
lo ha adottato combina tre elementi :
1)elezione del Presidente della Repubblica a suffragio universale diretto.
2)titolarità in capo al Presidente della Repubblica di una serie di poteri propri,fra i quali lo
scioglimento anticipato dalle camere.
3)esistenza di un Primo ministro,capo del governo,nominato dal Presidente della Repubblica ma
responsabile davanti al parlamento.
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V . Bertrand P., “Droit constitutionnel:théorie générale, Ve République”,Studyrama,2004,p.225
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