5
Introduzione
Quando nel 1792 Mary Wollstonecraft incitava le donne a lottare p e r l a l o r o
emancipazione con il suo A Vindication of the Rights of Woman, il Brasile era ancora
soltanto un’immensa estensione di terre portoghesi d’oltremare. Non deve stupire
quindi che ci sia una distanza tra l’inizio dell’esercizio di attività intellettuali e
lavorative delle donne in Europa (e anche in Stati Uniti) e in Brasile. Tuttavia le donne
brasiliane hanno fatto molti progressi, principalmente tra gli anni’30 e gli anni’80 del
Novecento, hanno conseguito la legalizzazione di un grande numero di diritti e sono
riuscite a raggiungere lo stesso livello europeo e americano di rispetto dei valori e dei
bisogni di cui le donne sono portatrici.
Queste donne valorose non soltanto hanno scritto la loro storia personale, ma hanno
c o n t r i b u i t o i n m o d o d e c i s i v o a s c r i v e r e l a s t o r i a d i u n a n a z i o n e , h a n n o d o v u t o
s c o n t r a r s i e c a p o v o l g e r e l e r e g o l e d i o g n i e p o c a , t r a d i z i o n a l m e nte maschiliste, e
superare una moltitudine di pregiudizi.
L’obiettivo di questa tesi è indagare e analizzare tramite le risorse della storiografia
(biografie, storia della cultura, dell’economia, ecc) e della storia sociale (storia della
famiglia) i percorsi intrapresi dalle donne brasiliane e i fattori che hanno determinato
q u e s t o r o v e s c i a m e n t o d e l l a l o r o s i t u a z i o n e , d a u n a c o n d i z i o n e d i sottomissione
assoluta verso una condizione di parità.
“Le ricerche storiche sulle donne tendono sempre di più a dimos trare che la storia
non è affatto identica per tutte le donne, e che non tutte le donne hanno la stessa
storia. (…) La storia delle donne è complessa e complicata quanto quella degli uomini
e altrettanto poco lineare, logica e coerente. Le esperienze e situazioni femminili
portate alla luce mostrano una varietà dovuta non solo a culture ed epoche diverse,
ma anche al fatto che la ricerca storica sulle donne scava in tutti gli ambiti della storia
e della società: quelli in cui compaiono solo donne (ad esempio , organizzazioni di
donne, cultura delle donne, il moderno lavoro domestico); quelli in cui le donne sono
la maggioranza (le streghe, le beneficiarie delle associazioni di carità); quelli in cui
donne e uomini sono parimenti presenti (famiglia, sessualità, classi, gioventù e
vecchiaia, minoranze etniche); gli ambiti in cui le donne sono in minoranza rispetto
6
agli uomini e quelli in cui sono assenti (come nel suffragio ‘universale’ del XIX e gran
parte del XX secolo)”
1
.
Il filo conduttore del lavoro è lo studio dei cambiamenti all’interno delle strutture
familiari, la possibilità di istruirsi, l’esercizio di un mestiere o di una professione al di
fuori del ruolo domestico, e l’inserimento nel mercato del lavoro.
Dal punto di vista delle ricerche scientifiche, la storia delle donne in Brasile è ancora
poco studiata, sono poche le opere dedicate esclusivamente all’argomento. Per questo
m o t i v o l ’ i n d a g i n e v i e n e c o n d o t t a i n g r a n p a r t e s u g l i s c r i t t i d i storici, sociologi e
antropologi che nello studiare la società brasiliana hanno dedica to parte de l loro
lavoro all’analisi della condizione delle donne, come il sociologo Gilberto Freyre e la
sociologa Heleieth Saffioti, importante riferimento negli studi di genere in Brasile con
numerosi libri dedicati all’universo femminile.
Há uma década e meia o Brasil não dispunha de literatura específica sobre a
problemática feminina. Durante os anos 60 foram elaborados alguns trabalhos
acadêmicos sobre o assunto. O país iniciou o decênio de 70 exibindo ainda grande
pobreza quantitativa em relação à análise desta temática. O surgimento de um novo
feminismo na Europa e nos Estados Unidos em meados da década de 60 e o patrocínio
pela ONU do Ano Internacional da Mulher, em 1975, contribuíram largamente para
r nas brasileiras o interesse pelo desperta tema
2
.
Il libro História das mulheres no Brasil pubblicato nel 1997 è il primo dedicato allo
studio e alla ricostruzione della storia delle donne brasiliane. Quest’opera basilare per
questo lavoro è stata curata dalla storica e professoressa brasiliana dell’Università di
San Paolo la Dott.ssa Mary del Priore esperta in storia del Brasile e storia delle donne
in Brasile. Il libro è stato scritto in collaborazione con dici annove ricercatori, tutti
professori di storia o scienze sociali nelle più importanti Università brasiliane, come
1
Bock Gisela, Storia, Storia delle Donne, Storia di Genere, Firenze, Estro Editrice, 1988, pp. 14‐16
2
Saffioti Heleieth, Do Artesanal ao Industrial: a exploração da mulher, São Paulo, Editora Hucitec, 1980,
p. 13. Trad. “Circa quindici anni fa il Brasile non aveva una l etteratura specifica sulla problematica
femminile. Durante gli anni sessanta furono realizzati soltanto alcuni lavori accademici sul tema. Il
paese all’inizio degli anni settanta presentava una scarsa produzione a livello quantitativo di lavori di
analisi sulla condizione femminile in Brasile. La nascita di un nuovo femminismo in Europa e negli Stati
Uniti a metà degli anni sessanta, e l’istituzione dell’Anno Internazionale della Donna, nel 1975, opera
dell’ONU hanno contribuito maggiormente a attirare l’interesse delle donne brasiliane sul tema”.
7
l’Università di San Paolo, l’Università Federale di Rio de Janeiro e l ’ U n i v e r s i t à d i
Brasília
3
.
Per ricostruire la storia delle donne in Brasile i ricercatori hanno analizzato una
grande quantità di documenti:
Para observálas entre os séculos XVI e XVIII, foram utilizados processos da Inquisição,
processoscrime, leis, livros de medicina, crônicas de viagem, atas de batismo e
casamento. No século XIX, recuperouse uma imagem mais nítida das mulheres através
de diários, fotos, cartas, testamentos, relatórios médicos e policiais, jornais e pinturas.
No século XX, elas ganham visibilidade por meio de livros e manifestos de sua própria
autoria, da mídia cada vez mais presente, dos sindicatos e dos movimentos sociais dos
quais participam, das revistas que lhes são diretamente dirigidas, dos números com que
são recenseadas. Enfim, toda sorte de documentos que o historiador utiliza para
desvendar o passado foram largamente consultados para jogar o máximo de luz sobre
histórias tão ricas e diversas
4
.
Il sociologo brasiliano Gilberto Freyre autore d’innumerevoli libri tra cui Casa Grande
e Senzala
5
(1933) e Sobrados e Mucambos (1936), opere di grande rilevanza, nelle
quali traccia un ritratto fedele della società brasiliana coloniale, analizzandone la
struttura e gli elementi che la costituiscono, è stato tra i più autorevoli studiosi della
società coloniale brasiliana.
La sociologa e militante femminista Heleieth Saffioti
6
è un importante riferimento
negli studi di genere in Brasile con numerosi libri dedicati all’universo femminile. Il
3
Del Priore Mary, História das Mulheres no Brasil, São Paulo, Editora Contexto, 2011, pp.673‐674.
4
Ibid., pp.7‐8. Trad. “Per ricostruire la storia delle donne tra i secoli XVI e XVIII sono stati analizzati
processi dell’Inquisizione, processi criminali, leggi, libri di m e d i c i n a , c r o n a c h e d i v i a g g i , a t t i d i
battesimo e matrimonio. Riguardo al secolo XIX sono state recuperate immagini più chiare delle donne
tramite i diari personali, foto, lettere, testamenti, rapporti medici e polizieschi, giornali e dipinti. Nel XX
secolo le donne hanno avuto molta più visibilità con i libri e manifesti da loro scritti, la presenza dei
mass media, dei sindacati e movimenti sociali a cui hanno partecipato, nelle riviste per il pubblico
f simenti. Insomma, lo storico ha potuto utilizzare una infinità di
orie talmente ricche e diverse”.
emminile e nei numeri dei cen
documenti per svelare il passato e mettere in luce le st
5
Tradotto in italiano con il titolo Case e catapecchie, la decadenza del patriarcato rurale brasiliano e lo
sviluppo della famiglia urbana, Torino, Einaudi, 1972.
6
Laureata in Scienze Sociali all’Università di San Paolo nel 19 60, le sue prime ricerche furono sulla
condizione della donna in Brasile. Professoressa universitaria in diversi istituzioni di eccellenza come
la Pontificia Università Cattolica di San Paolo. All’Università Federale di Rio de Janeiro ha creato il
Nucleo di Studi di Genere, Classe e Etnia. Nel 2005 è stata indicata dall’organizzazione svizzera
PeaceWomen Across the Globe insieme ad altre 1000 Donne al Premio Nobel per la Pace.
8
suo libro A mulher na sociedade de classe: mito e realidade del 1967 è considerato una
re degl ile. pietra milia i studi di genere in Bras
La ricerca, oltre che su fonti storiche, è condotta anche su fonti originali. Per
comporre il panorama attuale della situazione delle donne e del la loro presenza su
mercato del lavoro vengono anche utilizzati specifici rapporti ministeriali, in
particolare le pubblicazioni della Secretaria Especial de Politicas para as Mulheres
(Segreteria Speciale di Politiche per le Donne)
7
, creata nel 2003, con l’incarico di
elaborare politiche per combattere i pregiudizi e promuovere l’uguaglianza di genere;
e utilizzati anche i dati statistici ufficiali rilevati dall’Instituto Brasileiro de Geografia e
Estatística IBGE (Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica)
8
.
Basare il lavoro di tesi sulla problematica di genere è di fondamentale importanza per
identificare e costruire uno studio sull’identità femminile, e conoscere il divario tra la
condizione delle donne e degli uomini.
“Di fatto, le donne hanno una storia, che è tanto diversa da qu ella degli uomini da
meritare di essere studiata per il suo essere ‘altro’ – ‘altro’ rispetto alla storia degli
u o m i n i . M a c h e s i a ‘ a l t r o ’ d a l l a s t o r i a d e g l i u o m i n i n o n s i g n i f ica che sia meno
importante, né che sia semplicemente um ‘problema specifico’ nel resto della storia”
9
.
Mettere in luce le difficoltà superate per ottenere alcuni diritti che oggi si possono
dare per scontati, come il diritto di voto, è un modo per valorizzare la lotta delle
7
La Segreteria Speciale di Politiche per le Donne è considerata un ente essenziale, con la funzione di
consigliare il Presidente, e collaborare con il governo federale e con gli altri livelli di governo nella
formulazione, coordinamento e articolazione delle politiche per l e d o n n e ; p r o m u o v e r e c a m p a g n e
nazionali educative, contro la discriminazione e per la parità d i g e n e r e ; e l a b o r a r e e c o o r d i n a r e
programmi di cooperazione con le agenzie nazionali ed internazionali, pubbliche e private; monitorare
l'applicazione della legislazione contro le discriminazioni. Disponibile nel sito www.sepm.gov.br,
visualizzato il 5 gennaio 2013.
8
Instituto Brasileiro de Geografia e Estatistica – IBGE è l'agenzia statale, creata nel 1934, responsabile
per le informazioni statistiche, geografiche, cartografiche, geodetiche e ambientali nel Brasile. L’istituto
è per legge l’unico responsabile per la realizzazione dei diversi censimenti, in particolare il censimento
demografico realizzato ogni dieci anni. Il Censimento del 2010 ha realizzato un quadro dettagliato di
tutte le famiglie del paese. Nei mesi di rilevamento e elaborazione dei dati, 191.000 addetti ricercatori
visitarono 67.600.000 famiglie dei 5.565 comuni brasiliani per raccogliere informazioni su chi sono,
c o m e s o n o , d o v e e c o m e v i v o n o i b r a s i l i a n i . O l t r e a i c e n s i m e n t i , l’Istituto realizza regolarmente
rilevamenti e ricerche, come per esempio la Pesquisa Nacional de Amostra por Domicilio (Pnad), una
ricerca nazionale continua per campione di residenze, iniziata nel 1967, per rilevare e elaborare le
i i pubblico interesse necessarie alla pian dello sviluppo socio economico del
w.ibge.gov.br, visualizzato il 20 dicembre
nformazioni d ificazione
paese. Cfr. ww 2011.
9
Bock Gisela, Storia, Storia delle Donne, Storia di Genere, cit., p. 13.
9
generazioni passate e motivare le donne delle generazioni future a proseguire per la
strada della conquista dell’uguaglianza.
“Le donne sono rimaste a lungo invisibili principalmente perché loro stesse, le loro
esperienze e attività, i loro spazi non apparivano degni di interesse storico. La nuova
visione ha dovuto rovesciare le gerarchie tra ciò che era considerato come
storicamente importante e non‐importante. E, di conseguenza, ciò che le donne
vogliono fare, devono fare, hanno fatto, viene visto e valutato in modo nuovo”
10
.
Il percorso verso la parità è tutt’altro che terminato. Continuano ad esserci differenze
di condizione tra uomini e donne e purtroppo non sono poche. Il riconoscimento della
figura della donna come alterità e soggetto di diritti, come ti tolare di motivazioni e
desideri peculiari non è ancora pienamente conseguito, quello che la Costituzione e le
leggi sanciscono deve ancora di fatto essere interiorizzato, riconosciuto e vissuto da
ogni individuo.
“Il pensiero femminile è un fatto che regola, che cambia e, persino, rivoluziona e
sommuove gli schemi dati. Senza porre un’universalità accanto a un’altra o contro
un’altra, il pensiero femminile diventa significante, introduce qualcosa d’altro che
prima non era leggibile, innesta nel discorso dato un’esperienza femminile prima
inespressa e ora messa in parola e tale esperienza non è solo a ggiuntiva al mondo
dato, ma spesso è sovversiva degli schemi di quel mondo. Il compito della ricerca e
delle donne che operano nella ricerca è, dunque, quello di mostrare come si manifesta
questo pensiero”
11
.
Nello specifico la tesi si occupa della storia delle donne bras iliane in relazione alle
dinamiche familiari e al mondo del lavoro, dal loro posto nella famiglia patriarcale,
semipatriarcale e nella famiglia coniugale moderna (meno numeros a e m e n o
attaccata ai vincoli di parentela, più distante dalla tradizione) fino al ruolo di capo
delle famiglie “monoparentali” (dove è il solo genitore presente e responsabile per la
cura e il mantenimento dei figli). L’inserimento delle donne nel mercato del lavoro, le
attività svolte e le opportunità di sviluppo professionale.
10
Bock Gisela, Storia, Storia delle Donne, Storia di Genere, cit., p. 13.
11
Forcina Marisa, Le pratiche che mettono in scena la soggettività femminile, in Donne: Oggetto e
Soggetto di Studio a cura di Saveria Chemotti, Padova, Il Poligrafo, 2009, p.77.