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INTRODUZIONE
Le nuove organizzazioni aziendali, sono in continua evoluzione e cambiamento, rispetto
al passato. Perciò, ho voluto sottolineare il passaggio, fondamentale, svolto da tali
organizzazioni. Nel passato, l'attenzione era posta alle fabbriche e all'importanza della
produzione, mentre, nel mondo attuale, si sta dando valore alle persone, quale ricchezza,
fondamentale, che dà alla produzione, portando l'azienda ai massimi livelli.
A questo punto, ho potuto far vedere, come il Marketing e la Comunicazione Interni,
quali, tecniche di mercato da applicare ai dipendenti, per ottenere coinvolgimento e
motivazione, possono far sviluppare e crescere il lavoro all'interno dell'azienda.
Da qui, la scelta del titolo della mia tesi: ”Le nuove organizzazioni aziendali e la
motivazione delle persone attraverso il Marketing e la Comunicazione Interni”.
Durante la stesura del mio elaborato, dimostrerò, come il Marketing e la Comunicazione
Interni, possono motivare le persone. Innanzitutto, ho ritenuto opportuno, menzionare il fatto
che, il dipendente è concepito come primo cliente dell'azienda. Importante, perché, se non è
soddisfatta la clientela interna, ponendo attenzione ai suoi bisogni, la clientela esterna non può
essere soddisfatta e le sue esigenze non possono essere comprese. Ciò, per quanto riguarda il
Marketing Interno, mentre, per quel che riguarda la Comunicazione Interna, che si rivolge ai
dipendenti e a tutti i collaboratori dell'organizzazione, l'obiettivo è aumentare e consolidare il
senso di appartenenza e coinvolgimento, rendendo partecipi i dipendenti dell'evoluzione della
vita aziendale.
La mia scelta e gli obiettivi, riguardo questo tipo di tesi, sono spiegati all'interno
dell'elaborato stesso.
L'era della globalizzazione, quale, complesso fenomeno economico, per cui, tutto il
mondo dovrebbe essere un unico mercato, ha portato al cambiamento del mondo del lavoro e
di conseguenza delle persone. Una delle sfide verso il “cambiamento stesso”, è di affrontare la
paura che le persone sentono, quando si trovano di fronte a qualcosa di diverso.
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In questo scenario, l'azienda, non è più un'isola circondata da un mare di ostilità o di
indifferenza, ma, è diventato uno dei soggetti protagonisti della vita sociale, economica e
politica.
Oggi, l'azienda, costruisce la propria offerta, integrando le attese, i bisogni e le
motivazioni di un altro mercato: quello dell'insieme dei propri dipendenti. Infatti, essi, sono
individui che tutti insieme, costituiscono, un mercato intero, ovvero, “ognuno è cliente di
qualcun' altro”. Questa evoluzione, è molto importante, perché, sono le persone che se sono
motivate e coinvolte, portando l'azienda al raggiungimento dei risultati migliori, anche dal
punto di vista finanziario. Perciò, non è sufficiente dire, come spesso avviene in molte
campagne, frasi come: “Se non ti dai una mossa non avrai più lavoro”, oppure, una frase di
senso opposto, quale: “Se lavori sodo ci potrebbero essere dei notevoli vantaggi per te”
1
.
Le tecniche impiegate con grande efficacia nei riguardi dei dipendenti, visti come veri e
propri “clienti interni” e come protagonisti della vita aziendale, infatti, sono proprio il
Marketing e la Comunicazione Interni. Attraverso i quali, aumenta proprio la motivazione e la
produttività dell'azienda.
La Comunicazione, è fondamentale, tanto che, “non si può comunicare con persone che
non sono disposte ad ascoltare!”
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Un'azienda che non comunica, non è più capace né di seguire i processi innovativi, né di
adeguarsi alla trasformazione dei mercati, né infine, di partecipare allo sviluppo della società.
Perciò, per attuare i cambiamenti, necessari all'interno delle aziende, occorre conquistare il
cuore e la mente di ogni dipendente. Soprattutto un’inadeguata comunicazione dell’azienda,
nei confronti dei suoi dipendenti, è un segnale importante, che le aziende devono cogliere, per
non rischiare di perdere le risorse migliori nel momento in cui aumenterà la mobilità del
mercato.
Oggi, come punto d’incontro fra l’azienda e i dipendenti, troviamo l'Area delle Risorse
Umane, di cui, condivide gli obiettivi dell'azienda ed ascolta il punto di vista dei dipendenti,
per poi trasmetterlo al management. Deve, inoltre, individuare in breve tempo le persone più
idonee ai ruoli disponibili.
Nel contesto attuale, l'uomo ed i suoi sentimenti, messi in primo piano rispetto al
passato, in cui, egli doveva solo produrre, sono essenziali per garantire il proprio sviluppo
nell'impresa. Pertanto, ho voluto sottolineare ciò, attraverso il fattore umano: ricchezza
1
Michel Levionnois “Marketing Interno” - Prefazione di Romano Trabucchi - ISEDI.
2
Kevin M. Thomson “Marketing Aziendale Interno”. Il Nuovo Ruolo delle risorse umane da dipendente a
protagonisti. - ETASLIBRI – Introduzione all'italiana di Gian Carlo Cocco.
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fondamentale nella vita aziendale, presente nel mercato attuale, in continuo cambiamento e
crescita.
Il mio elaborato, l'ho strutturato nel seguente modo:
Nel I Capitolo, ho tracciato le tappe fondamentali della vita aziendale e le principali
teorie che sono state attuate, sono passata poi, alla descrizione dello scenario, vedendo come
si è evoluto nel tempo ed ho concluso, tenendo presente, il ruolo delle Risorse Umane nei
nuovi contesti.
Nel II Capitolo, sono entrata nel cuore della mia tesi, “la motivazione”, quale, spinta e
forza essenziale allo sviluppo ed alla crescita del lavoro e il benessere organizzativo, senza il
quale, ci sarebbe un clima conflittuale e controproducente, che allontana l'azienda dal suo
sviluppo e dalla sua crescita continua. Successivamente, ho ritenuto opportuno, fare
riferimento al Marketing, tecnica di vendita nei nuovi mercati, passando poi, al Marketing
Interno, quale utilizzo delle tecniche di mercato, da applicare ai dipendenti, per ottenere
coinvolgimento e motivazione. La sua importanza, deriva dal fatto che, non si può soddisfare
il mercato esterno, se, il mercato interno non lo è, perciò, prima di prestare attenzione ai
bisogni della clientela interna, dobbiamo assicurarci che le esigenze della clientela esterna
siano comprese. In caso contrario, si troverebbe difficoltà nell'attirare e conservare tali
bisogni.
Nel III Capitolo, a questo punto, ho potuto introdurre il tema della comunicazione, come
leva motivazionale dei dipendenti. Sono passata poi alla Comunicazione Interna, altra tecnica
di mercato da applicare ai dipendenti. Importante, perché, senza di essa il dipendente non è
stimolato nel lavoro, quindi, l'azienda non ha sviluppo e crescita. Ho concluso, il capitolo,
sottolineando come le relazioni e le emozioni, siano ricercate all'interno dell'azienda, per
indurre il dipendente che, nel contesto attuale, sente di appartenere all'azienda, ad essere
motivato e a raggiungere i risultati migliori.
Nel IV capitolo, infine, ho voluto descrivere il caso pratico, riguardante la “SDA
Express Courier” nazionale. Questa scelta, perché, le aziende del mondo attuale, stanno
ponendo sempre più attenzione alle persone e di conseguenza alle loro attese, bisogni e
motivazioni, diventando così, una “grande famiglia”, con la quale condividere gioie e dolori
per arrivare ad un fine comune e raggiunto al meglio. Perciò, il caso pratico, permette di
toccare con mano la realtà organizzativa, dell'azienda.
A mio avviso, nel futuro, è importante in ogni azienda, la figura dello psicologo, perché,
può apportare benessere organizzativo, evitando conflitti e malesseri, che rallentano la
crescita, lo sviluppo e la produzione aziendale. Infatti, se la persona sta bene ed è soddisfatta,
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anche, il suo lavoro è svolto al meglio. In questo modo, anche, la clientela esterna percepisce
al meglio il lavoro della clientela interna e l'azienda avrà vantaggio competitivo, rispetto alle
altre aziende, ma anche, un'immagine solida ed in continua crescita ogni giorno di vita
organizzativa. L'azienda, così, può arrivare a risultati sorprendenti ed inimitabili.
Il valore, fondamentale ed importante, perciò, su cui può puntare l'azienda per la sua crescita e
sviluppo, sono proprio le persone.
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CAP. I NUOVO SCENARIO ECONOMICO, ORGANIZZATIVO
E DEL LAVORO.
1.1 EVOLUZIONE STORICA.
Per meglio comprendere quale sia, oggi, il nuovo scenario economico, organizzativo e
del lavoro, ho ritenuto utile, ripercorrere le tappe fondamentali della vita organizzativa e delle
diverse teorie, così da verificare come sia cambiata nel tempo e come sono gestite, di
conseguenza, le Risorse Umane all'interno dei nuovi contesti. Perciò, inizierò col dire che,
alcuni approcci legati, sopratutto al modello tayloristico, sottolineano l’importanza dei fattori,
cosiddetti, “hard” dell’organizzazione, mentre, altri autori, a partire dagli anni ’80, danno
importanza, anche, all’area soft: il fattore umano come risorsa strategica.
Nel MODELLO TAYLORISTICO, vediamo che, l’attenzione è posta sulla fabbrica.
Secondo Taylor: ”Ciascun lavoratore deve avere un compito ben definito, da svolgersi in un
determinato lasso di tempo”. Una singola e differenziata mansione, deve essere prima ben
conosciuta e poi, il lavoratore che la svolge, deve essere appropriatamente istruito ad opera
della direzione
3
.
Il metodo usato da Taylor, “ONE BEST WAY”, prevede che ogni movimento degli uomini e
delle macchine, alle quali sono applicati, venga scientificamente programmato, in modo tale
che, ogni lavoro sia fatto “ad arte”. In questo modo, il lavoratore, cercherà “la logica” delle
operazioni da svolgere e scoprirà che, tra i differenti modi di eseguirle, “ve n’è uno migliore
3
“Il lavoratore diventa uno strumento del lavoro”.
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degli altri”. Infatti, secondo Taylor, le organizzazioni sono strumenti disegnati, allo scopo di
raggiungere fini prefissati, perciò, il LAVORATORE DI SUCCESSO, è colui che possiede
abilità manuale, presta costante attenzione al compito ed è veloce nell’esecuzione.
Con Weber, invece, si è elaborato il concetto di burocrazia basata sulla gerarchia
4
.
La configurazione strutturale della burocrazia, è di tipo piramidale ed è tanto elementare che
la capiscono tutti. Per questo il suo successo.
Il primo a sottolineare che, il modello burocratico funziona se vi è disciplina,
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è stato
Merton.
Taylorismo e Burocratizzazione, hanno trovato la loro perfezione nel Fordismo
6
,
mentre, nel Post-Fordismo, l’attenzione cade sulle specifiche esigenze del consumatore.
Finalmente, le persone considerate tali! Infatti, è negli anni ’80 che, il fattore umano,
viene inteso come la variabile fondamentale e dinamica dei sistemi d’azienda.
Ecco tre Approcci, che ho ritenuto opportuno menzionare a tale proposito.
Nell’APPROCCIO PSICO – DINAMICO, Barnard afferma che: ” Le funzioni direttive
stanno all’organizzazione delle aziende, come il cervello sta al corpo umano”. Il cervello
“esiste per mantenere il sistema corporeo”, ma, “talune funzioni corporee sono,
assolutamente, indipendenti e da esse a sua volta il cervello dipende”.
Selznick, invece, studia tre aspetti fondamentali che distinguono l’uomo dalla macchina e
sono:
1. RESISTENZA (adattamento alla tecnologia ed al metodo);
2. RECALCITRANZA (limite di adattamento al cambiamento);
3. COOPTAZIONE (es. i sindacati dei lavoratori che godono della fiducia di un numero
elevato di partecipanti all’interno dell’azienda).
Secondo Homans, infine, il gruppo deve essere utile al contesto, ad esempio, deve avere
membri che sentono adeguati stimoli e motivazioni
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, convincenti occupazioni di lavoro
8
e
possono comunicare tra loro in modo ordinato
9
.
Le INTERAZIONI PERSONALI, possono essere di reciproco gradimento o avversione e
sono create, condizionate e modificate dai sentimenti.
Nell’APPROCCIO STRUTTURALE COMPORTAMENTISTICO, per Roethlisberger
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I rapporti gerarchici, sono del tipo “sovra – ordinate / sotto - ordinato”.
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Sentimento che implica devozione al compito ed al tempo stesso, autolimitazione del proprio potere di
iniziativa.
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Metodo di industrializzazione.
7
Sentimenti.
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Attività.
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Interazioni Strutturate.
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e Dickson, il fattore umano in azienda, deve essere considerato una risorsa da valorizzare,
mentre, nell’organizzazione scientifica e nel modello strutturale gerarchico, per incentivare la
produttività, il fattore umano viene represso. Perciò, per raggiungere gli obiettivi desiderati, è
fondamentale il ruolo del leader.
Il leader di successo, è colui che sa “valutare”, quale, deve essere il suo comportamento più
adatto alla situazione in ogni dato momento e nell’essere realmente capace di comportarsi
conseguentemente.
Nell’APPROCCIO SOCIO – TECNICO, Simon, dice che il comportamento umano può
essere razionalizzato, attraverso, strutture e processi automatizzati che aiutano, o,
sostituiscono il fattore umano.
1.2 NUOVO SCENARIO ECONOMICO E DEL LAVORO.
Non meno importante, lo scenario economico e del lavoro, nel quale, opera il fattore
umano. Prima di descriverlo diamo, innanzitutto, una definizione.
Per scenario, intendiamo, la rappresentazione globale di una situazione studiata, che permette
all'organizzazione di posizionarsi in una situazione più ampia, disponendo e realizzando
innovazioni più adeguate allo scenario considerato.
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Un tempo occorreva imparare prima di fare e questo è un limite per l'apprendimento,
poiché, non si può fare nulla senza averlo prima imparato. Oggi, invece, si può fare per
imparare
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. A volte, è possibile trasmettere, ereditariamente, le cose apprese.
Un tempo, era più facile comunicare ai propri dipendenti cosa fare e come farlo, per poi
aspettarsi che tutto venisse eseguito nel modo più vicino possibile a quanto comunicato,
infatti, l'approccio utilizzato, era di tipo ordine-esecuzione
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.
Oggi, con l'aumentato del grado di scolarizzazione e le capacità delle persone di valutare ciò
che gli viene detto di fare, il sistema di comunicazione di tipo ordine - esecuzione, non è
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Enzo Spaltro, Paola De Vito Piscicelli “Psicologia per le Organizzazioni” Teoria e Pratica del
Comportamento Organizzativo – Carocci Editore.
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Imparare, consiste essenzialmente, nella capacità di spostare a nostro favore, l'equilibrio dentro/fuori. Se non
si sposta a nostro favore, a poco, a poco, smettiamo di imparare, mentre, se si sposta a nostro favore,
continuiamo ad imparare.
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Enzo Spaltro, Paola De Vito Piscicelli “Psicologia per le Organizzazioni”. Teoria e Pratica del
Comportamento Organizzativo – Carocci Editore.