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Introduzione
L’acqua rappresenta un bene prezioso fondamentale per la vita, che rischia
però di esaurirsi in pochissimo tempo. La maggior parte della popolazione
ancora oggi non si accorge della gravissima situazione di emergenza idrica
in cui si trova il nostro pianeta, rimane indifferente continuando a sprecare
questa risorsa, senza cercare di porre rimedio o attuando soluzioni che
aggravano la situazione, senza renderci conto che tra vent’anni potremmo
rimanere senza acqua.
Agli occhi di molti la scarsità della risorsa idrica sembrerebbe una questione
invisibile, dunque per gran parte della popolazione l’acqua rappresenta una
risorsa invisibile.
La presente relazione analizza il problema della scarsità delle risorse
idriche, un problema che appare forse il più complesso da cui dipende il
futuro del nostro pianeta. Si tratta di una questione che riguarda tutto il
mondo, ma l’attenzione è rivolta alla regione del Mediterraneo.
La scarsità dell’acqua nella regione del Mediterraneo, è un’ problema
dovuto a diverse cause, ma in particolare ai cambiamenti climatici e ad un
aumento delle attività umane che non seguono un modello di sviluppo
sostenibile. A queste cause si aggiunge una gestione sbagliata di un bene
prezioso come l’acqua, che ha peggiorato ulteriormente la situazione.
Il primo capitolo spiega la complessità del problema idrico, soffermandosi
su i problemi di gestione delle risorse idriche nella zona del Mediterraneo,
evidenziando le cause che hanno portato alla crisi dell’acqua. Inoltre, si
sofferma su i settori lavorativi del Mediterraneo che registrano i consumi
più alti di acqua, e cioè il settore agricolo e il settore turistico.
Il secondo capitolo analizza le possibili soluzioni per diffondere una cultura
del risparmio idrico. In, quanto per poter risolvere il problema
dell’emergenza idrica, tutti gli interventi che devono essere attuati dovranno
essere sostenuti da un percorso culturale, ossia le persone devono essere
educate e sensibilizzate alle problematiche riguardanti l’acqua, devono
essere informate il più possibile sulla situazione di scarsità della risorsa
idrica e della sua tutela. Poi si descrivono le iniziative intraprese per gestire
nel miglior modo possibile la risorsa acqua, cercando di conservarla non
solo per le generazioni di oggi ma anche per quelle di domani, senza
rischiare di non averla più a disposizione, facendo gli esempi di due paesi la
Tunisia e il Marocco. La scelta di questi due paesi è dovuta al fatto che
appartengono alla sponda Sud del Mediterraneo, e cioè la sponda che
presenta scarsità idrica e arretratezza nella gestione dell’acqua. Problemi,che
invece non riguardano i paesi della sponda Nord.
Il terzo capitolo analizza le tecniche di conservazione della risorsa nei paesi
del Mediterraneo; in pratica indica qual è il percorso da seguire per
salvaguardare l’acqua in modo da averne oggi e anche in futuro. Il percorso
parte dalle iniziative teoriche, come le disposizioni emanate dalla Unione
Europea, attraverso la Direttiva 2000/60/CE (Direttiva Quadro sulle Acque
– DQA), che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di
acque introducendo un approccio innovativo nella legislazione europea in
materia di acque sia dal punto di vista ambientale sia da quello
amministrativo-gestionale. Una direttiva che non riguarda solo i paesi
appartenenti all’Unione Europea (non tutti i paesi del Mediterraneo
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appartengono all’Unione Europea), in quanto le azioni intraprese
dall’Unione Europea devono essere d’aiuto per tutti i paesi del
Mediterraneo. Il percorso continua analizzando le iniziative, messe in atto
negli ultimi vent’anni, inizialmente riguardanti l’ aumento dell’offerta di
acqua disponibile (come la costruzione di numerose dighe) e la riduzione
della domanda, e successivamente riguardanti la diversificazione
dell’offerta e il controllo della domanda, attraverso strumenti di politica
economica.
Il quarto capitolo completa la relazione affermando che qualsiasi intervento
di gestione e conservazione dell’acqua deve anche tener conto di alcuni
principi utilizzati nel passato per la conservazione dell’utilizzo dell’acqua,
in quanto il tema della tutela e salvaguardia dell’acqua riveste
un’importanza unica.
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Capitolo 1
I problemi della gestione dell’acqua nel Mediterraneo
1.1 Una risorsa complessa
L’acqua è una risorsa fondamentale per la vita del pianeta, è un elemento
indispensabile e insostituibile. Oggi, però questa risorsa si sta trasformando
in un bene sempre più scarso, infatti tra le risorse naturali, l’acqua è
l’elemento che più di altri , in tutto il mondo, corre i rischi maggiori di
esaurirsi nel breve e nel lungo periodo per tanti motivi, tra cui la distruzione
delle falde, l’inquinamento dei corsi d’acqua e gli sprechi nell’utilizzo.
Oggi intorno all’acqua si intrecciano molteplici questioni, per questo si
parla di una vera e propria “cultura dell’acqua”. Cultura dell’acqua perché
oggi ci si deve confrontare con la complessità di questo elemento, l’acqua
non è più solo una risorsa naturale indispensabile alla vita delle persone e
delle comunità, non è più solo un 'oggetto' dal significato univoco
1
. Parlare
di acqua significa far riferimento a numerosi problemi: vi è il problema
della quantità, della qualità, della gestione e infine il problema eco
socioculturale.
La questione acqua, è dunque una questione prettamente culturale, che pone
problemi educativi, e in particolare pone il problema della questione della
sostenibilità in termini ecologico - ambientali, economici, etici. Si parla,
dunque, di educazione ambientale perché la risorsa acqua (e non solo
insieme a energia ecc…) deve essere salvaguardata. L’educazione
ambientale dovrebbe insegnare agli esseri umani a gestire i propri
comportamenti in rapporto agli ecosistemi per far si che possano vivere in
modo sostenibile, senza cioè alterare del tutto gli equilibri naturali, mirando
al «soddisfacimento» delle esigenze presenti senza compromettere la
possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie.
2
L'acqua è una questione prioritaria per lo sviluppo sostenibile perché essa è
un bene scarso, e in molte zone del mondo questa risorsa è del tutto assente.
A questo si aggiunge la questione economica che sta trasformando l’acqua
in un bene economico sempre più caro; non a caso l’acqua viene chiamata
Oro Blu per sottolineare che si tratta di un bene prezioso in via
d’esaurimento.
Parlare della risorsa acqua come bene scarso sembra assurdo se si pensa che
lo stesso pianeta terra è coperto di acqua per il 75% della sua superficie,ma
se escludiamo la percentuale di acqua salata (97%) e quella intrappolata nei
ghiacci (2%) rimane un misero 1% a disposizione del genere umano
3
. Se si
tiene conto di questo 1% si può notare che l’acqua a disposizione del genere
umana è una piccolissima parte, come mostra il seguente grafico.
1
Vittorio Cogliati Dezza, Educazione ambientale e cultura dell’acqua, Enciclopedia
Treccani, www.treccani.it
2
Wikipedia, l'enciclopedia libera.
3
“Emergenza acqua: una ricchezza che non si può vendere”(2006), Effetto Terra: Sportello
di supporto ai consumi sostenibili ed eco-compatibili, www.effettoserra.org.
8
Grafico 1 – Distribuzione dell’acqua sulla terra
Fonte: “Emergenza acqua: una ricchezza che non si può vendere”(2006),
Effetto Terra: Sportello di supporto ai consumi sostenibili ed eco-
compatibili, www.effettoserra.org
L'acqua è una risorsa estremamente abbondante sulla Terra, ma la gran parte
di essa non è immediatamente disponibile per gli usi umani. Dell'acqua
presente negli oceani e nelle acque superficiali, una piccola parte è messa in
moto dall'energia solare attraverso l'evaporazione e partecipa al ciclo
dell'acqua, precipitando nuovamente al suolo. La gran parte di quest'ultima
aliquota non costituisce risorsa idrica in quanto evapora nuovamente dal
suolo o è intercettata dalla vegetazione, oppure defluisce verso il mare in
breve tempo e non è dunque disponibile con continuità nell'anno. L'acqua
precipitata al suolo che è immagazzinata in strati di terreni permeabili, i
quali ne rallentano il deflusso verso il mare, rappresenta invece la risorsa
idrica, potenzialmente accessibile con continuità per gli usi antropici. Tale
quantità proviene dalle precipitazioni, e si distingue in risorsa disponibile
cioè quella che affiora spontaneamente in sorgenti e dà vita ai corsi d'acqua,
e risorsa potenziale che resta in falda ed è potenzialmente emungibile
mediante pozzi.
L’acqua perciò non è solo una risorsa limitata, ma anche una risorsa
distribuita in modo ineguale sulla superficie terrestre. La maggior parte di
essa è concentrata in Siberia, nella regione dei Grandi Laghi in Nord
America, nei laghi Tanganika, Vittoria e Malati in Africa e nei 5 più grandi
sistemi fluviali: il Rio delle Amazzoni, Il Gange e Bramaputra, il Congo, lo
Yangtze e l’Orinoco.
4
La tabella n.1, sotto riportata, illustra le risorse d’acqua disponibili per la
popolazione di ognuno dei continenti.
4
“L’acqua oro blu del XXI” secolo, Volontariato internazionale per lo sviluppo, sezione
didattica - www.volint.it
La distribuzione dell'acqua sulla terra
Acqua salata
Acqua intrappolata nei ghiacciai
Acqua a disposizione del genere
umano