INTRODUZIONE
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L’obbiettivo di questo elaborato è trattare in modo congiunto due ambiti della
comunicazione complementari tra di loro, ma che spesso vengono pensati
come se appartenessero a due categorie separate da sviluppare
autonomamente. Questi ambiti sono la comunicazione pubblicitaria e la grafica.
Il contesto è quello del web, anche se in piccola parte vengono esposti e
menzionati parti delle due materie relative all’off-line. La tesi si propone inoltre
di fondere l’analisi tecnica con un’esposizione più teorica, in modo da fornire
una visione d’insieme basata su principi teorici capaci di essere
immediatamente applicati nella pratica. Nello specifico, i primi due capitoli
sono principalmente concettuali mentre il terzo è più pragmatico. Il primo
capitolo riguarda la pubblicità on-line, il secondo la grafica, mentre il terzo è
costituito dall’utilizzo congiunto dei due corpi di conoscenze, per realizzare
infine l’analisi di tre pubblicità on-line attualmente in esecuzione. Il primo
capitolo fornisce gli strumenti per comprendere la situazione attuale della
pubblicità on-line, attraverso una prospettiva di marketing e un’analisi dei
mezzi e metodi disponibili per effettuare questo tipo di advertising, che è in
continua espansione. Il secondo capitolo, quello dedicato alla grafica, tratta i
vari aspetti della materia, dal colore alla tipografia, dalla creazione di un logo
al design di una pagina web, tutti potenzialmente applicabili alla pubblicità on-
line. Entrambi i primi due capitoli espongono le parti che rispettivamente li
costituiscono in modo sintetico e sostanzialmente autonomo rispetto alle altre
parti. Questo modo di operare, succinto e poco discorsivo, è stato scelto
perché meglio adattabile ai contenuti per lo più tecnici dell’opera. Può
succedere che chi si occupa di pianificare una campagna pubblicitaria on-line
non si preoccupi particolarmente dell’aspetto che essa avrà, così come i
professionisti che ne curano la grafica non si cimentano sulle strategie e sui
metodi per la diffusione della pubblicità di cui hanno curato l’immagine. Questa
tesi vuole essere un utile strumento per tutti e due gli aspetti professionali,
cercando di implementarli in un’unica visione d’insieme tramite l’applicazione
pratica delle parti che li compongono.
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La comunicazione è una leva di management sempre più rilevante. Per le
aziende, comunicare con il consumatore è un momento importante e
significativo. Questo dato di fatto è la conseguenza dell’aumento della
concorrenza e quindi della competizione nel mercato globale. La competizione
si gioca sempre più sulle politiche di branding, ossia sulla capacità dell’impresa
di creare un marchio con un’immagine particolarmente forte, alla quale
vengono associate, di volta in volta, percezioni di qualità, di valori condivisibili
e di emozioni. Un ruolo fondamentale nel processo di valorizzazione della
marca è svolto dalla comunicazione pubblicitaria. La pubblicità è, infatti, il più
importante strumento di cui l’azienda dispone per persuadere il potenziale
consumatore e quindi sollecitare le vendite. Per molto tempo la pubblicità è
stata legata esclusivamente ai mezzi di comunicazione tradizionali (radio,
televisione, cinema, affissione, stampa). Soprattutto la comunicazione
commerciale su mezzo televisivo, che ancora oggi assorbe i maggiori
investimenti pubblicitari, ha contribuito sostanzialmente alla costruzione di
alcuni celebri brand come Nike e Coca-Cola. Oggi però i media classici hanno
perso di efficacia a causa dell’affollamento pubblicitario e dei meccanismi
elusivi del consumatore, che è diventato più attento e critico rispetto al
messaggio pubblicitario. “A perdere vigore oggi non è solo la televisione, ma
sono anche giornali e riviste, qualunque forma di media che comporti
un’interruzione nelle attività del consumatore” (Godin, 2002). Per attenuare il
problema dell’affollamento e per comunicare con il nuovo consumatore, la
pubblicità è costretta a cercare nuovi canali e nuove forme di comunicazione.
Queste nuove possibilità di comunicazione sono offerte dal Web. Nel Web, o
meglio nel Web 2.0, diviene necessario definire nuovi modelli pubblicitari,
superando i meccanismi classici di comunicazione pubblicitaria che online non
funzionano. L’azienda, per ottenere successo in questo nuovo ambito
comunicativo, dovrebbe sfruttare tutti gli strumenti messi a disposizione dalla
nuova rete per costruire un rapporto più profondo e partecipativo con il
consumatore. Utilizzare ad esempio sinergicamente il proprio sito, la presenza
sui social network tramite la creazione del profilo aziendale e un proprio canale
su YouTube.
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E integrare questi nuovi canali di comunicazione pubblicitaria con la pubblicità
nei media classici, su cui l’azienda potrebbe comunque diminuire l’investimento
essendo sempre più dispendiosa e meno efficace. Fondamentale è la
distribuzione gratis di servizi utili magari destinati ai new media (smartphone,
tablet ecc.) e in generale sono importanti tutte quelle azioni finalizzate ad
incoraggiare i consumatori a interagire con la marca, entrando negli spazi che
frequentano e utilizzando i linguaggi della rete.
La grafica negli ultimi anni ha riscontrato continui progressi, è sempre più raro
imbattersi in siti “brutti” così come vedere pubblicità poco curate. L’aspetto
esteriore dei messaggi e dei contenuti che l’azienda vuole veicolare hanno
assunto negli anni sempre più rilevanza, al giorno d’oggi un buon contenuto
per essere valorizzato necessita di una buona forma. “L’occhio” dei
consumatori è sempre più attento e suscettibile all’aspetto e apprezza il
continuo miglioramento estetico nella comunicazione. Così scegliere di
utilizzare gli stessi caratteri tipografici e gli stessi colori nelle diverse attività
promozionali è indispensabile, nell’ottica dell’immagine coordinata, per
attribuire un’immagine compatta e al contempo esteriormente gradevole alla
comunicazione.
Si evince, in definitiva, che la comunicazione pubblicitaria on-line e la grafica
che la rappresenta sono due lati della stessa moneta su cui puntare per
ottenere successo nella realtà sempre più competitiva della comunicazione.
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LA PUBBLICITA’ ON‐LINE
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1. IL WEB E LA STORIA DELLA PUBBLICITA’ IN RETE
La storia di internet per quanto relativamente breve ha visto susseguirsi
numerose innovazioni e cambiamenti. Dalla sua nascita, alla crisi del 2000, allo
sviluppo di una sua nuova identità completamente diversa da quella di
partenza definita Web 2.0, internet si è dimostrata una realtà imprevedibile ma
sempre più importante, diffusa e integrata nella vita di tutti i giorni.
Parallelamente a questi cambiamenti anche la pubblicità online si è sviluppata
ed evoluta radicalmente nell’arco di pochi anni.
1.1 Il Web
Il World Wide Web (identificato spesso anche solo come WWW, Web oppure
W3) è un insieme di strumenti che permette di accedere a documenti collegati
fra loro ma distribuiti sulle migliaia di calcolatori che attualmente sono inseriti
nella rete internet. Dal punto di vista prettamente informatico il World Wide
Web è un sistema cliente/servente (client/server), questo vuol dire che, nella
architettura della applicazione Web, un calcolatore svolge il ruolo di computer
servente e altri quello di computer cliente. Il computer server è un calcolatore
che contiene gli archivi e i dati che possono essere utilizzati in modo condiviso
da più utenti che operano sui calcolatori che sono dotati di uno strumento
software applicativo in uso all’utente finale; questi calcolatori ad uso
individuale svolgono il ruolo del cliente o client. Il cliente di solito chiede al
servente che uno specifico lavoro o processo sia eseguito, il servente fa il
lavoro e invia la risposta al cliente. Quando vengono realizzate delle
applicazioni cliente/servente, di solito vi sono molti clienti e solo alcuni serventi
che operano per realizzare i servizi applicativi richiesti. Il cliente nella
architettura Web è uno strumento software che viene normalmente
denominato “browser Web”, perché viene utilizzato per navigare e scorrere le
informazioni disponibili attraverso il Web. Il browser è, quindi, un software
presente nei computer dei navigatori in grado di interpretare e visualizzare le
informazioni inviate dai server. La comunicazione fra cliente e servente Web
avviene mediante il protocollo HTTP (HyperText Transefer Protocol), che
definisce le richieste e le risposte ed è un protocollo che prevede che il cliente
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e il servente instaurino un colloquio senza il mantenimento di informazioni di
stato. Nell’ambito di questo protocollo ad ogni pagina del Web è assegnato un
nome univoco a livello mondiale, questo nome unico è chiamato URL acronimo
di Uniform Resource Locator. Un URL è composto da tre parti: nome protocollo
(http), nome del computer dove la pagina è mantenuta (www.esempio.it) e
infine nome del file che contiene la pagina (index.html). L’idea base di internet
è quella della “packet switching technology”, ovvero una tecnologia di
comunicazione che consente ai file oggetto di trasmissione di essere smembrati
in pacchetti, di essere inviati alla destinazione separatamente, per poi essere
riassemblati nella forma originale di comunicazione. Questi pacchetti vengono
trasmessi tramite i protocolli standard TCP/IP. Dove TCP (Transfer Control
Protocol) è il protocollo di trasferimento dei dati e IP (Internet Protocol)
definisce il formato ufficiale del pacchetto dati da trasmettere e le indicazioni di
indirizzamento (Agosti, Orio, 2007).
Da un punto di vista storico l’evoluzione di internet si può far risalire al 1958,
quando negli Stati Uniti nacque ARPA, un’agenzia di ricerca legata al ministero
della difesa. Lo scopo era sviluppare un sistema che permettesse lo scambio di
informazioni tra elaboratori, in modo da garantire un mezzo di comunicazione
sicuro tra comandi militari anche in caso di guerra nucleare (allora data per
possibile nella logica della guerra fredda). La sicurezza di questo nuovo mezzo
di comunicazione era data dalla tecnologia packet switching technology,
immaginata agli inizi degli anni settanta, grazie alla quale la distruzione di una
o più linee di comunicazione avrebbe consentito comunque l’arrivo a
destinazione dei dati inviati. Nel 1963 venne avviato il progetto ARPAnet, vero
e proprio antenato di internet, il progetto si sganciò da immediati scopi militari
e divenne invece un modo per garantire più efficienza e produttività nei centri
di ricerca finanziati dall’ARPA, connettendo tra loro università e ricercatori. La
prima connessione a trasferimento di dati tra due elaboratori avvenne nel
1969, la ricerca su ARPAnet si estese ad una ampia cerchia di università
americane. Nel 1972 Ray Tomlinson inventò la posta elettronica, introducendo
il carattere “@” per separare il nome dell’utente da quello della macchina
usata. Due anni dopo venne sviluppato il primo linguaggio in grado di mettere
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