9
1 INTRODUZIONE
1.1 Funzione della viabilità forestale
La viabilità forestale è l’elemento infrastrutturale che sta alla base della gestione forestale di
un’area e rappresenta la premessa indispensabile per la selvicoltura: “La selvicoltura senza strade
è solo un’illusione”(Hippoliti, 2003). È inoltre fondamentale per permettere l’accesso al bosco
anche per scopi non indirizzati unicamente alle utilizzazioni, ma anche per la valorizzazione delle
altre funzioni del bosco (Cavalli et al., 2013; Marchi e Spinelli, 1997). La legge regionale del Veneto
14/1992 che disciplina la viabilità silvo-pastorale, la definisce come “via di penetrazione situata
all’interno di aree forestali e pascolive in cui possono circolare mezzi impiegati nei lavori forestali,
di vigilanza e di assistenza sanitaria e veterinaria”.
Le funzioni che può svolgere la viabilità forestale sono quindi molteplici, Hippoliti nel 1976 definiva
le strade forestali come elementi infrastrutturali che hanno l’unico scopo di favorire le
utilizzazioni. Con il passare degli anni invece la funzione delle strade forestali non è più
unicamente legata al solo prodotto legnoso, ma si è evoluta pari passo con il cambiamento della
concezione del bosco.
Le funzioni che può svolgere la viabilità forestale sono diverse a seconda della nazione e
dipendono dalla cultura e dalle tradizioni (Potocnik, 1996). In Italia le strade silvo-pastorali oltre a
svolgere la funzione di utilizzazione boschiva, sono anche importanti per la fruizione turistica e
ricreativa (Chirici et al., 2003; Cavalli et al, 2010), per la protezione del territorio e la lotta contro
gli incendi (Guderzo e Cavalli, 2001; Calvani et al. 1999), per permettere l’accesso alle malghe e
favorire le operazioni di soccorso (Grigolato et al., 2012).
La presenza di strade forestali genera però degli impatti sull’ecosistema che non devono essere
sottovalutati, esse sono le strutture più espansive e distruttive presenti in bosco quindi devono
essere valutate e progettate attentamente (Hayati et al., 2012). L’opinione pubblica tende, infatti,
ad essere favorevole nei confronti della presenza di nuove strade per scopi ricreativi mentre
presenta timori per strade con finalità produttive (Bengston et al., 1999). Se da un lato la presenza
di una rete viaria forestale garantisce numerosi vantaggi, dall’altro comporta uno scompenso
notevole in termini di equilibrio idrologico, degradazione di habitat, perdita di superficie forestale,
10
incremento della pressione antropica e disturbo della fauna selvatica, soprattutto se le strade
presentano carenze in termini progettuali (Lugo e Gucinski, 2000).
Per cercare di minimizzare questi aspetti negativi si deve perciò mettere in atto una politica di
gestione, che valuti attentamente la pianificazione, la progettazione, la realizzazione e la
manutenzione delle infrastrutture viarie necessarie per lo sfruttamento dei beni silvo-pastorali
(Cielo et al., 2003).
1.2 Esigenze di miglioramento della viabilità forestale
La viabilità forestale presente nell’area della pedemontana veneta è caratterizzata per la maggior
parte da strade trattorabili caratterizzate da una percorribilità limitata, che permette solo
l’accesso ai mezzi forestali tradizionali quali trattori con rimorchio forestale e verricello (Cavalli e
Grigolato, 2010).
La continua innovazione tecnologica nel settore della meccanizzazione forestale sta registrando
negli ultimi anni la presenza di macchine forestali con maggiori capacità di carico e di conseguenza
di dimensioni sempre maggiori. Questo ha permesso alle imprese utilizzatrici di poter utilizzare
maggiori quantità di legname in minor tempo e di ridurre i costi necessari per l’esbosco.
Attualmente, le ditte boschive che si trovano ad operare nel contesto alpino, con particolare
riferimento al territorio dell’Altopiano dei Sette Comuni, possono essere dotate di un parco
macchine costituito da mezzi forestali semoventi quali harvester e forwarder e autocarri e
autoarticolati per il trasporto del legname.
Si osserva quindi che le imprese boschive modificano e aggiornano il loro parco macchine più
velocemente dell’adattamento da parte dei proprietari boschivi delle proprie strade. Questi mezzi
non sono però sempre adatti ad essere utilizzati nella viabilità presente.
A tal proposito, Cavalli et al. (2010) hanno osservato come nell'area della pedemontana veneta la
maggior parte delle strade forestali sono trattorabili e poco adatte ad essere sfruttate da un una
meccanizzazione forestale che si basa su macchine di notevoli dimensioni.
Inoltre, anche lo stato di manutenzione delle strade non garantisce lo sfruttamento delle stesse e
la loro percorrenza senza rischi. È stato infatti osservato, che la maggior parte delle strade forestali
presenta problemi di erosione legato all’assenza di opere di drenaggio con una conseguente
11
minore percorribilità e maggiori problemi di carattere ambientale legati alla produzione di
sedimento (Pellegrini et al., 2013).
Lo stato di manutenzione e gli standard costruttivi utilizzati attualmente per la costruzione delle
strade, non sono pertanto sufficienti a garantire il loro utilizzo in piena sicurezza (Zambon, 2012).
C’è quindi la necessità di intervenire al fine di migliorare la percorribilità delle strade e la loro
utilità andando a modificare gli standard costruttivi e permettendo la transitabilità dei mezzi ad
oggi utilizzati nelle operazioni forestali.
1.3 Tecnologie a supporto della progettazione
La progettazione della viabilità silvo-pastorale ha subito negli anni notevoli cambiamenti legati al
continuo sviluppo della tecnologia. In passato, la progettazione si basava su un rilievo tradizionale
eseguito a livello di sezioni con clisimetro per il calcolo delle pendenze, bussola per il calcolo degli
azimut e cordella metrica per le distanze. Sulla base dei dati rilevati venivano poi redatte le varie
tavole, calcolati i volumi ottenendo così il progetto definitivo del nuovo tracciato.
Oggi la tecnologia ha permesso di accantonare parzialmente questi strumenti che sono stati
sostituiti da strumenti elettronici, quali telemetro laser e ricevitori GPS. Questa strumentazione è
quella attualmente più utilizzata e permette di ottenere risultati con precisioni sufficientemente
buone per la pianificazione e successiva progettazione di strade forestali.
Alternativamente, per ottenere rilievi con la massima precisione possibile si può ricorrere
all’utilizzo del teodolite, che assicura una precisione elevata anche sotto copertura ma comporta
tempi e quindi costi di rilievo eccessivamente elevati per la costruzione di una strada forestale.
A supporto della progettazione e della pianificazione della viabilità forestale negli ultimi vent’anni
sono stati sviluppati i Sistemi Informativi Geografici (GIS). Ormai questi sistemi sono ampiamente
utilizzati in tutti gli ambiti del settore forestale con svariate metodologie. Numerosi sono gli studi e
i lavori fatti per l’utilizzo del GIS nell’ambito della viabilità forestale, sia in termini di pianificazione
(Abdi et al., 2009), sia di progettazione (Rogers, 2005) e anche per la valutazione della viabilità
esistente (Pellegrini, 2012; Lubello, 2008).
Nell’ambito dei software a supporto della progettazione si stanno diffondendo inoltre specifici
software che permettono di progettare l’intera strada sulla base di dati ottenuti con rilievi a terra
12
o con modelli digitali del terreno (Cielo et al., 2001), e fogli di calcolo (Bruce et al., 2011) e modelli
per il calcolo dei costi di costruzione (Ghajar et al., 2013).
Infine nell’ultimo decennio si è sempre più diffuso l’utilizzo di dati LiDAR (Light Detenction and
Ranging) da aereomobile (Aerial Laser Scanner - ALS) per l’ottenimento di DTM ad alta precisione.
1.4 Possibilità di impiego di dati LiDAR nella progettazione della viabilità forestale
La tecnologia LiDAR è ad oggi è tra le tecnologie più studiate e con il maggior potenziale di
sviluppo per le analisi in ambito forestale. Negli ultimi anni sono stati sviluppati numerosi studi per
la valutazione del suo utilizzo nei vari ambiti forestali, soprattutto nella caratterizzazione idrologia
dei bacini idrografici (Cavalli, 2009), nella caratterizzazione dei popolamenti forestali, nella
redazione di inventari forestali, nella gestione degli incendi e nella pianificazione delle operazioni
forestali (Akay et al., 2009).
A riguardo della possibilità di utilizzo del dato LiDAR per la viabilità forestale numerosi studi hanno
dimostrato che i modelli digitali del terreno ottenuti con questa tecnologia permettono la
realizzazione di accurate banche dati geografiche della viabilità (White et al., 2010) e di essere
strumento di supporto per la progettazione di nuovi tracciati (piano delle viabilità) con elevata
precisione. Proprio in quest’ottica numerosi autori hanno dimostrato che l’utilizzo di DTM ottenuti
da dato LiDAR consente di calcolare i volumi di scavo con maggior precisione rispetto al rilievo
tradizionale (Coulter et al., 2002; Aruga et al., 2005; Contreras et al., 2012) o posizionare i tracciati
con un minor costo possibile (Akay et al., 2006 e Stückelberger et al., 2008). Tuttavia rimane
ancora sconosciuto l’utilizzo del dato LiDAR per la modifica dei tracciati esistenti.
1.5 Obiettivi
L’utilizzo del dato LiDAR per la progettazione di nuove strade è stato sufficientemente
documentato ed è quindi dimostrata la sua affidabilità. Non è chiara invece la sua accuratezza
nella riprogettazione dei tracciati esistenti.
Il seguente lavoro ha quindi lo scopo di valutare la precisione del dato LiDAR per il miglioramento
della viabilità esistente.
Lo studio è stato suddiviso in tre parti: dapprima è stata analizzata la viabilità esistente in termini
di standard e costi di costruzione e sono stati ipotizzati scenari di progettazione con standard