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2 Il processo di sottotitolatura
2.1 Introduzione
In questa sede si andrà a discutere dei vari processi coinvolti per la
creazione di sottotitoli, dei professionisti del settore della sottotitolazione e,
infine, dei software e dei formati con cui è possibile creare i sottotitoli. Per
realizzare un prodotto audiovisivo sottotitolato ci sono diverse fasi di
realizzazione che vedono coinvolte più persone, ognuna addetta ad un
determinato ambito. La realizzazione dei sottotitoli può essere effettuata da
un’agenzia di sottotitolazione, che mette a disposizione un team di esperti
del settore, insieme ad apparecchiature per la sottotitolazione e la
sovraimpressione di sottotitoli. La creazione di sottotitoli tramite agenzia
prevede quindi un lavoro di squadra e vede coinvolta ogni singola persona
in maniera diretta o indiretta al processo di realizzazione. Ognuno degli
stadi di esecuzione prevede, da parte dei soggetti che ne prendono parte,
accuratezza e precisione e si spazia dal momento in cui il lavoro viene
commissionato, fino al momento in cui i destinatari finali, ovvero gli
spettatori, possono usufruire di un prodotto sottotitolato. Di solito è sempre
presente un traduttore, che si occupa di trasporre il testo dalla lingua
originale a quella in cui si desidera avere i sottotitoli; una figura essenziale
è quella del sottotitolatore, che crea i sottotitoli, dividendoli e
sincronizzandoli al video e, se non dovesse essere presente un traduttore, il
sottotitolatore si occuperà di tradurre la colonna sonora originale prima di
dedicarsi all’adattamento ed allo spotting; infine, possono essere presenti
dei tecnici, che si dedicano al controllo dell’audiovisivo prima di iniziare il
lavoro di sottotitolazione e che imprimono il file dei sottotitoli sulla traccia
video. Al giorno d’oggi, Le operazioni di sottotitolazione possono essere
eseguite anche da una singola persona, purché abbia dimestichezza con le
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lingue straniere in cui decide di creare i sottotitoli e con i programmi per
sottotitolare materiali audiovisivi. Grazie ad alcuni software disponibili
sulla rete internet, è possibile creare dei sottotitoli senza l’ausilio di alcuna
agenzia e, data la facilità di questi programmi che il web mette a
disposizione di tutti, il lavoro può essere svolto da un’unica persona che
diventa, in questo caso, traduttore, sottotitolatore e tecnico. Chi decide di
affrontare un percorso che lo porterà a creare dei sottotitoli, parteciperà in
maniera totalmente diretta ad ogni singola fase di realizzazione e, quindi,
non potendo avere un confronto con nessun’altra persona ,si potrebbe
pensare che la conseguenza sia un lavoro poco curato nei dettagli. Ciò
dipende esclusivamente dall’attenzione e dalla meticolosità che il
sottotitolatore utilizza per realizzare un prodotto sottotitolato e non dai
programmi che utilizza, in quanto permettono di creare sottotitoli
perfettamente sincronizzati e con estrema facilità.
2.2 Fasi del processo di sottotitolatura
Ci sono numerose agenzie di sottotitolazione e ognuna di queste lavora in
modo diverso, anche in base ai mezzi tecnologici di cui dispone. Qui si
andranno ad illustrare le fasi più importanti usate nel processo di
realizzazione di sottotitoli interlinguistici per il cinema e le serie televisive
e le persone maggiormente coinvolte in questi stadi di realizzazione. Nella
prima fase, il cliente, che di solito è un’agenzia di distribuzione o di
produzione, commissiona il lavoro all’agenzia, fornendo i primi dettagli
importanti relativi al prodotto che si deve sottotitolare, come il titolo del
film, il nome del regista, e, nella migliore delle ipotesi, la lista dialoghi.
L’agenzia di sottotitolazione, dopo aver ricevuto il prodotto su cui dovrà
lavorare, incarica un tecnico di visionare la pellicola, per assicurarsi che
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non sia danneggiata, e controlla la lista dialoghi, se è stata fornita. Nel caso
in cui si non disponesse della lista dialoghi, sarà compito di un traduttore
professionista trascrivere tutti i dialoghi ascoltando la colonna sonora
originale. Il traduttore si occuperà, inoltre, di tradurre, nella lingua in cui
dovranno apparire i sottotitoli, il testo originale, adattandolo alla lingua di
arrivo. Tuttavia, potrebbe capitare che il traduttore si trovi a lavorare
direttamente sulla lista dialoghi senza poter visionare il film o, in caso
contrario, come detto in precedenza, potrebbe trovarsi a lavorare soltanto
ascoltando la colonna sonora originale del prodotto da sottotitolare. In ogni
caso, una volta effettuato il lavoro di traduzione, ci sarà bisogno di
un’accurata revisione, che può effettuare, o lo stessa persona che si è
occupata della traduzione, o un altro traduttore che, grazie ad un diverso
punto di vista, potrebbe aiutare a rendere al meglio la traduzione. Un
attento traduttore, se ha la possibilità di visionare il film in anticipo insieme
alla lista dialoghi, dovrà prendere nota ogni volta che si presentano punti
critici nel testo di partenza, che potrebbero creare problemi linguistici e di
traduzione nelle fasi successive del lavoro. Ciò che bisognerebbe
appuntarsi durante la visione del film, sono i seguenti fenomeni linguistici:
1) parole o espressioni ambigue e dai significati multipli; 2) frasi ed
espressioni idiomatiche e colloquiali; 3) genere e numero dei nomi, dei
pronomi e degli aggettivi; 4) uso e omissione dei deittici (questo/questi,
quello/quelli, qui/là); 5) tutte le esclamazioni che non siano direttamente
traducibili da una lingua all’altra. Dopo aver compiuto queste operazioni si
può procedere con la traduzione vera e propria, che riguarda il testo di
partenza, ma anche tutti gli elementi verbali non presenti nel prodotto
audiovisivo, come le voci fuori campo, le lettere, le canzoni ecc. (Diaz
Cintas, Remael 2007: 32). La fase successiva vede coinvolto il
sottotitolatore, che svolge diverse funzioni. Il sottotitolatore, prima di
iniziare a sincronizzare i sottotitoli al video, può nuovamente manipolare il
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testo tradotto, se lo ritiene necessario, adattandolo alla lingua di arrivo e,
successivamente, divide il testo tradotto e adattato nei vari sottotitoli. La
fase successiva, che svolge il professionista della sottotitolazione, consiste
in un momento molto importante per la resa finale dei sottotitoli, ovvero lo
spotting. Il sottotitolatore si occupa di sincronizzare i sottotitoli al prodotto
audiovisivo grazie allo spotting, che determina il preciso istante in cui i
sottotitoli dovranno apparire sullo schermo (in-time) e quello in cui
dovranno sparire (out-time).
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Infine, il sottotitolatore si occupa di
determinare dove far apparire i sottotitoli, tenendo conto di dover rispettare
i vincoli tecnici imposti dal mezzo di trasmissione (lo schermo). Prima di
procedere a imprimere i sottotitoli sul prodotto audiovisivo, si stampa una
copia cartacea dei sottotitoli, si revisiona, per vedere che non ci siano errori
rilevanti o per correggerli, se ci sono, e si fa una simulazione del prodotto
finale per testare la sua qualità globale. Durante queste operazioni finali,
eseguite dal sottotitolatore, con l’ausilio del tecnico per la simulazione, è
presente anche il cliente, che esprime la sua opinione sulla qualità dei
sottotitoli e suggerisce modifiche qualora qualcosa non fosse di suo
gradimento. A questo punto i sottotitoli possono essere incisi attraverso una
tecnologia laser sulle copie della pellicola, che verrà comunque visionata
dal cliente prima di essere proiettata nei cinema o mandata in onda in
televisione o venduta su dvd. Queste operazioni sopra descritte sono quelle
più comunemente usate dalle agenzie di sottotitolazioni, ma, come
accennato nell’introduzione di questo capitolo, attualmente la
commercializzazione di software creati specificamente per la realizzazione
di sottotitoli, hanno portato cambiamenti profondi nello svolgimento di
questa professione. Le fasi svolte dalla singola persona tramite un
programma specifico per la sottotitolazione, sono pressoché le stesse che
svolge l’agenzia, ma in maniera totalmente differente, in primis perché
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Cfr. 1.4
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ovviamente è un sottotitolatore che agisce da solo, e inoltre perché dispone
unicamente del programma per creare i sottotitoli (o, se lo ritiene
necessario, anche del programma per imprimere i sottotitoli in maniera
permanente sul prodotto che intende sottotitolare). Innanzitutto il
sottotitolatore necessita del testo originale, che può procurarsi dal prodotto
che intende sottotitolare effettuando una trascrizione o, nella migliore delle
ipotesi, trovandolo tra le infinite risorse che la rete internet offre. Una volta
procurato lo script, il sottotitolatore veste i panni del traduttore e traspone il
testo originale nella lingua in cui intende realizzare i sottotitoli. Le fasi
successive prevedono tutte l’uso del programma scelto per creare i
sottotitoli; si inizia col manipolarli, dividendoli nella maniera che si ritiene
più giusta, per poi affrontare il momento dello spotting, che, come già
accennato in questa tesi, è la fase in cui si richiede la maggiore
concentrazione possibile da parte del sottotitolatore, il quale dovrà seguire
il ritmo dei dialoghi, tenendo conto dei tagli e dei cambi di scena.
Generalmente, nell’interfaccia dei programmi per sottotitolare prodotti
audiovisivi è presente una parte dove appare la traccia video e una barra in
cui sono presenti, sia i pulsanti per attivare e fermare il video, sia altri
pulsanti speciali che consentono di marcare i diversi punti di sincronia dei
sottotitoli e con cui è possibile modificare in vari modi i sottotitoli.
Effettuato lo spotting, il sottotitolatore potrà revisionare tutto il lavoro
direttamente dallo stesso programma usato per creare i sottotitoli,
semplicemente visualizzando l’anteprima del proprio lavoro. Una volta
esaminato quest’ultimo, sarà possibile manipolare il testo nuovamente,
apportando le dovute modifiche, qualora fossero necessarie, per proseguire
poi con l’aggiunta definitiva dei sottotitoli alla traccia video e concludendo
col salvataggio del file su un’apposita cartella del calcolatore elettronico.