2
Con tale finalità lo schiuditoio di Carloforte è stato proposto come unità operativa per
sviluppare la ricerca orientata a migliorare sia i sistemi di controllo della riproduzione dei
gamberi Peneidi su larga scala, che la gestione di allevamento di larve e post- larve; a
svolgere studi circa gli effetti biologici sulla sopravvivenza e accrescimento con l’uso di
diete sperimentali diversamente formulate, a migliorare le caratteristiche qualitative della
specie attraverso caratterizzazione della variabilità genetica e selezione dei ceppi meglio
dotati.
Recentemente inoltre, con atto della Giunta Provinciale è stata approvata la costituzione di
un Consorzio Nazionale per lo Sviluppo delle Biotecnologie in Gambericoltura
(CoNSBiG). La proposta è sorta nell’ambito di un gruppo di consultazione formato da Enti
Pubblici ed Università operanti nel campo della gambericoltura a vari livelli, che spaziano
dalla ricerca di base a quella applicata fino alla promozione nel settore della produzione,
che hanno ravvisato la necessità di mettere insieme le rispettive potenzialità in termini
strutturali e di esperienza, allo scopo di sviluppare conoscenze trasferibili al mondo della
produzione, obiettivi che difficilmente potrebbero essere altrimenti raggiunti operando
singolarmente nelle ristrettezze imposte dalle realtà locali.
Per poter portare avanti questo programma già avviato con la predisposizione e
partecipazione a diversi progetti di ricerca, è stata ravvisata la necessità di procedere
all’adeguamento dell’impianto creando dei laboratori tecnici e biologici necessari per
svolgere attività di ricerca e formazione di tecnici e di laureati nei settori che condizionano
maggiormente lo sviluppo della gambericoltura a livello sperimentale e produttivo per
poter poi trasferire le conoscenze acquisite al mondo produttivo.
E’ in questo quadro che si inserisce la tesi di laurea qui presentata.
3
INTRODUZIONE
CENNI STORICI
La gambericoltura marina è attività tradizionale in molte aree del Sud Est asiatico, dove
viene praticata da oltre un secolo. Fino agli anni ‘60 la produzione di gamberi da
allevamento costituiva una economia complementare alla pescicoltura, ed in particolar
modo all’allevamento del milkfish Chanos chanos, di cui rappresentava un raccolto di
secondaria importanza. In Thailandia, Malaysia, Singapore ed India gli stadi giovanili di
gamberi, che accidentalmente entravano nelle saline e nei campi allagati per la coltura del
riso, venivano successivamente pescati alla pezzatura di mercato. In Indonesia e nelle
Filippine gamberi allo stadio post-larvale entravano comunemente con l’alta marea, in
occasione dei ricambi di acqua, nei bacini da allevamento di pesce ed ivi raggiungevano la
taglia commerciale. Soltanto più recentemente, a seguito di una maggiore quotazione di
mercato dei gamberi marini, questi hanno acquisito crescente importanza rispetto alla
produzione principale. Ciò ha spinto molti pescicoltori a convertire la loro attività in
gambericoltura.
Le prime forme di gambericoltura organizzata si basavano essenzialmente sulla reperibilità
del novellame naturale, il quale veniva lasciato entrare spontaneamente nei bacini da
ingrasso con il flusso di marea crescente e quindi intrappolato inserendo delle grate alle
chiuse, nel momento di deflusso delle acque. Nelle Filippine, dove il gambero veniva
allevato in monocoltura oppure in policoltura con Chanos chanos, si ricorreva a tecniche
più propriamente mirate alla raccolta del novellame nelle zone di estuario. Tale cattura
veniva effettuata con retini direttamente dalla imbarcazione o, anche, camminando nei
bassi fondali di estuario; in ogni caso, la reperibilità del novellame costituiva un aspetto
aleatorio, in quanto legato alle fluttuazioni stagionali. L’allevamento successivamente,
veniva effettuato in vecchi bacini non strutturati opportunamente e contraddistinti in
genere, da scarsa profondità. Ciò determinava forti variazioni dei valori alini e termici
causando elevate morie. Inoltre l’ingresso accidentale di specie ittiche predatrici decimava
le popolazioni di gamberi in allevamento con gravi danni economici. Tale prima fase della
4
gambericoltura era caratterizzata da bassi raccolti, che si attestavano intorno ai 50-100
kg/ha per ciclo produttivo. Tuttavia il fattore limitante di tali primi tentativi di
gambericoltura organizzata era costituito dalla aleatorietà delle catture del novellame in
natura.
A portare un contributo determinante alla risoluzione della produzione di novellame furono
gli studi svolti in Giappone dal biologo Motosaku Fujinaga che, nel 1934, raggiunse un
primo successo nella riproduzione di Penaeus japonicus e nell’allevamento delle larve.
Fujinaga riuscì a perfezionare la tecnica soltanto nel 1959, quando mise a punto il sistema
produttivo del Peneide su scala pilota. Tuttavia soltanto a partire dal 1967 l’attività di
allevamento del gambero acquisì dimensioni commerciali, in Giappone, attraverso
l’attività di un primo gruppo di operatori. Intanto la tecnologia di Fujinaga incominciò a
diffondersi in altre aree geografiche. Nel 1963 il ricercatore Harry Cook del Laboratorio di
Galveston, Texas, in collaborazione con Fujinaga, riuscì a far riprodurre ed allevare con
successo le larve di due Peneidi americani, P. setiferus e P. aztecus. Tale tecnologia, con
opportune modificazioni determinate dalle specifiche situazioni ambientali e socio-
economiche, si diffuse più tardi a Taiwan, Filippine, Tailandia e Malaysia con alcune
specie locali quali P. monodon, P. merguiensis, P. indicus e P. orientalis. Tuttavia
l’industria della gambericoltura richiese ancora un lungo periodo di gestazione a causa di
una tecnologia allora molto carente che si evolse, sia pure tra errori e fallimenti, fino agli
anni ‘70.
La grande richiesta del mercato del gambero, a livello mondiale, rappresentò uno stimolo
formidabile per coinvolgere altri paesi, quali quelli del Sud-Est asiatico e del Centro
America. In quest’ultima area, il successo di mercato del prodotto e le prime esperienze di
Galveston catalizzarono un vasto interesse soprattutto in Ecuador dove, favorite da
un’ampia disponibilità di novellame naturale, furono avviate direttamente iniziative di
ingrasso di P. vannamei, P. stylirostris e P. occidentalis. In Ecuador si è passati da una
produzione di 45 t nel 1972 (Cobo Cedeño, 1977) a 1.144 t nel 1979 (Pedini, 1982) e,
quindi, ad oltre 30.000 t nel 1982. Attualmente la gambericoltura si sta rapidamente
espandendo in quest’area geografica coinvolgendo Panama, Perù, Santo Domingo,
Colombia, Cuba, Messico ed altre nazioni ancora.
5
GAMBERICOLTURA NEL MONDO
L’interesse per l’allevamento dei gamberi Peneidi risiede in un complesso di fattori che
tendono a privilegiarli rispetto ad altre specie piscicole. Tali elementi possono essere così
riassunti:
• ampio areale di distribuzione dei Peneidi, presenti praticamente, in tutti i mari del
globo. Ciò ha consentito un facile approccio alla conoscenza di tale prodotto su tutte le
mense del mondo ed un conseguente diffuso apprezzamento di dette carni. Tuttavia la
maggiore concentrazione nei consumi dei gamberi si ha in Giappone, Stati Uniti ed
Europa occidentale. Inoltre gli orientamenti di mercato indicano un continuo
incremento della richiesta del prodotto, laddove la produzione della pesca già da
qualche tempo si è stabilizzata intorno a 1,5 milioni di tonnellate/anno;
• elevata quotazione di mercato, cosa che consente ampi margini di profitto anche nelle
forme di allevamento tecnologicamente poco avanzate, caratterizzate da basse
produzioni unitarie. In Giappone il gamberone locale da allevamento può superare
quotazioni di anche 200.000 Lit/kg (52,65 €/Kg); in Spagna il prezzo all’ingrosso del
prodotto fresco raggiunge le 60.000 Lit/kg (20,66 €/Kg). In Italia il fresco viene pagato
intorno alle 35.000 £/kg (18,08 €/Kg) all’ingrosso.
Sebbene il gambero surgelato venga valutato sensibilmente meno, tuttavia trova un
buon apprezzamento sui mercati internazionali con valori, all’ingrosso, oscillanti dai 15
ai 20 $ USA, a seconda della taglia e dei momenti;
• rapido accrescimento del genere che in 3-4 mesi può raggiungere la pezzatura di
mercato. Ciò consente nelle regioni tropicali e sub tropicali di ottenere anche 2-2,5
raccolti all’anno, nello stesso bacino, oppure un solo raccolto nelle aree temperate
(come in Italia). Non di meno la rapidità dell’accrescimento permette lo sviluppo della
gambericoltura anche in quelle aree geografiche considerate “difficili”, in quanto
caratterizzate da periodi freddi mo lto prolungati alternati a brevi estati, quali le “valli
da pesca dell’Alto Adriatico e anche le “marais” della costa atlantica francese, ove la
6
gambericoltura sta soppiantando attività ittiche tradizionali;
• rusticità ed alta capacità di adattamento dei Peneidi a condizioni ambientali anche
estreme che consentono l’allevamento in strutture sia a basso contenuto tecnologico
(nei bacini in terra, nei tambaks dell’Indonesia, nei recinti di rete a bambù o pen delle
Filippine etc.), con schemi gestionali sia rudimentali, che molto avanzati quale, ad
esempio, il modello giapponese di iperintensivo “Shigueno” (caratterizzato da alta
tecnologia, forti ricambi di acqua e sofisticati sistemi di drenaggio sotto doppio fondo);
• tecnologie della riproduzione e dell’ingrasso note nelle loro linee principali e tali da
fornire garanzie di successo.
ALCUNI DATI
I dati relativi alla produzione di gamberi sono stati in continua variazione ed evoluzione
nel corso degli ultimi dieci anni. Di seguito ne vengono riportati alcuni scelti tra quelli
forniti dalla F.A.O. in modo da dare un’indicazione, sia pure generica, circa l’importanza
economica della gambericoltura.
Produzione mondiale di gamberi: catture e allevamento
1997 1996 1995
Prod.totale Acquacoltura Prod.totale Acquacoltura Prod.totale Acquacoltura Paese
tonnellate tonnellate ‘000 US$ tonnellate tonnellate ‘000 US$ tonnellate tonnellate ‘000 US$
Europa 3.227.905 3.011.181 2.995.386
Africa 87.191 3.132 20.071 76.055 2.791 16.311 80.740 1.821 10.990
Asia 2.417.210 736.529 4.885.422 2.395.301 781.116 5.252.965 2.258.663 785.417 5.241.659
Oceania 30.629 2.875 39.180 31.849 2.669 35.770 30.834 2.627 31.929
Nord
America 421.519 44.565 291.865 412.995 36.649 230.817 426.031 38.141 225.503
Sud
America
277.434 154.360 835.426 239.848 125.795 780.535 235.589 123.381 759.436
7
Paese 1994 1993 1992
Europa 2.608.648 2.181.982 183.327 190 2245
Africa 67.239 729 5.476 69.637 1.067 6.815 63.175 275 2.800
Asia 2.215.318 742.723 5.004.832 2.021.458 714.418 4.501.639 2.047.533 736.379 4.640.593
Oceania 26.219 2.312 25.076 27.426 1.847 16.689 27.176 1.718 16.331
Nord
America
395.352 38.391 233.272 389.592 32.529 233.800 383.186 21.405 154.034
Sud
America
221.362 106.007 651.281 210.929 97.626 609.859 246.796 129.711 727.369
Paese 1991 1990 1989
Europa 177.255 148 1788 174.142 241 2105 171.574 138 2223
Africa 62.519 222 1.975 56.977 313 2.578 60.098 111 839
Asia 1.954.137 694.951 4.394.390 1.806.740 569.809 3.718.239 1.738.801 529.904 3.352.955
Oceania 30.850 1.526 14.301 25.044 1.157 10.950 30.007 831 7.503
Nord
America
372.566 15.808 122.602 362.346 13.100 84.657 384.219 11.759 70.703
Sud
America
227.085 119.521 599.333 190.020 87.377 389.718 180.941 77.759 519.183
* Rielaborazione su dati F.A.O., (2001).
Come è ben visibile, la produzione mondiale di gamberi ha fatto registrare consistenti
aumenti negli anni novanta; nel 1993 i gamberi allevati sono stati 847.487 t. Dopo un
periodo di crescita ininterrotta, per la prima volta dalla metà degli anni settanta la
produzione ha registrato una lieve flessione (-4,7%) rispetto all’anno precedente (889.678
t). Dal 1993 la produzione complessiva è sempre aumentata grazie anche ad un’evoluzione
nelle abitudini alimentari delle popolazioni occidentali, che hanno per così dire “scoperto”
i crostacei apprezzandoli ed introducendoli in maniera sempre più consistente nella loro
dieta. Inoltre il miglioramento nella velocità dei trasporti, la facilità di conservazione e
preparazione e gli scambi socio-culturali hanno permesso ai gamberi di attestarsi tra i
prodotti di largo consumo sulle tavole di tutto il mondo.
8
Nel 1992 i gamberi provenienti dall’allevamento costituivano il 28% dell’intero prodotto
commercializzato. I ritmi di sviluppo costante registrati nel decennio ottanta - novanta
hanno addirittura portato ad ipotizzare, per l’anno 2000, una produzione complessiva
derivante per metà dalla pesca e per l’altra metà dall’allevamento.
Il fatturato globale annuo è dell’ordine di diversi milioni di dollari con quotazioni che
possono variare notevolmente sui principali mercati mondiali. In Italia la mazzancolla
nell’anno 2000 ha raggiunto all’ingrosso la quotazione media di 34.500 £/Kg (pari a 17,82
€/Kg) subendo esigue oscillazioni di prezzo in dipendenza soprattutto dei periodi di fermo
biologico e delle festività (Dati Ismea, rete di rilevazione grossisti V.E.L.A. DE MAR
S.r.l.).
Esistono notevoli differenze tra Est ed Ovest: nelle specie allevate (a thelycum chiuso in
Oriente, a thelycum aperto in Occidente), nei modi operativi e nella natura dei mercati. Vi
Produzione mondiale di gamberi: catture e allevamento
0
500.000
1.000.000
1.500.000
2.000.000
2.500.000
3.000.000
3.500.000
1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998
anni
to
nn
.
Europa Asia
Nord America Sud America
Africa Oceania
9
è tuttavia un elevato grado di interscambio generato dal flusso delle esportazioni e dalla
tendenza all’aumento della domanda di questo prodotto. Di seguito si riporta una tabella
che illustra la produzione mondiale della gambericoltura con i dati dettagliati di due specie
significative di Peneidi: Penaeus monodon e Penaeus vannamei.
Le cifre sono eloquenti, e configurano la gambericoltura mondiale come un settore di
ampiezza e significato tutt’altro che trascurabili:
Produzione mondiale della gambericoltura
1989 1990 1991 1992 1993
Tonnel. 257.596 288.612 375.479 438.562 514.587
Penaeus monodon
'000 US$ 1.602.919 1.874.705 2.361.906 2.720.541 3.340.334
Tonnel. 76.677 86.447 118.130 132.142 107.758
Penaeus vannamei
'000 US$ 503.314 398.501 607.001 743.869 666.811
Tonnel. 620.502 671.997 832.176 889.678 847.697
Gamberi
'000 US$ 3.953.406 4.208.247 5.134.389 5.543.372 5.370.784
Tonnel. 4.379 4.393 6.021 8.647 16.619
Crostacei marini
'000 US$ 21.805 21.914 30.318 43.465 75.040
Tonnel. 88.152 96.396 102.664 100.118 103.981Crostacei d'acqua
dolce '000 US$ 422.768 490.016 561.640 520.741 599.730
1994 1995 1996 1997 1998
Tonnel. 576.498 596.177 576.139 531.198 577.990
Penaeus monodon
'000 US$ 4.028.043 4.157.591 4.090.301 3.809.240 3.859.257
Tonnel. 119.721 139.899 137.096 168.967 191.009
Penaeus vannamei
'000 US$ 725.145 845.071 840.133 915.296 1.028.077
Tonnel. 890.685 951.593 960.054 1.000.565 1.113.887
Gamberi
'000 US$ 5.922.461 6.271.284 6.400.593 6.445.433 6.857.259
Tonnel. 28.146 24.488 7.269 21.511 52.736
Crostacei marini
'000 US$ 112.829 98.201 33.012 86.054 205.670
Tonnel. 138.815 163.782 213.533 279.796 319.942Crostacei d'acqua
dolce '000 US$ 844.370 987.633 1.179.432 1.610.696 1.788.982
*Produzione mondiale della gambericoltura dal 1989 al 1998, rielaborazione su dati F.A.O. (2001).
10
le potenzialità di un suo sviluppo europeo in particolare italiano andrebbero quindi
attentamente considerate.
Emisfero Occidentale
Nell’Emisfero Occidentale, Ecuador e Penaeus vannamei (Western White Shrimp o
gambero bianco occidentale) sono rispettivamente il Paese produttore e la specie coltivata
dominanti. In questa parte del mondo, oltre a P. vannamei viene allevata anche una quota
modesta (intorno al 10% del totale) di Penaeus stylirostris. Il 75% del prodotto è destinato
al mercato statunitense, mentre del rimanente 25%, una larga fetta raggiunge l’Europa
Occidentale (Francia, Spagna, Italia).
Come risposta ai segnali di possibile saturazione di alcuni importanti mercati (per esempio
l’europeo ed il giapponese) e all’evoluzione generale del sistema agro-alimentare nel senso
di un potenziamento della trasformazione, crescono i prodotti a maggior valore aggiunto,
quali i pre-cotti e i cosiddetti IQF (individually quick frozen). Gli IQF sono di solito le
code (vale a dire le porzioni addominali, edibili, dell’animale) surgelate individualmente,
Produzione mondiale della gambericoltura
0
200.000
400.000
600.000
800.000
1.000.000
1.200.000
1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000
anni
to
nn
.
Gamberi
Penaeus monodon
Penaeus vannamei
11
vendibili nelle quantità richieste dal consumatore. Diversamente, il prodotto surgelato è
commercializzato di norma in cartoni da 1 o 2 kg; esso viene spesso messo in vendita
previo scongelamento e le rimanenze di fine giornata sono refrigerate o ricongelate in
attesa della vendita successiva. Ciò comporta evidenti inconvenienti, quali l’alterazione
delle caratteristiche organolettiche e delle condizioni igienico - sanitarie.
Le forme di allevamento più diffuse in questa parte del mondo sono di tipo semintensivo e
gli operatori sono spesso grandi imprese che già dispongono di proprie aziende
mangimistiche e di trasformazione, di schiuditoi e/o di una rete distributiva. E’ questo un
altro aspetto interessante della gambericoltura occidentale, che ne mette in luce le
caratteristiche industriali legate da una parte alla possibilità di una sua integrazione
verticale all’interno di gruppi dell’agro-alimentare e, dall’altra, alla specializzazione
sempre più spinta dei singoli momenti produttivi (maturazione dei riproduttori, produzione
di uova o nauplii, produzione di post- larve, ingrasso, trasformazione, distribuzione).
Una nota importante riguarda infine gli Stati Uniti dove, specialmente nel Sud, ad una
tradizione tecnico-scientifica di grande rilevanza si affianca la crescita vivace di
un’impresa gambericola moderna ed efficiente. Pur non sviluppando volumi notevoli di
prodotto, la gambericoltura Nord-Americana rappresenta un esempio significativo in
termini di innovazione e di ricerca e sviluppo (R&D).
12
Penaeus vannamei produzione mondiale
1997 1996 1995
Produzione Acquacoltura Produzione Acquacoltura Produzione Acquacoltura Paese
tonnellate tonnellate ‘000 US$ tonnellate tonnellate ‘000 US$ tonnellate tonnellate ‘000 US$
Bahamas 1 1 15 1 1 15 24 24 60
Belize 1.230 1.230 9.225 717 717 5.736 936 936 7.488
Colombia 6.907 6.907 58.710 5.221 5.221 45.345 8.091 8.091 56.637
Costa Rica 2.400 2.400 19.200 2.400 2.400 19.200 2.551 2.551 20.408
Ecuador 132.859 119.709 598.545 111.920 97.920 587.520 110.597 96.597 579.582
Mexico 17.422 17.422 108.661 13.315 13.315 64.679 15.867 15.867 73.588
Nicaragua 2.752 2.752 22.401 2.568 2.568 19.260 2.503 2.503 17.521
Panama 6.350 6.350 32.131 4.400 4.400 28.600 4.684 4.684 29.978
Peru 6.162 6.162 50.528 5.244 5.244 44.574 4.585 4.585 36.680
St Kitts
Nevis
4 4 26 4 4 26 4 4 26
United
States
1.200 1.200 10.584 1.300 1.300 11.466 1.000 1.000 8.820
Venezuela 4.282 4.282 16.670 4.006 4.006 16.024 3.057 3.057 15.285
Totale 181.569 168.419 926.696 151.572 137.096 842.445 153.899 139.899 846.073
Paese 1994 1993 1992
Bahamas 4 4 12 8 8 24 5 5 25
Belize 901 656 5.871 933 600 5.700 730 300 3.000
Colombia 8.944 8.944 56.348 7.327 7.327 51.846 9.432 9.432 75.601
Costa Rica 800 800 6.720 700 700 5.950 650 650 5.525
Ecuador 93.858 79.858 481.701 88.905 74.857 458.439 116.903 103.003 551.272
Mexico 13.454 13.454 67.270 11.500 11.500 57.500 8.326 8.326 41.630
Nicaragua 2.300 2.300 16.100 600 600 3.600 42 42 336
Panama 5.525 5.525 34.752 4.410 4.410 28.665 3.350 3.350 21.072
Peru 3.949 3.949 27.643 3.109 3.109 17.100 3.771 3.771 18.855
St Kitts
Nevis
4 4 26 3 3 20 3 3 20
United
States
2.000 2.000 17.640 3.000 3.000 26.460 2.000 2.000 17.640
Venezuela 2.227 2.227 13.362 1.644 1.644 11.508 1.260 1.260 8.894
Totale 133.966 119.721 727.445 122.139 107.758 666.812 146.472 132.142 743.870
13
Paese 1991 1990 1989
Bahamas 2 2 13 3 3 21 10 10 70
Belize 329 157 1.727 99 99 1.089 542 542 5.962
Colombia 6.717 6.717 42.612 6.000 6.000 42.900 2.973 2.973 27.352
Costa Rica 525 525 4.463 300 300 2.550 220 220 1.760
Ecuador 108.708 95.121 456.581 76.939 68.636 279.369 70.476 62.836 408.434
Mexico 5111 5.111 25.555 4.371 4.371 21.855 2846 2.846 14.230
Nicaragua 53 53 424 70 70 595 70 70 560
Panama 3.290 3.290 26.978 2.831 2.831 24.064 3.095 3.095 15.475
Peru 5.000 5.000 30.000 3.000 3.000 16.800 3.353 3.353 21.795
St Kitts
Nevis
3 3 18
United
States
1.600 1.600 14.112 900 900 7.362 682 682 7.277
Venezuela 551 551 4.518 237 237 1.896 50 50 400
Totale 131.889 118.130 607.001 94.750 86.447 398.501 84.317 76.677 503.315
*Rielaborazione su dati F.A.O. (2001)
Presso i laboratori del National Marine Fisheries Service di Galveston (Texas) sono stati
avviati negli anni sessanta i primi studi sulla produzione massiva di post-larve. Da quella
località e da quelle ricerche prende nome lo stesso “Metodo Galveston”, forma di
allevamento larvale che utilizza vasche di volume ridotto, stoccate ad alte densità.
Il vasto background conoscitivo, la presenza di una solida industria mangimistica, la
disponibilità di capitali, l’efficiente flusso informativo, insieme a condizioni climatiche e
geografiche favorevoli di vaste aree costiere, sono gli elementi alla base dello sviluppo del
settore. Quest’ultimo cresce inoltre per l’interesse di gruppi economici asiatici (taiwanesi,
ad esempio) che stanno intervenendo in questo emisfero con investimenti massicci. In
presenza di un mercato tra i più remunerativi, essi possono infatti trasferire tecnologie,
know-how e risorse umane già collaudati nelle aree di provenienza, abbattendo nel
contempo i costi legati al trasporto del prodotto finito.
I dati che seguono sono relativi ai paesi occidentali e riportano le specie di Peneidi allevati
con le quantità totali e l’apporto fornito dall’acquacoltura (Rielabora zione su dati F.A.O. 2000).
14
America del nord
1997 1996
Prod.totale Acquacoltura Prod.totale Acquacoltura
Continente
Specie Ittica
Tonn. Tonn. ‘000 US$ Tonn. Tonn. ‘000 US$
Mazzancolla - gamberone (P. duorarum) 10.877 15.510
Mazzancolla bianca dell'Atlantico (P. setiferus ) 32.859 0 0 28.808 0 0
Mazzancolle (Penaeus stylirostris) 1.292 1.292 6.757 675 675 3.863
Mazzancolle brasiliane- rosa (P. brasiliensis) 0 0
Nord Mazzancolle caffe (Penaeus aztecus) 47.836 55.361
America Mazzancolle californiana (P. californiensis) 203 334
Mazzancolle- gamberone (Penaeus spp) 100.450 11.914 82.865 91.885 11.269 77.972
Mazzancolle rossa (Penaeus brevirostris) 2.700 1.960
totale Peneidi 196.217 13.206 89.622 194.533 11.944 81.835
Continente Specie Ittica 1995 1994
Mazzancolla - gamberone (Penaeus duorarum) 11.121 7.986
Mazzancolla bianca dell'Atlantico (P. setiferus ) 39.959 0 0 36.838 0 0
Mazzancolle (Penaeus stylirostris) 744 744 4.062 1.115 1.115 5.834
Mazzancolle brasiliane- rosa (P. brasiliensis) 0 0
Nord Mazzancolle caffe (Penaeus aztecus) 57.107 51.574
America Mazzancolle californiana (P. californiensis) 442 629
Mazzancolle- gamberone (Penaeus spp) 98.510 9.828 63.552 92.339 12.533 79.047
Mazzancolle rossa (Penaeus brevirostris) 3.633 3.966
totale Peneidi 211.516 10.572 67.614 194.447 13.648 84.881
15
Continente Specie Ittica 1993 1992
Mazzancolla - gamberone (Penaeus duorarum) 10.215 7.613
Mazzancolla bianca dell'Atlantico (P. setiferus ) 32.264 0 0 39.814 0 0
Mazzancolle (Penaeus stylirostris) 644 644 3.898 509 509 2.767
Mazzancolle brasiliane- rosa (P. brasiliensis) 0 0
Nord Mazzancolle caffe (Penaeus aztecus) 52.851 53.822
America Mazzancolle californiana (P. californiensis) 275 359
Mazzancolle- gamberone (Penaeus spp) 95.325 11.064 101.983 77.002 6.220 62.019
Mazzancolle rossa (Penaeus brevirostris) 3.780 3.956
totale Peneidi 195.354 11.708 105.881 183.075 6.729 64.786
Continente Specie Ittica 1991 1990
Mazzancolla - gamberone (Penaeus duorarum) 8.439 8.432
Mazzancolla bianca dell'Atlantico (P. setiferus ) 40.988 0 0 34.104 0 0
Mazzancolle (Penaeus stylirostris) 410 410 3.302 440 440 3.397
Mazzancolle brasiliane- rosa (P. brasiliensis) 0 0
Nord Mazzancolle caffe (Penaeus aztecus) 67.595 78.667
America Mazzancolle calif orniana (P. californiensis) 249 333
Mazzancolle- gamberone (Penaeus spp) 83.537 4.657 46.010 72.228 4.086 23.724
Mazzancolle rossa (Penaeus brevirostris) 3.358 2.445
totale Peneidi 204.576 5.067 49.312 196.649 4.526 27.121