ABSTRACT
L'elaborato, suddiviso in 3 parti, si propone di calare il lettore
gradualmente nell'argomento core della presente tesi di laurea:
l'analisi delle principali analogie e differenze dei 23 fondi
immobiliari quotati su borsa italiana.
La prima prima parte viene dedicata al sistema Real Estate
Italiano e dei fondi immobiliari in generale, e rappresenta
un'introduzione necessaria per comprendere le dinamiche del
settore e poter procedere alla comprensione delle parti
successive.
La seconda parte descrive la corporate governance dei fondi
immobiliari italiani dal punto di vista prettamente teorico,
analizzando i principali organi coinvolti nella gestione e
illustrandone caratteristiche, responsabilità e normativa di
riferimento. All'interno dei fondi immobiliari interagiscono
molteplici organismi di governance che lavorano a stretto
contatto gli uni con gli altri, diventa quindi importante
analizzare le specifiche attribuzioni che il legislatore attribuisce
a ciuscuno di essi.
Nella terza ed ultima parte si entra nello specifico ambito della
corporate governance dei 23 fondi immobiliari quotati su borsa
italiana, analizzandone analogie e differenze. Il fine è quello di
fornire un quadro informativo completo e dettagliato per i
potenziali investitori in cerca di un buon investimento. Per
ciuscun fondo viene analizzata in primis la storia recente, nella
parte centrale vengono illustrate le principali caratteristiche
particolari, mentre nella parte finale si approfondisce il tema
della corporate governance, con particolare focus sul delicato
ruolo svolto dal consiglio di amministrazione (CDA).
INTRODUZIONE
Lo scenario economico competitivo attuale risulta caratterizzato
da un clima di costante incertezza, con riflessi poco
incoraggianti in quasi tutti i settori. Negli ultimi anni i mercati
finanziari hanno registrato importanti cambiamenti, alimentati
da temi come l'instabilità finanziaria, la crisi del debito sovrano
e la diffusione dei venti di recessione.
L'incertezza domina anche i mercati immobiliari, con prezzi,
rendimenti e investimenti instabili e influenzati da un numero
sempre più alto di variabili.
In uno scenario così complesso gli investitori, sia privati che
istituzionali, puntano sulla diversificazione e soprattutto sul
contenimento del rischio. Per questo motivo si registra negli
ultimi anni un crescente interesse verso gli investimenti indiretti
immobiliari, ritenuti un'alternativa valida sia agli investimenti
diretti che ai mercati finanziari, resi ancora più instabili dalla
recente crisi economica.
La corporate governance di un fondo immobiliare risulta senza
dubbio molto complessa e richiede competenze di varia natura:
finanziaria, immobiliare, amministrativa, commerciale e
organizzativa.
Nel rispetto dei vincoli posti dalla normativa di riferimento, la
stessa corporate governance si può avvalere di principi e
metodologie ampiamente utilizzati nel settore finaniario e
industriale, a condizione però di considerare le peculiarietà
tipiche degli investimenti e del mercato immobiliare.
Il presente lavoro cerca di approfondire dunque alcuni profili
gestionali rilevanti per i fondi immobiliari, ponendosi l'obiettivo
di analizzare le analogie e le differenze nella corporate
governance dei 23 fondi immobiliari italiani quotati su Borsa
6
italiana.
Lo stesso si pone il fine di fornire un quadro informativo
completo e dettagliato sulla gestione dei fondi immobiliari
quotati, destinato a potenziali investitori (sia istituzionali che
retail) in cerca di un buon investimento.
L'indagine è stata condotta sulla base delle informazioni rese
agli investitori da parte dei fondi immobiliari italiani quotati,
nonché sulla base della relativa documentazione concessa al
pubblico.
Gli argomenti vengono affrontati da un punto di vista teorico e
metodologico.
Il capitolo 1 cerca di ricostruire il quadro normativo di
riferimento e la disciplina generale dei fondi immobiliari
italiani. Particolare attenzione viene dedicata alla
regolamentazione delle diverse tipologie di fondi immobiliari
presenti sul mercato e alle loro caratteristiche.
Il capitolo 2 vuole descrivere il mercato dei 23 fondi
immobiliari italiani quotati, evidenziandone aspetti principali e
performance. Nella parte finale del presente capitolo vengono
analizzati i principali dati economici dei 163 fondi immobiliari
(quotati e non) presenti sul mercato italiano.
Il capitolo 3 cerca di analizzare la struttura di corporate
governance disegnata per i fondi immobiliari italiani, da un
punto di vista prettamente teorico. Particolare attenzione viene
dedicata agli organi coinvolti nella gestione e alla figura
dell'esperto indipendente.
Il capitolo 4 si propone di descrivere una delle figure chiave per
il funzionamento del fondo immobiliare: la società di gestione
del risparmio (SGR). Particolare attenzione viene dedicata alla
struttura di governance dei 23 fondi immobiliari italiani quotati
su borsa italiana, analizzando in particolare il delicato ruolo
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ricoperto dal consiglio di amministrazione (CDA).
Il capitolo 5 vuole sintetizzare le principali analogie e differenze
nella corporate governance dei fondi immobiliari quotati emersi
nel corso dell'indagine e conferma la bontà dell'investimento
indiretto immobiliare, anche grazie alle elevate qualità e
conoscenze degli enti che si occupano della gestione dei fondi
stessi.
La speranza del presente lavoro è quella di contribuire al
miglioramento della struttura di corporate governance dei fondi
comuni di investimento immobiliare quotati.
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CAPITOLO 1
I FONDI IMMOBILIARI ITALIANI:
CARATTERISTICHE E ASPETTI NORMATIVI.
1.1) DEFINIZIONI E NORMATIVA.
La nascita dei fondi immobiliari in Italia risale al 1994 (legge
86/1994 “Istituzione e disciplina dei fondi di investimento
immobiliare chiusi”) ciò nonostante i primi fondi sono realmente
nati solo nel 1998, in seguito alle riforme approvate dal Testo
Unico della Finanza – TUF (D. legislativo n.58 del 24/02/1998)
e dal successivo D.M. n. 228 del 24/05/1999 che hanno rivisto
quasi completamente l'assetto iniziale della norma.
La dottrina, considerata nel suo complesso, concorda
nell'attribuire al sistema bancario un ruolo fondamentale per la
creazione dei suddetti fondi: grazie alle spinte del sistema
stesso, infatti, è stato possibile sviluppare una normativa
adeguata che consentisse ai fondi immobiliari di nascere e
svilupparsi, al fine di allargare il portafoglio dei prodotti da
offrire alla clientela. Il ruolo delle banche è divenuto quindi
dominante e giustificato dal fatto che tali veicoli di investimento
rientrano a pieno titolo nell'attività di gestione collettiva del
risparmio.
1
Grazie alle evoluzioni normative che si sono susseguite negli
anni, da Dicembre 2004 a Dicembre 2010 il numero dei fondi è
passato da 30 a 295, il totale attivo è aumentato da 12,3 a 50,4
miliardi di euro e il valore del patrimonio netto (Net Asset Value,
NAV) è aumentato da 8 a 28,5 miliardi di euro.
2
Il Testo unico della Finanza (articolo 1, comma 1, del D.
1 Cappio F., Felline V ., Vedana F., I fondi immobiliari, Egea Editore, Milano, 2006.
2 Cacciamani C., Real Estate, Egea Editore, Milano, 2012.
9
legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e successive modifiche)
definisce il fondo comune di investimento come patrimonio
autonomo raccolto, mediante una o più emissioni di quote, tra
una pluralità di investitori, con la possibilità di effettuare degli
impieghi sulla base però di una precedente politica di
investimento; tale fondo è suddiviso in quote appartenenti ad
una pluralità di soggetti, gestito a monte nell'interesse dei
partecipanti e in completa autonomia dai medesimi.
Ciascun fondo comune di investimento costituisce patrimonio
autonomo (articolo 36, comma 6, del D. legislativo 24 Febbraio
1998 n. 58 e successive modifiche), distinto a tutti gli effetti dal
patrimonio della società di gestione del risparmio (SGR) e da
quello di ciascun partecipante, nonché da ogni altro patrimonio
gestito dalla società medesima; dei debiti e crediti contratti per
suo conto, il fondo risponde in maniera esclusiva col proprio
patrimonio.
3
La possibilità di ricorrere all'indebitamento finanziario conferma
la natura singolare dei fondi immobiliari, nell'ambito più
generale della gestione collettiva del risparmio.
L'utilizzo della leva (indebitamento) comporta rischi e benefici,
che devono essere opportunamente individuati, misurati e
governati.
1.2) CARATTERISTICHE
I fondi immobiliari appartengono alla categoria dei fondi di
investimento di tipo chiuso (o semi-chiuso) che investono
esclusivamente o prevalentemente in:
• beni immobili;
• diritti reali immobiliari;
3 Catella M., Breglia M., “I fondi di investimento immobiliari”, Il Sole 24
Ore, Milano, 2000.
10
• partecipazioni in società non quotate che
svolgono attività di costruzione, valorizzazione, acquisto,
alienazione e gestione di immobili.
I fondi vengono dunque costituiti in forma chiusa, in ragione
della peculiarietà dell'investimento stesso, caratterizzato
mediamente da scarsa liquidità.
L'acquisto delle quote avviene in fase di costruzione del fondo e
il rimborso per i partecipanti avviene alla scadenza della vita
dello stesso; nel corso della gestione, nel caso in cui il top
management decida di effettuare dei disinvestimenti, sono
consentiti rimborsi parziali pro-quota.
4
In alternativa esistono i fondi semi-chiusi o flessibili: la
principale differenza consiste nel fatto che il rimborso delle
quote può avvenire anche in coincidenza con nuove emissioni.
Le quote vengono liquidate al NAV (Net Asset Value), ovvero il
valore totale degli asset individuato da un'apposita valutazione
degli esperti indipendenti al netto dell'indebitamento; nei fondi
semi-chiusi, infatti, il capitale viene raccolto attraverso più
emissioni di quote a scadenze predeterminate e il rimborso dei
soggetti che lo richiedono avviene nei limiti delle nuove risorse
finanziarie raccolte, tenendo conto della possibilità (per i fondi
non quotati) di ricorrere alla leva finanziaria per un ammontare
massimo pari al 10% del valore del fondo. Nel caso in cui le
richieste di risorse di rimborso eccedano quelle acquisite il
pagamento ai quotisti avviene in maniera proporzionale secondo
i criteri fissati dal regolamento.
5
All'interno della famiglia dei fondi comuni di investimento
esistono anche quelli “aperti”, caratterizzati dalla possibilità, in
capo all'investitore, di chiedere rimborsi anticipati delle quote
prima della naturale scadenza del fondo stesso; l'illiquidità
4 Borghi A., Finanza immobiliare, Milano, Egea Editore, 2009.
5 Hoesly M., Morri G., Investimento immobiliare, Hoepli Editore, Milano, 2010.
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(ovvero l'impossibilità di procedere alla dismissione degli asset
in tempi brevi) degli investimenti dei fondi immobiliari ha
spinto il legislatore a rendere obbligatoria l'istituzione per detta
categoria di fondi chiusi (D.M. 228/1999).
Si può dunque affermare che i fondi semi-chiusi conferiscono
maggiore flessibilità al top management nella gestione dei propri
investimenti, in quanto le varie operazioni possono essere
dilazionate nel tempo: questo rappresenta un enorme vantaggio
per il soggetto gestore del fondo, dal momento che la scelta
dell'investimento in immobili rappresenta un procedimento
lungo e molto complesso; inoltre i fondi semi-chiusi
introducono, per i proprietari delle quote, una forma di riscatto
alternativa alla negoziazione sul mercato regolamentato.
6
Le quote dei fondi chiusi immobiliari vengono negoziate
attraverso il MIV (Mercato Telematico degli Investimenti
Vehicles), ovvero il mercato regolamentato di borsa italiana
dedicato ai veicoli di investimento. La quotazione sul mercato
aumenta in linea teorica la liquidità secondaria
dell'investimento, facilitando la vendita delle quote; occorre
sottolineare che i fondi immobiliari vengono tipicamente quotati
a sconto rispetto al valore espresso dal NAV , e che gli scambi
risultanopiuttosto contenuti
7
; attualmente alcuni fondi
immobiliari offrono in vendita le proprie quote scontate di circa
il 50% rispetto al NAV .
Per legge ai fondi non è permesso investire (direttamente o
indirettamente) oltre un terzo delle proprie attività (quindi circa
il 33%) in un unico bene immobile: questa regola è stata
introdotta in ottica di contenimento del rischio; i fondi
6 Per approfondimenti consultare Merola F., “I fondi immobiliari”, Il Sole
24 Ore, Milano, 2004.
7 Biasin M., Giacomini E., Quaranta A.G., “Quotazione a sconto,
governance e regolamentazione dei fondi immobiliari italiani”, Bancaria,
n.1, 2010.
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