Introduzione
Introduzione
La scelta dell'argomento per la prova finale è scaturita dalla mia curiosità per tutto ciò
che è nuovo, sconosciuto ai più e con tante potenzialità inespresse.
L'analisi da me eseguita ruota intorno al rapporto tra informazione geografica,
turismo e social media; l'obiettivo del lavoro è dimostrare che questi tre ambiti,
apparentemente distanti tra loro, possono essere legati per creare nuove strategie di
marketing turistico ma anche nuovi schemi di comunicazione nella società civile che
può attivamente partecipare ai processi decisionali attraverso i nuovi strumenti offerti
dall'ICT (Information and Communication Technology).
Nel primo capitolo introduco quello che è ed è stato il rapporto tra ICT e turismo
dimostrando come la tecnologia ha cambiato il modo di viaggiare e le abitudini dei
turisti; una parte del capitolo tratta del turismo virtuale, frontiera estrema
dell'integrazione tra questi due settori.
Nel secondo capitolo affronto una delle innovazioni più importanti degli ultimi decenni
per l'informazione geografica, la nascita dei GIS (Geographical Information System),
portando alcuni esempi di come questo nuovo strumento stimoli la partecipazione dal
basso e la diffusione degli Open Data. Non mancano i riferimenti al turismo:
dall'analisi statistica per il turismo nei GIS alle potenzialità inespresse dei WebGIS
per i dispositivi portatili. Infine un paragrafo è dedicato ad un tema ancora poco
affrontato, il turismo accessibile, che grazie ai GIS può conoscere una nuova fase.
Il terzo capitolo tratta della nascita e dell'evoluzione dei servizi geolocalizzati per il
turismo con attenzione a quelli fruibili da device portatili, delle opportunità per le
aziende pubbliche e private e delle ultime innovazioni per l'interazione del turista tra
mondo virtuale e reale; nell'ultimo paragrafo descrivo il fenomeno, ancora tutto da
studiare, della gamification, portando all'attenzione alcuni esperimenti nel settore
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Introduzione
turistico come il geocaching.
Un capitolo a parte ha richiesto Google, colosso aziendale molto impegnato nei
servizi per il turismo (e per l'impresa e per il turista); ripercorro le tappe che hanno
portato da Google Maps a Google Street View Trekker fino ai progetti sperimentali di
Hotpot e Schemer.
Vantaggi e svantaggi delle innovazioni nel campo dell'informazione geografica del
turismo sono trattati nel quinto e ultimo capitolo: velocità di accesso ai dati ma anche
i problemi dell'affidabilità degli stessi e della privacy.
Fondamentali per svolgere il mio lavoro di tesi sono state, oltre alle classiche fonti
scritte, le fonti Internet, dai blog ai tweet passando per i siti istituzionali; ogni
informazione è stata debitamente verificata attraverso uno scrupoloso lavoro di
confronto e ricerca su diversi motori di ricerca.
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1. Internet e turismo
1. Internet e turismo
1.1. Come l'ICT ha cambiato il turismo
Il processo tecnologico è alla base delle profonde trasformazioni che hanno
interessato il settore turistico negli ultimi decenni. La tecnologia dell'informazione e
della comunicazione (ICT) ha cambiato l'organizzazione della filiera produttiva, il
funzionamento delle aziende, le loro strategie e anche il rapporto cliente-turista.
Tutto è iniziato dagli anni settanta con i CRS (Computer Reservation Systems), poi è
arrivato il turno del GDS (Global Distribuition System) e infine, negli anni novanta,
l'avvento di Internet; Il turismo, settore economico molto dinamico perché basa il suo
successo sulla circolazione globale di persone, informazioni, idee e prodotti non ha
potuto fare altro che adattarsi in fretta ai cambiamenti.
Ormai, come riconosciuto dalla UNWTO nel 2001, «l' ICT svolge un ruolo strategico
all'interno della produzione turistica come fattore di criticità per la competitività tra le
destinazioni, le strutture e i servizi».
L'ICT ha un duplice ruolo nel settore turistico poiché può essere sia strumento di
gestione che strumento di comunicazione e promozione. Come strumento di
gestione, le nuove tecnologie hanno maggiore efficacia ed efficienza nella gestione
interna dell'organizzazione, soprattutto in settori ad alta intensità informativa come
quello turistico.
Nel campo della comunicazione e della promozione esse consentono di migliorare la
quantità e la qualità dell'informazione disponibile per gli attori del mercato
favorendone la diffusione.
A fare la differenza non è l'adozione dei nuovi media, come Internet, ma l'intensità e
la profondità di cambiamento da essi indotto.
Internet ha modificato radicalmente le dinamiche; siti internet e, in misura sempre più
crescente, siti web 2.0 e social network consentono al consumatore finale di avere
una grande mole di informazioni in pochi istanti.
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1. Internet e turismo
Internet si è dimostrato, nell'ultimo decennio, il principale strumento per informarsi e
decidere mete di viaggio ma anche lo strumento che ha accelerato l'evoluzione della
domanda di viaggio.
Resta importante, come sempre è avvenuto, il passaparola tra amici e conoscenti ma
grazie al “web sociale”, si sono avuti due sostanziali cambiamenti che hanno
trasformato lo scenario:
• si sono modificati i luoghi in cui questo passaparola avviene;
• si è allargato il network di amici e conoscenti, sempre più affini per sensibilità
e stile di vita.
Chi viaggia è sempre più informato e ricerca attivamente notizie utilizzando un mix di
fonti: quelle ufficiali e quelle generate dagli utenti stessi.
Il web 2.0, fondato su una cultura di condivisione, risponde perfettamente ai bisogni
dell'utente di comunicare e scambiare con gli altri creando un legame condividendo i
ricordi sulle proprie vacanze, preparando un viaggio insieme, scambiandosi itinerari,
indirizzi, e consigli.
ll turista mobinauta si muove sulla rete come se fosse la sua terra natale creando
contenuto generato dall'utente sotto forma di blog, forum, immagini, video che si leggono ,
sicommentano, si condividono in queste nuove reti sociali. (Gerosa M. & Milano R., 2011).
Il secondo argomento di cui si parla sui social network sono, infatti, proprio i viaggi ed
il processo di approccio viaggio-internet si può analizzare attraverso tre fasi:
• una “pre-esperienza” di viaggio (attraverso racconti di viaggi altrui);
• l'esperienza vera e propria (anche parzialmente condivisa in tempo reale);
• una “post-esperienza” (con commenti, valutazioni, emozioni e sensazioni ex
post).
Tutte le fasi sono ugualmente importanti e collegate.
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1. Internet e turismo
È importantissimo stimolare la produzione di contenuti “post-esperienza” turistica
perché questi andranno ad arricchire quella sorta di database spontaneo di
informazioni che costituirà a sua volta la fonte informativa di futuri potenziali turisti
(“pre-esperienza”).
Inoltre l'esponenziale sviluppo del mobile e delle piattaforme social, molte delle quali
georeferenziate, hanno contribuito ad aumentare la possibilità di condividere
contenuti in tempo reale, esattamente mentre quella esperienza viene vissuta.
Raccontare un'esperienza, pur positiva, a distanza di un mese implica un linguaggio
e un coinvolgimento emozionale diverso rispetto a quanto spontaneamente avviene
in real time. La potenza comunicativa ed evocativa di foto e commenti postati mentre
si assaggia un piatto tipico o si assiste ad un tramonto mozzafiato su una spiaggia, è
di gran lunga superiore: autenticità, emozione, entusiasmo e soddisfazione vengono
espressi in modo non filtrato e e tutto ciò viene trasmesso con comunicazione che
acquisisce così un'efficacia senza precedenti.
Dunque, un'evoluzione anche dal punto di vista qualitativo oltre che quantitativo.
La sostituzione da parte di internet potrebbe essere totale e nessuno spazio
potrebbe rimanere disponibile agli operatori tradizionali (agenzie di viaggio) non
appena le generazioni dei nativi digitali rappresenteranno la maggioranza del
mercato.
L'importante è, e sarà, sempre più il non guardare alle tecnologie solamente da un
punto di vista tecnico ma comprendere (per governarli) i cambiamenti sociali che la
tecnologia in parte provoca e che in parte subisce.
Le aziende di turismo e viaggi che hanno compreso questo hanno trovato nel web
sicuramente uno strumento per ricavare nuovi profitti.
Il settore turismo e viaggi è un'industria di servizi e i servizi sono caratterizzati da
immaterialità; nella promozione e nella commercializzazione dei servizi l'informazione
è una componente essenziale perché l'intangibilità rende il prodotto turistico ad alta
intensità informativa. «Il turismo è informazione e di informazioni si nutre» (Gerosa
M. & Milano R., 2011). Quello che viene venduto al turista non è la vacanza, ma un
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1. Internet e turismo
insieme di informazioni riguardo ad una destinazione, a dei posti in aereo, ad un
albergo, a dei mezzi di trasporto che diventano vacanza solo nel momento del
consumo.
Per questo motivo internet ha rappresentato una rivoluzione epocale per il settore del
turismo: sul web, infatti, il contenuto della transazione, è l'informazione sul bene o
servizio, e non il bene o il servizio stessi.
Internet consente ai fornitori di servizi turistici non solamente di parlare ai propri
utenti finali ma di stabilire anche relazioni commerciali e gestire transazioni
economiche con gli stessi e gli strumenti sono sicuramente più capillari e immediati
dei tradizionali call center telefonici.
Prima dell'avvento del web le relazioni commerciali consolidate erano la chiave del
successo e il percorso era fornitori > intermediari > utenti finali. Oggi le dinamiche
commerciali sono diventate molto più complesse.
L'accettazione della perdita di controllo è la principale resistenza al cambiamento
nelle aziende turistiche che sono abituate ad una comunicazione unidirezionale e
faticano ad abbandonare i vecchi schemi rassicuranti ma questa resistenza deve
essere affrontata se si vuole restare sul mercato e questo si può fare, ad esempio,
monitorando e inserendosi adeguatamente in conversazioni che magari parlano
direttamente del brand o dello specifico territorio, argomenti rilevanti per il business
dell'azienda.
Del resto i numeri di utenti raggiunti dai social media lasciano poco spazio alla scelta
da parte degli operatori del travel sulla decisione se partecipare o meno al processo
di trasformazione in corso: Facebook ha superato il miliardo di utenti (circa la metà di
tutti gli internauti del mondo), di cui 22 milioni in Italia, e i 150 miliardi di connessioni
di amicizie. Circa l'80% dei consumatori utilizza Facebook per informarsi e informare
i propri contatti e ben il 75% ne viene influenzato.
Quindi il web rappresenta una minaccia oppure un'opportunità?
Il dibattito nel settore oscilla tra i catastrofisti, che vedono la fine dell'intermediazione
ed il nascere di una giungla di tariffe ed offerte senza controllo, e gli ottimisti, che
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