Analisi delle reti di trasporto a scala regionale, nazionale ed euro-mediterranea
Tesi di laurea in Ingegneria Civile – Anno Accademico 2008 - 2009 2
INTRODUZIONE
La necessità di rappresentare le vie di comunicazione nasce nell’antichità classica in
Mesopotamia e Egitto; successivamente per motivi pratici la tecnica si è sviluppata
presso i romani e gli ellenici, che vedevano il bisogno di avere una rappresentazione più
accurata del territorio e delle reti di trasporto, per poterlo dominare meglio, a scopi
commerciali e militari. Attualmente poter conoscere e studiare tutte le reti di trasporto
che si hanno a disposizione consente di poterle ottimizzare, renderle più veloci e più
economiche; favorendo cosi gli scambi commerciali con utenze sempre più lontane.
Oggi l’offerta di reti di trasporto è molto ricca sia per modalità: trasporto stradale,
ferroviario, aereo e marittimo; sia come estensione; mentre per quanto riguarda la
qualità dell’offerta è disomogenea e differisce per percorso.
Lo scopo della tesi è quello di analizzare le reti differenziandole su vari livelli: scala
regionale; scala nazionale e scala Euro-Mediterranea. Ogni livello ha una specifica
caratterizzazione. Le reti sono state costruite disegnando un grafo utilizzando il
software TRANSCAD ed assegnando specifici attributi ai singoli componenti del grafo.
Essenzialmente la tesi si sviluppa in cinque capitoli: il primo mira a dare delle
definizioni di base, illustra che cos’è una rete di trasporto, le basi teoriche dalle quali si
è partiti per elaborare l’argomento e i parametri utilizzati.
Nel secondo capitolo si propone l’analisi delle reti a livello regionale; nello specifico si
è scelto di modellizzare le reti di trasporto della regione Calabria: stradale, ferroviaria,
marittima ed aeroportuale.
Nel terzo capitolo si analizza la rete a scala nazionale prendendo l’Italia come
riferimento; anche in questo caso si è costruito il grafo di rete stradale, ferroviaria,
marittima e aeroportuale.
Il quarto capitolo è stato dedicato alla rete euro-mediterranea analizzata tramite un grafo
di rete stradale, ferroviario, marittimo e aereo.
Per quanto riguarda la scala a livello regionale si sono analizzati i collegamenti tra i
cinque capoluoghi di provincia. A scala nazionale l’attenzione è stata indirizzata alle
prestazioni offerte dai collegamenti nord-nord; sud-sud; nord-sud lungo la costa
tirrenica e nord-sud lungo la costa adriatica. Mentre per quanto riguarda la scala euro-
mediterranea la qualità delle reti suggerisce di avviare un’analisi tra collegamenti nord
mediterraneo e sud mediterraneo, per quanto riguarda il nord mediterraneo sono stati
analizzati i collegamenti nord-nord, nord-sud, sud-sud e ovest-est. Nel sud mediterraneo
ragionando su percorsi mirati, si è andati ad analizzare collegamenti tra nord Europa e
sud mediterraneo con i collegamenti sud Europa/nord mediterraneo, analizzando
prestazioni e costi.
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CAPITOLO 1.
RETI DI STRASPORTO
1.1. INTRODUZIONE
In questo capitolo si forniscono delle definizioni di base che si utilizzeranno durante
tutta la tesi. Tali definizioni servono a dare conoscenze teoriche che si sono utilizzate
nell’affrontare l’argomento descritto. Nel corso di tale capitolo si conosceranno tutte le
formule ed i parametri utili per modellizzare le reti e le funzioni di costo inoltre le
metodologie scelte per affrontare le problematiche che si vedranno più avanti.
1.2. SISTEMI DI TRASPORTO
Secondo il testo Teoria e metodi dell’ingegneria dei sistemi di trasporto, un sistema di
trasporto può essere definito come quell’insieme di componenti e di loro interazioni che
determinano la domanda di spostamenti fra punti diversi del territorio e l’offerta di
servizi di trasporto per il soddisfacimento di tale domanda. A sua volta un sistema di
trasporto può essere scomposto in due componenti principali:il sistema della domanda e
quello dell’offerta. La distribuzione delle persone e delle attività sul territorio
costituisce il fondamento della domanda di trasporto che deriva dalla necessità di
utilizzare le diverse funzioni in luoghi diversi. I singoli componenti di tale insieme sono
gli utenti del sistema di mobilità ed effettuano scelte di mobilità (possesso di patente,
numero di auto, etc.) e scelte di viaggio (frequenza, modo, orario, destinazione, etc.) per
svolgere delle attività (lavorare, studiare, fare acquisti) in luoghi diversi; il risultato di
tali scelte è la domanda di trasporto, ossia il numero di persone che si spostano tra le
diverse zone del territorio, per i diversi motivi, nei diversi periodi, con i diversi modi
disponibili.
Le caratteristiche dei servizi dipendono dall’offerta di trasporto ossia dall’insieme delle
infrastrutture(strade, parcheggi, rete ferroviaria, etc.) e dagli elementi organizzativi
(regole della circolazione stradale, linee, orari , tariffe) che consentono di spostarsi nel
territorio. Il sistema di offerta di trasporto ha una sua capacità limitata, cioè i diversi
elementi che lo compongono, e quindi il sistema nel suo complesso, sono in grado di
consentire lo spostamento di un numero limitato di utenti in un prefissato periodo di
tempo. La domanda di trasporto distribuendosi in relazione alle caratteristiche
dell’offerta fra i diversi modi (ripartizione modale) ed i diversi percorsi (ripartizione fra
i percorsi), produce i flussi di utenti che utilizzano i diversi elementi del sistema di
offerta nell’unità di tempo; si avranno cosi i flussi di autovetture sui tronchi stradali, la
domanda di sosta ai parcheggi, i passeggeri sulle linee di trasporto pubblico, ecc.
Quando i flussi sono prossimi alla capacità dei diversi elementi si innesca il fenomeno
della congestione; in questo caso le prestazioni e le condizioni di utilizzo dei diversi
elementi (come i tempi di percorrenza di un tronco o il confort) dipendono dal numero
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di utenti che lo utilizza nell’unità di tempo. Il fenomeno della congestione produce sul
sistema di trasporto numerosi cicli di retroazione ovvero di reciproco condizionamento
dei diversi elementi e sottosistemi che lo compongono. Guardando ad esempio la
domanda origine-destinazione con un certo modo (ad esempio l’automobile) si
distribuisce fra i possibili percorsi e produce i flussi di traffico sui diversi tronchi
stradali; questi flussi, per effetto della congestione, determinano il tempo di viaggio e le
altre caratteristiche dei diversi percorsi che, a loro volta influenzano le scelte di percorsi
degli utenti.
1.3. I MODELLI DI OFFERTA DI TRASPORTO
I modelli matematici dei sistemi di offerta di trasporto utilizzano da un lato la teoria dei
grafi e delle reti per rappresentare la struttura topologica e funzionale del sistema e
dall’altro i risultati di diverse discipline dell’ingegneria per descrivere le prestazioni e le
iterazioni degli elementi che lo compongono. I modelli di offerta hanno una duplice
funzione. La prima è di consentire di simulare le prestazioni dei servizi di trasporto per
gli utenti e gli impatti per l’ambiente esterno. La seconda funzione dei modelli di offerta
è di partecipare alla simulazione dei flussi che nel periodo di riferimento impegnano i
diversi elementi del sistema di offerta.
Si definisce rete un grafo ai cui archi è associata una caratteristica quantitativa. I grafi, a
loro volta, sono definiti come una coppia ordinata di insiemi: N, insieme di elementi
detti nodi, ed L, insieme di coppie di nodi appartenenti ad N, detti archi o rami.
Simbolicamente un grafo G può essere indicato come G=(N,L).
Fig.1.1. Esempio di grafo di rete.
I grafi utilizzati per le reti di trasporto sono in generale orientati; ovvero gli archi hanno
un verso e le coppie di nodi che lo definiscono sono coppie ordinate. In una rete di
trasporto e per il modello di offerta ad esso associato, oltre agli archi che rappresentano
fasi dello spostamento, si possono definire delle particolari sequenze di archi, detti
percorsi che rappresentano degli spostamenti dalla origine alla destinazione. Ad archi e
percorsi possono poi associarsi due tipi di variabili: costi e flussi. Le variabili di arco e
percorso sono collegate fra loro in funzione della topologia della rete alla quale sono
relative. Si assume che nel sistema sussiste una condizione di stazionarietà
intraperiodale ovvero che tutte le variabili significative (domanda e offerta) siano
costanti per diversi sottoperiodi del periodo di riferimento.
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Ciascun arco del grafo utilizzato per rappresentare un sistema di trasporto corrisponde
ad una fase dello spostamento, cioè la percorrenza di un elemento fisico e/o un attività
connessa allo spostamento; in entrambi i casi l’attraversamento dell’arco è
caratterizzato da un tempo di trasferimento e/o altri oneri sopportati dall’utente. Il costo
generalizzato medio di trasporto o più sinteticamente il costo di trasporto di un arco, è
una variabile che sintetizza il valore medio delle diverse voci di costo sopportate dagli
utenti così come da loro percepite nella effettuazione delle scelte di trasporto e, più in
particolare, nella scelta del percorso. In altri termini il costo di trasporto di un arco
riflette la disutilità degli utenti a percorrere l’arco stesso. Gli elementi che compongono
il costo di trasporto sono in generale grandezze non omogenee, per esempio tempo di
percorrenza, costo monetario, disconfort. Possono esistere altri oneri sia per gli utenti
(es. rischio di incidenti o usura dei pneumatici) che per la collettività ( es. inquinamento
acustico e atmosferico) connessi all’attraversamento di un arco, che tuttavia non
vengono considerati dall’utente nell’effettuare le scelte connesse agli spostamenti e che
pertanto non compaiono nel costo percepito di trasporto. Il costo di trasporto
rappresenta quindi un “costo interno” al sistema di trasporto utilizzato per la
simulazione del suo funzionamento.
Per ridurre il costo ad un'unica grandezza scalare, a seconda dei casi si può prendere in
esame la componente più rilevante per gli utenti, di solito il tempo di trasferimento,
oppure omogeneizzare le diverse componenti in un costo generalizzato attraverso
l’applicazione di coefficienti di “omogeneizzazione” β. Ad esempio il costo
generalizzato di trasporto c relativo ad un arco può essere formulato come: c = β
1
t
1
+β
2
cm
2
dove t
1
è il tempo di attraversamento e cm è il costo monetario connesso
all’attraversamento dell’arco. Diversi gruppi (o classi) di utenti possono avere diversi
valori del costo medio di trasporto; ciò può accadere perché hanno velocità e quindi
tempi diversi, pagano tariffe diverse o ancora hanno coefficienti di omogeneizzazione β
diversi. In questo caso si associa un costo di arco c
l
i
a ciascuna classe i di utenti.
Un percorso in un grafo rappresentativo dell’offerta di trasporto è una sequenza di archi
consecutivi che collegano un nodo iniziale ad uno finale. Un percorso rappresenta
quindi una sequenza di fasi di spostamento. Ogni percorso è univocamente associato ad
una ed una sola coppia O-D (origine-destinazione) mentre la stessa coppia O-D può
essere collegata da più percorsi. Il concetto di costo medio generalizzato può essere
esteso dagli archi ai percorsi. Il costo medio generalizzato di trasporto C
k
di un generico
percorso k, è definito come una grandezza scalare che sintetizza le diverse voci di costo
percepite dagli utenti nella effettuazione di scelte di spostamento, e più in particolare, di
percorso. Il costo di un percorso nel caso più generale si compone di due parti: costo
additivo C
k
ADD
, e costo non additivo,C
k
NA
, assunti omogenei tra loro:
C
k
= C
k
ADD
+ C
k
NA
Il costo additivo di percorso è definito come la somma dei costi generalizzati degli archi
l che compongono il percorso:
C
k
ADD
=∑c
l =
∑a∙c
l
;
dove a vale uno se appartiene al percorso, zero altrimenti.
Il costo non additivo di percorso C
k
NA
comprende quelle voci di costo generalizzato non
ottenibili come somma di corrispondenti costi di arco;esempi sono il costo monetario
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corrispondente a pedaggio o il tempo di attesa alla fermata di un sistema di trasporto di
linea. La funzione scalare c
l
(f) generalmente di più variabili, che consente di calcolare il
costo medio di trasporto di ciascun arco in corrispondenza di un vettore dei flussi di
arco prende il nome di funzione di costo. Per i sistemi di trasporto la funzione di costo
lega il costo subito dagli utenti che percorrono un arco alla quantità di tali utenti che lo
usano. Le funzioni di costo di arco possono godere di diverse proprietà matematiche che
ne caratterizzano la struttura. Talvolta è utile distinguere il costo di arco e quindi le
funzioni che simulano le sue componenti, in due parti. Il costo variabile c
vl
(f)
comprende quelle componenti, di solito il tempo di percorrenza e/o di attesa che
variano significativamente per effetto della congestione e che si ritengono funzioni del
flusso omogeneizzato; il costo fisso c
0l
ad esempio il pedaggio, è invece indipendente ai
flussi. Nel caso più generale la funzione di costo di arco può quindi essere espressa
come:
c
l
(f) = c
0l
+ c
vl
(f)
assumendo che c
0l
e c
vl
(f) siano omogenei tra loro.
Le funzioni di costo possono distinguersi in separabili e non separabili. Nel primo caso
il costo variabile di un arco dipende esclusivamente dal flusso relativo all’arco stesso:
c
l
(f) = c
l
(f
l
)
Nel secondo caso invece esso dipende dal flusso su più archi. Il vettore di funzioni di
costo, di dimensioni (n
L
∙1), c(f), è ottenuto ordinando le nL funzioni relative ai singoli
archi della rete: c = c(f)
In conclusione una rete di trasporto T è costituita dall’insieme N di nodi, dall’insieme L
di coppie di nodi appartenenti ad N, dal vettore c di costi di arco, ciascuno
corrispondente ad un elemento di L,e se presenti, dal vettore C
NA
di costi di percorso
non additivi. Si definisce invece modello di offerta l’insieme delle relazioni che
collegano il vettore dei costi di trasporto connessi ai percorsi definiti sulla rete al vettore
dei flussi di percorso. Il modello di rete è comunque una descrizione matematica
semplificata degli aspetti di un fenomeno reale rilevanti per la rappresentazione di un
certo sistema, quindi la definizione del sistema di offerta di trasporto e la sua
modellazione dipendono dagli scopi per cui sono utilizzati. Nel caso più generale un
modello di rete viene costruito attraverso una sequenza di fasi schematicamente
riportate di seguito: a)delimitazione dell’area di studio; b)zonizzazione; c)selezione
degli elementi di offerta rilevanti; d) costruzione del grafo; e) individuazione delle
funzioni di costo. Nella fase di delimitazione dell’area di studio viene definita l’area
geografica all’interno della quale si trova il sistema di trasporto sul quale si intende
intervenire. Il confine viene indicato come cordone, ciò che si trova all’esterno
dell’ideale cordone costituisce l’ambiente esterno, del quale interessano esclusivamente
le interconnessioni con il sistema di progetto. Gli spostamenti che si effettuano in una
data area possono, in generale, iniziare e terminare in un qualunque punto del territorio.
Per consentire la modellazione del sistema è tuttavia utile discretizzare il territorio
suddividendo l’area di studio in zone di traffico fra le quali si svolgono gli spostamenti
che riguardano il sistema di progetto. Tali spostamenti vengono definiti spostamenti
interzonali, mentre per spostamenti intrazonali si intendono gli spostamenti che iniziano
e terminano all’interno della stessa zona di traffico. L’obbiettivo della zonizzazione è
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quello di approssimare tutti i punti di inizio e fine degli spostamenti interzonali con un
unico punto detto centroide di zona, il criterio teorico da seguire per la zonizzazione è
di individuare porzioni dell’area di studio per le quali tale concentrazione rappresenti
un’ipotesi accettabile. Da un punto di vista applicativo esistono diverse possibili
zonizzazioni per lo stesso problema pur se si possono enunciare alcune regole:
i separatori fisici del territorio (fiumi, tratti di linea ferroviaria, montagne,ecc.)
vengono utilizzati come confini di zona in quanto impediscono il collegamento
diffuso tra le aree contigue.
le zone di traffico sono spesso ottenute come aggregazioni di unità territoriali
amministrative (territori comunali, regionali, ecc.)allo scopo di poter associare a
ciascuna zona i dati statistici necessari alla descrizione del sistema.
si può adottare un diverso dettaglio di zonizzazione per diverse parti dell’area di
studio.
nella definizione dei confini delle zone si tende ad aggregare porzioni di
territorio omogenee sia rispetto alle attività insediate che rispetto alla
accessibilità.
Nella fase di selezione delle infrastrutture e dei servizi rilevanti vengono individuate le
infrastrutture ed i servizi di trasporto presenti nell’area di studio che svolgono una
funzione rilevante di collegamento tra le diverse zone in cui si è suddivisa l’area di
studio e fra queste e le zone esterne. La scelta degli elementi da considerare è
strettamente collegata alle modalità per le quali si costruisce il modello. In generale
vanno considerate le infrastrutture e i servizi relativi agli spostamenti tra le zone di
traffico considerate. Le infrastrutture ed i servizi possono essere relative ad una singola
modalità di trasporto, se per l’applicazione in oggetto non interessa simulare il
funzionamento e le prestazioni di tutte le modalità di trasporto a servizio dell’area di
studio. In alternativa si considerano gli elementi di offerta delle diverse modalità di
trasporto rilevanti. Nel primo caso si parlerà di sistema mono-modale nel secondo di
sistema multi-modale.
La costruzione del grafo rappresentativo dei collegamenti offerti da un sistema di
trasporto richiede la definizione degli elementi che lo costituiscono (nodi e archi) in
funzione delle caratteristiche del sistema fisico che si intende rappresentare,
successivamente si dovranno individuare gli elementi che si ritengono significativi ai
fini dell’analisi del sistema reale e per i quali si vogliono conoscere flussi e prestazioni.
Si tratta in definitiva di rappresentare con un grafo i collegamenti fra i centroidi
consentiti dalla rete di base. Nella definizione degli elementi di un grafo (nodi e archi) è
possibile introdurre i primi in funzione dei secondi o viceversa.
Gli archi rappresentano fasi o attività dello spostamento fra le diverse zone di traffico
consentite dal sistema di trasporto in oggetto, per le quali si ipotizza che siano
omogenee le caratteristiche fisiche e funzionali dell’offerta, e quindi le modalità di
funzionamento, e alle quali è possibile associare un costo generalizzato di trasporto. In
questo senso gli archi costituiscono una discretizzazione degli spostamenti in segmenti
di uguale caratteristiche, il livello di dettaglio di tale discretizzazione può ovviamente
essere assai diverso per lo stesso sistema fisico e dipendente dai fini dell’analisi.
I nodi corrispondono ad eventi significativi che delimitano le fasi degli spostamenti
(archi). I nodi possono corrispondere a punti di coordinate spaziali (luoghi) e/o
temporali (istanti) diverse nei quali si svolgono gli eventi rappresentati dai nodi. Nelle
reti sincroniche i nodi non sono individuati da una specifica coordinata temporale, ma
lo stesso nodo rappresenta eventi che avvengono in diversi istanti. Nelle reti